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[processo diaz] trascrizione CVII udienza

TRASCRIZIONE SOMMARIA – CVII UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[ entra Marco Preve ]

R: [generalita' e giuramento]
C: (Tartarini) che professione svolge e svolgeva? Ha seguito il g8 per ragioni professionali?
R: sono redattore del quotidiano La Repubblica e ho seguito gli eventi del g8 per il mio giornale.
C: lei si reco' presso le scuole perche' ne ebbe notizia in via ufficiale o altrimenti?
R: avevamo finito il lavoro in redazione, poi magari i tempi non sono precisi, verso undici e mezza o mezzanotte... ricevetti una telefonata da una manifestante dei disobbedienti che avevo conosciuto, si trovava al Carlini e temeva un'operazione da parte delle forze dell'ordine perche' avevano ricevuto informazioni di una operazione in corso alla diaz. Allora io mi recai alla scuola
C: ci puo' descrivere i fatti a cui ha assistito in quella serata?
R: arrivai da via nizza, dal basso, dopo aver passato una sorta di cordone di finanzieri, parcheggiai la moto e risalii la via. non proprio in fondo alla via, ma venti o trenta metri dopo c'erano alcune ambulanze. in fondo alla via vedevo un assembramento. vidi dei militari che accompagnavano dei feriti nelle ambulanze. mi avvicinai e scambiai alcune parole con uno di questi ragazzi che sanguinava abbondantemente dal cranio. era straniero e parlammo poco. mi disse che stava dormendo e che era entrata la polizia e che lui era stato colpito all'improvviso... sembrava oltre che spaventato piuttosto stupito. fu un colloquio di una manciata di secondi. io proseguii verso l'assembramento...
C: ha appreso il nome di questa persona?
R: si casualmente. perche' mi trovai di fianco un reporter dell'agenzia ansa, poi questa foto che venne pubblicata dove io parlavo con questo ragazzo e seppi che era AT. Ebbi occasione di reincontrarlo qualche anno dopo quando torno' a genova.
C: prosegua pure.
R: arrivai davanti alla scuola. a quel punto si stava formando il cordone vero e proprio. tentai di entrare ma venni respinto, dopodiche' mi attardai di fuori. si creo' un vero e proprio cordone di carabinieri e quindi noi, nel senso con altri colleghi, restammo ad aspettare gli eventi, lato della strada, lato della scuola pascoli, cercando di osservare quanto stava accadendo.
C: lei ha potuto notare se nel momento in cui l'ingresso fu impedito a lei, anche avvocati o parlamentari erano impediti dall'entrare?
R: si. non ricordo se proprio li' o in fasi successive c'erano degli avvocati e ricordo nitidamente l'arrivo di agnoletto ma eravamo un po' piu' in la' nel tempo... poi forse c'era nesci e i volti di alcuni politici noti a livello locale... non vennero fatti passare cmq.
C: abbiamo trovato la foto non in formato digitale, ma e' su La Repubblica del 22 luglio 2001. [la mostra al teste]
R: si e' questa la foto.
C: ha riconosciuto altri suoi colleghi? ha assistito alla conferenza stampa delle forze dell'ordine?
R: riguardo ad altri colleghi si', in particolare alcuni colleghi del secolo e imarisio del corriere della sera. quanto alla conferenza stampa, mentre si stava li' si cercava di ottenere notizie anche da fonti ufficiali. gli unici volti che allora conoscevo... riconobbi il dr. mortola che stava all'interno nel cortile della scuola, forse ci scambiammo un saluto. dopodiche' con il cordone davanti divenne quasi impossibile comunicare con i funzionari. dopo un'ora e mezzo o due che ero arrivato usci' il dr. sgalla che improvviso' in una situazione piuttosto difficile e tesa, c'erano altri manifestanti che urlavano e cheidevano informazioni, c'era un andirivieni della polizia... lui improvviso' una conferenza stampa dicendo che erano stati sequestrati indumenti, presunti bb... qualcuno gli chiese dei feriti e lui replico' che si trattava di persone gia' ferite negli scontri dei giorni precedenti... e' un momento che e' stato registrato o filmato perche' ricordo che c'era tognazzi... ci fu anche un battibecco perche' tognazzi ironizzo' sugli indumenti neri parlando di barba e baffi finti... fu una questione di alcuni minuti. sgalla rientro' nel cortile e si sciolse quel piccolo assembramento.
C: ricorda se qualcuno chiese di parlare con il responsabile delle operazioni? e cosa risposero?
R: io non lo chiesi personalmente. si cercava di ottenere informazioni da quelli che si conoscevano o da chi sembrava avere un ruolo di comando quando usciva dal cordone. io ricordo di aver avvicinato a un certo punto due persone in borghese che per quella che era la mia esperienza mi sembravano due funzionari, ma mi venne risposto che non avevano niente da dire... un collega mi disse che una delle due persone era il prefetto La Barbera.
C: cosa ha fatto dopo questa fase?
R: c'era il cordone, i parlamentari che cercavano di entrare, c'era l'elicottero sopra i palazzi, poi pian piano la polizia sgombero' e per i presenti fu possibile accedere... soprattutto giornalisti, c'erano alcuni manifestanti, ma essendo stati portati molti via, furono soprattutto giornalisti che fecero un giro nella scuola... mentre eravamo li' arrivo una persona con un bendaggio alla testa o al polso e ci avvicinammo per chiedere... mi parlo' in francese, era un ragazzo belga, era finito all'ospedale ma non era stato arrestato, e racconto' quello che era accaduto e coincideva con quello che mi aveva detto AT.
C: lei conosce o ha conosciuto successivamente le generalita' di questa persona.
R: mi pare durante l'inchiesta lo incontrai con un avvocato era venuto a testimoniare... seppi che era un ragazzo che lavorava per una associazione di volontariato in belgio...
C: le mostrerei un video dove si vede questa persona... 164.059.
[ mostrano il video ]
C: riconosce se stesso e la persona?
R: si
C: ci puo' descrivere cosa avete visto e come e' terminata la sua serata?
R: la scuola sia nella palestra che nei piani superiori... c'era confusione disordine, un mucchio di effetti personali sparpagliati, sacchi a pelo, indumenti... con altri colleghi ci soffermammo perche' erano evidenti su scale, pianerottolo, pavimenti, grosse macchie di sangue... ai piani superiori c'erano aule, banchi rovesciati, porte scardinate... impressionava abbastanza...
C: quindi successivamente?
R: tutto questo avveniva mentre via telefono comunicavo con i miei colleghi quello che vedevo per scrivere poi il pezzo... questo e' quanto.
C: due precisazioni. ci puo' collocare temporalmente il momento in cui vede questi due funzionari che si allontanano...
R: penso di essere arrivato li' a mezzanotte... quella scena e' ... io sono andato via alle quattro... sara' stata l'una o l'una e mezza.
C: lei e' stato avvertito dell'operazione da una manifestante. sa se altri suoi colleghi hanno avuto comunicazioni ufficiali da sgalla o dal viminale o dalla questura.
R: arrivando li'... parlando anche con altri colleghi... mi ricordo che con altri colleghi della carta stampata si diceva: “ah ma le televisioni sono gia' qui”... “sono stati avvisati”, ma non ho notizia diretta. Di fatto di solito sui fatti di cronaca arrivano i giornalisti della carta stampata, mentre li' c'erano prima le televisioni.

