Supporto legale è un collettivo che da quattro anni si occupa di seguire i processi relativi ai fatti del G8 composto da persone che sono state protagoniste, insieme ad altre migliaia, di tutti gli eventi che hanno reso Genova un nodo delle nostre vite e della nostra storia.
La giornata del 17 novembre ha mosso i suoi primi passi anche e immodestamente vogliamo dire soprattutto da un appello generico alla mobilitazione sui processi genovesi che abbiamo pubblicato come Supportolegale su Liberazione e Manifesto nelle scorse settimane.
Supporto legale ha deciso di partecipare come promotore e organizzatore della giornata proprio per contribuire a focalizzare l’attenzione di tutti sulla necessaria difesa di 25 manifestanti usati come capro espiatorio di un episodio che non può che essere visto e vissuto se non come un pezzo della nostra storia collettiva.
L’operazione in corso nei tribunali di Genova - e di Cosenza - è un’operazione che mira a terrorizzare le forme più decentralizzate e spontanee di partecipazione alla vita politica e sociale da parte delle persone.
Per questo l’appello che avevamo fatto e la giornata intera si è giustamente intitolata "La Storia Siamo Noi", perché pensiamo che siano i protagonisti stessi degli eventi a dover ricostruire insieme la verità e la complessità su quelle giornate: solo le 300.000 persone che erano in piazza in quei giorni possono essere in grado di raccontare agli altri e a se stessi ciò che è avvenuto in quei giorni senza pruriti giustizialisti o moralisti, ma con il desiderio di capire il più possibile quello che è accaduto.
E’ questo il motivo per cui, al contrario di altri romotori, noi non siamo d’accordo e non lo siamo mai stati con una commissione di inchiesta parlamentare in cui una parte di coloro che gestiscono e amministrano il potere cerchino di ufficializzare una propria verità. Ed è anche per questo che il tema della commissione parlamentare non è uno degli elementi centrali dell’invito alla mobilitazione.
Come tutti gli altri promotori anche noi auspichiamo una manifestazione pacifica e di massa, in cui la nostra voce e le nostre idee possano tornare a farsi sentire, e speriamo nell’ospitalità della città di Genova e dei genovesi, che in moltissime altre occasioni hanno dimostrato amore e rispetto per i movimenti sociali e politici protagonisti della storia del nostro paese e non solo.