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[processo diaz] trascrizione CXL udienza - dichiarazioni di zaccaria, ledoti, stranieri, cenni

TRASCRIZIONE SOMMARIA - CXL UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

P: c'e' una giustificazione della dr.ssa marinelli
D: (Usai) rinunciamo a tutti i testi indicati.
P: quindi la teste marinelli e' rinunciata?
D,C,A: [si]
D: (Romanelli) il teste mancione...
P: che era francione...
D: si. non puo' comparire a roma perche' deve comparire a roma per una causa di separazione, potrebbe venire il 2
P: vedremo
P: c'e' un'istanza dell'avv. perugini in cui si chiede di sentire il teste locatelli. tra l'altro che ha avuto un intervento chirurgico e si dovrebbe sentire a meta' a prile. ma noi a meta' aprile non abbiamo udienze.
D: (Iunca) ho qui la citazione del dr. capra, che pero' ora e' a piacenza e non piu' a san martino. dovrebbe venire domani
D: (Romanelli) il teste mazzocchi pare che sia in ospedale, oltre che a santo domingo... quindi vedremo che fare...
[...]
P: i testi di stamattina sono? weisbrot... indicato da?
[ le difese non danno retta al presidente ]
A: (Zucca) del pm. teste rinunciato dalle difese.
P: possiamo sentire lei in attesa degli altri...

[ entra weisbrot daniela ]

R: [giuramento e generalita']
A: (Zucca) lei era stata citata in relazione ad alcune circostanze che fanno riferimento al pattugliamento il 21 luglio 2001 a genova durante il g8... vorrei farle domande su queste operazioni. puo' dire se effettivamente lei ha partecipato in quella giornata a un servizio di pattugliamento?
R: io facevo turno serale 19-24... quando abbiamo preso servizio sotto la questura l'ispettore ci ha indicato... io facevo parte del reparto prevenzione crimine campania ed eravamo di staffetta dietro una macchina della digos e una della mobile... ci dissero di fare questa staffetta... ma noi non conoscevamo genova, perche' i giorni precedenti stavamo ai caselli...
A: lei e' entrata in turno alle 19 e questa operazione si e' svolta...
R: la sera...
A: ricorda chi era il capo pattuglia?
R: della mia macchina ero io...
A: e di tutto?
R: non lo sapevo, non ci hanno presentato... non abbiamo avuto modo di comunicare ne' prima ne' dopo con lui... anche perche' a noi ci avevano dato una fotocopia di tutto citta' con evidenziata la zona, ma noi seguivamo chi ci stava davanti...
A: in questo convoglio la sua macchina che posizione occupava?
R: c'erano due macchine in borghese, poi la nostra e dietro una jeep del reparto...
A: ricorda il percorso?
R: non con precisione... che non conosco genova... a un certo punto ho sentito la macchina che si fermava in una strada... ho sentito un rumore come se fosse la metropolitana sotto... c'erano una serie di persone che erano comparse da tutti i lati... che ci gridavano assassini assassini, non riuscivamo ad uscire da nessuna parte... la jeep ha messo il lampeggiante la sirena e siamo indietreggiati... poi siamo partiti e siamo tornati in questura... non so chi c'era davanti, dietro, niente, non so nulla...
A: ha parlato di persone che gridavano assassini...
R: si... dopo, ma dopo... ho capito che erano usciti dalla diaz... non hanno lanciato nulla, non ci hanno tirato dentro delle cose, io avevo il finestrino aperto perche' fumavo e non ci hanno tirato nulla, gridavano ma niente altro... non ci hanno sballottato... ne' nulla... io non ho realizzato... io ho detto all'ispettore: "guardi ci hanno assalito e ci hanno detto assassini assassini in un posto", poi qualcuno ha riferito il posto...
A: lei ah precisato che c'era un furgone del reparto dietro di voi?
R: si. c'era un ragazzo con accento romano
A: quanod siete tornati in questura?
R: io ho visto il mio ispettore e gli ho urlato quanto era successo e poi non ho piu' visto nessuno, ne' in qualche filmato li ho visti...
A: lei e' rimasta li' con il suo equipaggio?
R: con tutto il reparto prevenzione fino alla sera tardi, quando poi e' sceso il nostro funzionario che mi ha detto seguitemi fate quello che dico io dobbiamo fare una perquisizione... quando siamo andati, siamo arrivati in senso contrario al pomeriggio... noi eravamo parcheggiati in alto, i reparti speciali sono scesi da qui e noi abbiamo aspettato qui e abbiamo accompagnato le automobili.
A: lei ha fatto ingresso in qualche edificio?
R: no. no... noi abbiamo solo avuto l'ordine di seguire le ambulazne.... noi siamo andati a un pronto soccorso, poi da li' i medici ci hanno detto di andarcene che facevamo solo confusione
A: il suo ispettore chi era?
R: libero attonito del reparto prevenzione crimine campania.

