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[processo diaz] trascrizione LXXXVIII udienza - Guaglione, l'uomo che trovò le molotov in corso italia

TRASCRIZIONE SOMMARIA – LXXXVIII UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[ Guaglione in videoconferenza da Bari ]

R: [ dice le proprie generalita' ]
A: (Zucca) buon giorno, la ringraziamo tutti per essere disponibile a rendere oggi la sua testimonianza. come si sente oggi?
R: sono convalescente ma sono a disposizione delle signorie loro per tutto cio' che riguarda il processo in corso.
A: lei ha gia' reso molte dichiarazioni, che hanno destato molto scalpore. volevo chiederle rispetto a queste dichiarazioni se ha avuto pressioni, ostilita', cose di questo tipo che ritiene utile esporre.
R: ufficialmente non ho ricevuto nessuna pressione, nessuna discriminazione, anche perche' l'amministrazione nel suo complesso non e' matrigna nel suo complesso. se delle discriminazioni ci sono state queste sono solo legate alle persone e alla loro maniera di comportarsi. sulle persone non voglio dire nulla, ma l'amministrazione e' sempre stata corretta nei miei confronti.
A: io infatti le chiedevo solo se voleva riferire di pressioni. lei ha risposto in ogni caso
R: infatti, ho inteso perfettamente. diciamo.... non ho ricevuto nessuna pressione.
A: gliel'ho chiesto non a caso, dato che all'epoca lei aveva dichiarato “sono amareggiato di una posizione che sembro quasi il nemico della polizia...”
D: c'e' opposizione. il pm non e' che puo' procedere a contestare una presunta pressione fuori dall'esame.
P: se c'e' un contrasto non vedo perche' non glielo puo' contestare.
A: sono domande che mirano a verificare la situazione di serenita'.
R: se posso intervenire, signor presidente...
R: grazie. pressioni o minacce non ne ho ricevute. se debbo dire che ci sono state discriminazioni questo si', anche perche' se c'e' stata una testa caduta da genova in poi, e' stata la mia, sia per i rapporti con i questori a bari che nell'ambito degli incarichi ricevuti. Ma questo non influisce minimamente sulla mia testimonianza.
A: lei era a genova nel luglio 2001 per partecipare al servizio d'ordine pubblico per il vertice g8. ha avuto modo di fare relazioni di servizio? e se si' quando?
R: le relazioni sono state un mio intervento verbale quando il dr. piccollotti, mio responsabile del servizio il giorno 21....
A: chiedo scusa... vorrei arrivare in seguito a queste circostanze. mi riferivo a relazioni scritte...
R: si. ne ho redatte tre, datate otto agosto, quando dalla questura di genova arrivo' la richiesta di stilare delle relazioni di servizio per i singoli giorni in cui eravamo stati in servizio. io ne feci una per il giorno 20 in piazza danta, per il giorno 21 in corso italia e per il giorno 22 all'aeroporto.
A: in data 8 agosto fa relazioni che si riferiscono ai tre giorni su richiesta della questura di genova.
R: esatto
A: vorrei richiamare la sua attenzione sulla relazione del 21 luglio. in questa relazione, se la ricorda, vorrei che entrasse nell'argomento fondamentale, e cioe' il rinvenimento di due ordigni incendiari che lei menziona.
R: i due ordigni li trovai quasi alla fine di tutto il servizio della carica che ci fu in corso italia, dove questo corso all'altezza di via medaglie d'oro di lunga navigazione, in quell'angolo c'e' un muretto, occultato da siepi e giardini che da' l'impressione che si possa accedere alla spiaggia. in effetti rappresentava una ipotetica via di fuga per i manifestanti che entravano nelle siepi, ma trovavano il muro e quindi poi retrocedevano e se ne andavano. Anche io entrai nei cespugli e trovai la busta con due bottiglie, che poi si dimostrarono essere molotov.
A: puo' dare particolari secondo il suo ricordo...
R: erano contenuti in un sacchetto di plastica di tipo supermercati, senza scritte, ma non mi ricordo il colore. sono impreciso nel ricordo anche se nelle dichiarazioni ho detto che non erano bianchi. erano due bottiglie di vino, il cui collo era avvolto da una cosa come a stoppino. odorando il sacchetto c'era odore di benzina e quindi le identificai come molotov.
A: lei ha accennato al fatto che in un secondo tempo ha dovuto fare questa prova olfattiva per assicurarsi che erano ordigni incendiari
R: si confermo... portavo la maschera antigas e ho dovuto sollevare la maschera e odorare...
A: lei ricordera' che in occasione della sua prima audizione, le vennero mostrate delle foto che ritraggono bottiglie molotov. anzi le vennero mostrate le foto di tutte le molotov sequestrate in quei giorni a genova.
R: confermo.
A: vorrei mostrarle le stesse foto che le mostrarono allora. queste foto sono inserite su fogli che recano in allegato il numero della rogatoria.
D: (Corini) sta facendo vedere al teste le foto mostrate in rogatoria.
A: certo si vede in alto a destra l'indicazione che e' un allegato.
D: nel testo si dice “nelle foto due e tre” senza altro identificativo.
A: io non ero a bari. la richiesta di rogatoria era di mostrare dopo che il teste aveva dato una descrizione, le foto inviate in allegato, numeri due tre e quattro. Ora non so se la verbalizzazione del pm significhe che abbia contravvenuto alla richiesta di rogatoria. io non mi spingo. possiamo chiedere al teste e ce lo dira'.
D: (Di Bugno) il problema e' se il pm dice “le sono mostrate tutte le foto” e poi non e' vero. Possiamo chiedere al teste quante foto sono mostrate.
P: il teste ci dica quante foto ha visto.
[...]
P: chiediamo al teste.
A: dr. guaglione ha sentito?
R: si e rispondo. quando fui sentito dal dr seccia presso la procura di bari mi furono mostrate due o tre foto, e cmq riconobbi quelle che sto vedendo sul computer della polizia giudiziaria. sono quelle le bottiglie che trovai, sia per l'incapsulamento sul collo con cellophane, sia perche' le due bottiglie sono riempite in maniera differente, e questo fu il motivo per cui ebbi l'incertezza che non si trattassero di bottiglie di vino. oltrettutto e' caratteristica la bandierina della bottiglia merlot, che mi e' rimasta impressa come caratteristica della bottiglia.
A: le mostro la seconda foto
R: no negativo. non riconosco queste bottiglie.
A: ma io le ho mostrato le foto due e tre che le sono state mostrate... e che lei ha riconosciuto...
R: non ricordo con precisione ma ritengo di si'.
A: le ho letto perche' dice negativo... e nel verbale lei le accomuna come gli stessi oggetti... volevo comunque capire...
[...]
P: il testimone ci deve dire nella prima foto se le riconosce e la seconda e poi la terza.
A: dato che il teste alla visione della seconda foto ha detto negativo, io ho ricordato al teste che aveva riconosciuto entrambe le foto.
P: sentiamo il dr. guaglione.
R: il dr. seccia mi mostro' diverse fotografie. quelle che io riconosco sono quelle della foto due.
A: mi e' sembrato di capire che lei oggi dice che riconosce le bottiglie della foto due facendo riferimento a due particolari: primo l'incappucciamento... giusto?
R: si
A: e in secondo luogo una etichetta... in terzo luogo che da quella foto riconosce le bottiglie in relazione alla quantita' di liquido che hanno
R: anche. mi e' famigliare l'etichetta della bottiglia piu' vuota, con una bandierina. e il fatto dell'incappucciamento.
A: certo. nella seconda foto lei ha detto negativo. io le ho ricordato che dal verbale sembra che lei abbia riconosciuto anche la seconda foto. le chiedo, ecco, se mantiene questa dichiarazione negativa, e se si' le chiedo di indicarmi per quali motivi non ritiene di riconoscere anche nella seconda foto le bottiglie.
R: prima di tutto per il tempo trascorso. secondo perche' le bottiglie sono girate. io faccio riferimento a memoria di cio' che mi colpi' all'epoca. non era una situazione tranquilla, non e' che posso stare li' a girare le bottiglie. quello che mi e' piu' vivo nel ricordo e' l'incappucciamento, il fatto che erano differentemente piene e la bandierina su una delle due bottiglie.
A: cosa c'e' di dissonante...
R: le etichette non le riconosco, il tipo di incappucciamento si.
A: le faro' vedere una terza foto che quanto dal verbale non risulti, debbo presumere le sia stata mostrata.
R: non le riconosco e non me le ricordo. non le riconosco come le bottiglie che ho trovato io, non ricordo se me le hanno mostrate... era il 2002 l'interrogatorio o il 2003.
A: vorrei mostrarle dei fotogrammi tratti da un filmato che non le e' mai stato mostrato. in queste foto lei vedra' un sacchetto di plastica che una persona tiene in mano. le chiederei di dire se questo sacchetto per quanto si possa vedere e il contenuto per quanto si possa immaginare, le rimanda un ricordo visivo degli oggetti che ha rinvenuto in corso italia.
R: mi pare un sacchetto azzurrino... nelle mie deposizioni rese avanti al dr. zucca io ho detto che il sacchetto non era bianco, ma colorato... era del tipo supermercato senza scritte. che sia quello il sacchetto non posso dirlo con certezza.
A: le ho solo chiesto se ha un ritorno visivo...
R: il ritorno visivo e' che e' un sacchetto di supermercato colorato e senza scritte. mi pare che sia cosi', come il mio ricordo...
A: non so se lei riesce ad avere un ingrandimento, sulla parte superiore di questo sacchetto, il primo fotogramma in alto a destra, sembra di intuire un contenuto... ecco...
R: trovo similitudine, anche se non posso dire che sia lo stesso, anche perche' l'immagine non e' chiara. [...]
A: torniamo un attimo alle azioni successive al rinvenimento di questa busta con il suo contenuto. una volta che lei si e' reso conto che si trattava di due molotov, puo' descrivere cosa ha fatto?
R: trovate le due bottiglie le ho mostrate al mio autista, all'assistente che mi faceva da autista, e le ho fatte vedere al dr. piccollotti, ma dovendo proseguire l'azione di ordine pubblico, ho trovato opportuno mostrarle al dirigente superiore dr donnini che arrivava a bordo della jeep. una volta mostratele e detto che si trattava di due molotov, mi disse che le prendeva lui e che io potevo proseguire nell'azione.
A: la prima persona a cui fa vedere quanto rinvenuto e' il suo autista?
R: e dissi una frase “queste mi faranno perdere la promozione”.... poi le mostrai al dr. piccolotti... poi le diedi al dr. donnini
A: in quale sequenza le ha mostrate al dr. piccolotti.... sembra che tutti fossero li' vicino a lei
R: corso italia e' largo. su quel corso stavamo con reparti che hanno sviluppato tutta l'azione di ordine pubblico. parliamo di un centinaio di persone. nello sviluppo dell'ordine pubblico si cambiarono molte volte posizione. a memoria se non vado errato, ma l'ho confermato al mio dirigente in sede di stesura della sua relazione... nella parte ultima le ho consegnate personalmente al dr. donnini che le ha messe sul suo mezzo.
A: senza accavallare le cose... in quel contesto, come ha fatto vedere e se le ha fatte vedere le bottiglie al dr. piccolotti?
R: no... mi chiede uno sforzo di memoria sui quali non posso garantire... io le ho fatte vedere altrimenti il dr. piccolotti non le avrebbe inserite nella relazione. che io l'abbia mostrate a piu' persone questo si... cio' che posso mettere entrambe le mani sul fuoco e' a chi le ho consegnate...
A: presume di averle fatte vedere al dr. piccolotti, ma non ha ricordi visivi di questo.
R: si
A: passiamo al dr. donnini che ha preso in consegna le bottiglie. puo' essere piu' preciso su come incontra il dr. donnini in quel contesto?
R: eravamo ormai sulla sommita', all'apice di corso italia... quando gia' gli scontri diretti erano diciamo quasi esauriti e si consentiva a chi diceva di appartenere al corteo dei 300 000 che ormai era defilato ma costituiva la coda del corteo, di potersi allontanare dagli scontri. c'erano molti feriti, qualcuno usciva dalle traverse laterali dove c'erano anche bar di intrattenimento. trovate queste bottiglie in questo contesto arrivo' il fuoristrada con a bordo il dr. donnini a cui mostrai le bottiglie chiedendo cosa dovessi fare dato che ero in quel contesto. il dr. donnini disse “le prendo io” e le consegno' al suo autista che le mise all'interno del fuori strada.
A: senta. le chiedo particolari che lei riterra' insignificanti ma che per noi sono importanti. lei ricorda di aver visto arrivare il dr. donnini proprio sul mezzo e di averlo visto scendere, o presume che sia avvenuto questo
R: e' arrivato sul fuoristrada...
A: parlo dell'incontro... lei ha detto che ha visto il dr. donnini a bordo di un mezzo... le chiedo solo se ha visto il dr. donnini o il dr. donnini sul mezzo
R: no no... e' arrivato sul mezzo, e' arrivato allo schieramento, e quando mi sono avvicinato ed e' sceso abbiamo parlato, gli ho mostrato le bottiglie, e dal suo autista le ha fatte mettere credo a bordo del fuori strada.
A: alle stesse domande lei aveva risposto in maniera un po' diversa... nel verbale del 7 luglio 2002, pag. 4, fogliazione 627 del faldone 19: “non voglio dire che lo vidi scendere, ma il mezzo la dove ci sono degli scontri lo si nota, perche' i mezzi restano dietro [...] anche perche' me lo trovai avanti vicino quando io ero ancora nella perplessita' di cosa fare”.... sembra che lei associa la presenza del dr. donnini e del mezzo, ma che non abbia il ricordo di averlo visto scendere... e' una sottigliezza ma volevo essere preciso
R: ecco, non ritengo di essere in contraddizione, perche' il dr. donnini era con il mezzo. adesso lei mi chiede di fare i salti mortali se le dovessi dire che scese dal mezzo o era con il mezzo ma di fianco a piedi. i ricordi sono senz'altro piu' nitidi nel 2002 che ora, io non posso che confermare quello che ho dichiarato davanti a lei. in ogni caso il dr. donnini era con quel mezzo, un fuori strada recente, ricordo che dissi un mezzo del reparto mobile di roma [...]
A: torniamo un secondo allo scambio di battute. come mai prende in consegna le bottiglie? ricorda qualcosa di particolare?
R: la fase della consegna... io mostrai le bottiglie...
A: si ma vi siete detti qualcosa?
R: certo. io ho mostrato le bottiglie. gli ho detto dove le avevo trovate... mi trovavo in difficolta'... come facevo a tenerle? non potevo continuare l'incarico che stavo svolgendo, quindi chiedevo a lui cosa fare, come comportarmi. non e' che gliele ho date dicendo “dotto' prenda lei”... e' stato lo stesso dirigente a dire “queste le prendo io”.
A: adesso chiarisce che e' stata una perplessita', una sua iniziativa chiedere al dr. donnini. all'epoca, pag. 11 foglio 634 del faldone 19... “forse mis ono avvicinato io, ma ci siamo incontrati, mi disse “le prendo io, questi sono reperti importanti”... come atto di disponibilita' e come maggior riferimento per procedere con gli atti d'ufficio, io l'ho inteso come le prendo io, tu continua a fare quello che stai facendo”
