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[il Secolo XIX] G8, la manifestazione è costata 72 mila euro

Il bilancio di sabato. Nuova udienza al processo

Settantaduemila euro, 130 mila euro in meno del previsto: questa la cifra spesa dal Comune di Genova per la manifestazione dei no-global che si è svolta sabato. La cifra è stata resa nota dal sindaco Marta Vincenzi, rispondendo a un'interrogazione dei consiglieri De Benedictis (Lista Biasotti) e Bernabò Brea (An).

Nel dettaglio sono stati spesi 56.400 euro da Amiu per lo spostamento dei cassonetti, l'installazione di wc e la rimozione delle scritte sui muri, 6.700 euro per gli straordinari della Polizia municipale e altrettanti da Aster per le transenne, 2.500 da Amt per il prolungamento del servizio delle metro fino alle 24 e per gli straordinari.

«Ribadisco che questa è stata una buona giornata per Genova - ha commentato il sindaco - che ha avuto un significato importante di pacificazione, un tassello per tornare a guardare al confronto democratico superando l'atmosfera di paura».

IL PROCESSO AI MANIFESTANTI. Sempre a proposito di G8, nuova udienza al processo contro 25 manifetanti accusati di devastazione e saccheggio. Dopo le richiesta dell’accusa (225 anni complessivi), oggi ha parlato l’avvocato di uno degli imputati più noti, il cosiddetto “uomo della trave”. «Con la trave ha dato due-tre colpi al defender. È stata un’azione molto rapida anche se è stato immortalato in diverse foto-simbolo». Così ha detto l’avvocato Alessandro Famularo, difensore di Massimiliano Monai, 36 anni, il giovane che, in piazza Alimonda, è stato fotografato mentre con la trave colpisce il defender con i carabinieri a bordo, poco prima della morte di Carlo Giuliani.

Il difensore ha poi parlato delle cariche da parte delle forze dell’ ordine, in via Caffa e in via Tolemaide. «La carica in via Caffa - ha detto - è stata un pò improvvisata ed è stata seguita dalla reazione di slancio dei manifestanti che sono andati a contatto col defender». «Precedentemente, in via Tolemaide - ha aggiunto - la carica era stata arbitraria e illegittima nell’ambito di un corteo pacifico ed autorizzato; erano stati lanciati lacrimogeni ad altezza d’uomo ed usate spranghe contro i manifestanti».

«Monai - ha aggiunto - ha tirato qualche sasso anche se certo non merita una medaglia». Monai è accusato di devastazione, saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni agli occupanti del defender. Per lui i pm Anna Canepa e Andrea Canciani hanno chiesto 9 anni di reclusione. L’avv. Famularo che difende Monai insieme a Gianfranco Pagano, ha chiesto che il reato di devastazione venga derubricato in resistenza e danneggiamento ed ha chiesto che, una volta derubricato, venga applicata per Monai la scriminante della reazione ad atti arbitrari delle forze dell’ ordine. In caso venga negata la scriminante ha richiesto una serie di attenuanti tra cui la provocazione e suggestione della folla in tumulto.