C: (Taddei) questo episodio lo sa collocare temporalmente come orario... quello del passaggio...
R: noi stavamo ad alessandria... io non riesco a ricordare se noi facevamo... come reparto il turno parte alle 19... io non riesco a ricordare... non mi pare che alle 19 eravamo sotto la questura, ma c'era ancora la luce...
C: cmq un orario successivo alle 19 e c'era chiaro?
R: si.

D: (Corini) dunque questo chiamiamolo pattuglione da quanti veicoli era composto...
R: la mia staffetta era di quattro
D: nell'ordine la maccina con i colori di istituto quali erano?
R: la mia e quella del reparto mobile... c'era una macchina digos in borghese, poi c'e' la squadra mobile, il reparto prevenzione crimine e poi il reparto mobile...
D: colori di istituto?
R: la subaro mia e la jeep
D: quando avete impegnato la strada sono passate prima le due macchine in borghese?
R: si
D: lei aveva una migliore visuale delle macchine davanti...
R: in che senso?
D: vedeva meglio le macchine davanti che quella dietro?
R: si
D: ricorda se nella macchina davanti c'era una agente donna che faceva da scout?
R: io non ricordo bene... mi pare che ci fosse una ragazza che guidava con i capelli rossi, e poi c'era una ragazzo con i capelli neri e il gilet da cacciatore...
D: se le dico garbati?
R: no no... io i nomi non so chi sono
D: ci fu una rimostranza accesa al ritorno in questura?
R: io io, fui io a gridare... cioe' forse sono napoletana... chiesi dove siamo andati? mi pareva strano che fossimo finiti in una strada chiusa, stretta, con tutte quelle persone... rallentare e poi accelerare... mi e' parsa una cosa strana
D: ma voi seguivate la macchina davanti?
R: si si...
D: ma al vostro rientro in questura ci fu una accesa rimostranza nei confronti di questi che guidavano?
R: ci fu una rimostranza da parte mia, sembrava un linciaggio e non riuscivo a cpaire dove ci avevano portato...
D: e che spiegazione le fu data?
R: niente, prese e giro' l'angolo... c'era il mio funzionario che mi ha mollato il panino e mi ha detto "stai calma"...
D: non ho altre domande...

[ esce ]

P: chi c'e' come teste da sentire?
A: se e' arrivato il dr. costantino...

[ entra Giovanni Costantino ]

