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[processo diaz] trascrizione CX udienza - agnoletto e la dismissione del mandato dell'avvocato mascia

TRASCRIZIONE SOMMARIA – CX UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

P: [l'avvocato Mascia ha dismesso il mandato, che viene preso da Iunca, per le posizioni di Mortola, e temporaneamente da Corini per quella di Dominici. Corini e' assente pero']

P: i testi indicati stamattina?
C: (Tartarini) onorevole Agnoletto e onorevole Cento. La dottoressa Bolini verra' alla prossima udienza.
P: prossima settimana?
C: ci sono circa sette testi. poi vediamo.
P: perche' all'esito della nomina ci sara' una richiesta di termini, per cui bisognera' regolarsi.
P: sospendiamo dieci minuti in attesa dell'avvocato Corini.

[ sospensione ]

P: riprendiamo.
P: Per Mortola abbiamo l'avvocato Gazzolo, mentre per Dominici abbiamo la delega per l'avvocato Corini. Sulla posizione di Dominici l'avvocato Corini ha notizie precise? L'imputato e' stato avvisato? Provvede a nominare un avvocato di fiducia o provvediamo a un avvocato d'ufficio.
D: (Corini) non ho contezza di nulla.
P: diamo disposizione di procedere alla nomina dell'avvocato d'ufficio. Il c.p.p. prevede che il difensore di fiducia mantiene tutte le funzioni fino a che non viene nominato il nuovo avvocato. Provvediamo alla nomina e poi vedremo cosa fare. Nel frattempo ascoltiamo i testimoni.
P: la procura e' d'accordo.
A: io credo che l'adempimento della nomina del difensore e' stato fatto, e che la revoca non ha effetto fino a che non arriva...
P: quindi possiamo sentire i testi...
C: Ma non possiamo nominare prima il difensore?
P: ma non abbiamo neanche la prova della ricezione da parte dell'imputato per cui non cambia nulla... Vediamo di sentire i testi.

[ entra Vittorio Agnoletto ]