R: non mi pare che ci sia contraddizione....
A: la contestazion serve per far rilevare contraddizioni che possono essere anche solo in particolari... non e' necessariamente che siano incompatibili
R: accetto e confermo cio' che ha teste' letto.
A: a bordo di questo mezzo c'erano persone?
R: c'era l'autista...
A: ricorda qualcosa di lui?
R: no. non so che cosa....
A: il mezzo era del reparto mobile di roma? lo ricorda?
R: si. ho dichiarato questo.
A: ricorda se era in divisa?
R: si. anche il dr. donnini era in divisa se non ricordo male.
A: senta... il nome del dr. donnini che adesso ha dichiarato senza esitazione, non lo aveva dichiarato in prima battuta... aveva genericamente dichiarato di aver consegnato le bottiglie su un mezzo del reparto di roma... non aveva menzionato la figura del dr. donnini... come mai?
R: incertezze soltanto sul nome... tant'e' che anche nella mia relazione io dico che le ho consegnate su un mezzo del reparto mobile di roma...
A: certo... la domanda e' come mai non si e' sentito di fare subito questo nome... ci sara' un motivo...
R: non penso a un motivo particolare....
A: all'epoca sto dicendo...
R: non so rispondere...
A: se mi permette... lei disse “il generale donnini e' stato per anni il comandante dle reparto mobile di roma... un autista ministeriale e' una persona anonima, un autista del reparto mobile e' un autista affidabile... [...] confermo che le consegnai al generale donnini” sembrava che la titubanza fosse legata a non voler mettere in mezzo un alto dirigente... e' cosi'?
R: certo... confermo tutto dr. zucca.
[...]
R: [ parla della situazione in corso italia ] il dr. murgolo mi passo' il suo cellulare e il dr. papi mi disse di far retrocedere i reparti. cosa che feci ricordando perfettamente che lo schieramento di sinistra era tenuto dalla guardia di finanza, e quindi come funzionario di polizia incaricato dell'ordine pubblico, detti disposizione di retrocedere mano a mano fino a dove eravamo all'inizio. una cosa che ricordo e che non ho detto a verbale, e' che man mano che si retrocedeva, dato che c'erano ancora scontri, c'era anche il questore.
A: lo vide anche con il dr. donnini il questore?
R: no. noi pensavamo ad arretrare in forma compatta retrocedendo senza voltarci.
A: questa giornata per lei quando termina come servizio?
R: verso le 11 o 11.30, dopo essere stato con il dr. piccolotti a fare la relazione di servizio in questura.
A: quindi...
R: nella successione delle fasi... una volta tornati alla fiera del mare, poiche' c'era il deflusso dei manifestanti, fui incaricato di seguire i manifestanti sul corso verso brignole fino all'angolo, verso via tolemaide, dove c'e' un albergo a specchi... la' rimasi con il contingente nella previsione di altri scontri eventuali. poi lascai e tornai in questura, verso le dieci, dieci e trenta, e con il dr. piccolotti rimasi fino a quando completo' la sua relazione di servizio.
A: ricorda quando e' stato sentito il 24 giugno 2002 di aver mostrato la sua agenda da cui sono state fatte delle fotocopie...
R. si. perche' avevo l'agenda dove annoto tutto.
[...]
A: volevo solo che precisasse gli orari, dato che era stato molto diligente nell'uso dell'agenda...
A: in attesa che si possa mostrarle questi appunti, la inviterei a proseguire il racconto... quando rientra in questura, dopo quest'ultimo servizio a brignole, incontra il dr. piccolotti, corretto?
R: si
A: descriva un po' cosa succede in questo incontro...
R: l'ho raggiunto nel corridoio dell'ufficio di gabinetto dove stava redigendo la sua relazione. gli ho chiesto di inserire il particolare del rinvenimento delle bottiglie molotov e di specificare anche a chi fossero state date con alcuni particolari, cosa che non fu inserita nella relazione. quando si fini' di scrivere, rileggemmo la relazione, non potemmo salutare nessuno perche' la questura era deserta...
A: lei chiede al dr. piccolotti di inserire l'avvenimento del rinvenimento nella relazione. perche' ritiene opportuno ricordare questo al suo funzionario?
R: cmq rinvenire delle armi da guerra o cose simili... e' come se avessi trovato una pistola... non e' una cosa semplice... oltretutto il darne menzione significa dare atto di cio' che e' stato fatto nel servizio... non essendoci nessuno in questura io non ho fatto ne' verbali di rinvenimento ne' di sequestro, anche perche' non sapevo dove fossero...
A: il dr. piccolotti menziona le bottiglie, dando descrizione simile a quella che le fa nella sua successiva relazione. ha accennato ad alcuni particolari su cui lei insisteva e che il dr. piccolotti non ha inserito. quali particolari lei ha richiesto che venissero inseriti?
R: se non ricordo male nella relazione del dr. piccolotti sta scritto “delle bottiglie con stoppino”...
A: si esatto una descrizione generica...
R: e poi non e' fatto menzione del fatto a chi sono state consegnate...
A: con ordine. quali particolari lei ha insistito che venissero inseriti
R: che il collo era coperta con cellophane trasparente, e un'altra caratteristica delle bottiglie che ora non ricordo, e che le bottiglie erano state consegnate al dr. donnini
A: perche' voleva aggiungere questo particolare? perche' era utile secondo lei?
R: per meglio individuare le bottiglie trovate... e' come dire “ho ritrovato una pistola” oppure “ho trovato una beretta o una calibro 65”. individua meglio gli oggetti
A. era una caratteristica distintiva quindi inequivocabile...
R: era la parte piu' immediatamente e visibilmente identificabile...
A: nella sua relazione, pero', non mette questo particolare...
R: mi sono attenuto a quella che era la descrizione del mio dirigente...
A: ma lei dice “chiusura al collo con stoppino”, mentre il suo dirigente dice “innesco a stoppino”...
R: con innesto a stoppino si potrebbe intendere che nel collo della bottiglia era inserito lo stoppino. con chiusura con lo stoppino... era per dire che lo stoppino era chiuso dentro l'involucro che ho descritto...
A: quindi chiusura indica il tipo di particoalre che voleva sottolineare?
R: si
A: il secondo elemento, cioe' il nome della bottiglia, non viene inserito nella relazione del dr. piccolotti. perche'?
R: mmmhhhh... meno nomi si fanno meglio e'.
A: e' la risposta che le e' stata data?
R: e' la risposta che mi e' stata data in quel momento.
A: il fatto di non sapere che fine avevano fatto queste bottiglie, come lo ha affrontato, oltre a preoccuparsi dell'inserimento in un atto della descrizione?
R: la relazione di servizio, comunque rimane sempre agli atti. e' un atto di ufficio sia amministrativo...
A: questo l'ho presupposto anche io... il fatto di non avere le bottiglie, della sorte...
R: a chi andavo a chiedere? c'era un ufficio reperti, ma a quell'ora era chiuso e non c'era nessuno. tant'e' che e' buona norma dopo aver terminato il servizio ed essere messo in liberta' dalla sala operativa.... nel momento in cui si va via almeno tra funzionari ci si porta in questura e si saluta il capo di gabinetto o dei responabili... non c'era nessuno e andammo via... e quindi era impossibile sapere qualcosa o riferire ulteriormente.
A: le mostro il foglio della sua agenda fotocopiata... non so se lei e' in grado di leggerla...
R: la visione non e' distinta...
A: c'e' una annotazione di fine servizio alle 23.30
R. si... ore 23.30... rientro ore 1.30, nel senso che siamo rientrato al cenobio dei duci di camogli...
A. cioe' a che ore e' andato via dalla questura?
R: alle 23.30...
A: cioe' ci ha messo due ore per arrivare a camogli?
R: quando siamo andati via da genova per andare a camogli abbiamo dovuto fare delle strade non bloccate e abbiamo fatto un giro lunghissimo... non conoscendo genova abbiamo fatto delle strade un po' incasinate...
A: nella sua precedente dichiarazione, pag 593 del faldone 19. “PM: sara' partito all'una dalla questura se e' arrivato a camogli alla 1.30.... R: si.”
R: potrebbe anche essere fine servizio ore 23.30 nel senso che la sala operativa ha fatto cessare il servizio alle 23.30, ma che per dirimere questa situazione basta vedere la sala operativa a che ora ha dato l'ordine di lasciare via tolemaide verso la fiera del mare. ora 1.30 e' sicuramente il rientro a camogli, tenendo che il percorso che normalemnte avevamo imparato era interdetto in piu' punti
A: lei ha detto piu' volte che in questura non c'era nessuno... ha avuto modo di sapere perche' non ci fosse nessuno?
R: no... era un fatto che poteva capitare... stando la dalle 8 alle 23.30 in servizio in maniera continua... onestamente poteva essere che erano tutti stanchi...
A: ha avuto modo di sapere quando si e' trattenuto in questura che era in corso la piu' grossa operazione di polizia di quei giorni?
R: negativo. anzi ho saputo del servizio alla scuola quando sono rientrato a casa. supponendo che il servizio sia finito alle 23.30, all'1.30 sono tornato a camogli, all'aeroporto ero presto, percui sapere dove fossero le persone della questura era l'ultimo dei miei interessi.
A: a che ora?
R: credo alle 8.00, 8.30
A: a bari quando e' tornato?
R: il giorno successivo alla fine dei servizi...
A: il giorno successivo rispetto al problema molotov ha pensato che doveva fare qualcosa o ha considerato esaurito il tuo compito?
R: era esaurito perche' io ne avevo dato notizia tramite una relazione di servizio di un superiore gerarchico.
A: lei ha avuto modo di vedere la conferenza stampa della questura dove venivano ritratte le molotov trovate alla diaz?
R: nei giorni successivi quando ero in sede ho visto dei filmati che si riferivano agli eventi di quei giorni... anche perche' se n'e' parlato in quei giorni...
A: e' piu' precisa la domanda...
R: ho visto le bottiglie e sono rimasto perplesso per il luogo in cui erano state trovate...
A: in che senso?
R: vuol dire che quando ho visto il filmato io le ho riconosciute come le mie... poi si diceva che le avevano trovate all'interno del luogo dove avevano fatto irruzione... perche' lo dicessero era un fatto loro...
A: lei il dr. troiani lo conosce?
R: si
A: in quella giornata, il 21 luglio, lei lo ha visto nei luoghi dove stava operando?
R: no, in corso italia... puo' darsi che ci siamo salutati alla fiera del mare... perche' era responsabile... l'incarico in genere era... responsabile dei mezzi parcheggiati tutti alla fiera del mare.
A: lei ha saputo che troiani era alla diaz?
R: no, non l'ho saputo.
[ mostrano la foto di troiani alla diaz ]
R: si si e' lui... siamo stati insieme in albania nella missione di polizia....
A: e' il soggetto 15 nel fascicolo ris... mostrerei sempre la pag. 56 sempre il soggetto 15...
R: si il soggetto 15 vedo la foto, e' il dr. troiani...
A: un'ultima foto... la pag. 32... e' una foto meno chiara... l'ultimo soggetto sulla destra... nella seconda foto da sinistra in alto...
R: dovrebbe essere il dr. troiani sotto la scritta FA sul muro fatta con lo spray nero....
A: senta... lei ha conosciuto a genova il dr. mortola....
R: puo' darsi di si ma non le posso essere preciso...
A: ricorda di essere stato contattato da qualcuno della questura di genova? e se si in quali termini?
R: dopo che stetti dal dr. seccia per il primo riconoscimento, mi chiamarono e mi chiese se ero stato sentito e in quali termini.
A: ricorda come e' stato convocato dal pm seccia?
R: io ero in un periodo di congedo ordinario. mi telefono' dal suo ufficio il responsabile della PG dlela guardia di finanza che mi disse che il dr. seccia mi voleva vedere per chiedermi alcune cose. sapendo che stavo in congedo mi chiese se ero disponibile a raggiungerlo. io lo feci nel giorno concordato, io avevo fatto servizio a bari e il dr. seccia lo conosco...
A: ricorda se la convocazione era lo stesso giorno?
R: si... doveva essere per lo stesso giorno, ma ero in congedo e quindi stabilimmo un appuntamento in un giorno successivo...
A: le mostrerei la sua agenda e le rileggo le sue dichiarazioni... foglio 607 faldone 19... “il magistrato mi disse che era urgente e mi voleva vedere in mattinata, io dissi che potevo essere li' entro mezzogiorno”...
R: confermo confemro, riconosco la mia calligrafia... e riconosco la scritta 9.30 perche' parlammo proprio cosi' con l'ufficiale di PG....
A: puo' collocare nel tempo questa telefonata da genova dalla questura che le chiedeva notizie in merito alla sua deposizione davanti alla PG di bari...
R: ricevetti la telefonata e mi chiese se ero stato sentito e come mi ero espresso. io lo riferi' in maniera generica...
A: ricorda come si qualifico' questa persona?
R: no. non lo ricordo... era un collega della questura di genova...
A: posso ricordarle un attimo le sue dichiarazioni... “ho ricevuto una o due telefonate dal dr. murgolo che voleva sapere se ero stato sentito da seccia... PM: murgolo? R: un vice questore aggiunto di genova” il pm le chiede se non e' per caso un altro nome che comincia per mur, mor e lei dice “morto... mortola”...
R: ricordo i particolari e li confermo
A: ricorda quante telefonate ha ricevuto e in quali occasioni?
R: mi rifaccio al verbale... sicuramente una... se sono state due..
A: una che ha annotato nell'agenda il 18, e forse una seconda telefonata il giorno dopo
R: si si... mmmhhhh... penso di si
A: ma poi?
R: no. nessuna altra telefonata.
[...]
A: [...] in una certa sequenza delle deposizioni in un'occasione ha avuto un incertezza sull'involucro... vuole spiegarla, forse anche indotta dall'interrogante?
R: ricordo le titubanze... ma ricordo anche delle precisazioni che per dovere e senso di giustizia ho fatto e che in parte mi condizionano ancora tutt'oggi... l'appartenere a una struttura gerarchicamente organizzata comporta sempre qualche non remora ma delle posizioni un po' di incertezza o di titubanza nel dire le cose... guardo il presidente e il dr. zucca... la mia posizione e' alquanto diversa rispetto a quando ho reso testimonianza... io sono in aspettativa e attendo il pensionamento... potrei dire di tutto e di piu' e dire cose contro i colleghi... ma non mi sento di essere contro le persone... quello che prevale e' il senso di giustizia che si associa ad essere in polizia... il giuramento che teniamo e' quello di difendere lo stato... cioe' difendi il re e proteggi il popolo... ma se il re sbaglia, noi dobbiamo la giustizia al popolo. il dr. troiani e' un amico e un collega e siamo stati insieme in albania... il dr. murgolo lo rispetto... il dr. gratteri e' stato il mio questore e il mio diretto superiore... l'unica testa che e' caduta e' stata la mia...
A: la ringrazio...