R: [generalita' e giuramento]
A: (Zucca) buon giorno, lei era stato originariamente citato dalla difesa. io mi limitero' a chiedere chiarimenti su circostanze ben specifiche. le faccio una domanda generale per ambientarla. le chiederei di specificare quali compiti aveva nelle giornate del g8 di genova e quali erano i suoi riferimenti istituzionali?
R: il mio riferimento istituzionale e' il prefetto andreassi che aveva il compito di coordinare le attivita' del g8. durante il g8 in realta' io ho svolto un compito di supporto a questi impegni del prefetto andreassi, tuttavia devo chiarire che mentre nella fase preparatoria c'e' stato molto lavoro, durante le giornate del g8 c'erano compiti diversi e le persone che avevano il mio ruolo erano piu' defilate, senza attivita' piu' precise.
A: i vertici erano cmq riuniti all'epoca durante le giornate?
R: si si.
A: il prefetto andreassi l'ha definita aiutante in campo, si riconosce in questo ruolo?
R: eh eh... credo di capire cosa intendesse il dr. andreassi. si...
A: nella giornata del sabato 21, nella tarda mattinata lei ha avuto modo di occuparsi di un evento particolare che riguardava un furgone dal quale si vedeva venivano estratte e distribuite armi improprie ai manifestanti? ricorda questo episodio e puo' dire come e' intervenuto?
R: lo ricordo e non l'ho seguito di persona sul lugoo ma dai monitor, lei ricordera' c'erano degli elicotteri e vidi dai monitor che c'erano delle persone che caricavano i bastoni su un camion... ne parlai non ricordo bene con quale funzionario che era stato delegato a cercare di bloccare la cosa, mi pare fosse scrofani, che mi disse il magistrato per autorizzarci vuole una nota scritta, cosa che io feci... piu' o meno questo e' stato il mio compito.
A: ho una annotazione a sua firma. vorrei mostrargliela.
D: (COrini) [polemica in cui vuole dire al pm come fare uan relazione]
R: la relazione e' mia.
A: ricorda in quale occasione ebbe a fare questa annotazione e perche' le venne chiesta? lei ha appena riferito che il dr. scrofani...
R: era un funzionario della squadra mobile di milano...
A: lei ha detto che il funzionario che lei ha detto essere il dr. scrofani le aveva detto che il magistrato aveva richiesto un qualcosa...
R: si confermo. noi sostanzialmente noi abbiamo visto...
A: la domanda e' "cosa ha visto si e' tradotto nella sua annotazione"?
R: non capisco la domanda.
A: lei ha detto che il magistrato aveva bisogno di qualcosa per poter intervenire...
R: si. siccome il collega non aveva assistito alla scena, era in un altro posto, mi ha chiesto se avevo visto questi bastoni, io dissi di si, il collega mi chiese di fare una annotazione, e io dissi di si e la feci...
A: lei puo' affermare che quanto le e' stato richiesto e' nell'annotazione....
D: c'e' opposizione...
P: snetiamo dal teste quello che aveva visto e quanto ha scritto
R: io avevo visto persone che armeggiavano con un camioncino. visto questa attivita' si ritenne opportuno di avvertire i colleghi per farli intervenire, con l'accordo del prefetto andreassi. a quel punto il collega mi disse che aveva bisogno di un atto per giustificare l'autorizzazione a intervenire, quindi ho scritto questa annotazione
A: quando riceve questa indicazione ha avuto la sensazione che il magistrato sapesse gia'...
D: opposizione...
P: sapeva se il magistrato era gia' al corrente o non lo sapeva?
R: non lo sapevo
A: sapeva se in relazione a questo fatto era programmata una iniziativa di PG? le e' stato detto o ne ha avuto contezza?
R: prima?
A: no, sulla base di quanto rapppresentava
R: sulla base di quanto rappresentavo so che si voleva chiedere al magistrato di autorizzare un intervento
A: e sa cosa e' successo dopo?
R: no.
A: il suo contributo a questo evento si e' esaurito in questa annotazione?
R: si. confermo.
A: lei ha detto di essere stato in contatto anche in quel momento con il prefetto andreassi. sa se il prefetto andreassi ha avuto indicazioni dal capo della polizia circa la necessita' di intervenire per questo evento?
R: non lo so.
A: possiamo dire che con questa annotazione lei chiude la partecipazione a questo evento?
R: si
A: benissimo. lei ha avuto modo di partecipare il sabato a discussioni in relazione all'operazione diaz?
R: dunque... io ho assistito, piu' che partecipato al momento in cui si era concluso il g8, eravamo tutti nell'ufficio del questore in attesa che si compisse il deflusso delle persone. in quel frangente entrarono due colleghi che hanno rappresentato che mentre passavano nella strada o la' vicino alla diaz erano stati oggetti di una sassaiola... era una discussione estemporanea su un fatto che veniva riferito subito dopo che era accaduto.
A: ricorda di chi si trattava?
R: no. ricordo che erano due giovani colleghi come me... mi pare una donna e un uomo.
A: puo' descrivere cosa poi e' successo...
R: sostanzialmente successe quello che succede normalmente. si innesco' una discussione sul da farsi... preso atto che c'era stato questo avvenimento e preso atto che eravamo in una fase termianle delle manifestazioni, bisognava ragionare su come intervenire alla luce di questo fatto specifico... non era una vera e propria discussione, noi stavamo aspettando che il deflusso finisse.
A: si decise qualcosa, pero', ricorda cosa...
R: la linea comune fu quella che dato il fatto occorreva interevenire. io poi ricordo una preoccupazione del prefetto andreassi che da parte mi disse "io sono molto preoccupato perche' l'effetto che questo intervenot puo' avere sull'ordine pubblico"... piu' la gente e' dispersa, piu' le reazioni potevano essere incontrollabili.
A: durante la giornata di sabato lei era venuto a conoscenza di una indicazione di accentuare il momento repressivo ed effettuare arresti?
R: io no.
A: partecipa alle successive riunioni?
R: no
A: cosa sa delle successive riunioni? quanto si trattiene in questura?
R: io mi trattenni un po' in questura. io so che a un certo punto c'erano delle difficolta' perche' sul posto si erano radunati numerosi manifestanti... e peraltro che c'era bisogno di un numero con urgenza...
A: quando ottiene quelle informazioni e' a contatto con andreassi?
R: la situazione a quel punto e' un po' lasca. il prefetto andreassi non partecipa alla riunione di organizzazione dell'intervento, quindi in realta' non ho contatti continui con andreassi. ricordo di aver ricevuto delle telefonate da qualche collega che mi diceva "per favore fai presente che qui c'e' bisogno di ambulanze e mezzi per spostarsi".
A: qualcuno che faceva riferimento a lei...
R: l'unico che ricordo mi telefono' fu murgolo...
A: lei sa murgolo che ruolo avesse?
R: no... guardi, le dico, in quella fase io avevo una posizione molto arretrata... io ho assistito solo a questo primo mom ento di discussione e poi niente...
A: lei ha accennato a comunicazioni che le provenivano da chi operava...
R: credo fosse il dr. murgolo che non potendo contattare altri, che mi disse che c'era bisogno di ambulanze...
A: ha saputo altri dettagli per telfono su quanto era successo?
R: no. non li ricordo.
A: una volta che lei vide tornare i funzionari che si erano recati sul posto...
R: si... non ricordo bene chi ho visto... credo di essere rimasto la'...
A: al ritorno di questi funzionari, lei e' stato in grado di conoscere, di sapere cosa era successo e cosa si sarebbe fatto? se si stava procedendo all'arresto di persone e quante o no?
R: credo di averlo saputo in maniera piuttosto generica... non credo di aver interloquito con nessuna delle persone che hanno proceduto...
A: [...] puo' riferire qualche circostanza particolare rispetto all'operazione...
R: se ha domande precise...
A: le sue risposte mi lasciano dire....

