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[processo ai 25] trascrizione quinta udienza difese - avv. Famularo


RIASSUNTO - PROCESSO AI 25 - V UDIENZA ARRINGA DIFESE - FAMULARO

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[...]

D: (Famularo) Devo dire che mai come durante questo processo quanto scrivono sui manuali sul processo penale sia corretto: "il processo penale non serve ad accertare la verita', ma ad accertare la commissione di un reato". Dico questo perche' le conclusioni del pm sono legate da un filo conduttore finalizzato a delegittimare un corteo autorizzato. Si inizia dalla definizione di corteo non vietato, che e' un artificio verbale: dal momento in cui gli organizzatori hanno comunicato il percorso di un corteo e la questura nulla ha opposto, di fatto e' un corteo autorizzato. Si usa l'altra dizione per porlo semanticamente su un gradino piu' basso. Non ci sono altre forme di corteo: vietato o no, e quindi autorizzato. Non ci sono terze categorie. [...]
Nella lingua italiana normalmente si affermano le cose direttamente e non con una doppia negazione, non si capisce perche' questo uso semantico. [...]

Ora a prescindere da quello che ha gia' detto l'avvocato tambuscio, io vi posso dire che c'era un presidio a piazza dante ai limiti della zona rossa, ed e' un presidio che si e' svolto in sostanziale tranquillita', con una violazione simbolica della zona rossa, e quindi il fatto di dover arrivare vicino alla zona rossa non e' una ambiguita' del corteo come dice il pm. L'ambiguita' ci puo' essere se il corteo e' armato, ma questo tipo di problema questo corteo non l'aveva: ce lo ha detto Giulietto Chiesa, sia nella deposizione che nel suo libro. [...]
Quindi mi pare di poter affermare che il corteo non aveva alcuna ambiguita' di fondo. Anche le bardature, di cui il pm dice che l'atteggiamento nei confronti delle ffoo era tuttaltro che pacifista, dato che se non hai nulla da temere non hai di che bardarti. Mi pare che i fatti ci dicono che era meglio se si bardavano anche di piu'. Il pm dice "il corteo non scendeva nel migliore dei mondi possibili e non mi sarei stupito se il corteo fosse stato fermato". Ma nessuno ha ritenuto di farlo. La questura ha chiesto di rallentare e il corteo lo ha fatto. La questura non ha fatto questo e basta. [...]
Mentre scendeva il corteo vi erano i fatti di martin luther king, di via canevari ecc. Il pm dice che gli organizzatori vanno cmq avanti nonostante tutto questo. Ma non e' cosi'. Se il pm dice che le violenze di punta vagno non hanno alcuna rilevanza sul processo, si puo' essere d'accordo. Ma come poteva allora il corteo porsi il problema di quanto accadeva in via canevari o in piazza luther king? Se non sono rilevanti le prime non hanno rilevanza anche i fatti che succedevano in zone non direttamente attigue o contigue con la discesa del corteo. QUindi a me sembra che si parli di un corteo non vietato, che non aveva un atteggiamento pacifista, che non c'era da scandalizzarsi se veniva fermato, ecc. A me pare che la realta' sia il contrario: il corteo era autorizzato, era pacifico e senza trucchi.
Ma perche' il pm dice tutto questo? Per preparare il terreno per giustificare quello che giustificabile non e', ovvero la carica violenta che abbiamo gia' visto. Allora non ci stupiamo che la ricostruzione dei fatti del pm sia ispirata alle stesse finalita'. [...]
[ ribadisce la ricostruzione della difesa della carica in via tolemaide ]
Tutto dal pm viene ridotto a una scelta di opportunita': "io ho un contingente, devo passare attraverso il sottopasso, il dirigente sceglie di liberare l'incrocio con i lacrimogeni, punto." Forse uno poteva fare una valutazione di legittimita' rispetto a questo primo intervento. L'avvocato tambuscio ha gia' detto che e' il primo momento di rottura dell'OP, e io sono d'accordo. La ricostruzione del pm non fa i conti con quanto avviene poi. Se la finalita' del contingente e' quella di passare nel sottopasso, perche' poi non lo fa? Per me nessuno ha mai voluto passare dal sottopasso, ma ha voluto fare altro. Anche perche' dopo il primo lancio c'era tutto il tempo per passare di fronte a un corteo che non attaccava il contingente. Al di la' della finalita' e' certo che non passa, ma dopo il lancio di lacrimogeni fa una serie di pestaggi in via tolemaide verso brignole, indegni di un paese civile, che il pm condanna ma che slega dall'attinenza con i fatti di causa in quanto non direttamente percepibili dal corteo. Posso anche essere d'accordo, ma una rilevanza questi fatti ce l'hanno: fanno capire l'atteggiamento di questo tipo di contingente. Era un contingente con quel tipo di modus operandi. [...]