C: (Passeggi) buon giorno dottore.
R: buon giorno.
C: le chiedevo qualche precisazione... parliamo del momento in corso italia in cui lei consegna le bottiglie al dr. donnini... per quello che e' il suo ricordo... consegna solo le bottiglie, anche il sacchetto, le bottiglie nel sacchetto?
R: consegno le bottiglie dentro il sacchetto, ma mostrando al dr. donnini il contenuto del sacchetto
C: andiamo a fine servizio. lei arriva in questura e trova il dr. piccolotti che sta gia' redigendo la relazione di servizio.
R: si
C: lei arriva quando il dr. piccolotti ha gia' scritto del ritrovamento...
R: no. stava redigendo la relazione e io ho chiesto di inserire anche il ritrovamento delle bottiglie, come ho detto prima
C: prima il pm le ha chiesto se lei ha mostrato le bottiglie al dr. piccolotti. lei ha detto “credo di averle fatte vedere perhce' le ha inserite nella relazione”.
R: si
C: quando redigete una relazione di servizio, inserite solo quello che avete visto direttamente
R: si cerca di essere obiettivi... e' il dato oggettivo quello che fa...
C: ma lei in una relazione di servizio lei inserisce qualcosa che le dice un altro?
R: io direi “il vice questore dr. guaglione dice questo e quell'altro”
C: quidni da atto nel verbale di cio' che non e' sua scienza ma riferito e chi lo riferisce?
R: si
C: perfetto
C: il pm le ha fatto notare delle piccole discrasie sull'incappucciamento con cellophane... le chiedo due precisazioni su altre circostanze... questa mattina ha detto che tra le caratteristiche salienti che portavano al riconscimento delle bottiglie [...] consiste nel riempimento a diversi livelli... esatto?
R: si
C: come mai non emerse in altre dichiarazioni?
R: molte cose non sono state dette nelle dichiarazioni... per esempio io incontrai un gruppo di manifestanti di lega ambiente che mi chiedevano di allontanarsi e io gli dissi di alzare le mani... loro si misero davanti a una telecamera e io mi resi conto che stavo facendo la sfilata dei prigionieri di guerra... allora feci abbassare loro le mani e li scortai... non e' che si dice tutto...
C: un'altra incongruenza... perche' ha pensato “io con questa mi perdo la promozione”....
R: venne cosi'... e' stato un fatto istintivo... non c'e' un perche'...
C: grazie...