[ polemiche tra Romanelli e Zucca ]

C: (Passeggi) solo una precisazione. lei ha riferito questa scena delle due persone che entrano riferendo la sassaiola. riesce a collocare cronologicamente nel tempo questo evento?
R: no. mi spiace.

D: (Romanelli) noi gradiremmo vedere la relazione.
D: (Corini) intanto faccio qualche domanda io. dr. costantino... ho preso un po' di appunti. la mattina del 21 luglio lei era in servizio persso la COT?
R: guardi, io non ricordo se ho visto questa scena dalla cot o...
D: la domanda e' diversa. era in servizio presso la COT?
R: ero in servizio presso la questura... non avevo un compito preciso
D: quindi non e' stato in COT?
R: ci sono stato alcuni momenti, altri no
D: il suo compito specifico quale era la mattina?
R: io avendo supportato il dr. andreassi nei giorni precedenti non avevo un compito specifico. non trovera' un ordine di servizio con un mio compito specifico.
D: va nella COT per suo libero arbitrio?
R: vado in COT perche' ci va il prefetto andreassi.
D: il prefetto andreassi era in COT il 21 luglio?
R: credo di si, ma non so se per tutto il periodo...
D: io le ho chiesto se ci va.
R: sicuramente.
D: nella mattinata del 21, nella prima parte, intorno alle 11, lei vede questa immagine videoripresa. corretto?
R: si
D: questa immagine ha portato nel corso della mattinata a una serie di interventi, che hanno coinvolto anche importanti risorse della PS. ricorda?
R:s i
D. puo' dire di cosa si tratta?
R: io ricordo che furono mandati dei colleghi per cercare di bloccare le persone che stavano armeggiando intorno al furgoncino...
D: non ricorda di una perquisizione che si tento' e poi si esegui' in via maggio?
R: in dettaglio no. non ricordo.
D: non ricorda se su ordine della questura si era cercato di perquisire questo posto con 350 uomini del reparto mobile
R: no. io non lo ricordo. tenga conto che il mio compito si limita a quella annotazione.
D: ricorda se ci fu un importante contingente?
R: ricordo che fu mandato un contingente...
D: ricorda se questo contingente venne respinto per la resistenza?
R: no. non lo ricordo
D: in merito all'intervento, lei nulla sa su questa perquisizione?
R: no
D: senta era con lei in servizio il dirigente D'Agnano?
R: guardi non credo... non so se non ricordo il nome, ma l'impressione e' la prima volta che lo sento...
D: venendo alla fascia serale. riferisce di avere avuto notizia di questa aggressione... corretto?
R: si
D: a questa notizia segue una riunione, lei dice a livello apicale...
R: no. la notizia arriva quando siamo tutti nella stanza del questore, dove eravamo tutti ad aspettare il deflusso, e c'e' questa discussione, ma non e' una riunione.
D: nella stanza del questore chi era il funzionario piu' alto in grado?
R: il prefetto andreassi credo...
D: lei conosce il dr. murgolo?
R: si
D: sa se murgolo venne aggregato a genova su richiesta di andreassi?
R: non lo so
D: ricorda se murgolo venne inviato alla diaz su richiesta di andreassi?
R: guardi... credo... ma non sono sicuro... credo che gli abbia detto "vai a vedere che succede"... ma non posso saperlo con certezza...
D: ci arriviamo... il prefetto... lei con il suo telefono ha filtrato molte comunicazioni per il prefetto.... il prefetto si interfacciava con lei?
R: no no. io non le filtravo. il collega non potendo contattare il prefetto, ha chiamato me, pensando che potessi passare la comunicazione...
D: cioe' i colleghi cercavano lei se non potevano parlare con il prefetto...
R: si, non molti colleghi...
D: in particolare con murgolo....
R: si mi ha chiamato alcune volte...
D: io ho 15 telefonate tra le 00:30 e le due e rotte... quindi c'e' stata una rleaizone piu' fitta
R: evidentemente...
D: si ricorda che cosa le disse murgolo?
R: io quello che ricordo e' quello che ho detto prima... il numero delle telefonate credo sia spiegabile con la concitazione del momento. lui chiamava dicendo "guarda che qui si sta radunando un sacco di gente e c'e' bisogno di ambulanze".
D. murgolo riferi' al dr. andreassi che c'erano state resistenze?
R: a me?
D: a lei o a andreassi?
R: guardi la cosa era scontata dalla concitaizone..
D: io voglio che mi dica cosa ha sentito lei
R: no io no. mi disse a me queste due cose
D: quali due cose?
R: che si stava radunando gente e che c'era bisogno di ambulanze.
D: le riferi' qualcosa circa il ritrovamento delle molotov?
R: credo di no.
D: ci pensi bene.
R: no. non credo. credo di aver saputo delle bottiglie il giorno dopo alla conferenza stampa
D: il dr. murgolo non parlo' della necessita' di avere dei pullman per trasferire gli arrestati?
R: si si. anche quello.
D: e che cosa servivano i pullman?
R: per trasportate le persone...
D: che tipo di persone...
R: mmmhh... la prego controlli la durata dlele comunicazioni... glielo dico per rappresentare il momento
D: sei sono di un minuto, le altre piu' brevi... a me interessava solo sapere cosa le ha detto murgolo... possibile che le parli solo di ambulanze?
R: guardi, si... io ricordo che aveva una fortissima esigenza di avere queste ambulanze...
D: scusi, ma siccome la continua a chiamare anche alle due, le ambulanze sono finite... di cosa stavate parlando?
R: non ricordo cosa mi chiese.