R: [ giuramento e generalita' ]
C: (Rossi) buon giorno, vorrei chiederle lei che ruolo ha avuto nella organizzazione del social forum nel luglio del 2001?
R: se e' utile faccio una breve storia del GSF...
C: si grazie
R: le prime riunioni vengono fatte qui a genova e coinvolgono varie realta' genovesi. Alla fine del 200 nasce il patto del lavoro che coinvolge associazioni genovesi e nazionali, come l'arci, che inizia a ragionare sull'organizzazione di un controforum... [...] Nel gennaio 2001 c'e' il forum sociale mondiale a porto alegre e li' viene presentato il genoa social forum. Io vengo nominato rappresentante della delegazione italiana a porto alegre e comincio a lavorare all'organizzazione di questi eventi. Nel feb-mar 2001 il patto di lavoro si trasforma in genoa social forum, diventando un coordinamento nazionale e internazionale. [...]
Io vengo indicato come portavoce del GSF nel maggio del 2001. Inizialmente si definisce un portavoce per il GSF e una portavoce per il GENOVA social forum, cioe' la struttura locale, Chiara Cassurino. Dovevamo essere a rotazione ma poi si e' deciso altrimenti. Piu' si avvicina luglio, piu' il gsf si struttura. Si nomina un consiglio di 18 portavoce, rappresentativi di tutte le aree che hanno aderito, dalla FIOM a Rete Lilliput al Gruppo Abele, e io sono il portavoce dei portavoce.
Gia' dall'inizio dell'anno chiediamo l'interlocuzione con tutte le istituzioni, sia con il governo di centro sinistra, che con il comune e la provincia. Chiediamo di interloquire perche' c'e' bisogno di struttura, di avere autorizzazioni, e via dicendo. Devo dire che le risposte non arrivano. Io ricordo un incontro al Ministero dell'Interno nell'aprile 2001 dove c'era solo un funzionario ma nessun politico. Non si sblocca neanche la discussione con comune e provincia. Il governo cambia e tutto rimane bloccato fino a poche settimane prima, e solo pochi giorni prima arriva l'accordo definitivo con il GSF, delle assegnazioni di spazi, e puo' partire l'organizzazione concreta e materiale delle iniziative.
In questo percorso vi sono anche degli incontri con le autorita' nazionali. Io partecipo a tre incontri: il 24 e il 30 giugno guido la delegazione del gsf con De Gennaro, che ci viene presentato come il plenipotenziario della gestione di genova per l'OP. Il 28 giugno abbiamo un incontro con De Gennaro, Ruggero e Scajola, ministri degli Esteri e degli Interni. In questi incontri noi si sosteneva che non era una trattativa... il diritto a manifestare e' sancito dalla Costituzione, quindi non c'era bisogno di trattare... per la verita' noi i progetti li avevamo presentati prima. [...]
In questi incontri si affronta anche la questione dell'OP, arriviamo a fine giugno subito dopo i fatti di Goteborg, dove un manifestante e' stato ferito quasi a morte. Quindi chiediamo che le ffoo non abbiano armi da fuoco. Ci viene risposto che questo non e' possibile, ma che loro garantiranno che l'uso delle armi da fuoco non c'e' mai stato. De Gennaro dice anzi che non c'e' mai stato, io ricordo Giorgiana Masi, e Scajola dice che se si usassero le armi da fuoco, lui si dimetterebbe. [...]
Ci viene detto che non ci saranno problemi a raggiungere Genova, con l'apertura di Brignole, cosa che poi non viene fatta. Nel contesto di queste riunioni De Gennaro dichiara esplicitamente che a lui risultava... ci chiede se siamo in grado di controllare tutto quello che succede. Noi abbiamo risposto che noi siamo il Patto di Lavoro e che il nostro patto e' molto preciso rispetto al non uso della violenza, affermiamo che siamo in grado di garantire le azioni e le iniziative del GSF, ma non possiamo essere noi i responsabili di persone esterne al GSF.
C: le risulta che ci fossero altre realta' che organizzavano cose?
R: le strutture organizzate associative aderivano tutte al GSF. [...] A me non risulta che nessuna altra associazione o raggruppamento sia andato a interloquire con le istituzioni. Anzi lo hanno fatto diverse persone del GSF. Questo non toglie che non tutti condividevano le iniziative del GSF, ma la rappresentanza era la nostra.
C: al gsf sono stati assegnati degli spazi? ha curato lei questo aspetto? sa chi lo ha fatto?
R: ci sono state affidate delle strutture a luglio, molto tardi, per tutti i contrattempi tra istituzioni locali e nazionali. Non ho seguito io, ma lo hanno fatto Stefano Kovac dell'ICS e Anna Pizzo di Carta. A noi erano state affidate le scuole Pascoli e Pertini, e la scuola Pascoli era il nostro quartier generale. Al primo piano c'erano le sale dove facevamo le nostre riunioni, al piano terra ci facevamo le conferenze stampa. Sempre al primo piano c'era l'ufficio legale, c'era l'ufficio dei medici, che usavano la stanza come coordinamento principalmente, mentre ai piani superiori c'erano organismi di informazione che lavoravano con noi da Radio GAP a tutti gli altri.
C: cosa succedeva in queste riunioni?
R: nelle nostre riunioni partecipavano i rappresentanti del consiglio dei portavoce, poi magari di volta in volta potevamo invitare qualcuno per esigenze specifiche. Passava qualche relatore, ma di solito restavano a piazzale kennedy.
C: nell'ambito del tracciare un quadro generale delle attivita' del social forum, alle conferenze partecipavano solo italiani, europei, mondiali?
R: il gsf era diventato un punto di riferimento a livello mondiale, tanto e' vero che anche all'interno del consiglio del forum sociale mondiale avevamo un peso determinante, dopo i movimenti brasiliani eravamo la realta' piu' determinante. questa cosa ha fatto si che i dibattiti siano estremamente frequentati da gente di tutto il mondo.
C: c'erano premi nobel?
R: aveva partecipato Perez d'Esquivert premio mondiale per la pace, con il quale lanciammo il forum mondiale del 2002. c'era vandana shiva... il livello di presenze era estremamente alto. era la prima volta che personalita' di altissimo livello partecipavano a un evento cosi' grande. questo spiega anche l'attenzione che abbiamo avuto. e' stato probabilmente il punto piu' grosso dei movimenti sociali mondiali.
C: veniamo alla giornata di sabato. ci puo' dire lei come ha passato alla giornata e se ha assistito a quello che e' avvenuto nella scuola diaz?
P: scusi ma penso ci interessi solo la sera
C: si si.
