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[processo diaz] - XIV udienza preliminare - sintesi

quattordicesima udienza preliminare. Parlano la difesa Iunca per Di Sarro e la difesa Usai per Mazzoni.

SINTESI

oggi quattordicesima udienza preliminare del processo a 28 funzionari e
dirigenti della polizia di stato per falso, calunnia, abuso d'ufficio e lesioni.
Oggi parla l'avvocato Iunca per il funzionario della DIGOS di Genova Di Sarro,
l'unico che ha fatto dichiarazioni durante l'udienza preliminare, e che durante
l'assalto alla diaz ha fatto da scout a una delle due colonne (l'altra e'
guidata da Spartaco Mortola).
A seguire l'avvocato Usai per Mazzoni, il diorigente dello SCO accusato di aver
redatto materialmente il verbale di sequestro.
La difesa dell'avvocato Usai onestamente non merita grande menzione, dato che si
concentra nel provare a chiarire come il suo assistito abbia si' redatto una
bozza del verbale ma che poi sia stato completato da altri e che quindi il reato
non spetti a lui ma a qualcun altro, in una versione appena piu' elaborata dello
scaricabarile. Oltre a questo scopiazza tesi difensive dalle migliori e piu'
incisive arringhe di Ligotti, Mascia e Iunca.
L'avvocato Iunca invece dimostra piu' talento nonostante la giovane eta', e la
sua arringa pur riguardando una posizione, quella di Di Sarro, di basso profilo
in tutta la vicenda e' preparata e puntuale. Anche nel suo caso pero' e' una
difesa tutta improntata a discolpare Di Sarro come non presente o comunque in
buona fede, anche davanti a episodi talmente grossolani da risultare grotteschi.
Infatti ritira fuori alcune teorie presenti anche nelle migliori difese viste in
questo processo e che paiono andare per la maggiore tra le forze dell'ordine:
l'impossibilita' di notare Marc Covell accartocciato per terra e in fin di vita,
le ferite pregresse testimoniate dall'uso della diaz come infermeria (non
vorremo dirglielo che era la pascoli, ma forse ci potrebbe arrivare da solo ed
evitare di smascherare la strumentalita' delle contestazioni :), il fatto che le
ferite non era poi granche' (arriva addirittura a dire che ben 26 persone sono
uscite sulle loro gambe e che quindi non era presumibile una macelleria
messicana!!!!!!!!!!!!), il lancio di oggetti che "nelle percezioni sul momento"
e' terribile e sconvolgente per uomini di un reparto "super-addestrato"
(pensiamo che il sarcasmo si noti, ma nel caso aggiungetelo voi :), la totale
non-comunicazione tra i vari poliziotti presenti e il fatto che nessuno
conoscesse nessun altro, il fatto che altri poliziotti con posizioni
materialmente analoghe non siano imputati (gne' gne'), e via dicendo.
Insomma la difesa in sostanza si rifa' alla totale buona fede di Di Sarro, alla
sua onesta' intellettuale e alla sua bonta' d'animo, caratteristiche peraltro
note delle forze dell'ordine.