D: (Romanelli) restituisco l'annotazione.
P: altre domande? no?

P: lei ha parlato... eravate riuniti nell'ufficio del questore in attesa del deflusso... chi c'era?
R: io ricordo andreassi, la barbera, il questore, il dr luperi credo...
P: e in questa riunione non c'e' stata una vera discussione ma si e' parlato di cosa fare. ha anche detto che il prefetto andreassi ha esposto alcune perplessita'. ma chi voleva intervenire?
R: alla fine credo che tutti stante le circostanze ritenevano che un intervento potesse essere fatto, ma i dubbi riguardavano le conseguenze...
P: quindi le perplessita' non incidevano sulla decisione di intervenire...
R: in un certo senso
P: quindi la decisione era intervenire qualunque fossero le conseguenze...
R: non qualunque fossero le conseguenze... l'intervento lo fai con maggiore o minore preoccupazione... fu vissuto come un atto dovuto...
P: in questa riunione ricorda se qualcuno fu qualcosa di particolare? andare a verificare cosa era successo?
R: no. non lo ricordo
P: poi invece ha detto che durante la notte ha ricevuto telefonate dal dr. murgolo... che chiedeva ambulanze e veicoli per persone... persone di che genere?
R: arrestati... penso.

D: (Romanelli) lei era presente quando decisero l'interventoa lla diaz?
R: no. io ero presente alla prima riunione. lei si riferisce alla riunione di divisione dei compiti. io ero presente al primo incontro dove si riferi' della sassaiola...
D: in quella riunione era presente canterini...
R: io non c'ero a quella.

[ esce ]

P: testi non ne abbiamo piu'. quindi possiamo fare le dichiarazioni spontanee

[ dichiarazioni di Fabrizio Ledoti ]