R: se il presidente permette partirei dalle sette perche' c'e' un elemento fondamentale. alle sette, sette e mezza ero alla pascoli. arriva davide ferrario, che io non conoscevo, e mi dice che ha una cassetta da dove appare assolutamente evidente una stretta relazione tra black bloc o comunque persone vestite e che agivano come i black bloc e le forze dell'ordine. dice che in questa cassetta si mostra un rapporto di conoscenza reciproco e che e' un documento molto molto importante. io dovevo partecipare poco dopo in prima serata a una trasmissione che veniva fatta da genova da la7, condotta da gad lerner. lo chiamo e gli dico, se volete la conferma delle presenze voglio portare un documento inedito che abbiamo. lui e' d'accordo, si svolge la trasmissione con anche il sindaco e durante la trasmissione va in onda la cassetta che con queste immagini mostra inequivocabilmente l'infiltrazioni. La trasmissione va avanti, c'e' un'interruzione pubblicitaria, mi viene a prendere Luca Moro che mi aiutava in quei giorni e mi trasferisco altrove, alla RAI dove c'era da fare primo piano. La cassetta non esce con me, la consegno a un'altra persona. Partecipo al dibattito di Primo Piano, c'e' un contraddittorio con un rappresentante della maggioranza governativa, ci viene posto il problema del rapporto con i black bloc e io sono molto chiaro, spiego la distanza che c'e' con il gsf ma racconto che io stesso sono stato oggetto di due aggressioni da parte di questo gruppo. uno verso l'ora di pranzo dopo la conferenza stampa e una piu' tardi... Vado a cenare a casa di Luca Moro, verso le undici e mezza. Non abbiamo neanche cominciato che una telefonata ci arriva e ci dice che e' arrivata la polizia. Andiamo alla diaz e veniamo fermati da un posto di blocco della gdf, mi faccio riconoscere e a quel punto ci fanno passare. vengo fermato all'inizio di via battisti da un altro blocco e non ci fanno passare. mentre luca parcheggia io scendo e mi dirigo alla scuola. li' trovo tanta gente, ci sono i cc e la ps, c'e' tensione, le urla. percorro via battisti arrivo fino in cima, io arrivavo dal basso. li' incontro alcuni parlamentari, mantovani e la mascia, vengo aggiornato sulla situazione e cerco immediatamente di entrare alla pertini per vedere cosa e' accaduto. prima pero' chiamo andreassi. perche'? perche' inizialmente nella fase di preparazione del g8 i rapporti li dovevo tenere con de gennaro, come ho spiegato il 16 e il 17 di luglio brignole era chiusa mettendo in discussione tutto, io feci una conferenza stampa in stazione dove dissi in modo esplicito che ci trovavamo di fronte a una falsita'. Si era concordata una cosa e de gennaro agiva in modo diverso. mi venne fatto sapere subito dopo che de gennaro non voleva piu' avere rapporti con me, ma che dovevo parlare con andreassi. cosa che mi parve strana perche' avevamo ruoli diversi ma era tutto li'... quindi da quel momento in poi i rapporti li ho con andreassi.
quindi quando arrivo alla diaz e mi rendo conto chiamo andreassi e chiedo: ma cosa sta succedendo? fermi questa azione! Ma andreassi mi dice “e' stato deciso e non ci posso fare nulla”. A quel punto comprendo che la possibilita' che una autorita' superiore intervenga per bloccare l'iniziativa non esiste. a quel punto cerco di entrare nella pertini, supero il cancello, salgo gli scalini, sono insieme a mantovani e nesci, consigliere regionale. arriviamo alla soglia della porta ma veniamo in malomodo buttati indietro e respinti giu' dagli scalini, e fatti uscire dal cancello. a quel punto chiedo di parlare con il responsabile, parlo con chi c'e' li' e dico “fatemi parlare con il responsabile”. tutti mi passano uno con l'altro senza che nessuno si assuma la responsabilita'. a un certo punto appare mortola e chiedo di vedere il documento del magistrato secondo il quale agiscono. mortola mi dice che non c'e' nessun documento e l'autorizzazione mi dice che forse arrivera' tra mezz'ora. nel frattempo si sentivano urla e la situazione si era fatta pesante anche alla pascoli. allora scendo, arrivo all'entrata della pascoli, entro, vengo fermato dalle ffoo, ma alla fine riesco entrare, giro per i piani, sto dentro pochissimo perche' l'irruzione e' gia' terminata, si sentono le urla fuori allora esco velocemente. a un certo punto iniziano ad uscire i feriti, delle scene terribili, e vedo un sacco nero con dentro qualcosa che viene portato fuori. di fronte a quello che stavamo vedendo il rischio era che ci potesse anche essere un morto... e quindi d'impeto mi lancio verso quel sacco per capire cosa c'e' dentro e vengo respinto, fatto rimbalzare, da alcuni funzionari di polizia. in quel momento c'e' anche mortola che comincia a insultarmi e gridarmi dietro di tutto. rimango li', ci sono diverse discussioni, rientro nella pascoli, facciamo un incontro con i giornalisti, perche' nel frattempo vi e' stata la dichiarazione di sgalla, portavoce di de gennaro che dice di fronte a quel massacro “non stiamo facendo nulla, stiamo portanfdo fuori dei feriti dei giorni precedenti”. facciamo la conferenza stampa, mi pare con la bolini, in cui diciamo che queste persone non sono feriti dei giorni precedenti.
ricordo bene le dichiarazioni di sgalla perche' e' stato tra i dirigenti del sindacato di polizia e quello che dichiarava era una tale enormita' che non corrispondeva a quello che stava avvenendo, che l'unica cosa che potevamo fare era parlare con i media ed esporre la falsita' di quello che si dichiarava. [...]
quando le ffoo cominciano ad allontanarsi finalmente a quel punto posso entrare alla pertini e credo che non ci sia bisogno di aggiungere parole su quello che si e' visto: chiazze di sangue per terra, sui muri, sul calorifero, oggetti personali per terra dappertutto, materiale sfasciato e distrutto... ecco questa e' la descrizione di quanto e' avvenuto quella sera.
C: successivamente a quella sera lei ha avuto occasione di partecipare ad altri incontri ufficiali, commissioni parlamentari, o altro per fare luce su quanto avvenuto?
R: e' evidente che da quella sera e' cambiato tutto, perche' la gestione mediatica che vi e' stata nelle ore seguenti era fondata sul far passare l'idea della equivalenza e contiguita' tra black bloc e gsf...
P: sono opinioni del teste. non possiamo acquisire. chiediamo dei fatti
C: si. volevo solo chiedere se ad agosto o settembre e' stato come portavoce del gsf sentito in via ufficiale
R: sono stato sentito dalla commissione di indagine parlamentare in settembre. abbiamo presentato un documento del gsf, ho risposto alle domande che mi sono state fatte, questo e' stato l'appuntamento istituzionale.
Poi di quello che e' avvenuto se n'e' parlato dappertutto...
[...]