D: (Di Bugno-Luperi) senta dottore lei ritiene di essere stato pregiudicato nella carriera per le dichiarazioni che ha fatto in questo processo...
R: io ritengo di essere stato condizionato dai comportamenti ad personam, non da parte della amministrazione... certamente i comportamenti delle persone sono stati preclusivi e umilianti...
D: si puo' dire di essere stato in mobbing?
R: se avessi voluto fare denuncia al pretore del lavoro avrei avuto tutti gli elementi
D: ha avuto motivi di rancore per questo?
R: no
D: e' stato sottoposto a procedimenti penali?
R: si
D. e' stato sottoposto a misure di restrizioni della liberta'...
R: se me lo chiede il presidente...
P: deve rispondere.
R: sono stato condannato a 11 mesi per tentata concussione.
D: mi puo' dare qualche indicazione sul sacchetto.. piu' preciso...
R: sia durante la fase di interrogatorio davanti al pm, che oggi, io ricordo che il sacchetto non era bianco, era colorato... ricordo non fosse di colore bianco...
D: lei ha fatto piu' volte riferimento alle dichiarazioni che ha dato... ha avuto modo di rileggerle recentemente?
R: no
D: le faccio presente quello che ha detto al pm la prima volta che e' stato sentito dalla procura di genova... lei riferiva pag. 6 del verbale... “PM il colore lo ricorda? R: io ricordo un colore chiaro, potrebbe essere bianco... potrebbe essere verdino, potrebbe essere....”
A: puo' completare la contestazione completa...
D: mi pare che voi fate sempre il contrario
A: veramente voi quando fate le opposizioni leggete direttamente i verbali, mentre io no...
[...]
P: andiamo avanti...
D: deve rispondere il testimone... in prima battuta fa riferimento al bianco... perche' oggi esclude il bianco in maniera cosi' radicale?
R: da spiegare c'e' soltanto il fatto di un ricordo che si rifa a sei o sette anni fa... non c'e' nessun elemento oggettivo o particolare questo o l'altro... quello che io ho reso in interrogatorio si rifanno a ricordi ben piu' nitidi... io oggi ricordo questo...
D: allora a conclusione di questo lei ricordava all'epoca il colore piu' precisamente?
R: al tempo ricordavo quello che ho dichiarato.
D: il pm le fa essere un altra domanda “poteva essere chiaro, tipo azzurro?” lei risponde “poteva essere chiaro, di qualsiasi colore...” si ricorda che il pm le indico' l'azzurro...
R: se e' scritto nel verbale io... se io dovessi ricordare tutto dovrei ricordarmi cosa ho mangiato a genova quando ero li'...
D: torniamo alle bottiglie. lei riferendosi alle bottiglie che ha visto e ritrovato in corso italia ha sempre fatto riferimento a un particolare cioe' questo involucro di cellophane che copriva la bottiglia... le sono state chieste le caratteristiche piu' volte... se lo ricorda?
R. si si
D. ha avuto piu' occasioni per indicare altre caratteristiche... perche' non le ha indicate?
R: non so... forse perche' era quello che risaltava di piu'... fatto sta che era strano che due bottiglie incendiarie avessero una simile caratteristica... normalemnte lo stoppino e' penzoloni... e poi c'e' quella caratteristica della bandierina... infatti...
D: la bandierina a cui lei si riferisce e' sull'etichetta...
R: si e' una parte dell'etichetta della bottiglia...
D: a questo proposito le ricordo che nelle sue dichiarazioni [...] “se uno mi dice “l'etichette delle bottiglie” sono esattamente quelle io vi dico non lo so anche perche' l'azienda vinicola puo' confezionare diecimila bottiglie con la stessa etichetta... diventerei sfuorviante... pero' mi ricordo bene l'involucro” mi spiega perche' sul punto specifico lei disse che non avrebbe potuto dire quali erano le etichette
R: il fatto di dire che su una delle etichette delle due bottiglie vi fosse questa bandierina, non ha singificato che io ho riconosciuto la dicitura dell'etichetta delle bottiglie... ma questo non significa che se mi mettono quattro bottiglie con le bandierine io dico che sono tutte quelle che ho rinvenuto... faccio riferimento all'incappucciamento in primo luogo e poi alla bandierina...
D: e' ovvio che questa domanda e' tesa a verificare se le bottiglie rinvenute sono quelle mostrate nella foto... come le dicevo prima e potrei leggerlo, lei non cita mai queste caratteristiche, solo dell'involucro...
[ litigio pm e di bugno ]