Lo stesso modus operandi che si ripetera' sul corteo. Allora se e' vero come e' vero che sono stati illegittimi, penalmente censurabili nel lato sinistro di via tolemaide, nel momento in cui viene fatta la stessa cosa sul corteo non e' piu' penalmente rilevante e censurabile ma solo una scelta di opportunita'. Nessuno indaga sul perche' di questo attacco, nessuno ce lo spiega, nessuno indaga sulle modalita' violentissime di questa carica.
Cio' detto nelle premesse, il pm nella ricostruzione opera una frammentazione assoluta dei fatti del pomeriggio diretta a non offrire agli imputati la possibilita' di difendersi e di spiegare la propria reazione. Il pm ci dice che la carica e' di due minuti, una roba non particolare, e ce lo dice esplicitamente... [...] [cita il pm]
Insomma il pm ci dice che tutto si riduce a due minuti di contatto, e poi a un altro alle 15:06 piu' breve... "non si registrano fino alle 16:30 altri movimenti diversi delle ffoo a parte quelli di via casaregis", dove avviene di tutto aggiungo io, "a parte i pochi avanzamenti di blindati" [continua a citare il pm sulla ricostruzione]. [...] "Se questo il quadro difficile spiegare la reazione dei manifestanti" "poi contestualmente alla prima carica si verificano degli arresti nei cortiletti, ma io non e' che devo parlare di tutti gli episodi a margine che avranno la loro importanza ma non e' detto che siano rilevanti". Ecco su questi episodi sono gia' un po' meno 'accordo che siano meno rilevanti. Questi episodi sono percepiti dal corteo, perche' avvengono in una zona immediatamente antistante, e sono anche essi spia dle modo di agire di questo ocntingente. [...]
Certamente ci dice il pm non e' una situazione di attacco che va avanti dalle 15 alle 17. Io semplicemente ricostruendo gli eventi usando anche solo la cronologia del pm mi pare si possa arrivare a una conclusoine diversa. Alle 14:50 vi e' una carica assurda, con l'uso elevato di gas e l'uso di armi fuori ordinanza da parte dei cc. [...] La carica e' di tale violenza da spingere indietro il corteo di 209 metri. Come ci dice il consulente. Alle 14:59 i cc continuano a pestare gente, singoli e non. Alle 15:06 secondo contatto: ma non e' una azione frammentata. E' semplicemente lo sviluppo dell'azione successiva, e va avanti fino alle 15:13. gia' se dico che ci sono stati venti minuti di carica violenta non dico un'inesattezza. Ma poi c'e' quello che accade nelle vie laterali: tra le 14:59 e le 15:29 ci sono cariche in via invrea, via casaregis, e via dicendo, con quattro cariche dei blindati. Quattro. Dopodiche' vi e' una cronologia di fatti che continua: tra le 15:30 e le 16:00 il flusso dei manifestanti esce da via casaregis inseguendo i blindati, poi blindati fermi in corso torino, poi avanzata dei cc, poi di nuovo carica in via tolemaide, fino alle 15:50-15:55. [...] A questo punto le ffoo ritornano indietro su corso torino. Tra le 15:50 e le 16:00 c'e' il tentativo di ribaltamento e l'incendio di blindato. E' passata un'ora dalla carica e non mi pare che queste azioni abbiano avuto soluzione di continuita'. Poi continuiamo: tra le 16:00 e le 16:20 ci sono continui fronteggiamenti in via invrea. Alle 16:32 circa parte la ps da piazza delle americhe: il pm ci dice che non c'e' nessun contatto diretto, ma non e' che allora non posso parlare di carica, dato che i manifestanti arretrano fino a via armenia. Dopo le cinque continuano i contatti e le avanzate. Nel terzo ipotetico contatto c'e' anche l'esplosiione di sette colpi di armi da fuoco. Poi continua, continua: e alle 17:20-17:30 c'e' la situazione di piazza alimonda. Poi dopo le 17:30 continua l'avanzata delle ffoo fino a terralba e corso gastaldi con il suo epilogo terrificante. Poi le cariche continuano fino a che i manifestanti vengono respinti allo stadio carlini.
Quello che voglio dire che quello che il pm ci presenta in maniera frammentaria, minimizzando i contatti e gli effetti, e' qualcosa di assolutamente continuo. E non e' la cronologia che dico io, ma ormai una cronologia largamente accettata: mi pare di poter dire che c'e' stata in quel periodo dopo la prima carica un fronteggiamento continuo che e' andato avanti due ore o due ore e mezza, ma non e' stato un fronteggiamento con soluzione di continuita'. Come se dopo la prima carica i cc si fossero fermati e i manifestanti li abbiano attaccati. E' chiaro che si innesta un meccanismo di azione e reaiozne continua, che genera una situazione fluida che va avanti tutto il pomeriggio. E non mi pare si possa negare questa cosa.