[...]

A: (Cardona) le e' sembrato che il prefetto andreassi sapesse dell'operazione?
R: si
A: e' stata l'unica telefonata?
R: mi pare di si
A: la scena di prima, l'entrata alla pertini, avviene prima o dopo la telefonata?
R: forse ho fatto prima la telefonata... mi pare... in quella situazione li', dove non c'era la possibilita' di bloccare con l'interlocuzione, il primo pensiero mi e' venuto e' quello di chiamare qualcuno...
A: senta si vede un altro filmato di pressione da parte di appartenenti del gsf sulle ffoo. volevo capire se riesce a collocare anche cronologicamente le scene... e all'ingresso...
[...]
A: si e' riconosciuto?
R: si certo
A: riesce a collocare temporalmente la scena?
R: francamente con precisione non saprei. ritengo che sia successiva alla telefonata, ma non saprei rispetto all'ingresso. io cerco di agire quando capisco che non c'e' nessuna possibilita' di agire attraverso una interlocuzione?
A: mostrare i tesserini aveva un significato?
R: li mostravano giornalisti, legali e parlamentari. ma in quel momento uno poteva avere qualsiasi tesserino ma non contava nulla. e le risposte delle ffoo non sono da ripetere in un'aula come questa.
[...]
A: lei ricorda la destinazione degli edifici? la pascoli e la pertini? la pascoli era la sede del gsf, media, avvocati, ecc. e con riferimento alla pertini?
R: quell'edificio inizialmente aveva come una delle destinazioni principali quella di poter svolgere degli atelier, della formazione teatrale. cambia la situazione dopo che una sera, mi pare giovedi', c'e' un fortissimo temporale, molti dei posti che ci avevano dati si allagano e tanta gente cerca da dormire. allora la pertini diventa il posto dove accogliere chi non sa dove andare per condizioni atmosferiche.
A: e' corretta la definizione di “people house”?
R: si. direi di si.

