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solidarietà e appelli

G8 2009: Abbattere l’architettura securitaria europea

Riceviamo e pubblichiamo da gipfelsoli


Per un atteggiamento maggiormente critico verso la sicurezza – Una proposta di contestazione del G8 2009 in Italia


01/02/08: Sit-in a Città del Messico in solidarietà con gli imputati genovesi

Venerdì 1 febbraio si è svolto a Città del Messico, di fronte all'ambasciata italiana, un sit-in di protesta per richiedere l'annullamento delle sentenze emesse nei confronti dei 25 imputati accusati di devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova.




altre foto qui
Qui invece potete scaricare un print aggiornato sullo stato dei processi di genova tradotto in spagn

Genova non si dimentica: stop alla criminalizzazione del movimento

Venerdì 1 febbraio, SIT-IN di protesta di fronte l'ambasciata italiana a Citta' del Messico alle ore 12 (Paseo de las Palmas 1994). Per rilanciare la solidarieta' dal basso contro le persecuzioni politiche di chi si oppone al modello neoliberalista: Genova, Firenze, Cosenza, Torino... tutti processi che mirano a criminalizzare l'organizzazione delle lotte sociali. In Italia, come in Messico e in tutto il mondo.

Segue l'appello per l'annullamento immediato e incondizionato della sentenza che condanna i/le compagn* per i fatti di Genova, redatto in Messico da alcune organizzazioni solidali e dal collettivo Nodo Solidale. Stiamo raccogliendo firme di adesione.

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Il 20 e 21 luglio 2001 a Genova, in Italia, si è dato appuntamento il G8, un vertice al quale hanno partecipato i presidenti degli 8 stati più potenti del mondo, riuniti per decidere la sorte di tutto il pianeta e pianificare nuove guerre coloniali e sfruttamento.

Madrid: attivisti occupano l'Istituto di Cultura Italiana

18.12.07
12.15: Activistas ocuparon el Instituto de Cultura Italiana de Madrid en protesta por las 24 condenas con motivo de la cumbre del G8 en Génova en 2001

Una cronaca dell'occupazione è qui

Foto e video:
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Roma: Sit-in sotto il ministero di grazia e giustizia

Iniziativa di solidarietà per i/le condannat* al processo contro i/le 25

200 persone si sono ritrovate mercoledi 19 attorno alle 18 nei pressi del ministero di grazia e giustizia a Roma. Dopo essersi riunite con striscioni e un sound, i manifestanti hanno bloccato via arenula per almeno una mezzora per poi dirigersi verso largo argentina per continuare il sit-in e il volantinaggio. Diversi striscioni, pannelli fotografici e fumogeni hanno accompagnato il tutto. E' stata la prima iniziativa a Roma contro la sentenza e di solidarietà per i 24 compagn* condannat* al processo genovese.
Prossima tappa: Cosenza 2 febbraio 2008.

Napoli: occupazione di Palazzo Reale contro le condanne dei 25

Decine di attivisti dei movimenti napoletani hanno occupato gli appartamenti storici del palazzo Reale di Napoli, di fronte la Prefettura, esponendo all'esterno striscioni per contestare le condanne ai 24 attivisti anti-G8 condannati a genova con accuse e pene allucinanti. Intanto altri volantinavano e megafonavano in piazza Plebiscito e interrompevano una cerimonia dell'esercito che si svolgeva in quel momento.

continua qui

[Agi] corteo g8: fiori e versi di Guccini per Carlo Giuliani

(AGI) - Genova, 17 nov. - Una cinquantina di manifestanti e' arrivata da pochi minuti in piazza Alimonda e ha deposto dei fiori sul cancello della chiesa vicino al luogo dove il 20 luglio del 2001 mori' Carlo Giuliani. E' atteso a minuti l'arrivo del padre di Carlo, Giuliano Giuliani. Accanto ai fiori il testo di una canzone di Francesco Guccini intitolata Piazza Alimonda. (AGI)

[il Secolo XIX] G8, la manifestazione è costata 72 mila euro

Il bilancio di sabato. Nuova udienza al processo

Settantaduemila euro, 130 mila euro in meno del previsto: questa la cifra spesa dal Comune di Genova per la manifestazione dei no-global che si è svolta sabato. La cifra è stata resa nota dal sindaco Marta Vincenzi, rispondendo a un'interrogazione dei consiglieri De Benedictis (Lista Biasotti) e Bernabò Brea (An).

Nel dettaglio sono stati spesi 56.400 euro da Amiu per lo spostamento dei cassonetti, l'installazione di wc e la rimozione delle scritte sui muri, 6.700 euro per gli straordinari della Polizia municipale e altrettanti da Aster per le transenne, 2.500 da Amt per il prolungamento del servizio delle metro fino alle 24 e per gli straordinari.