R: non ho detto altri dettagli... ad esempio oggi ho detto un altro particolare, il riempimento differente, perche' vedendo le immagini mi e' venuto in mente e mi e' venuto in mente che era il motivo che mi ha indotto a sospettare delle bottiglie... sono particolari che sono sollecitati mano a mano che ho visto le immagini e via dicendo... quando sono stato dal dr. zucca le bottiglie non le ho viste, e sono andato a memoria... le ho viste dal dr. seccia e le ho riconosciute dall'incappucciamento, un ricordo immediato, come quando le ho viste in televisione e le ho riconosciute...
D: lei dice, io oggi nella foto ho visto questi particolari ulteriori...
R: si...
D: il dr. zucca non le ha mostrato le foto
R: non mi ricordo
D: ma ha detto di no
R: ho detto che non ricordo se me le ha mostrate o meno, ma c'e' un verbale...
D: ha mai escluso la presenza dell'incappucciamento in qualche dichiarazione ufficiale?
R: non lo ricordo...

[ guaglione legge qualcosa ]
P: cosa sta leggendo
R: la mia riabilitazione civile e penale dopo la condanna
P: ok

D: [ legge una parte del verbale ] “quindi non avevano nastro isolante, non avevano cellophane... quindi magari sono state preservate cosi' per il trasporto o da chi le ha custodite nel magnum... e' una attenzione piu' del poliziotto o comunque da addetto alla conservazione dei reperti non da manifestante?” il teste risponde “e' cosi'”. Il giorno dopo “lei ha detto che l'avevano colpite dalla particolare chiusura...” poi lo stesso pm dice “una volta che le abbiamo detto che il dr. piccolotti non l'ha riconosciuta, lei ha detto che lo stoppino non c'era”.

[ altro litigio ]

R: allora... non ricordo quello che sta scritto nei verbali, ma quello che ho detto sta scritto e rimane la'... le bottiglie da me rinvenute avevano il collo con il particolare incappucciamento costituito da pellicola con alimenti, un particolare che io chiesi di inserire e che non fu messo.
D: rimane anche il fatto che non l'ha detto
R: durante il mio interrogatorio io ho avuto moltissime titubanze e possiamo stare qua ore... sono titubanze che sono dovute al fatto che io nel primo interrogatorio avrei dovuto fare molti nomi che avrebbero portati una serie di conseguenze, e poi erano dovute al fatto che alla fine la verita' in questo processo bisognava dirlo...
D: al tempo non ci fu incertezza... lei riferi' questo particolare perche' questo particolare poteva avere delle conseguenze per la sua carriera e sulla sua vita?
R: certamente ha avuto conseguenze
D: quindi quando disse che non c'era il cellophane riferi' qualcosa che non era vero?
R: riferi' una circostanza che io ricordavo...
D: quindi ha avuto un'incertezza...