A: (Zucca) quella sera ha avuto contatti con il signor Kovac?
R: non mi ricordo, e' stata una serata molto movimentata.
A: per quanto e' a sua conoscenza, le sono giunte notizie che l'edificio pertini fosse occupato da persone che voi non avevate controllato, estranee al gsf, in ogni senso?
R: nell'edificio pertini...
A: se le sono giunte voci o indicazioni...
R: che nell'edificio pertini... no assolutamente. prima doveva avere degli atelier. poi e' diventato un posto per dormire. che ci fosse un problema legato a presenze esterne alla logica del gsf non ne ho mai sentito parlare...
A: se la pertini era un vostro edificio, no?
R: certo. era uno degli edifici dati in gestione al gsf con tanto di accordo e aveva una funzione. poi e' cambiata la cosa ma e' rimasta in gestione del nostro gsf.
A: quando ci va ritiene di andare in un edificio vostro.
R: certo. erano altri che dovevano chiedere il permesso per entrare.

P: parti civili? responsabile civile? difese?

D: (Iunca) lei ha detto pocanzi di aver chiesto documentazione della procura circa la perquisizione che era in atto. lei sa cos'e' una perquisizione di iniziativa di PG?
R: no
D: lei sai che e' possibile fare una perquisizione di iniziativa di PG e poi autorizzata successivamente dal pm?
R: io non lo so. ma mortola mi ha detto non che non c'era ma che sarebbe arrivata poi. e cmq l'ha sempre rinviata, non mi ha mai detto che non c'era.
D: lei ritiene....
C: (Rossi) opposizione. quello che ritiene...
P: accolta.
D: in relazione all'episodio del sacco nero portato al di fuori della scuola, si ricorda se il dr. mortola ebbe a rimproverarla per aver detto che forse c'era un carattere dato che questo poteva aizzare le persone.
R: ho detto che quando mi sono buttato sul sacco, le ffoo mi hanno respinto e mortola mi ha gridato dietro. io non so cosa mi abbia detto. certo che per esasperare le persone in quel momento non servivano molte cose.
D: si ricorda di aver detto “stanno portando fuori un morto” e che le rispose mortola che “lei era un irresponsabile”.
R: mi ricordo di averlo detto e non era un rischio cosi' infondato per poi come sono andate le cose. anche perche' io sono arrivato con luca moro. luca moro mi ha raggiunto ed era sconvolto perche' lui aveva visto MC che sembrava morto. era svonvolto. io non l'avevo visto, ma lui si e mi disse “secondo me e' morto”.
D: lei e' passato vicino a dove c'era MC?
R: no. me lo ha detto luca moro.
[...]
R: se non l'ho visto non so neanche dove si trovava...
[...]
D: sembra che il dr. sgalla, da come l'ha riferito lei, abbia detto che c'erano solo feriti pregressi e non altri feriti. siccome risulta che non e' cosi'...
R: io ho sentito l'intervista. l'affermare di sgalla che stavano portando via dei feriti con ferite pregresse che non era una cosa vera...
P: chiedo scusa. l'intervista l'abbiamo intera e credo che non sia utile questa cosa.
[ si incartano tra difensori, agnoletto, presidente, robotti ]
D: lei ha parlato di avvocati che cercavano di entrare durante la perquisizione. le risulta che fossero nominati da qualcuno?
R: come faccio a saperlo? io so che c'erano degli avvocati con il tesserino che chiedevano di poter entrare.
D: ma lei sa che per poter entrare non e' sufficiente essere un avvocato, ma e' necessario che sia nominato.
C: (Rossi) opposizione. una domanda sulla cognizione giuridica del dr. agnoletto...
R: no lo so quello che dice, ma pensoc he una persona abbia il diritto di nominare un avvocato e in quella situazione non mi pare che abbiano potuto farlo.