P: pm?

A: (Cardona) le mostro un altro teste chiedendo se si riconosce e riconosce episodi precedenti.
R: ero evidentemente io ed e' la scena che raccontavo prima... non ricordavo che avesse il casco in testa... il signore a cui mi avvicino, quello piu' basso mi venne detto che e' la barbera...
A: grazie.

P: parti civili?

C: (Passeggi) lei fu presente alla conferenza stampa della domenica in questura?
R: si
C: come si svolse e cosa vide?
R: fu una conferenza stampa molto affollata, eravamo nella sala conferenze della questura. al centro c'era un grande tavolo sul quale erano disposti una serie di oggetti molto disparata. c'erano picconi, coltellini svizzeri, pacchetti di kleenex, borracce... una quantita' di materiale sequestrato alla diaz. fu una conferenza stampa piuttosto agitata, perche' c'erano 30-40 giornalisti. ricordo in particolare un giornalista straniero, greco o sudamericano, che contestava con notevole irruenza il fatto che fossero stati esibiti come oggetti meritevoli di sequestro oggetti o effetti personali in apparenza non offensivi.
C: vi fu data la possibilita' di rivolgere domande?
R: non erano presenti gli operativi come accade di solito nelle conferenze stampa, ma in quel caso la dr.ssa bonalumi il responsabile dell'ufficio stampa della questura di genova, e il dr. sgalla.
C: vi fu data la possibilita' di formulare delle domande?
R: si... ma le risposte erano quelle ufficiali... risposte che difficilmente si possono avere dall'addetto stampa se non ha avuto ruolo operativo.
C: tra gli oggetti sequestrati vi furono stese anche delle bottiglie molotov?
R: io questo sinceramente non me lo ricordo. puo' essere ma non lo ricordo... forse e' meglio leggere quello che scrissi il giorno dopo... sara' piu' preciso... non ho la memoria effettiva delle molotov in quel mare magnum di oggetti esposti

C: (Guiglia) mi riferisco alle persone che ha prima indicato come persone con cui ha parlato. puo' essere piu' preciso sulle loro condizioni fisiche?
R: AT era abbastanza impressionante. sanguinava copiosamente e si formavano grumi di sangue, l'effetto era abbastanza impressionante. lui era evidentemente stordito e in una situazione precaria. era in piedi, ma le ultime parole che mi disse venne fatto sdraiate.
C: sanguinava da dove?
R: dalla testa.
R: invece G. il manifestante belga, mi sembrava che avesse qualcosa in testa, il braccio e questo cerotto sulla faccia. ci avvicinammo perche' era evidente che era stato ferito.

P: difese?

D: nessuna

P: puo' andare.

[ si discute di come citare i testi per le prossime udienze ]
[ si discute anche della trascrizione delle telefonate del 112 e 113 ]

[ si decide di accettare la trascrizione, eccetto quelle contestate, che dovranno essere sentite in aula ed eventualmente peritate ]