FL: innanzitutto nomino anche l'avvocato Ignazio La Russa difensore. sono vicesovrintendete della PS con 15 anni di servizio. ho cambiato vari uffici, ho fatto parte per piu' di un anno dell'ufficio che si occupa dell'arruolamento, un ufficio che richiede doti di riservatezza ed equilibrio accentuati. per quanto riguarda il servizio svolto a genova, siamo arrivati il lunedi', con il VII nucleo del primo reparto mobile. i primi giorni abbiamo fatto addestramento, come avevamo fatto per circa tre mesi. il giovedi' abbiamo prestato servizio durante una manifestazione pacifica, il venerdi' la manifestazione piu' violenta, dove ci sono stati piu' scontri e dove siamo venuti a contatto varie volte con i manifestanti, nell'ambito del quale ho fatto anche due arresti. Poi il sabato siamo stati in servizio di riserva, e poi la sera siamo stati messi in liberta'. Poi nella serata el sabato mentre mangiavamo sono stato chiamato dall'Isp. Tucci, come gia' detto in precedenza, e praticamente avvertito di riunire la squadra per andare a effettuare un servizio straordinario, che non era stato previsto prima. abbiamo fatto una riunione fuori dalla questura, dove c'erano vari funzionari, e dove ci e' stato detto che all'interno dell'edificio c'erano persone anche pericolose, che bisognava entrare e bonificare l'edificio. siamo arrivati con i mezzi lontani dalla scuola, siamo arrivati al cancello che era chiuso, abbiamo avuto bisogno di tempo per aprirlo dato che era chiuso con catene. una volta superata la prima barriera, io sono entrata nella parte sinistra della scuola, insieme a stranieri e zaccaria, e ci siamo trovati di fronte una barriera. durante l'abbattimento di questa porta siamo stati fatti bersaglio di lancio di oggetti, infatti sia io che zaccaria abbiamo dato ordine di alzare gli scudi, per proteggerci. una volta entrati abbiamo fatto uso di un banchetto per entrare... siamo stati aiutati a spostare altre barriere messe li' da altri colleghi che erano gia' entrati nello stabile... io allora mi sono lanciato sulle scale nella parte sinistra dell'edificio. siamo saliti io, la mia squadra con altro personale in atlantica e con le pettorine. ho incontrato la prima resistenza, mi ha tirato oggetti, l'ho bloccato e l'ho consegnato a personale in borghese. ho continuato a salire le scale e ho trovato altra resistenza. questa persona mi ha attaccato con un manico di piccone, e' stata bloccata, ho fatto uso del materiale in mia dotazione, del baton, come viene chiamato, e' un manganello che abbiamo usato solo in quella occasione, diverso dal manganello normale, come materiale e per il suo uso. anche il secondo e' stato bloccato e ho continuato a salire. nel tragitto ho notato personale sia in borghese, che in atlantica che effettuava servizi di normale amministrazione in quei frangenti... ho notato anche un collega in borghese che usava lo sfollagente su una persona, pero' vista la concitazione dell'intervento e la situazione dei giorni precedenti non ho dato peso. al terzo piano c'era gia' altra gente, e c'era una ragazza spaventata, l'ho presa e da quel momento il mio intervento operativo e' finito, perche' l'ho portata fino al piano terra, proteggendola. eravamo tutti collegati via radio e ho ricevuto da parte del dr fournier, il mio vice capo, l'ordine di riporrre il baton e di scendere sotto. io ero con questa ragazza sotto braccio e sono sceso. mentre scendevo giu' sono stato anche io colpito da credo che siano state manganellate... non lo so perche' ero girato e con il casco e non so se fossero intenzionali o meno... e oltre a me hanno colpito anche la ragazza. dopodiche' sceso a pian terreno, ho consegnato la ragazza e sono uscito. abbiamo fatto una riunione fuori nel piazzale con il nucleo e niente, poi... devo dire che durante l'operazione specialmente quando abbiamo alzato gli scudi ho avuto un collega che si e' ferito a una mano, e alla fine di feriti eravamo in tre della mia squadra... io sono rimasto ferito nella seconda collutazione, una distorsione al ginocchio... mentre quando siamo scesi io sono stato colpito non so se sulla schiena o sul casco, mentre la ragazza sulla nuca... poi niente non ho altro da dire.

[ esce ]

[ dichiarazioni di Pietro Stranieri ]

