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[processo diaz] trascrizione CXII udienza

TRASCRIZIONE SOMMARIA - CXII UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

D: [tartarini] abbiamo la solita serie di cattive notizie. la signora concita de gregorio e' in arrivo dall'aereoporto. Il signor Filocamo mi ha scritto che ha improcrastinabili impegni di lavoro, invece il dr. Calesini e il ten. Del Gais risultano sconosciuti agli indirizzi di riferimento, cioe' le relative istituzioni, cioe' il dipartimento centrale di sicurezza e la relativa caserma. Io consegno tutto al tribunale.

P: leggono i documenti

A: [Zucca] dobbiamo prendere atto che non si da atto per il dr. filocamo quale fosse l'impegno e che pubblici ufficiali non risultano reperibili presso le loro caserme e istituzioni di riferimento.
D: [Romanelli] forse bisogna capire dove prestano servizio.
P: penso che il comando e il dipartimeno facciano in fretta a trovarli, se volessero.... il sistema funziona attraverso la collaborazione delle sue componenti.

P: per quanto riguarda il dr. fulvio filocamo, il tribunale ritenuto che non e' stato indicato alcun impedimento assoluto, ne dispone l'accompagnamento coattivo per l'udienza del 15 nov. Per la stessa udienza del 15 novembre si dispone l'accompagnamento di Del Gais e Calesini previe ricerche presso i competenti uffici.

[ entra Concita De Gregorio ]

R: [giuramento e generalita']