D: (Corini) lei prima ha parlato di un tale Kovac. puo' dire chi era e che funzioni aveva?
R: allora lavorava per l'ICS ed era il responsabile logistico del GSF. aveva in mano lui la gestione degli spazi ed e' stato se non la persona, ma una delle persone che hanno avuto piu' interlocuzioni con le istituzioni locali.
D: sa se nelle sue mansioni di interfaccia ha avuto possibilita' di rapportarsi con le ffoo in quei giorni?
R: non ho certezza ma penso che per la sua mansione non escluderei che possa aver avuto rapporti con le ffoo.
D: potevano le ffoo individuare in lui un referente autorevole a cui fare ricorso? era un personaggio visibile?
R: l'organismo nostro era organizzato. kovac era autorevole per le strutture logistiche. per i cortei i responsabili erano altri.
D: sa se il tale kovac venne interpellato o avvisato la sera dei fatti da qualche funzionario della ps circa la logistica di quegli edifici?
R: non lo so.
D: ha parlato di una cassetta sparita... trafugata...
R: no no.
D: una cassetta di cui si e' persa...
R: no no... per essere precisi... non rifaccio la storia. la cassetta di cui parlavo...
D: che cosa riguardava?
R: era una cassetta di ferrario e riguardava delle scene dove era visibile e specifico il rapporto tra persone vestite e che agivano come i black bloc e le forze dell'ordine. questa cassetta mostrata a la7 quando sono uscito la cassetta, siccome in quel momento li', il 21 di luglio era l'unico documento visivo che noi come gsf avevamo a disposizione su questo argomento, sapevo di avere una cosa molto importante, non e' uscita con me. l'ho ridata a davide ferrario, sono uscito e sono andato alla rai. quella cassetta e' stata ripresentata al parlamento come atto e non e' stata mai portata alla pascoli. ed e' quello a cui si riferiscono i due poliziotti.
D: questa cassetta era cmq gia' pubblica perche' era stata gia' mostrata.
R: e certo. l'avevamo fatta vedere a la7.
D: era stata ampiamente diffusa...
R: diffusa si, ampiamente... un pezzetto della cassetta con alcune scene sono state mostrate li', quindi la maggior parte di essa non e' stata in onda.
D: l'intero documento era interamente in possesso di un organismo di stampa
R: no. assolutamente no. allora la7 non aveva nessuna copia, ma avevamo portato noi la cassetta e ce l'eravamo portata via. adesso ci potrebbero essere tutte le cassette. allora gad lerner non ha visto tutta la cassetta, ma solo una parte che avevamo scelto noi
D: ha detto di “non avere mai avuto percezione che vi fossero in questo edificio vostro persone esterne alla logica del gsf”. e' corretto?
R: assolutamente.
D: lei conosce tale MA e AC che all'epoca collaboravano con radio GAP?
R: [ci pensa] questi nomi non mi dicono nulla. non escludo di averli incontrati.
D: lei sa che c'era una sede di radio GAP?
R: si. certo.
D: lei ha avuto comunicazioni anche nei giorni precedenti con i componenti di radio GAP?
R: mi raggiungevano spesso sul cellulare per delle interviste e una volta sono andato negli studi.
D: quindi gli operatori di radio GAP avevano il mio cellulare
R: si, ma tutti i media ce lo avevano
D: si ricorda se nella giornata del 20 luglio intorno all'ora di pranzo qualcuno di radio GAP ebbe a chiamarla per segnalarle la presenza di black bloc all'esterno degli edifici?
R: siamo al venerdi'. io mi trovavo in piazza dante che era una delle piazza tematiche. ho ricevuto una telefonata dalla pascoli.
D: ricorda di chi?
R: no.
D: se le dico AC?
R: no
D: un certo g.?
R: no. mi ricordo molto bene il messaggio era che c'erano gruppi esterni al gsf che volevano entrare nella pascoli e che la pascoli era stata chiusa e che non si era permesso di entrare.
D: le vennero indicati esplicitamente come black bloc?
R: non ricordo esplicitamente. ma ricordo gruppi esterni alla gsf critici nei nostri confronti...
D: critici nel senso di violenti? hanno usato il termine black bloc?
R: non mi ricordo se e' stata usata la parola black bloc. mi ricordo molto bene che c'erano gruppi critici, antagonisti, avversari a noi volevano entrare e che chi era li' di noi ha chiuso le inferriate per impedire di entrare. sono stato avvisato che poi questi gruppi se ne sono andati.
D: 13:50 puo' essere l'orario?
R: non so dire se era quell'ora, ma era primo pomeriggio. era prima della telefonata del sindaco greco.
D: conosce sempre come afferente a questa emittente CD?
R: no
D: non sa se CD...
R: ricordo... la persona responsabile della gestione dei media accreditati all'interno della pascoli era anna pizzo. io poi parlavo con lei...
D: le dico CD per sapere se aveva avuto contatti diretti con lui...
R: mi pare ci fosse una ragazza di nome l.
D: aveva contatti con tale A. per radio GAP, una persona rilevante?
R: il cognome?
D: C.
R: siamo sempre li'. io se so una cosa la dico. ma non mi ricordo questi nomi. ho ricevuto diverse telefonate... mi ricordo una ragazza che si chiamava l. di roma che conoscevo precedentemente.
D: ricorda se dopo questa telefonata qualcuno la chiamo' per informarla dei movimenti del black bloc in piazza kennedy?
C: (Tartarini) la rilevanza?
P: prosegua avvocato
D: ricorda una seconda telefonata? non e' obbligatorio che se lo ricordi...
R: la ringrazio [sorride]. non ricordo questa telefonata, ma non posso escluderla.
D: dove le parla di “anarchici che fanno sassaiole e attaccano vetrine”
A: (Cardona) sono citazioni, vorrei sapere sulla base di quale atto.
D: io capisco che non siamo a santiago del cile...
A: ha fatto una contestazione anche se non formalmente.
[...]
P: ha fatto una domanda su una telefonata e sul suo contenuto. il teste non la ricorda.
R: io ero in piazza dante e ho ricevuto diverse telefonate e ne ho fatte molte. telefonate che ricordo bene sono quelle della presenza fuori dalla pascoli e sono la telefonata del sindaco che diceva “la citta' e' in mano ai bb, le ffoo sono nella zona rossa o a guardare voi, e' possibile chiedere di spostare una vostra piazza in piazzale kennedy e spostare le ffoo altrove?” io risposi che la richiesta doveva essere pubblica, cosi' fu, e noi ci spostammo. io non ricordo tutte le telefonate.
D: il mio senso era solo ricordare telefonate dal centro, dalla pascoli.
D: mi interessava se dalla pascoli le arrivavano telefonate sul movimento dei bb.
R: dalla pascoli mi arrivavano chiamate che mi informavano su tutto cio' che avveniva, perche' li' afferivano le informazioni.
D: non ho altre domande.