Il pm d'altronde seguendo questa impostazione nega anche che ci sia stata una carica in via caffa, che prelude ai fatti di piazza alimonda. Il pm ci dice: non e' una carica, ma una avanzata lenta che non raggiunge tolemaide ma si ferma prima, alla barrricata. E' evidente che la situazione in cui si trovano le ffoo in piazza alimonda non e' una azione offensiva, ma una azione di contenimento. Io mi limito a rilevare che il dr. lauro e il capitano cappello ci parlano chiaramente di "carica". E sono i protagonisti di quella azione. E' stata una carica, e mi spiace dirlo, ma ha sconcertanti analogie con quella di via tolemaide. Come il contingente di via tolemaide doveva fare tutto un altro percorso, cosi' il contingente guidato da lauro e cappello era un contingente che doveva ripiegare verso i propri mezzi verso brignole. Lauro dice: "eravamo diminuiti, qualcuno si era person, dovevamo essere rimasti in una 70ina, Truglio se ne va e noi cercavamo di raggiungere i mezzi, perche' ormai eravamo stanchi." L'avvocato Tartarini gli chiede se il suo scopo era di portare gli uomini a riposare e Lauro risponde di si. QUindi un contingente che deve ripiegare su Brignole, stanco, privo di armamenti particolari, e via dicendo. In maniera analoga alla prima carica in tolemaide, laddove la questura oltre a dirgli di andare in piazza giusti li aveva avvertiti di fare in fretta per la presenza di un corteo. Allo stesso modo il contingente viene avvertito di spostarsi perche' ci sono dei movimenti un po' strani. "Subito dopo Truglio torna e dice di allontanarsi velocemente che ci sono dei manifestanti che si stanno muovendo in via tolemaide". E Truglio lo conferma. [...]
Quindi, c'e' un contingente avvertito di muoversi e allontanarsi velocemente, ma che decide di muoversi verso via Caffa. Lauro ci dice che c'e' un gruppo che avanza verso di loro, lo dice sei volte. Poi vedremo i reperti e vedremo se e' vero o no. [...] "Avanzavano, cioe' voglio dire non correvano, ma avanzavano piano piano preparandosi allo scontro di noi". [...] Sostanzialmente il dr Lauro ci racconta di un gruppo di manifestanti che avanza, il che si pone in contraddizione con quello che dice il pm, cioe' che i cassonetti erano gia' predisposti in via caffa dai manifestanti. Mostreremmo una serie di reperti per chiarire definitivamente il punto.
[ mostra video e foto dove si vede chiaramente che la barricata in fondo a via tolemaide e' sgombra e non presidiata da manifestanti che passano sparuti su via tolemaide. Si vede poi il contingente che si muove verso via invrea per andarsene e che poi torna indietro per fare la carica in via Caffa, dove Lauro e altri si mettono addirittura a tirare sassi verso i manifestanti. A questo punto c'e' al controffensiva dei manifestanti e la fuga del contingente che rompe le righe, fino agli eventi che si conoscono di piazza alimonda ]
E' chiaro che non ci sono avanzate dei manifestnati, semmai un assiepamento sulle barricate mano a mano che i cc avanzano. E' una dinamica normale. I
Il pm ci dice poi che i manifestanti avevano la piena signoria della zona. Questo e' vero da un punto di vista formale, nel senso che e' vero che il contingente di ps del dr. gaggiano era anocra a corso torino, ma e' anche vero che i manifestanti aumentano di numero in via caffa, ma da corso torino c'era un violentissimo attacco in via tolemaide che li ha sospinti fino a via caffa.
[ mostrano il video con il lancio di lacrimogeni da corso torino fino quasi a corso gastaldi e si vede il gruppetto che si attesta vicino alle barricate in via caffa ]
L'avanzata non c'e' stata nonostante quello che ci ha detto il dr Lauro. Forse c'e' da chiedersi perche' lo dica, e ne parleremo.
C'e' un altro elemento: almeno in quesot caso e' stata rispettata la catena di comando. Le decisioni le prende Lauro, anche se chiede al capitano cappello se se la sentiva di fronteggiare i manifestanti. [...] "La mia perplessita' era la possibilita' del contingente a effettuare un intervento risolutivo, e alla carenza di blindati in supporto". "Forse se mi ritrovassi nella stessa situazione non farei la stessa cosa, eviteremmo la morte di un ragazzo e molte altre cose". [...]
Poi il dr Lauro parla di lanci. Dice che i manifestanti oltre ad avanzare lanciavano oggetti. [...] Ovviamente per la posizione di dove era il corteo questi lanci risultano difficili da concepire. [...] E l'avvocato Tambuscio lo chiede a Cappello, dato che ci sono quasi duecento metri. E in effetti Cappello ammette che i lanci sono successivi al momento in cui il reparto e' in piazza alimonda. "No no senno' ci sarebbe stato il campione olimpico di lancio del peso", dice Cappello. Cmq anche se ci fossero stati erano simbolici. I lanci ci sono dopo, quando si arriva al fronteggiamento, ma ci sono da entrambe le parti. Il dr. Lauro ci racconta di un fronteggiamento tra manifestanti che lanciano e cc fermi dietro gli scudi. E questo non e' vero. [...]