«Ribadisco che questa è stata una buona giornata per Genova - ha commentato il sindaco - che ha avuto un significato importante di pacificazione, un tassello per tornare a guardare al confronto democratico superando l'atmosfera di paura».

[primocalanle.it] G8, esposto contro manifestanti

21/11/2007 ore 17:05

Perseguire penalmente i dimostranti che, nel corso del corteo no global di sabato, possano essere stati identificati come autori di una serie di reati: vilipendio della Repubblica e delle Forze Armate, istigazione a delinquere ed al terrorismo, deturpamento ed imbrattamento aggravato. E' questa la richiesta avanzata dal senatore Giorgio Bornacin e dal capogruppo regionale Gianni Plinio davanti alla procura della Repubblica di Genova. "Non è consentibile che si sia potuto impunemente gridare slogan come '10, 100, 1000 Nassiriya' o 'morte ai poliziotti' ed imbrattare i muri posti sul percorso del corteo con scritte come 'fuoco a tutte le chiese', 'piu' sbirri mortì e 'contro il caro vita, espropria' " hanno affermato gli esponenti di An.

[unita.it] Per YouTube c´è Genova e Genova

Fino a due giorni fa se nel motore di ricerca di YouTube inserivi la parola Genova comparivano le immagini sanguinose del G8 del 2001. Montaggi di riprese in successione di una Genova devastata, di ragazzi in fuga, di polizia in assetto di guerra, di manganelli, di scudi, di pietre volanti fino al primo piano sulla faccia di Carlo Giuliani. Dalla morte di Carlo, il pestaggio di molti e il saccheggio della democrazia sono passati sei anni, ma YouTube non può dimenticare. È una finestra sul mondo. Su Genova nel caso specifico. E dietro quella finestra sembrava mettere in guardia. Non vi affacciate altrimenti questo è quello che vi capita.

[Liberazione] A Genova sfilano in 50mila per la verità e la giustizia

Grande corteo colorato, preceduto da uno striscione con la scritta "La storia siamo
noi". Sei anni dopo il G8 del luglio 2001, migliaia di persone invadono pacificamente il capoluogo
ligure

Checchino Antonini

Dal camion della comunità di S.Benedetto al Porto, che guida lo sfilamento, prende
la parola Andrea Gallo, splendida figura di prete di strada, fondatore della comunità, orgoglioso dei suoi ragazzi che tengono lo striscione: "La storia siamo noi". «Vi parla don Gallo - avverte dal microfono come se parlasse a Radio Londra, quella che ascoltava da partigiano - non lasciatevi provocare, ‘fanculo ai profeti di sventura!». E, ancora: «Sono stato incaricato di leggervi un messaggio di Alex Zanotelli».
"Anarchico cristiano", definizione di don Gallo, anche il comboniano che interroga
la piazza: «Ma se 25 persone diventano i capri espiatori mentre i responsabili delle
violenze vengono promossi ad alte cariche dello Stato, che democrazia è questa?». E

[La stampa] corteo tranquillo nella città blindata

Genova, don Gallo guida la marcia
no global: «Sul G8 non c’è verità»
PAOLO COLONNELLO
INVIATO A GENOVA
«Padroni di niente, servi di nessuno, all’arrembaggio del futuro!». Bello lo slogan, gagliardo lo spirito, non fosse che qui l’unico arrembaggio vero è quello ai pochi bar rimasti aperti in centro. E quelli che hanno chiuso si mordono le mani per aver dato retta alla psicosi da G8 e allo sciopero del commercio che alle 15 avevano reso Genova una città fantasma. Complice anche la tramontana che soffia sul corteo dei No Global, facendo crescere col passare delle ore più la domanda di tè caldo che la voglia di ripetere gli scontri del 2001, quando la città venne messa a ferro e fuoco. Un delirio da guerriglia urbana di cui ancora oggi ci si rimpalla le responsabilità e si attendono verdetti, con due secoli di condanne che aleggiano sulle teste dei presunti responsabili.

Niente botte

[Repubblica Genova] "La manifestazione pacifica è un successo di tutti"

La soddisfazione di Presenti: "Eravamo in 1.200, ma nessuno se n´è accorto. E gli
allarmisti sono serviti"
Il questore: invisibili e vincenti "La manifestazione pacifica è un successo di tutti"
"Peccato per quelli che hanno lasciato la città o hanno chiuso i negozi"
MASSIMO CALANDRI
MARCO PREVE

«GIOCO di prestigio», lo chiama. Ovvero: come rendere invisibili milleduecento tra poliziotti e militari, annullando provocazioni e pretesti. A tarda serata Salvatore Presenti chiude in attivo il bilancio d´una giornata a rischio. «Ma io non ho mai condiviso certi allarmismi, tantomeno slogan come Genova blindata». Il questore scuote la testa. «Blindata, che brutta parola. Questa è una città aperta, libera, dove è possibile manifestare pacificamente. Lo abbiamo dimostrato oggi. Tutti insieme».