PS: innanzitutto nomino anche l'avvocato La Russa come difensore. sono vicesovrintendente della PS con 15 anni di servizio. di Op ne ho visto tanto, dallo stadio, alle manifestazioni. noi siamo arrivati a genova il lunedi', fino al giovedi' abbiamo fatto ulteriore addestramento, la parte finale di un addestramento di tre mesi fatti in sede. il giovedi' c'e' stat una manifestazione pacifica, mentre il venerdi' abbiamo partecipato a scontri anche violenti, e abbiamo arrestato due persone, con Ledoti. Il sabato non siamo stati interessti da nessun tipo di scontri, senza intervenire. La sera eravamo a cena quando vidi il dr. Donnini che parlava con il dr. Canterini. dopo diche' il comandante si rivolse a noi chiedendoci un servizio non ordinario, che andava al di la' della giornata, fare una irruzione con sgombero di una scuola. non c'e' stato detto nessun modus operandi. ci siamo radunati, e siamo andati di fronte alla fiera del mare, dove vidi il dr. canterini che parlava con altri funzionari, tra cui un funzionario calvo di 185 e robusto, da cui canterini ci stacco e ci disse di andare alle caravelle. ci divisero in squadre, io fini' con il dr. fournier, che mi disse che dovevamo andare in una scuola, la diaz, e dobbiamo andare subito al terzo piano perche' ci sono persone pericolose, anarco-insurrezionalisti, ma nessun modus operandi. di solito si fa un briefing prima di uno sgombero per sapere che tipologia di intervento si deve fare, le zone per impedire la fuga ecc. questo non e' successo quella sera. siamo partiti con fournier che aveva come persona di riferimento un altro funzionario basso magro calvo, della digos di genova. siamo scesi in via nizza. dopo circa 600 m dalla scuola, circa... per fare uno sgombero e' una distanza elevata. ho sentito dalla radio del funzionario digos delle voci confuse che non ho capito bene, e subito dopo il dr. canterini diceva al dr. fournier di intervenire che loro erano gia' in azione. siamo saliti per via cocito e all'altezza di via trieste il nostro funzionario digos si blocco' perche' vedemmo scappare in lontananza dieci persone in fila indiana. quando di solito procediamo a una carica scappano alla rinfusa, queste scappavano in fila indiana, vestiti di nero, presero una macchian una golf di targa straniera. ci fermammo e il funzionario voleva andare avanti dritto senza curarsi della situazione che avevamo verificate. abbiamo seguito fournier e siamo andati verso via trieste... quando abbiamo girato in via battisti, c'era il ducato che aveva appena sfondato il cancello. c'erano altri reparti come il reparto prevenzione crimine, e personale in borghese con il casco, e altri in borghese con la pettorina. siamoa rrivati nel cortile della scuola, e tutti i primi arrivati cercavano di sfondare il portone centrale. se io vedo questo allora cerco di bonificare le parti che non sono ancora state occupate, e siamo andati con ledoti e zaccaria al portone a sinistra. io e ledoti prendemmo un bancone vicino e cerchiamo di sfondare... mentre sfondiamo vedo cadere un pezzo di palanca, e quindi gli uomini si mettono a protezione con gli scudi. appena sfondiamo la porta con il bancone all'interno c'erano gia' persone con la pettorina e una persona con la divisa e il cinturone nero. siamo entrati e ci sono state piccole collutazioni, quindi senza uso del tonfa... sulla destra la porta centrale erano gia' entrati e quindi era bonificata, sono andato ai bagni, e non c'era nessuno. sono stato un minuto... sono uscito con una parte della mia squadra, e un'altra parte non era piu' sotto il mio controllo, c'era troppa gente. salito al primo piano sono andato ai bagni, c'era una ragazza bionda, con la carnagione chiara e una magliettina verde. era carina e senza lesioni, impaurita. l'ho presa e l'ho fatta portare giu'... sono andato al secondo piano, e vedevo in fondo un ragazzo che era stato colpito alla testa e che veniva colpito dai colleghi in borghese che nel passaggio continuavano a picchiare (TA). nel frattempo vedo anche altri uomini che mi sfilano di fianco... io di solito sono in testa alla squadra e metto in coda l'agente piu' anziano... ho poi sentito il dr. canterini che ci diceva di compattarci. sono andato nei bagni anche li, dove ho notato che c'era un crocefisso spezzato che era stato usato come scopettone, l'ho preso e lo misi nel lavandino... lo stesso crocefisso l'ho visto in una pozza di sangue in una immagine del tg5. quando sono sceso mi sono ricompattato con la squadra. non ho altro da dire.

[ esce ]

[ dichiarazioni di Zaccaria Emiliano ]