D: [tartarini] buon giorno. si trovava a genova nei giorni del 19-20-21 luglio 2001 e se si in quale ruolo?
R: mi trovavo a genova per seguire il vertice del g8 per conto del mio giornale, la repubblica.
D: questo processo si occupa dei fatti relativi alla scuola diaz. ha avuto notizia di questi fatti e cosa ci puo' raccontare di questi fatti?
R: io c'ero alla scuola diaz... vado a memoria... mi corregga se le citazioni sono sbagliate... io ero a cena con dei colleghi, durante tutto il pomeriggio ero stata in piazza alimonda, perche' c'era stata una sorta di pellegrinaggio, in quella occasione siccome mi sono fermato molto a lungo, cosa che ha destato il sospetto di giovani che erano li' che non conoscevo, sono stata avvicinata, mi ha chiesto chi ero cosa facessi li', e lui si e' qualificato come un ragazzo genovese amico di carlo giuliani. poi alla fine di questa situazione con un po' di imbarazzo, l'escamotage che abbiamo trovato e' stato quello di scambiarci i numeri di telefono, in modo che lui mi potesse contattare per chiarire se ci fossero discussioni. io non avevo altro modo per fare si che si fidasse di me... fatto sta che la sera eravamo finito di scrivere con un gruppo di colleghi, con alcuni operatori e registi che filmavano il g8, e quando mi chiamo' sul cellulare questo giovane, dicendomi sta succedendo qualcosa al centro stampa... si chiamava centro stampa quello ospitato dall'edificio di fronte alla diaz.
D: voi giornalisti eravate al corrente che fosse il centro stampa?
R: si si certo. sul momento no ci ho dato peso, sono giornate movimentate, non gli ho dato peso... ma poco dopo un altro collega ha ricevuto una telefonata da parte di un giornalista che era dentro il centro stampa, uno di questi indipendenti. Allora poiche' eravamo ancora con le macchine da presa, e via dicendo, abbiamo deciso di rinunciare alle pietanze, abbiamo pagato lo stesso e siamo andati a vedere quello che succedeva. Saranno passati venti minuti o mezz'ora dalla chiamata all'arrivo. Dopo una ventina di minuti siamo arrivati nelle vicinanze della scuola. io non sapevo che fosse adibita a ricovero notturno, mi stavo dirigendo al centro stampa, il luogo verso il quale ero stata sollecitata. Ero in compagnia di un operatore e un tecnico del suono.
Dunque abbiamo dovuto esibire due volti i documenit, c'erano due posti di blocco, due controlli, la prima volta in una strada laterale, ci hanno chiesto i documenti dove stessimo andando e da dove stessimo arrivando. Mi ricordo che i cc ci hanno chiesto di esibire lo scontrino dato che avevamo detto che arrivavamo dal ristorante. Mi e' sembrato un atteggiamento insolito e aggressivo... il tono in particolare e questa richiesta di esibire lo scontrino. Ci hanno lasciato passare, dopo aver parlato via radio con qualcuno. Abbiamo girato l'angolo e li' di nuovo c'era un altro controllo. A questo ci hanno fermati, cioe' non e' stato possibile proseguire, e nell'arco di pochissimi minuti c'erano moltissimi agenti, c'era il posto di blocco, ma non c'erano barriere. Si sarebbe potuto transitare volendo. Le luci della scuola erano spente, e c'erano luci invece nel media center, e abbiamo capito che stavano facenod delle perquisizioni, dalle urla delle persone alla finestra. A questo secondo blocco ci hanno chiesto di fermarci. A quel punto, continuavano ad arrivare agenti dalle due direzioni. Guardando la diaz noi arrivavano dalla sinistra, ma arrivavano agenti da entrambe le direzioni. Dopo pochi minuti si e' formata una barriera di