[...]

D: a seguito della visione delle bottiglie sequestrate alla diaz lei ha rilasciato una dichiarazione alla stampa...
R: no, io veramente le uniche dichiarazioni rilasciate alla stampa e' stata “no comment, godetevi la festa padronale”
D: quando rivede le molotov?
R: non ho capito
D: le molotov aveva visto in televisione prima di andare dal dr. seccia?
R: io le ho viste in televisione, ma non ricordo se prima o dopo...
D: lei riferisce di averle viste la sera del 22
R: luglio?
D: si
R: il 22 luglio e' stata la giornata in cui abbiamo terminato il servizio... il 23 siamo stati a restituire tutto il materiale, c'e' stata la conferenza stampa e noi siamo stati messi in liberta'...
D: io ho avuto conoscenza delle bottiglie rinvenute quando sono ritornato a casa. e il pm le dice “le ha viste in tv?”
A: scusi ma non dice cosi' [rilegge il verbale]
D: io ho due date, una il 22 e una il 23... e' irrilevante visto che sono entrambe prima della data dell'interrogatorio...
P: andiamo avanti
D: lei cosa si e' detto quando le ha viste in televisione, le ha subito riconosciute in televisione?
[...]
R: allora... quando le ho viste in televisione le ho riconosciute come quelle da me trovate... che sia stato prima o dopo l'essere sentito dal dr. seccia non lo ricordo... ne' saprei dire se le ho viste il 22 o il 23... mi ricordo di averle viste in tv e di averle riconosciute...
D: senza incertezze...
R: come quando uno vede una cosa che ha trovato lui... non c'e' certezza o incertezza... c'e' un moto istintivo...
D: solite dichiarazioni del 24 giungo “PM: avra' avuto modo di aver visto la conferenza stampa R: e' la domanda che temevo.... mi sono detto “magari non sono le mie bottiglie” PM ha detto bene perhce' c'e' stato un intervento successivo R: certo PM: quindi non sono proprio le sue R: non potendo dire con certezza che fossero le mie”
R: non mi pare ci sia contrasto... dico... siamo ancora nella fase degli eventi... io riferisco al pm... “puo' darsi che fossero bottiglie simili”... io oggi dico per quello che si sa e per quello che e' stato detto... perche' altre due incappucciate in quella maniera e simili alle mie non ci stanno... quindi il mio moto istintivo trova conferma...
D: lei prima ha riferito di averle consegnate al dr. donnini che le avrebbe posizionate sul mezzo. conferma?
R: si
D: le faccio presente che a pag. 19 lei diceva “PM cioe' scusi che ordine diede R: una volta trovato questo sacchetto chiesi quale mezzo raccoglieva il materiale e tra quelli che stavano li' mi fu indacato non un furgone, ma un magnum o un altro fuori strada... sopra a quel mezzo io misi questa busta [...]” [...]
R: la dichiarazione si riferisce al primo interrogatorio. successivamente e' stato fatto il nome di donnini. alla stessa stregua con cui io chiesi di inserire il nome di donnini e non viene messo, perche' meno nomi si mettono meglio e', io ho fatto la stessa cosa.
D: quindi lei dice il falso per proteggere donnini...
R: non dico il falso... ho detto solo che sono state messe sul mezzo...
D: lei oggi dice che e' stato donnini a metterle sul mezzo, mentre nel primo interrogatorio dice di essere stato lei... Mi puo' risolvere questo aspetto...
R: resta quello che ho detto adesso... e che gia' in precedenza ritengo di aver riferito al pm... resta quello che resta scritto e che ho riferito adesso. le bottiglie sono state date a donnini e lui le ha messe sul mezzo o le ha date al suo autista...
D: ma lei all'epoca non ricordava bene o ha affermato un fatto non corrispondente al vero consapevolmente...
R: non glielo so dire... in quel momento mi e' venuto di dire cosi'... ho ritenuto che al tempo addossarmi una parte di questi eventi non saremmo arrivati a questo punto... [...] e' lo stesso motivo per cui rimango vago ma cito il fatto...
D: quindi ritorno a dire, le sue dichiarazioni all'epoca erano dichiarazioni tese a proteggere il generale donnini.
P: il testo ha detto tutto quello che doveva dirle... non puo' far dire al teste che ha dichiarato il falso... basta. andiamo avanti...

D: (Mascia) mi parli dei contatti con il pm
R: i contatti ci sono stati prima dell'interrogatorio. io volevo sapere dove avrei dovuto alloggiare e dove si trovava la procura, in modo da essere indirizzato all'hotel vicino... i contatti sono stati tali che rientravano nell'ambito della logistica, sia la prima che la seconda che la terza volta...
Alcune volte ho preso contatti con la questura, un'altra volta ho preso contatti con il responsabile della polizia di stato di PG della procura di genova...
D: ricorda il nome?
R. no
D: il dr. amendola?
R: si
D: lei chiese anche ad amendola notizie sulla dislocazione?
R: si... non ho parlato dell'interrogatorio perche' mi si disse che era segretato...
D: a bari era segretato?
R. no no... quando venni a genova il dr zucca mi disse che l'interrogatorio era segretato...
D. ma prima o dopo genova?
R: dopo....
D. alla fine dell'esame...
R: dopo l'interrogatorio
D: a bari era segretato l'esame?
R: no
D: ecco senta chiese al dr. amendola come si dovesse comportare con il pm?
R: no, con il dr. amendola abbiamo parlato...
D: la domanda e' precisa
R: in questi precisi termini no. con il dr. amendola abbiamo parlato in senso molto generale di quello che era un comportamento normale da tenere... tipo “speriamo che mi vada bene” “speriamo che sia esauriente”...

[ il Presidente riprende l'avvocato Mascia ]