[ Ricorda l'udienza in cui si vede Lauro lanciare un sasso durante il fronteggiamento, e non e' l'unico, e risponde alla domanda su chi fosse il ps che lancia un sasso: "ero io. non erano i miei uomini ero io." ]
Si possono dire le cose come stanno: se c'e' un momento in cui le ffoo hanno lanciato dei sassi, addirittura un funzionario, lo si poteva ammettere, dicendo che era una situazione complicata. Non ci si dice nulla, salvo poi comportarsi diversamente. Salvo poi che Lauro e' il funzionario che dopo la morte di Carlo Giuliani si da a questa performance: [il famoso video in cui il dr. Lauro insegue uno degli imputati gridando "l'hai ucciso tu con il tuo sasso, cazzo, bastardo, pezzo di merda! Col tuo sasso l'hai ucciso!"]
Lauro d'altronde ci viene a dire in udienza che lui era convinto che il manifestante fosse stato ucciso da un sasso. Ma nelle sue testimonianze mi pare che avesse ben chiaro l'entita' delle ferite. Lui dice: "ho capito subito che non c'erano molte speranze, dal tipo di sangue che usciva, dal tipo di ferita". [...]
Insomma come dice mio padre, a volte e' meglio passare per fessi. Era chiaro fin dall'inizio che un certo tipo di sanguinamento non puo' essere causato da un sasso e che capisce che sia stato uno sparo quando un giornalista de la repubblica gli fa vedere un bossolo che si rifiuta opportunamente di consegnargli.
Un altro elemento sconcertante della carica di via caffa e' che un altro contingente non aveva idea che ci fosse un corteo dei disobbedienti in via tolemaide. [...] Come nella prima carica. [...] "Anche se lo avessi saputo, cosa cambiava?" Certo non cambiava nulla.
ALtro elemento curioso: ne' il funzionario, ne' il capitano sanno niente delle camionette che seguivano il contingente. Lauro dice "io non ho visto le camionette che ci seguivano, neanche durante il ripiegamento". Sull'opportunita' della presenza delle camionette, almeno e' chiaro. Lauro dice "li' non dovevano starci i mezzi, io non ce li avrei fatti mettere [...] Se c'ho i mezzi dietro come facevo ad arretrare? E' semplice". Il capitano Cappello dice: "io una volta che ho ripreso la mia attivita' ho dimenticato tutto... cioe' mettevo da parte tutto. L'attivita' era di guardare avanti verso i manifestanti." E dopo il ripiegamento non le vede lo stesso. Cioe' tutti gli passano davanti ma nessuno le nota. Cappello dice "non erano due mezzi che dovevano seguire il contingente, ci avevano raggiunto per questioni logistiche, presumo che ci abbiano seguito per questioni di sicurezza, ma non dovevano stare li'". [...] "Se avessi avuto conoscenza di una land rover dietro io li avrei cacciati via, anche con maleducazione, perche' portarsi dietro una a156 durante una carica e' una roba che non serve, serve solo a farle rompere". [...]
Quindi abbiamo una situazione in cui ne' il responsabile dell'OP ne' il comandante del reparto hanno idea del fatto che ci siano due land rover, ma ci dicono che non avrebbero dovuto stare li'.
Sull'opportunita' di questa carica l'avvocato Tambuscio chiede conto al capitano Cappello: "eh guardi con il senno' di poi siamo tutti alessandro magno [...] la necessita' era quella in quel momento di pericolo e' stata fatta quella valutazione e siamo avanzati. Se adesso dovessi fare quella scelta avrei aspettato li', atteso che normalmente e' meglio avanzare che aspettare. Se loro fossero rimasti a una distanza tale da non colpirci" e lo erano aggiungo io "saremmo rimasti li'". E' intervenuto anche il presidente del tribunale in questo caso, cosa che e' accaduat si e no dieci volte in tutto il processo. "P: perche' la difesa le ha fatto una domanda implicita, nessuno si e' pentito di quanto successo? Il problema non e' la valutazione, ma in qualche modo lei non si e' chiesto se si e' messo in un cul de sac? Truglio: in effetti era una situazione di rischio [...] P: da parte sua non c'e' mai stato il dubbio di aver commesso degli errori nella gestione di quel momento? [...] Truglio: guardi sul momento non mi sono posto il problema, non c'e' stato alcun momento di riflessione perche' e' stato superato dalla gravita' di quanto e' avvenuto dopo P: la gravita' della morte ha superate tutte le altre? Truglio: certo". Cioe' una volta che e' morto qualcuno il resto non ha piu' motivo di essere oggetto di riflessione. [...]
D'altronde anche il capitano cappello ribadisce l'inopportunita' di quella operazione.
Ci troviamo di fronte a una carica senza senso, con un contingente di cc stanchi, che doveva raggiungere i mezzi, cosciente del pericolo, avvisato di muoversi velocemente. Il tutto e' giustificato con una avanzata di manifestanti che in realta' sono fermi dietro una barricata, da lanci fatti da una posizione in cui era impossibile attingere le ffoo. La carica si fa nonostante le perplessita' del capitano, senza sapere cosa avviene in via tolemaide. E poi ci stupiamo che abbia portato ai risultati a cui ha portato.