agenti con casco e scudo, e non si poteva entrare. Sono arrivate poi moltissime persone tra le quali molti parlamentari, mi ricordo che uno di loro chiedeva esibendo il tesserino di entrare nel cortile dlela scuola, dove c'erano moltissimi funzionari di polizia... vi faccio questa distinzione perche' gli agenti erano in divisa e i cordoni in assetto antisommossa, mentre dentro il cortile della scuola e dentro il varco invalicabile c'erano persone autorizzate evidentemente e alcune di loro in abiti borghesi, che ho ritenuto essere quindi funzionari. Piu' avanti ho avuto modo di parlare con alcuni di loro, ma sicuramente Roberto Sgalla, all'epoca il portavoce o un collaboratore del capo della polizia De Gennaro, il quale non c'era, che era nel cortile della scuola che parlava con altre persone... Quello che e' successo ancora e' stato che e' arrivato anche Agnoletto a un certo punto e non e' stato lasciato entrare, mi pare che i parlamentari fossero di rifondazione comunista, forse c'era malabarba e poi la mascia nel corso della nottata... [...]
Sono passati alcuni minuti e le persone dentro il cortile continuavano ad aumentare. Anche le persone al di qua della barriera sono aumentate, colleghi, e altri. Noi che eravamo fra i primi ci siamo trovati compressi tra la barriera degli agenti e la massa che spingeva dietro per entrare, non solo giornalisti, ma anche manifestanti, persone accorse per capire cosa succedesse, alcuni dei registi, e molti colleghi.
A un certo punto e' cominciata l'irruzione nella scuola... gli agenti hanno forzato la porta di ingresso, saliti alcuni gradini, l'hanno aperta, sono entrati... nel senso che prima era chiusa e poi era aperta, e mano a mano che entravano si vedevano illuminarsi i vari piani... la reazione e' apparsa subito molto violenta. Era sconcertante vedere che dall'interno si sentivano delle urla, e si vedevano, in un caso sono certa, si e' vista aprire la finestra, un ragazzo affacciarsi e gridare qualcosa non in italiano, e poi cercavano di buttare di sotto degli zaini, come se ci fosse un impulso alla fuga. Si sentivano da dentro urla. Nel cortile la situazione era di relativa tranquillita', continuavano ad esserci funzionari, molti parlavano al telefono, ed e' stato cosi' per un bel po' di tempo, fino a che non sono cominciati ad uscire i funzionari con le persone arrestate... prigioniere, insomma non so come dire, ammanettate. Alcuni sono usciti in barella. Ricordo nettamente che e' uscito un sacco come quelli della spazzatura pieno, e ricordo che qualcuno nel centro stampa ha cominciato a urlare che era un cadavere... il sacco era chiuso ed era pieno. noi eravamo molto vicini e pur non avendo esperienza si vedeva che non era un cadavere, pero' e' per dire che il clima era... le persone uscivano sanguinando, gridando, con i denti spaccati, e' stata una processione che e' durata moltissimo... c'era una ragazz ain barella che gridava aiuto mi ammazzano. E' passato moltissimo tempo e ci hanno fatto entrare, quando sono andati via i mezzi, i funzionari e la maggior parte delle forze di polizia. Alcuni sono rimasti tra cui Sgalla. Ricordo che c'era Fiorenza Sarzanini, del corriere della sera, io non lo conoscevo, ci siamo presentati e ci hanno autorizzati in quei pochi che eravamo rimasti ad entrare. il mio lavoro e' consentito in questo quel giorno. Io poi non ho pero' verificato le circostanze, perche' quella notte io dovevo descrivere quello che era successo a partire dall'evidenza oggettiva, senza fare supposizioni, ma