Cominciamo dalle cifre. In quante persone hanno partecipato al corteo? Gli organizzatori dicono centomila. Il ministero dell´Interno parla di trentamila.

[ilgiornale.it] Se la rivoluzione si fa a scrocco

di Salvatore Scarpino - domenica 18 novembre

Decine di migliaia di no global ieri hanno imposto a Genova ore di tensione, nel ricordo delle devastazioni e delle violenze di sei anni fa, per il G8. Negozi chiusi, le forze dell’ordine defilate per non turbare i manifestanti e la massima libertà per questi ultimi di tracciare sui muri slogan illuminanti: «10, 100, 1000 Raciti e Nassirya» e altre infamie. Certi giovanotti non si smentiscono mai, il loro principale scopo è quello di vomitare odio e accuse preconfezionate contro lo Stato, le forze dell’ordine, la magistratura colpevole di voler processare i loro compagni per aver messo a ferro e fuoco una parte di Genova nel luglio del 2001. Chiedono una commissione parlamentare d’inchiesta, non per accertare la verità – sanno perfettamente quel che hanno fatto – ma per tenere sotto schiaffo le forze dell’ordine, denigrarle, sottoporle a un sommario processo di stile sovietico.

[ilgiornale.it] Corteo per il G8, a Genova sfila l’odio contro la polizia

di Stefano Filippi - domenica 18 novembre

L’organizzatore del corteo no-global di ieri dev’essere uno scenografo. Ha calcolato di far passare i manifestanti sulla sopraelevata di fronte al mare all’ora del tramonto, quando era rosso anche il cielo di Genova. Rosso come le mille bandiere che sventolavano e come le mille facce della sinistra che cercavano invano un nome unico: sinistra democratica, critica, unita, unitaria, alternativa, si leggeva su cartelli e striscioni.

[la padania] A Genova niente danni, soltanto demagogia

Giovanni Polli Ritorno a Genova. Ma la manifestazione “no global” di ieri non ha visto feriti. Né danni, a parte quelli procurati dai soliti imbrattamuri. Poco a che vedere, insomma, con quanto avvenne tra il 19 e il 22 luglio 2001, in occasione del G8. Allora fu lanciata una esplicita “Dichiarazione di guerra”, chiamata e proclamata via internet con questo pesante nome. Sei anni fa le cosiddette “Tute bianche” di Luca Casarini (e non certo i black bloc) erano partite con un proposito dichiarato: «Violeremo la zona rossa». Proposito al quanto impegnativo da ottenere per via pacifica, considerato il fatto che la zona in cui si riunivano gli 8 leader dei Paesi più industrializzati era difesa quasi come il proverbiale Fort Knox, il forziere delle riserve auree statunitensi.

[Liberazione] Prc in piazza, ma il resto della sinistra "latita"

Unanime la richiesta di una commissione d'inchiesta sul G8. Franco Giordano con i
movimenti: «Critico sia le pesanti condanne ai 25 noglobal, che la mancata istituzione della commissione»

Angela Mauro

La piazza, si sa, non è la prova che riesce meglio alla sinistra unita. Qualora non fosse bastato il 20 ottobre, un'ulteriore dimostrazione di diversità di approcci verso chi sceglie di manifestare in strada, da parte dei quattro partiti interessati al percorso unitario avviato dopo la nascita del Pd, l'ha fornita la manifestazione indetta dal Genoa Social Forum ieri a Genova.
Le parole d'ordine di chiedere verità e giustizia sui fatti del G8, dopo le pesanti
condanne per 25 noglobal e dopo lo stop all'istituzione della commissione parlamentare d'inchiesta, non sono evidentemente bastate per convincere Prc, Sd,
Pdci e Verdi a marciare uniti al fianco dei movimenti, presenti invece in massa.

[ilgiornale.it] I poliziotti mettono in piazza gli estintori «strumenti di pace»

di Redazione - domenica 18 novembre 2007

[Repubblica Genova] G8, sfila la voglia di giustizia

Cinquantamila in piazza dalla Stazione Marittima al centro, politici e
amministratori accanto ai no global di tutta Italia
G8, sfila la voglia di giustizia
L´arringa di Don Gallo: "Questa è la vera democrazia"
L´appello del prete "Vogliono provocare"
Il segretario di Rifondazione Giordano "Le proprie ragioni si fanno valere in pace"
L´assessore Morettini, ex leader del Social Forum, in corteo con il figlio di quindici mesi
WANDA VALLI