Secondo me Lauro ha mentito di fronte a questo tribunale, sulla carica e sui manifestanti, come hanno mentito Mondelli e Bruno e Faedda. Ha mentito su una avanzata che non c'e' stata, ha mentito e taciuto sui lanci posti in essere dalle ffoo, e secondo me ha mentito anche in relazione ma e' una valutazione difficile da dimostrare, sull'episodio della pietra che avrebbe ucciso il manifestanti. Chiedo quindi anche io al tribunale di valutare la trasmissione degli atti per il dr. Lauro

Andando un pochino piu' nel tecnico, dobbiamo tornare al problema centrale del procedimento, che si scontra con la contestazione decisa dal pm. Il pm ha deciso di contestare a MM il reato di devastazione e saccheggio. In diritto a mio modo di vedere sono principi che nascono dal buon senso, e le decisioni di diritto devono essere ispirate al buon senso, e la norma contestata in questo caso non sono giuridicamente tipizzate, e qunidi possono includere tutto e il contrario di tutto. Io credo che dall'arresto del MM questa contestazione di devastazione e saccheggio non mi suonava bene. C'e' un nodo centrale che il tribunale deve avere presente. Il MM si pone in un'ottica di contrapposizione con le ffoo, poi vedremo come valutarla, ma non si pone nell'ottica del devastatore, cioe' di quello che va in piazza a sfasciare tutto. Quando e' integrato questo reato? [...] Il 419 si deve rifare ai reati a cui si ispira, cioe' il reato di furto e il reato di danneggiamento dall'altra. Il 419 si distingue dal furto e dal danneggiamento per un criterio quantitativo. [...]
La devastazione deve essere un comportamento molto molto vasto. [...]
Dobbiamo anche dire che il fatto che siano rubricati come devastazione e saccheggio ci puo' fare capire quali sono le definizioni di una condotta per essere integrato il reato. Sono reati da tempo di guerra. [...] Questa e' l'entita' del reato. Non e' una cornice sanzionatoria eccessiva quella del 419, ma il punto e' che sono comportamenti che non possono essere ascritti ai giorni nostri, mai.
Per arrivare a una soluzione bisogna partire dla presupposto che da parte del MM non c'e' nessuna attivita' di danneggiamento, tantomeno vasto, profondo, e via dicendo. MM si pone in un'ottica di resistenza alle ffoo. Il primo criterio da valutare e' quello dell'orientamento di questa condotta. Seocndo me qualsiasi danneggiamento ascrivibile al MM e' finalizzato alla contrapposizione e non finalizzato a se' stesso. Ci vuole anche l'elemento psicologico. E' vero che non serve il dolo specifico ma uno generico, ma e' pur vero che ci vuole un dolo generico di devastazione, e non di altro tipo. [...]
"OLtre alla volizione della devastazione e saccheggio, ci vuole la consapevolezza dell'agente di una realizzazione dei fatti tanto estesa ed elevata da ledere l'OP" [antolisei].
Senza contare che i fatti del g8 costituiscono un po' un unicum. Per integrare questa norma devo integrare fatti di danneggiamento estesi ed elevati da determinare una crisi dell'OP. ma la crisi dell'OP c'era gia'. Ce lo dice la dottoressa Della Porta. E ci dice che avviene quando avviene la prima carica dei cc in via tolemaide. [...]
"La cosa rilevante e' che ci sono rotture temporanee dell'OP da parte delle ffoo per cariche di alleggerimento o da parte dei manifestanti. Quello che mi fa presumere una carica che mira all'escalation e' che non e' una carica ordinata dalla COT ne' provocata dai manifestanti, ma deliberata". [...]
Cosa ci dice il consulente? Ci dice che il momento di rottura dell'OP e' stato il momento in cui vengono caricate le tute bianche. Mi pare di aver dimostrato che gli avvenimenti successivi non hanno portato a un ripristino dell'ordine pubblico. Ma allora io mi chiedo se i cc caricando con quelle modalita' creano il momento di rottura dell'OP allora mi chiedo se e' giusto che questa rottura dell'OP sia posta a carico del manifestante che lancia una singola pietra. Non mi sembra giusto, sostanzialmente, che i manifestanti debbano rispondere di un momento di crisi OP che non hanno causato loro. Questo e' l'unicum di questo processo rispetto ad altri casi come gli scontri di Avellino Napoli. Come dice anche la cassazione. [...]
Qui e' diverso: innanzitutto non c'e' da parte di MM alcuna attivita' di distruzione o danneggiamento, ma semplicemente una contrapposizione, che si accompagna a dei danneggiamenti, ma una attivita' che non e' volta a devastare, ma che si inserisce in una rottura dell'OP causato dai cc. [...]
Siamo di fronte a un reato impossibile: il bene tutelato e' gia' stato leso, non e' che posso lederlo due volte di seguito. [...]