raccontando quello che vedevo. Dal momento dell'ingresso nella scuola, c'era una palestra o un'aula magna, dove dormivano molte persone, c'erano sacchi a pelo squarciati, zaini rovesciati, poi sulle scale tracce di sangue come di mani strisciate, poi c'erano porte con il maniglione antipanico e delle tracce che portavano fino a una di queste uscite che pero' era stata sbarrata dall'esterno. Qualcuno si era portato fino li' aveva provato a uscire ma era stato raggiunto e c'erano tracce di sangue molto evidente... C'erano tracce di tentativi di fuga e di ricovero fino nei bagni e nei lavandini, di inseguimenti.... Questo e' quanto. Poi c'e' la parte giornalistica che non penso interessi: io ho chiamato il giornale per dire quello che vedevo, ma c'era stato il problema che le agenzie avevano dato la notizia molto tardi e con un lead che diceva ferito un agente irruzione alla diaz, ma sembrava piu' dal titolo dell'agenzia una banale questione di ordine pubblico come era routine in quei giorni. Non era chiaro per chi era a roma o milano quello che stesse succedendo, e non c'erano immagini nei telegiornali... c'e' stata difficolta' nel comunicare da parte di chi ascoltava e osservava...
C: un paio di domande sul dopo. ha avuto modo di scrivere su questa vicenda e se ha incontrato protagonisti di questa vicenda nei periodi successivi?
R: io ho scritto nei giorni del g8 e nei mesi successivi ho raccolto le cronache di quei giorni e le cronache di quei giorni in un volume uscito per la terza nel 2001, che prendeva spunto dalla notte della diaz. per raccogliere materiale per il libro non ho fatto altro che rimettere ordine nei miei appunti. ma nei mesi e negli anni successivi ho avuto piu' volte contatti con alcuni dei manifestanti che sono entrati a fare parte della vita politica del nostro paese, come heidi giuliani o francesco caruso, ma anche con canterini, che credo dirigesse uno dei gruppi di agenti che avevano fatto irruzione quella notte che mi fece chiamare in qualche occasione a proposito di uno dei dibattiti all'uscita del libro. perche' io avevo detto che lui c'era, e in qualche occasione piu' recente mi ha chiamato sgalla perche' io avevo scritto in uno degli anniversari.
D: [Di Bugno fa polemica]
R: sgalla mi ha chiamato perche' io avevo scritto che era al telefono e lui mi ha detto che non aveva il telefono e che forse non era il suo telefono. io dissi allora che io se mi presentassi senza telefono sarei rimproverata, ma se lei mi dice che era un telefono in prestito io le credo. Non sapevo perche' era rilevante per lui, pero' ci ha tenuto a specificarmi questa cosa.
C: io vorrei mostrare dei video, ma intanto che sistemiamo il computer, le chiedo se ha visto anche avvocati?
R: puo' darsi. c'erano diverse persone che esibivano un tesserino, ricordo un medico, senz'altro, se avete delle immagini aiuta. [...] E poi molti esibivano tesserini professionali, come giornalisti?
C: rep. 174 parte I. Riconosce la situazione qualcuno dei presenti.
R: era quello che dicevo poco fa. sono riconoscibili gli agenti dai funzionari. quel signore della giacca blu e' una persona che io identifico come un funzionario di polizia, poi non so quale sia il suo nome, mentre gli altri sono chiaramente agenti....
P: avvocato di bugno aspetti il suo turno di controesame.
C: io le chiedevo solo se questa era la situazione che raccontava precedentemente.
R: questa e' il portone della scuola, poi c'era il cortile, e poi c'era il cordone e c'eravamo noi.
C: per me e' sufficiente.