D: in maniera piu' chiara chiedo se chiese ad amendola “come mi devo comportare”
R: avvocato... le rispondo e mi deve lasciare parlare... con una frase un po' piu' lunga della frase cosi' secca... io non ho ricevuto ne' pressioni ne' minacce da parte del dr. zucca, che invece e' stato di un estremo tatto [...]
P: questo e' interessante ma risponda alla domanda... ha parlato con il dr. amendola come si doveva comportare con il dr. zucca?
R: in senso generico si.
D: la domanda su questo nasceva dal fatto che non conosceva il pm, dal fatto che ogni magistrato ha la sua personalita', ecc ecc? era questo il senso della domanda?
R: in senso generale si', e perche' non se ne deve parlare?
D. no no... niente... era una domanda... qualcuno aveva parlato delle molotov prima di andare a genova? del fatto che avesse fatto una relazione? dico al di fuori dell'ambito giudiziale...
R: lor signori hanno parlato di conferenze stampa, di bottiglie ritrovate, di servizi... se “qualcuno” si intende in senso generico, la risposta l'avete data voi stessi...
D: io non l'ho detto, ma le precedenti domande dei colleghi erano relative alla conferenza stampa della diaz... e alle bottiglie che ancora non sappiamo quali... io dico... i giornali tra quando fu sentito e il momento in cui fu sentito a genova, ne parlarono? Ne parlo' lei alla stampa di questa vicenda?
R: negativo, perche' le mie relazioni sono state mandate alla questura di bari per successivo inoltro alla questura di genova... non avrei avuto motivi particolari di parlare o di conferenze stampa, se non per dire “sono stato anche io a genova”.
D: volevo fare presente al testimone che davanti al pm ha fatto riferimento alla circostanza specifica per cui per tre giorni i giornali e le televisioni avevano parlato di lei e di questa vicenda... lei ricorda che c'era stato questo forte interessamento alla questione in relazione a questa vicenda?
R: che ci fosse stato un interesse della stmapa si, che fosse un interessamento specifico sulle mie relazioni non lo ricordo... tra l'altro i giornalisti prendono informazioni non solo dai diretti interessati
D: le faccio notare che il pm le fa notare “quando comunque si e' saputo, il mio nome si e' speso per tre giorni in televisione, senza sapere chi...” di cosa stavate parlando? Ricorda di aver rilasciato un'intervista il giorno prima dell'interrogatorio.
R: l'intervista non la ricordo, a meno che non riferiate questa cosa a normale attivita' di ufficio... perche' poi sappiamo tutti come sono i giornalisti...
D: a pag. 2 delle trascrizioni delle registrazioni lei fa riferimento al fatto che sia stato sentito dal pm di bari... “ieri c'era una sua intervista che non so se sia vera o no...” e lei ha dichiarato “tre giorni fa e' successo un omicidio a gravina e mentre mi chiedevano dell'omicidio si parlava sempre di questo”...
R. conferma quello che le ho appena detto... cioe' nell'ambito di altre cose si parla anche di questo non e' un'intervista... un'intervista e' quando c'e' domande e risposte su argomenti precisi.
D: lei ha fatto riferimento a contatti telefonici con un certo dr. mortola... il nome le e' stato suggerito...
A: rileggiamo quello che ho gia' letto
P: vogliamo rileggiamo...
D: [ rilegge il pezzo in cui Guaglione prima parla di murgolo ma come afferente alla questura di genova, che poi diventa mur.... mor... mortola, come letto prima dal pm ] pag. 43 della trascrizione [...]
R: allora su questo punto io posso confermare la telfonata da parte del vice questore ispettore della questura di genova... credo che ne abbia solo uno e non tanti... che poi si chiamasse murgolo o mortola... io fisicamente non conosco ne' uno ne' l'altro, ad eccezione che su corso italia il dr. murgolo mi passo il suo cellulare per farmi parlare con il dr. Papi.
[...]
D: lei ha prodotto l'agenda con appuntata la cosa?
R: si
[ c'e' scritto “contattI telefonicI con vice questore ispettore della Q-GE per rinvenimento molotov G8” ]
D: lei noterà che c'e' scritto contatti telefonicI con vice questore ispettore della Q-GE per rinvenimento molotov G8. il fatto che venga usato il plurale puo' significare che i contatti siano venuti solo in questo giorno?
R: credo sia un solo contatto telefonico... oltretutto che ci sia stato uno o piu' contatti e la mia memoria non puo' essere certa... basta fare i tabulati telefonici...
D: ecco volevo chiederle... lei puo' escludere anche che questa telefonata fosse da mettere in relazione con gli articoli pubblicati nella stampa in cui si era fatto il suo nome?
R: credo che debba chiederlo a chi mi ha telefonato... [...]
D: ma io volevo chiederle questo dal punto di vista temporale lei ha degli elementi per escludere che questa telefonata possa essere messa in relazione con la presenza del suo nome nei giornali?
R: sicuramente se mi hanno fatto la telefonata e' perche' volevano sapere qualcosa di piu'. non credo di essermi dilungato sul contenuto specifico dell'interrogatorio, per una questione di... non e' la prima volta che andiamo davanti a un magistrato per rendere un interrogatorio e quando si chiede per telefono informazioni viene spontaneo non dilungarsi.... uno o prende una linea sicura o viene di persona a chiedere...
[...]
D: lei ricorda per caso se le fu chiesto di avere una copia della relazione?
R: no. perche' io l'ho indirizzata al questore di bari...
D. e non al questore di genova?
R: io ne conservo copia e posso mostrarla.

[ casino su due relazioni diverse.... ]

R: Le relazioni datate 8 agosto 2001 sono indirizzate tanto alla questura di genova che alla questura di bari

D: (Corini) lei ha parlato di una riabilitazione...
R: si
D: io non ho capito quale condanna
R: le vicende risalgono al 1984 quando ero comandante della polizia stradale di cuneo... il titolo di reato per quanto concerne la sentenza e' condanna per concussione a 11 mesi e pene accessorie. nel 2002 c'e' stata la riabilitazione
D: a seguito di questo precedente penale e' stata disposta la sospensione dal servizio...
R: la normativa prevedeva la sospensione cautelare dal servizio, cosa che c'e' stata...
D: per quanto tempo?
R: per sei anni.

D: lei ha prima spiegato il motivo per il quale ha ritenuto di non dover coinvolgere il generale donnini nella vicenda dell'affidamento delle bottiglie molotov. vorrei fare riferimento al dr. piccolotti, ora... era il suo superiore no?
R: si
D: vorrei capire. il dr. piccolotti vide o non vide le bottiglie in corso italia
R: ho gia' risposto, e si puo' riprendere la risposta dalla registrazione
D: mi aiuta lei?
P: mi pare che il teste abbia risposto e anche sulla contestazione... mi pare che ha detto che non lo ricordava e che si rifaceva a precedenti dichiarazioni.
[...]
[ la difesa continua a rimestare nel torbido nella speranza di far cambiare idea sulle molotov al presidente ]
[...]
D: il dr. piccolotti le vide o non le vide queste bottiglie?
R: avvocato io devo ribadire quello che ho detto prima... nella confusione generale io non posso dire con certezza di averle fatte vedere a piccolotti... certo e' che le ho fatte vedere e che piccolotti non si e' opposto a includere le molotov nella sua relazione.

[ battibecco di nuovo tra Corini, PM ]

P: se il teste non sa se le aveva mostrate o no, non puo' dire quando le avesse viste.
D: se il teste sa se piccolotti le ha viste o no prima di redigere la relazione
R: non lo so
D: passiamo al passaggio televisivo... le e' gia' stato chiesto prima quali reazioni ha avuto quando vide le bottiglie in televisione...
R. si
D: il fatto che lei penso nell'immediatezza di quella visione che le bottiglie fossero le stesse, in buona sostanza le sue bottiglie... e' un fatto che lei riferisce perche' certamente vissuto o e' frutto di una suggestione...
P: non e' chiara la domanda
D: il fatto che la visione di queste bottiglie abbia evocato il ricordo delle sue bottiglie, e' frutto di un pensiero autonomo o una suggestione...
P: mi pare brillante...
D: beh lei non ha visto il verbale...
P: chiediamo al teste se le ha riconosciute immediatamente o aveva un dubbio.
R: il moto istintivo e' stato quello del riconoscimento.
[...]

[ battibecco tra Corini e Zucca ]

P: io credo che il teste ha gia' risposto.
D: dal verbale risulta che invece abbia fatto una associazione mentale.

[ battibecco ]

D: pag. 15 della trascrizione del 24 giugno 2002. “PM voglio dire... lei queste bottiglie dopo che le ha rinvenute non le ha piu' viste? R: no PM magari le avra' viste in riprese televisive... PM: quindi tra le tanti possibilita'...”

[ battibecco ]

P: il teste risponde
R: ehm... signor presidente l'associazione mentale io ritengo che sia il frutto di piu' visioni che sollecita l'insieme della visione. io invece ho detto che quando le ho viste le ho riconosciute istintivamente come quelle da me trovate... se in quella circostanza ho risposto che ci poteva essere una associazione di idee e' perche' il contesto e' completamente diverso.
D: lei non si limito' a rilevare una semplice somiglianza?
R: erano quantomai somiglianti.
D: allora, ulteriore riflessione... la somiglianza non e' identita'...
D: lei vide due bottiglie che rassomigliavano o vide due bottiglie che lei identificava con le sue...
R: per poter rispondere a questa domanda dovrei rivedere il filmato. io posso dire che se quelle bottiglie sono le stesse che mi sono state mostrate in fotografie sono le stesse.
P: ripeta che e' stato interrotto
R: l'avvocato mi ha chiesto se le bottiglie assomigliavano o erano identiche. bene poiche' non ho presente il filmato dell'epoca io non posso rispondere.
D: ma siccome oggi ha detto queste sono le mie...
R: allora le ho risposto in precedenza...
P: cerchiamo di evitare confusione... le bottiglie che ha visto in fotografia sono le stesse della conferenza stampa... su questo nessuna contestazione... a questo punto le bottiglie che ha visto stamattina sono quelle che ha ritrovato stamattina o no.
R: confermo.
D: allora se il presidente mi consente io posso procedere a contestazioni
P: le abbiamo gia' sentite...