"La storia siamo noi", è la sfida, l´invito, dell´enorme striscione rosso retto dalle mani di tanti giovani, alla testa del lungo corteo del sabato di protesta di Genova. Contro le richieste della procura per i 25 accusati di essere tra i black bloc che hanno devastato la città sei anni fa. E per ottenere la Commissione d´inchiesta finora negata. Genova non è più blindata come nel 2001, i timori alla vigilia sono tanti, ma la scelta è di aprire la città, di affidare ai manifestanti

[Il Secolo XIX] G8, 50 mila in corteo, nessun incidente

Rifondazione comunista chiede le scuse dei “profeti di sventura”. L’ex ministro Scajola, responsabile del Viminale all’epoca dei fatti, lo definisce il “corteo della paura”. E’ un giorno dopo con polemiche, quello che segue la manifestazione di Genova.

[Ansa] g8, Vincenzi: città si è riscattata

Il sindaco Marta Vincenzi ha dichiarato da Palazzo Tursi: "Genova si è ripresa l'onore. Genova torna ad essere una capitale di senso civico e democrazia". La Vincenzi ha, inoltre, ringraziato i partecipanti alla manifestazione pacifica e le forze dell'ordine per la più che positiva riuscita del corteo. "Genova - ha aggiunto il sindaco - si è ripresa dalle tragiche giornate del G8".

[ifatti.it] Genova, manifesta anche il sindacato di polizia Coisp

In piazza Vittoria amara scritta-provocazione: 'L’estintore come strumento di pace'

[RaiNews24] Corteo no global a Genova, gli organizzatori: siamo 100mila

"E' stata una festa della democrazia, una manifestazione composta, pacifica, come avevamo detto. Ora la palla passa alla politica. Devono subito tornare a
discutere della Commissione d'inchiesta parlamentare per i fatti del G8" dicono gli organizzatori del corteo che si è svolto nel pomeriggio a Genova.

Con bandiera rossa e uno striscione con scritto 'Genova antifascista' alle 18 in punto arriva in piazza Ferrari la coda del corteo 'no global' per chiedere l’istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare sui fatti del G8 del 2001. Trentamila le persone per la Questura, centomila per gli organizzatori.

Una giornata trascorsa senza problemi, bambini giovani e anziani insieme hanno manifestato contro la richiesta della Procura di condanna a 225 anni di carcere nel processo dei 25 manifestanti del 2001.

[17novembre] calendario iniziative della giornata

[GE17nov07] Comunicato Stampa 14 novembre 2007 ore 20,00

I partecipanti alla giornata di mobilitazione indetta per il 17 novembre a Genova, confermano il seguente calendario:

*ore 10.00 P.zza Sarzano*
Convegno "Ge 2001-Ge 2007: un altro mondo è possibile"

*ore 14.00 Piazza di Negro*
Concentramento corteo

*ore 20.00 P.zza De Ferrari*
Concerto

Il percorso seguirà il seguente itinerario:
Via Gramsci, Piazza Caricamento, C.so Quadrio, C.so Saffi, via Corsica, Via Bixio, Via Fieschi, Piazza Dante, Piazza De Ferrari

Abbiamo lavorato, e continuiamo a farlo, per garantire una manifestazione di massa pacifica e plurale nei suoi contenuti.
La mobilitazione non necessiterà di alcun servizio d'ordine e sarà in grado di autogestirsi e autotutelarsi.

Genova 17 novembre

E' da anni che chiediamo che tutti e tutte si facciano carico delle sorti dei processi per il g8 di genova. L'arroganza dei pm genovesi titolari del processo contro 25 manifestanti per devastazione e saccheggio sembra finalmente aver smosso la coscienza di quei 300.000 che a Genova hanno cercato di opporsi al pensiero unico che il g8 rappresenta.
Pensiamo che questo non sia il momento di settarismi e distinguo puerili, ma che sia necessaria una manifestazione di massa e una partecipazione senza se e senza ma a tutte le iniziative che vogliono fare pressione per evitare che la sentenza del processo per devastazione e saccheggio ricalchi le richieste dei pm.
Per questo speriamo che tutti e tutte rispondano agli appelli e alle moblitazioni che verranno lanciate, con intelligenza e con la voglia di gridare e rivendicare quel lontano 20 e 21 luglio 2001.

LA STORIA SIAMO NOI
Un appello alla mobilitazione di tutti per il 17 novembre

"La storia siamo noi" non è uno slogan. E' un approccio preciso: da un lato la storia sociale, dall'altro la storia del potere. Chi lo ha cantato in questi anni lo ha fatto con l'istinto di chi sa di aver vissuto un pezzo importante della storia, ufficiosa o ufficiale che sia. E lo ha fatto pensando a Genova 2001. Con ogni mezzo necessario.

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