A: (Zucca) avrei delle precisazioni da chiedere al teste. Dopo questa notte ha avuto modo di scrivere articoli su questa notte, giusto?
R: si
A: io ho di fronte a me una copia de La Repubblica del 23 luglio 2001. gliela vorrei mostrare per chiedere se la riconosce.
R: si si certo, l'articolo e' uscito il giorno dopo sul giorno dopo ancora.
A: per intenderci e' la repubblica del lunedi'....
R: si
A: questo e' il primo articolo che ha fatto dei fatti di cui e' stata testimone?
R: sulla diaz si.
A: volevo chiederle se lei ricorda questo articolo e se le circostanze che narra sono frutto di sua percezione diretta, o no... per capire quanta conoscenza diretta c'e' e quanta de relato.
R: assolutamente senz'altro l'articolo e' piu' preciso della mia deposizione di oggi, perche' e' stato scritto il giorno stesso ed e' stato scritto avendo la consegna di scrivere solo quello che vedevo, questo era la consegna con il giornale, non e' una cosa banale, era di scrivere solo quello che ho visto. ora a distanza di tanto tempo posso essere stata confusa, ma nell'articolo era piu' preciso.
A: lei descrive cio' che ha visto o si vedeva verso la scuola. lei qui descrive quello che ha visto dopo essere entrata nella scuola
R: si
A: nell'articolo accenna alla presenza di parlamentari, come anche oggi. volevo chiederle se lei li ha visti? oggi non ricorda il nome?
R: li ho visti... due... uno era un parlamentare di rifondazione comunista, non sono andato a leggere l'articolo... era un parlamentare in carica in quel momento, puo' darsi che fosse... non so se c'era la mascia ma l'avevo vista la mattina e che sia arrivata nel corso della nottata...
A: scusi, ho bisogno che sia precisa. lei ha accennato alla presenza di parlamentari oggi, nel suo articolo ha citato dei nomi e le chiedo se li conosceva o se qualcuno li ha riferiti. le chiedo se le vicende che racconta nell'articolo le ha viste o gliele hanno raccontate.
R: si si le ho viste. aggiungero' e mi scuso se la memoria e' quella che e', ma mi ricordo che quell'articolo e' stato letto in aula, e io sono una giornalista parlamentare, e queste persone le conosco tutte, bertinotti lo lesse come capogruppo di rifondazione, perche' se ci fossero state eventuali contestazioni politiche qualcuno le facesse subito...
A: signor presidente se posso usare l'articolo come contestazione atipica.
P: prego...
A: si dice: hanno picchiato, gettato a terra e strappato la camicia ai senatori che volevano entrare; mantovani faccia al muro, colpi di scudi e altri a malabarba.
R: era malabarba il parlamentare di poco fa... malabarba l'ho sicuramente visto. mascia l'ho vista. ramon mantovani forse era dall'altra parte della barriera e forse l'ho vista dopo
A: si ma io chiedevo se le vicende che descrive l'ha visto lo conferma?
R: si
[...]
A: chiudo, con qualche precisazione. lei ha accennato alla presenza di funzionari di polizia che individua dall'abbigliamento in borghese di quella sera. ha menzionato come funzionario solo il dr. sgalla, perche' le e' stato...
R: l'unico con cui ho parlato
A: ricorda se qualche altro funzionario ha avuto modo di occuparsi della questione parlamentari dando ordini o indicazioni
R: si c'e' stata questa trattativa... ma fiorenza sarzanini e' piu' adatta come persona perche' le conosceva tutte le persone, e io per l'identificazione mi sono appoggiata a lei... io non conoscevo nessuno, non so riconoscerle. Si e' avvicinato qualcuno dicendo che nessuno poteva entrare.
A: anche questo fa parte di una circostanza che descrive: c'erano decine di poliziotti e due con la trasmittente. roberto, porta questi lontano, ha detto il funzionario alto con la giacca blu i capelli neri e la barba. [gratteri, ndr].
R: si si. e' quello che ho sentito e visto.
A: poi ci sono testimonianze di feriti che lei attinge direttamente. una parte dell'articolo e' poi dedicata alla descrizione sintetica dell'irruzione. lei anche oggi ha detto di aver visto l'irruzione nella scuola...
R: non e' stata violenta, sono semplicemente entrati... ma noi eravamo a distanza...
A: questo e' importante che lo precisi e ci puo' aiutare a capire quando e' arrivata sul posto... adesso le mostro un documento... le chiedo la precisazione perche' nell'articolo non menziona di aver visto l'irruzione, anche se poi descrive cio' che stava accadendo nella scuola per percezioni uditive...
Questo e' un filmato che e' stato realizzato da un apersona dal tetto del centro stampa.... notera' nelle sequenze che c'e' uno sfondamento del cancello, l'ingresso nel cortile e finalmente lo sfondamneto del portone. la mia domanda e': quando fa riferimento a poliziotti che dal cortile entrano nella scuola, fa riferimento a questa scena?
R: si si la scena e' questa...vede che c'e' questa luce accesa, ma l'edificio era buio, poi mano a mano che le persone sono entrate le luci si sono accese. vede che sono spente...
A: il rep. e' il 239 parte III. e' in grado di collocare il suo punto di osservazione, rispetto alla scuola?
R: io sono arrivata molto presto, perche' avvertita... saranno state... noi siamo andati al ristorante alle nove e trenta...
A: questo reperto e' datato con orario...
R: io non sono in grado di ricordare a che ora sono arrivata li', pero' verso le nove e mezza mi hanno telefonata... quando siamo arrivate non c'era ancora il blocco... la facciata della scuola e' lungo una strada, noi siamo arrivati guardando l'ingresso della diaz dalla strada che sta sulla sinistra della scuola diaz, perpendicolare, siamo stati fermati una prima volta, quando eravamo ancora sul retro della scuola diciamo... quando ci siamo avvicinati di nuovo avevamo appena girato l'angolo dalla scuola...
A: a quanti metri era quando vedeva queste scene?
R: il cancello di ingresso poteva essere a venti metri, forse meno, quindici metri... appena superato l'angolo del marciapiede c'era una camionetta. il cancello stava a quindici metri
A: il cancello era aperto o chiuso?
R: era molto buio e c'era molta animazione. mi pare che ci fosse molta agitazione, che ci fossero persone nel cortile... passato un certo tempo, il grande movimento era di fronte... nel centro stampa...
A: nell'articolo dice...
D: (Romanelli) c'e' opposizione.
P: facciamo una pausa di cinque minuti e vi facciamo leggere l'articolo cosi' poi non ci sono opposizioni.