[ Corini legge, la corte si annoia ]
P: ma la contestazione la sta facendo al pm o al teste?
P: la legga tutta, non vedo problemi

[ va avanti il battibecco ]

R: quando ho visto le bottiglie ho pensato che fossero le mie. nel momento in cui si fa un interrogatorio davanti al pm alcune certezze possono anche essere ehm.. come dire... subire dei tentennamenti... io non ho detto che non sono, ho detto che possono anche essere... ma oggi ho gia' detto trenta volte che sono quelle...

[ teste e Corini litigano ]

P: devo dire che le domande possono aver provocato la reazione del teste, perche' avvocato le valutazioni le deve fare alla fine...

D: lei conosce giandomenico vito?
R. si. era il mio autista... ed e' stato quello a cui ho mostrato le bottiglie e a cui io dissi quella famosa frase che ha provocato la vostra ilarita'...

D: (Romanelli) quando lei fu sentito indico' il mezzo come mezzo del reparto mobile di roma. oggi ha detto che era un mezzo nuovo... mi puo' spiegare...
R: ritengo che al generale donnini fosse stato dato un mezzo nuovo ed adeguato alla levatura del generale donnini e che fosse del reparto di cui lui e' stato comandante per lungo tempo.
D: non e' che lei volesse alludere al fatto che e' il mezzo usato alla diaz. perche' in principio si mise questa cosa delle molotov sulle spalle del dr. canterini.
R: no no... anche perche' io il dr. canterini non ho mai pronunciato il suo cognome... ne' fatto riferimento a lui...
D: le chiedevo solo se identificava il mezzo per collegamento a canterini o altro...
R: indicavo il mezzo come mezzo comunemente del reparto... cosi' in generale...
D: il pm le ha chiesto due volte se lei ha rivisto quelle bottiglie quella sera... e lei ha risposto che non le ha viste perche' era tutto chiuso e non c'era piu' nessuno
R. si esatto.
D: lei aveva desiderio, l'intenzione o la curiosita' di rivederle poi in questura...
R: francamente vi era un problema di repsonsabilita', che per me e' venuto meno nel momento in cui mi sono convinto di averne dato conto in una relazione di servizio.
D: lei avrebbe voluto rivederle per assicurarsi che cosa sarebbe successo alle bottiglie?
R. solo per un fatto di responsabilita'... ma gli eventi mi hanno portato a non interessarmene piu'...
D: il fatto che lei dice di non averle piu' potute vedere perche' non c'era piu' nessuno in questura fa pensare che lei avrebbe voluto vederle...
R. certamente. se fosse stato aperto l'ufficio reperti avrei voluto procedere ai miei doveri... cioe' il verbale di sequestro e repertazione...
D: ma non l'aveva messo in un rapporto di piccolotti?
R: ma l'avevamo messo in una relazione di servizio.
D: e allora che necessita' c'era?
R: la necessita' che l'atto di rinvenimento e sequestro viene trasmesso all'autorita' giudiziaria entro 24 ore...
D: e questo e' un problema di chi fa il rapporto...
R: no, chi le ritrova...
D: lei ha avuto altre occasioni di trovare altri oggetti simili?
R: al g8 o in generale?
D: dico in generale
R: certamente, in molteplici occasioni
D: e quando reperiva questi oggetti cosa faceva?
R: innanzitutto al dirigente del servizio compete la notizia di reato [...] nel novanta.... sette... prima della partenza per l'albania, furono rinvenuti dieci kalashnikov, dieci pistole e molte cartucce. io feci la notizia di reato e sottoscrissi solo alcuni atti. mentre altri furono sottoscritti dagli operanti. [ continua a descrivere l'operazione ]
D: anche in queste ipotesi dopo aver fatto i rapporti lei si premuro' di andare a controllare e rivedere i corpi di reato?
R: certo, sono sotto la responsabilita' del dirigente del servizio...
D: cioe' andava di nuovo a vederle?
R: sono sotto la mia responsabilita'...
[ lo dice altre sette o otto volte ]

A: (Zucca) vorremmo fare vedere su una circostanza introdotta dall'avvocato Passeggi, abbiamo un filmato relativo al contesto immediatamente successivo o precedente al ritrovamento in corso italia. vogliamo vedere se si riconosce in questo filmato e riconosce la fase in cui avviene il ritrovamento.
[ video su corso italia ]
R: riconosco una delle fasi... le ultime fasi del servizio su corso italia... anche perche' verso il muro c'e' la finanza e di qua invece la polizia...
A: senta le immagini sono state troppo veloci... abbiamo estratto dei fotogrammi da questo filmato. se si riconosce ce lo dice?
R: dovrei essere io...
[...]

A: rinuncio a rileggere pezzi di contestazioni dimenticati. volevo acclarare alcune circostanze. quando le e' stato chiesto di riferire sui contatti telefonici da lei avuti e i pm in relazione alla qualifica che l'ha contattata hanno ritenuto di identificare questa persona nel dr mortola anche per assonanza, lei aveva accennato alla possibilita' che i contatti fossero piu' di uno. se non che' ora rispondendo all'avvocato Mascia, ha affermato che fosse un solo contatto anche se prima non aveva escluso plurimi contatti. posso chiedere un suo ricordo finale sul punto?
R: come quantita' di contatti? sicuramente uno, probabilmente due. il nome sono incerto, ma se nell'agenda io ho scritto la qualifica si puo' accertare, fermo restando che uno puo' dirmi che e' il questore e poi non esserlo...
[...]
[ questioni tra Mascia e PM ]
A: rifaccio la contestazione nella trascrizione integrale... vorrei chiederle una presa di posizione sul numero di telefonate...
R: c'e' stata una telefonata sicura, probabilmente due. i tabulati telefonici sono quelli inconfutabili...
[...]
A: queste domande le sono state fatte per sapere se lei sapeva che il dr. mortola era sotto indagini per i fatti relativi alla diaz.
R: non lo sapevo
A: grazie.

D: (Mascia) lei si e' presentato davanti al pm con le agende alla mano?
R: io ho portato con me l'agenda perche' e' mia abitudine trascrivere gli appunti relativi a quello che faccio
D: tutta l'agenda?
R: si
D: quindi annotava tutto quello che avveniva
R: si genericamente si...
D: ci sono scritti altri giorni in cui ci sono altri contatti?
R: il principio e' che scrivo... ma non e' che scrivo necessariamente tutto.
D: posto che prima il 18 lei ha confermato che ci sono stati dei contatti, ma posto che al pm ha detto di due contatti....
R: stiamo facendo un po' di confusione... i contatti sono stati sicuramente uno, probabilmente due... i tabulati telefonici possono dare conferma. che l'ho scritto il giorno 18 al plurale potrebbe essere il giorno del seocnod contatto o il giorno di entrambi i contatti. non fatemi dire in senso affermativo e in maniera stigmatizzata cio' che non voglio, perche' ho gia' risposto.
D: lei e' stato sentito il 24 giugno, il 25 giugno, il 7 di luglio. questa circostanza dei contatti telefonici, e' vero che il pm le ha chiesto il numero telefonico?
R: si
D: in data 7 luglio il pm le disse di aver fatto verifiche e definito quante erano le telefonate?
R: non lo ricordo...

A: chiederemo la produzione delle pagine dell'agenda.
P: licenziamo il teste e buona giornata
R: grazie e buon giorno.