Vi e' poi secondo me un ulteriore elemento da valutare, oltre all'orientamento della condotta, l'effettiva volizione, l'aspetto edlla rottura dell'OP... VI e' un altro elemento, ed e' legata all'entita' della pena. Le pene richieste dalla procura molto elevate, sono legate a questa contestazione. Una volta che chiediamo un reato con un minimo di otto anni, allora determinate pene discendono direttamente da questa impostazione. Non e' che il pm sia stato cattivo: avrebbe potuto moderare le richieste, ma una volta che scegli una certa contestazione ma non vai molto lontano. Il fatto che queste pene siano sentite dal comune senso e dall'opinion pubblica siano sentite come eccessive, a MM vengono chiesti 9 anni, ci dice che e' un inquadramento giuridico che non regge, e non regge perche' e' stato scelto un reato che non c'entra con quello che e' avvenuto.

Passiamo anche ad analizzare quello che ha fatto questo terribile MM, perche' MM ha avuto una sfortuna di fondo in questo procedimento, quella di essere stato terribilmente immortalato nelle foto che riprendono gli ultimi anni di vita di carlo giuliani. Se non fosse stato cosi' non si sarebbe mai presentato all'autorita' giudiziaria, perche' si e' presentato spontaneamente, e non sarebbe mai in questo processo. Certo sono foto che si riferiscono a un fatto grave, ma che non c'entrano con quello che ha fatto nel resto del pomeriggio.
La prima volta compare alle 15:20 mentre si sposta da piazza alimonda a via invrea. E' un momento subito successivo alla prima carica, fa parte di quei manifestanti che hanno trovato rifugio nelle vie laterali, e sta spingendo un cassonetto. Sta facendo una barricata perche' chi era nel corteo ritiene di doversi difendere da cariche indiscriminate. Lo troviamo poi in via casaregis, insieme agli altri manifestanti. Pone in essere un unico comportamento attivo: MM con un coperchio di plastica di un cassonetto da un colpo a questi blindati che sfrecciano per via casaregis. Anche qui, il tutto va contestualizzato: se vedessimo questa foto statica, a parte la simbolicita' del gesto dato che colpire con un coperchio di plastica un blindato non ottiene molto, penseremmo ad altro. Ma visto quello che stavano facendo i blindati, il gesto di MM non ha una sua particolare gravita'. Verso le 15:30 vediamo MM che tira una pietra contro i blindati che diciamo si ritirano. Io non e' che voglia giustificare niente e nessuno, lo stessso MM ha deposto in maniera onesta riconscendo i suoi errori, ma bisogna considerare che dopo mezz'ora di cariche violente mentre i blindati si ritirano dopo tutto quello che hanno fatto, un gesto di sfogo come un lancio di una pietra non merita una medaglia ma non mi pare un gesto particolarmente censurabile. Magari avra' tirato altre pietre, ma nelle foto non ci sono. Ma non sono questo un problema.
SUll'episodio del blindato dobbiamo spendere alcune parole. Io ho prodotto un filmato per il tribunale, e in questo filmato si vede benissimo l'atteggiamento di MM verso il blindato. Alcune foto lo mostrano mentre in una prima fase da un'occhiata. MM incuriosito va e gira la testa per vedere se vi sono occupanti all'interno del blindato. Dopodiche' va in disparte e il filmato ci mostra che nel corso di questo attacco MM e' in una posizione lontana dal blindato verso i corso torino, [...] disinteressandosi del danneggiamento, anzi si allontana in direzione brignole. Mi pare che in questo caso non si possa paralre nei suoi confronti di concorso morale, dato che e' uno strumento pericoloso. Si puo' convenire che se qualcuno partecipa attivamente a uno scontro da una sua partecipazione attiva poi sostanzialmente rafforzi effettivamente l'intenzione o dia un contributo causale all'altrui proposito criminoso in determinate situazioni. Ma il concorso morale va maneggiato con cura. Pero' nel momento in cui il MM dimostra di disinteressarsi del mezzo e porsi in disparte, era presente, ma il concorso di presenza non esiste.
Cosa voglio dire? VOglio dire che in ogni caso anche se il tribunale volesse ritenere integrato anche se io pesno che sia un danneggiamento, se volesse ritenere integrata la partecipazione MM ha una mera presenza.
Per dire che MM mette un cassonetto in via invrea, tira un colpo con un pezzo di plastica e un sasso a un blindato, e si disinteressa del blindato.
Lo troveremo a torso nudo in via tolemaide appena prima di piazza alimonda che tira qualche pietra. Questi sono i suoi comportamenti. Vi e' il famoso episodio di piazza alimonda, ma e' un episodio che abbiamo analizzato. COn una diversa scelta di OP e' un episodio che poteva essere evitato.
[...]
Anche Zampese dice che l'azione di MM in piazza Alimonda dura pochi secondi. Infatti in tutti gli altri reperti MM non si vede intorno alla camionetta. MM d'impeto seguendo tutti e' arrivato sulla camionetta, ha dato un colpo o due con una trave e si e' allontanato.