[ pausa ]

A: avevo letto, una parte di articolo, ma e' l'ultimo che cito, in cui il teste scriveva che dallo scheletro buio della scuola si sentivano urla fortissima, si sentivano vetri schizzare da dentro a fuori, si sentivano colpi. lei ha visto queste cose? dove le colloca?
R: la risposta e' si'. ho assistito personalmente. l'episodio del vetro era a un piano alto, non so se il primo o il secondo, sicuramente dal lato dove mi trovavo, e le urla si sentivano.
A: senta, le vorrei far vedere un altro spezzone di filmato, sempre relativo all'ingresso della polizia, rep 189 min 1:54, sempre dall'edificio pascoli con visione diagonale.

[ video ]

A: dopo aver visto questo ulteriore filmato che presumibilmente riprende una scena precedente a quella che ha raccontato dello sfondamento del portone, ricorda qualcosa?
R: io ero pochi metri dopo l'angolo, piu' o meno all'altezza dei cassonetti dell'immondizia. E' probabile, che il momento in cui noi abbiamo girato l'angolo coincidesse con questa fase, perche' io non ricordo il cortile della scuola vuoto e gli agenti per strada, ma io ricordo un grande movimento e subito dopo l'apertura del portone. Di questa sequenza ho visto l'ultima parte diciamo.
A: ricorda di aver visto i poliziotti che facevano ingresso nella scuola accolti a sassate?
R: no. c'era silenzio assoluto. non dalla scuola diaz, se i genovesi dei palazzi di fianco li hanno presi a sassate non lo so... ma c'era silenzio assoluto.

D: (Di Bugno) lei ha fatto riferimento a due soggetti durante l'esame della parte civile, uno in giacca blu, e uno di spalle che sarebbe sgalla. io non sono riuscito a capire quali sono le persone che ha indicato. vorrei capire questo, le persone che lei indicava nei fotogrammi...
R: se posso ripondere....
D: io ero intervenuto, poi il presidente mi ha chiesto di aspettare...
R: ma anche se non sono precisa nelle persone, io ho gia' detto che non le conosco, solo ssgalla ho conosciuto in quella circostanza, ma non l'ho mai visto piu' nella mia vita... dopo di che gli altri non so chi siano
D: lei ha detto che c'era sgalla
R: cioe' io non sono sicura, non mi pare rilevante...
D: mi pareva di essere chiaro, presidente...
P: la teste ha detto che le pareva di aver visto sgalla, non che lo conosce...
D: si ma quale...
P: adesso per accontentarla le rifacciamo vedere il pezzo cosi' potra' fare...
R: non lo riconosco, glielo dico a priori
D: pero' presidente mi scusi, perche' sembra che io voglia fare polemica....
P: e qual'e' la rilevanza?
D: ma allora non ha neanche rilievo la domanda!
P: allora non la facciamo.

D: (Romanelli) una sola precisazione. le chiedo solo di collocare nel tempo un ricordo che ci ha riferito. lei ha detto che ha visto lanciare degli zaini come un impulso alla fuga. puo' collocare questo momento? Prima dell'apertura? Dopo?
R: dopo. sicuramente dopo. la scuola prima dell'ingresso degli agenti era prevalentemente buia e silenziosa. io non so dire se la luce a sx sia stata accesa o sia rimasta accesa, ma era un edificio in sonno, non so come altro definirlo, non c'erano attivita', non si sentivano rumori, era tutto chiuso. Poi c'e' stata questa.... questo ingresso, di cui io ricordo l'ultima parte, poi e' passato un tempo immagino, io non ero dentro, necessario alla perlustraizone dei piani. sono sicura che la perlustrazione e' avvenuta dal basso verso l'alto perche' ho notato l'accendersi delle luci. Quando questo e' accaduto immagino che le persone si svegliassero, e quindi che i movimenti e i rumori, la scena del vetro che si rompe, degli oggetti che volano dalla finestra, lo zaino, era quindi in corso una perquisizione ai piani superiori. D'altronde le immaigni successive dimostrano che tipo di perquisizione si e' trattato, in cui una certa dose di violenza c'e' stata, mi pare evidente...
D: il lancio degli oggetti e' andato dalla finestra da cui sono usciti i vetri? Da altrove?
R: io vedevo la parte sinistra. mi pare di ricordare che nelle finestre sono stati lanciati degli oggetti, penso forse dalla stessa finestra rotta. quando sono entrati gli agenti le finestre erano chiuse e spente. quando poi sono entrati, qualcuno avra' aperto la finestra, hanno rotte finestre, infatti quando siamo entrati dovevamo fare attenzione. ma dopo l'irruzione.

D: (Porciani) cancello o portone?
R: io ricordo che il cortile era gia' animato
D: il portone come venne aperto?
R: non ricordo come. ho visto una specie di cuneo di persone che si avvicinavano, immagino che le prime avessero qualcosa... non ho sentito fragore?
D: poteva essere aperta dall'interno?
R: non lo so. che abbiano suonato?
D: non so se c'era un campanello...
R: la logica mi dice che abbiano aperto le persone da fuori...

