Il processo ai tredici imputati di associazione sovversiva e' ripreso questa mattina nell'aula di Corte d'Assise del Tribunale di Cosenza.
Oggi l'aula e' stata praticamente deserta - l'avvocato Petitto ha sostituito tutti i difensori - la parte civile, gli imputati e il pubblico erano a ranghi ridottissimi, anche il titolare della fantasiosa inchiesta il pm Domenico Fiordalisi e' assente, al suo posto c'e' il pm Curreli. Dopo la richiesta di chiaramenti da parte della difesa, la Corte - una volta approfondita la questione - comunica che il pm Fiordalisi era stato applicato per un anno dopo il suo trasferimento alla Procura di Paola e che la stessa e' scaduta, pertanto la Procura della Repubblica ha nominato il pm Curreli. Quindi, a meno di trasferimenti improvvisi e sorprese varie, il processo al sud ribelle e' in lutto.
I due testimoni di oggi, Bruno Cosentini e Fortunato D'Amico - ambedue
lavoratori LSU, ora stabilizzati grazie alle lotte portate avanti anche con il sostegno di molti degli odierni imputati - raccontano in aula della loro condizione di lavoratori precari, dell'abbandono dei sindacati confederali e delle numerose manifestazioni fatte, compresa quella del marzo 2001 a Napoli.
Proprio su Napoli si concentra la deposizione di Bruno Cosentini: .
Alla domanda del presidente se avesse visto oggetti atti ad offendere, il testimone risponde che gli unici strumenti erano gli scudi per difendersi dagli attacchi.
L'udienza del 29 marzo e' stata annullata, quindi si riprendera' il 12 aprile a seguire il calendario stabilito in precedenza: 13 aprile; 8, 10, 24 maggio.
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