Questo non per dire cose diverse da quelle che sono successe, ma per qualificare la situazoine.

A me semrba che attraverso l'analisi di quello che ha fatto MM, questi non abbia fatto quello che suggestivamente i pm vorrebbero far credere: ha tirato qualche pietra ed ha incocciato in quella camionetta sfortunatamente, ma senza quell'episodio la sua condotta non sarebbe stata particolarmente grave. Una volta di piu' il discorso della devastazione secondo me non puo' stare in piedi nei suoi confronti.
Allora cosa resta in piedi? Una volta derubricato il 419 si puo' usare la resistenza. Inoltre potrebbe tranquillamente essere applicata la scriminante dell'art. 4 (reazione ad atto arbitrario) [...]
Il pm ritiene che le cariche siano scelte di discutibile opportunita', mentre io noto una discrepanza tra come valuta l'azione sui giornalisti in via tolemaide verso ponente, e l'azione sulle tute bianche. Il pm lo spiega in sette otto pagine un po' fumose, mi e' venuto anche mal di testa, non sono molto chiare. Visto che c'e' stato qualche lancio e qualche infiltrazione nel corteo, caricare il corteo diventa una mera scelta di OP, discutibile ma non si puo' dire altro. Io personalmente ho rilevato almeno sette profili di illegittimita' di questa carica: contravviene allo specifico ordine che comandava il contingente altrove; contravviene nuovamente lo specifico ordine di andare velocemente per non impattare il corteo delle tute bianche; la carica avviene in spregio alla catena di comando, contravviene ai TULPS; la carica avviene contro un corteo autorizzato, pacifico e non equivoco che il capitano bruno decide di disperdere; la carica avviene con modalita' illegittime, con l'uso di spranghe e bastoni, con l'uso illegale di lacrimognei ad altezza uomo e con cariche di blindati. La carica e' sette volte illegittima, non arbitraria. E cosi' possiamo rispondere ad affermazioni assurde del pm: "nel momento in cui un contingente interviene a torto o a ragione ha queste modalita'... come altro avrebbe potuto intervenire?" E' normale sparare lacrimogeni ad altezza uomo?Usare spranghe? Caricare con i blindati?
Diciamolo chiaramente: quelle non sono le modalita' con cui fare una carica, qualsiasi cosa avesse fatto, posto che non aveva fatto nulla. D'altronde il pm in questo ha mostrato valutazioni non condivisibili: l'uso di manganelli fuori ordinanza non ha nessuna rilevanza secondo il pm, perche' dice che chi si prende la manganellata non ha percezione della differenza. In realta' direi che la percezione di qualcosa di diverso la sente chi prende una manganellata, e tutti i feriti e le teste spaccate sono figlie delle spranghe in mano ai cc. I cc sono andati in piazza con le spranghe non per tutelare l'OP, ma per rompere delle teste. [...] NOn e' che se uno ha la divisa puo' essere scriminato da ogni comportamento. Quindi il tubo di ferro nastrato non e' un aspetto da affrontare nella commisisone parlamentare. La commissione si occupera del fatto che un manganello e' lesivo o meno, ma l'uso delle spranghe e' un oggetto della procura, perche' e' un atto gravissimo, di fronte al quale ci si e' tappati gli occhi per non dover spiegare una carica illegittima. L'uso di questi mezzi ha sconvolto le persone: nessuno capiva il perche' di quella carica... Mi ricordo che MM mi disse all'arresto che sperava in un processo, cosi' ci spiegheranno cosa e' successo... Era ancora arrabbiato per quello che e' successo in piazza. E lo abbiamo visto perche', nonostante le minimizzazioni del pm. A me sembra che sostenere che questa carica non sia arbitraria e illegittima sia un'enormita'.
Pero' il pm la frammenta e con una logica: il pm vuole dirci che anche se la carica e' aillegittima, non e' che per due ore si e' andati avanti con la stessa carica. Cioe' che quello che avviene dopo non e' giustificabile. MI pare di aver dimostrato che quanto e' seguito e' seguito alla prima carica senza soluzione di continuita'. Ovviamente questo e' avvenuto perche' alle cariche e' corrisposta una reazione dei manifestanti, ma i cc sono andati avanti tutto il pomeriggio a caricare. [...]
Cosa voglio dire? Secondo me vi e' una piena contestualita' della reazione. [...] NOn c'e' un punto in cui qualcuno puo' dire l'ordine e' di nuovo sottocontrollo e quindi adesso ogni comportamento torna nella normalita'. La situazione diventa illegittima alel 14:50 e non viene piu' sanata. [...]
Poi si dice: per la scriminante ci vuole una coincidenza tra chi reagisce e chi subisce l'atto arbitrario. Ma se io faccio parte del corteo allora posso reagire: cioe' per il reato c'e' il concorso morale, ma per la reazione si scrimina la responsabilita' individuale. Strano, no?
[...] E secondo me vi e' anche una certa proporzionalita': pietre contro spranghe, lacrimogeni e blindati.
C'era uno strumento per fare valere le proprie ragioni? Molti testi ci hanno detto di no.