[...]

P: il gsf esiste ancora?
R: non esiste piu'. siamo andati avanti fino al FSE nel novembre 2002, ma al momento ci sono stati alcuni incontri tra i portavoce per le questioni giudiziarie.
P: quindi attualmente continuano a esserci i rappresentanti delle associazioni e lei e' ancora portavoce...
R: il gsf non funziona piu'. quando ci sono da assumere atteggiamente in relazione alle giornate del luglio o altre cose per i processi, io faccio da coordinatore per raccogliere le informazioni e decidere cosa fare. ma il gsf non esiste piu'.
P: grazie

[ esce ]

P: abbiamo avuto notizia del difensore d'ufficio. non ci risulta ancora con precisione la posizione dell'imputato dominici e quindi nominiamo il difensore d'ufficio.
P: se il difensore d'ufficio Novaresi non ci chiede termini...
D: io chiederei i termini perche' non so nulla del processo.
P: a questo punto vorremmo prima di dare un termine alla difesa vorremmo sapere se viene nominato un altro difensore, perche' senno' poi dobbiamo chiedere due volte i termini.
P. dobbiamo sospendere e rinvierei alla prossima settimana formalmente per sapere se vi sono nomine di fiducia. la prossima settimana stabiliremo i termini di difesa.

C: (Tartarini) quindi i testi vengono rinviati.
D: (Corini) mandero' un telegramma al dr. dominici.
P: in ogni caso e' sicuro che mercoledi' prossimo non potremo sentire i testi.