D: (Corini) lei e' arrivata nella prossimita' della scuola prima che il contingente di polizia iniziasse l'azione di ingresso?
R: in quel momento. abbiamo girato l'angolo in tempo per veder aprire la porta.
D: quando ha la prima visuale della scena, la polizia la vede intenta ad aprire il portone di ingresso non il cancello?
R: si. io non ho visto la parte del filmato con la polizia tutta in strada e il cortile deserto. quando sono entrata c'era la polizia nel cortile.
D: lei quindi non puo' riferire di quanto e' successo prima...
R: si... ma...
D: mi interessa solo il fotogramma da quando puo' riferire... lei dice da quando erano nel cortile e sul portone, non puo' riferire durante lo sfondamento del cancello...
R: no. quello no.

P: altre domande? nessuna?

P: cerchiamo di ricapitolare gli orari. lei e' andata a cena?
R: verso le nove
P: poi l'ha chiamata il giovane?
R: si. che riferiva del centro stampa.
P: verso che ora?
R: poco dopo, venti minuti
P: e cosa le dicevano?
R: che c'era qualcosa di strano al centro stampa. lui diceva una perquisizione.
[...]
P: quindi non sa se si tratta dell'irruzione di cui parliamo noi...
R: no no. certo. potrebbe essere un'altra situazione.
P: dopodiche'?
R: e' arrivata un'altra telefonata che segnalava qualcosa di strano al centro stampa.
P: chi era questo collega?
R: Marco Pagani, uno degli operatori di questi registi che e' stato con me tutto il giorno...
P: e quanto sara' passato?
R: il tempo di uscire dal ristorante e scendere...
P: il ristorante era dove?
R: sulla collina.
P: quindi piu' o meno a che ora puo' dire di essere arrivata?
R: non puo' essere oltre le dieci....
P: perche' gli altri testi parlano delle undici e trenta...
R: sull'orario non posso essere precisa, mi spiace... siamo arrivati ci hanno bloccato, e' passato un po' di tempo... siamo arrivati che era buio, non so che ore erano.
P: siete arrivati, avete girato l'angolo, avete visto la polizia gia' nel cortile?
R: si. c'era confusione, era buio. si vedevano persone con il casco altri no.
P: ma gli addetti erano nel cortile?
R: io non ho un ricordo del cortile sgombro, ho gira l'angolo la strada era sgombra, e un quarto d'ora dopo la strada e' stata bloccata.
P: lei era insieme?
R: Insieme a marco pagani e a un fonico di genova che lo accompagnava.
P: e la collega del corriere?
R: l'ho vista dopo, ma non solo lei,a nche altri, io non l'ho vista subito, non so dire quando sia arrivata, l'ho vista dopo quando si e' formato il cordone e i parlamentari volevano entrare.
P: da quando e' arrivata e c'era la polizia nel cortile, non ha visto lanciare oggetti?
R: no. sicuramente non da quell'edificio.
P: ha visto se nel cortile oltre ai sassi c'erano altri oggetti tipo sassi a parte i vetri?
R: c'erano indumenti, uno zaino rovesciato con dei libri, ma sassi non li ho visti....

A: sempre per il riferimento temporale, visto che ha abitudini romane... quando e' andata a cena era buio o no?
R: era buio.

D: (Corini) il cortile era pieno di oggetti?
R: era pieno di oggetti... non so dire come sono arrivati li'... c'erano degli oggetti... io mi ricordo che ho raccolto un libro da terra...
D: altri oggetti?
R: io ho il ricordo di una borsa, di un sacco... e di qualche indumento... non so cosa di preciso... c'era questo libro e l'ho recuperato... era come se si fosse rovesciato il contenuto di una borsa...
D: in un punto preciso?
R: no, sparso.

P: altro? grazie puo' andare.

P: domani paolo cento, schiavi e bianchi.
D: (Di Bugno) l'altra volta si fece una valutazione di massima sul momento nel quale la difesa Luperi avrebbe dovuto introdurre le prove.
P: credo che 14 e 15 sono le ultime date. quindi 21 e 22.
D: grazie