La scriminante esiste, capisco che ci vuole un po' di coraggio. E va applicata in senso estensivo, perche' non ci dobbiamo dimenticare che tutti quelli che hanno causato questi problemi non e' neanche imputata. Non dobbiamo neanche andare a vedere Diaz o Bolzaneto, che non hanno a che vedere, non e' che quei processi bilancino questo processo. Abbiamo comportamenti gravi mai sanzionati e mai neanche indagati, ma vogliamo il pugno di ferro contro i manifestanti. Questa scriminante va applicata in senso ampio.
Per MM chiedo l'assoluzione dal delitto di devastazione e saccehggio, chiedo che i suoi comportamenti siano qualificati come danneggiamenti e resistenza e scriminati ai sensi dell'art. 4.

Mi rendo conto che nei procedimenti in cui credo in qualcosa non amo fare le subordinate. Pero' mi rendo conto che questi sono fatti di una tale complessita' con una tale complessita' di possibilita' che delle subordinate sono dovute.
Allora io vi dico che se non vogliamo considerarlo scriminato, vogliamo almeno considerarlo attenuato? Ai sensi dell'art. 62 comma 1, ragioni di particolare valore morale e sociale. [...] Non mi pare neanche sia il caso di parlarne. [...] E anche per il comma 2. [...]
[...]
Per la determinazione dell'entita' della pena vale il discorso della scriminante. Per gli stessi motivi per cui la scirminante non va applicata in criterio restrittivo, per gli stessi motivi vadano in senso di determinazione della pena. Voi dovete amministrare la giustizia, e rendersi conto che questo e' un procedimento monco che guarda solo da una parte, per una scelta politica della procura, perche' c'erano altri due procedimenti in corso, magari senza la diaz e bolzaneto qualcuno avrebbe deciso di indagare sulle cariche illegittime, sui pestaggi, ecc ecc. In realta' niente, tutto questo non agira' mai nessuno su questo. Allora voi che amministrate la giustizia e dovete valutare il comportamento dei manifestanti non potete non tenerne conto, e quindi dovete essere indulgenti, per essere giusti. [...] Vi e' un'altra considerazione, ed e' quella del tempo trascorso dal commesso reato. Oggi sono passati sei anni e mezzo. Prima di avere sentenza definitiva, non penso di dire un'eresia nel dire che arrivera' a dieci anni dai fatti. Allora a dieci anni dai fatti applicare una pena per fatti accaduti dieci anni prima. Il nostro ordinamento prevede la prescirzione, un istituto che ha una motivazione non solo di economia giuridica, ma anche nel fatto che dopo un certo numero di anni l'esigenza di giustizia viene meno. [...] Se la giustizia non e' avvenuta nei tempi ragionevoli, forse per la complessita' dei fatti, o forse per la scelta del capo di imputazione, ma al di la di questo e' un alemento di cui tenere conto. I soggetti socnteranno queste pene dopo dieci anni. All'epoca aveva 30 anni MM, ne avra' 40 a sentenza. Ha avuto un figlio, nel frattempo. Una famiglia perdera' la possibilita' di avere un padre per cose avvenute dieci anni prima. Una giustizia che arriva a dieci anni dai fatti e una non giustizia, e questo vi deve indurre ad assumere una pena responsabile.
[...]
Io ho il certificato penale di MM, considerato recidivo o plurirecidivo dal pm. In realta' MM ha tre ammende nel suo certificato e una multa risalente al 1998 per aver dichiarato falsamente la propria identita' al controllore. MM non ha commesso reati fino ai 30 anni e dopo il g8 non ha commesso nulla. Cioe' prima dei fatti immacolato, e dopo pure. Ma sara' successo allora qualcosa di strano quel giorno, no? NOn stiamo parlando di delinquenti incalliti che cercano di sfogare la propria repressione in quel luogo. Qui abbiamo una persona che era al mare quel giorno, ma non per scherzo, come ha ironizzato il pm, ma per davvero. Ma non possiamo non porci il problema che e' successo qualcosa di strano. E noi dopo dieci anni gli vogliamo dare 9 anni di galera che non si da neanche per rapinatori incalliniti, stupratori o addirittura per alcuni omicidi?
Dovete tenere conto di tutto questo.
[...]
Il pm dice che vuole una pena severa perche' questi fatti non si ripetano piu'. E' retorica. Perche' per non far accadere piu' i fatti bisogna intervenire sulle cause, e li' non si e' intervenuto. Perche' se c'era un contingente che e' intervenuto illegittimamente su quello si doveva intervenire. Ma non lo si e' fatto.
Ho concluso. Chiedo in subordine che applichiate una pena ai mini, concedere le generiche e tutte le attenuanti. E vi ricordo che la foto di chi lancia una pietra non e' indicativa, perche' a volte bisogna scriminare. Perche' il simbolo del tribunale e' il balilla, che scaglia una pietra contro gli austriaci. Bisogna capire le cose per poter giudicare adeguatamente. Grazie.