ZE: nomino come avvocato Ignazio La Russa. sono vicesovrintendente di PS, per la prima volta imputato in un processo. ho 14 anni di servizio e ho prestato servizio in varie citta', roma, agrigento, firenze, e dal 99 ancora a roma, come reparto mobile, dove oltre a fare servizi che hanno dettagliato i miei colleghi, facciamo anche servizi di pubblico soccorso, come l'alluvione di sarno e la frana di quindici. nel luglio 2001 formavamo un nucleo sperimentale, denominato VII nucleo, e arrivammo il lunedi'. i primi giorni sono stati giorni normalissimi, li usavamo per addestramento e servizi di OP tipici come i pattuglioni. gli interventi piu' operativi sono stati nella giornata di venerdi', perche' la grossa manifestazione del giovedi non c'e' stato nulla. il venerdi' cariche di alleggerimento e cariche di difesa. il sabato durante tutta la mattina e il pomeriggio siamo stati in giro senza intervenire su nulla. tengo a precisare che ogni tipo di intervento c'era sempre un funzionario della questura di genova, come responsabile del servizio. la sera del sabato stavamo cenando, mi ha chiamato il dr. fournier e mi ha detto di radunare la squadra e contattare i colleghi. in questo raduno ci furono dette delle cose: che saremmo stati usati in un servizio di supporto in una perquisizione di un edificio occupato abusivamente da persone anarco-insurrezionaliste, pericolose, che dovevamo fare attenzione e solo dovevamo mettere in sicurezza l'edificio. quando diciamo mettere un edificio in sicurezza, intendiamo dire, arrivare al piano piu' alto, individuare le persone che lo occupano e renderle inermi, in modo che non possano fare azioni che possano compromettere l'azione di PG che si stava svolgendo. non ci dissero che si trattava di una scuola, ne' che fosse una sede del GSF. qui andammo in questura, perche' c'era il dr. canterini che stava insieme ad altri funzionari della PS a fare un briefing. scese il comandante e ci spiego' quello che dovevamo fare: vi dividiamo in due colonne, il dr. canterini in una, il dr. fournier nell'altra, insieme ciascuna con un funzionario della digos di genova, che ci doveva guidare e doveva essere il nostro tramite con la questura. arriviamo alla diaz parcheggiando a distanza. io mi rendo conto subito che c'e' un nucleo di persone davanti al cancello, e solo avvicinandomi capisco che sono colleghi, e uno in borghese ci indica dove dovevamo andare. arrivammo al cancello ma era chiuso, venne sfondato da un mezzo. nel cortile c'era gente di uttti i tipi, colleghi in borghese, con la pettorina, con la divisa atlantica, autisti di funzionari, personale in borghese, tutti riconoscibili perche' vestiti in giacca e cravatta e postura determinata. io mi trovavo di fronte al portone centrale, c'erano tanti colleghi e mi sono diretto sul lato sinistro, per cercare di aprirci un varco. abbiamo provato anche con un banco a sfondarlo ma siccome i vetri della porta erano di tipo inglese con la retina di metallo non ci riuscivamo [ma dove?, ndr], ci siamo messi a testuggine per evitare una sassaiola, io dentro scorgo un collega in borghese che ci aiuta ad entrare. davanti all'ingresso c'era un armadio... io mi dirigo a destra che collega con la palestra, e ci sono andato perche' notavo delle persone che venivano contro e mi sono reso conto quando mi sono trovato a contatto che era una persona di mezza eta' con le mani alzate, e non era pericoloso, mi sono girato e sono tornato verso le scale, per cercare di fare la bonifica... andavo verso la scala per bonificare l'edificio e mentre salivo mi e' caduto addosso qualcosa, come una lavagnetta e dei pezzi di intonaco... cose del genere... mentre salivo cercavo di farmi largo ma nello stesso tempo mi guardavo intorno per vedere cosa succedeva. mentre varco l'altezza del primo piano, ho notato che il piano era sicuro per noi, con un numeroso gruppo di colleghi, e quindi senza bisogno di altre forze, e si fronteggiavano con le persone di quel piano. allora cercai di proseguire, ma subito senti' alla radio il dr. fournier che disse di riporre il baton e tornare giu' schierati di fronte all'edificio. io ho detto alla squadra di uscire, ci raduniamo. e tengo a precisare che ne' io, ne salvatori che mi disse di essere stato colpito sul naso, siamo stati feriti o abbiamo avuto collutazioni fisiche con nessun occupante. mi sono radunato e mi sono reso conto della gravita' dei feriti solo quando vidi il numero di barelle che entravano e uscivano dalla scuola. solo in quel momento mi sono reso conto del numero dei ferriti e sono rimasto molto molto meravigliato. ho finito. grazie.

[ esce ]

[ dichiarazioni Cenni Angelo ]

CA: nomino l'onorevole La Russa come avvocato. io mi sono arruolato nel corpo della PS nel 1978, quindi quest'anno sono 30 anni. ho svolto diverse mansioni, la prima della mia carriera e' stato con il reparto celere di padova, poi sono stato trasferito a grosseto in questura, e poi sono riuscito a tornare a roma. li' ho svolto servizio nei commissariati, ma poi sono stato scelto per essere infiltrato all'interno dell'universita' degli studi di roma. da li' ho svolto diverse mansioni senonche' il funzionario addetto venne trasferito a un reparto scorte e mi porto' con lui, e poi da li' feci il corso per le scorte, ho scortato diversi magistrati e uomini politici, tra cui l'on. berlinguer, e nell'occasione della morte dell'on. berlinguer ero braccio destro di arafat. preciso che in quel periodo arafat aveva un mandato di cattura internazionale. sono stato trasferito alle scorte postale, subito dopo l'eccidio delle br. successivamente a quello ho avuto un nuovo trasferimento alla camera dei deputati. ho vinto un concorso per vice sovrintendente e sono stato trasferito al reparto mobile di roma nel 1995. questa e' la mia storia professionale. in questi 30 anni di servizio non ho mai avuto una denuncia, non ho subito processi, non ho mai avuto sanzioni disciplinari, ho sempre eseguito gli ordini legittimi. nel 2001 siamo stati addestrati per tre mesi a roma, non solo a castro pretorio, ma anche un'altra caserma. un addestramento intenso, particolare, perche' era basato per entrare nel corteo per isolare questi famosi black block. trovavo strano in tanti anni di servizio perche' se un corteo di quell'entita' non vuole fare entrare 70 poliziotti non li fa entrare. ho posto domande e mi e' stato detto di addestrarmi e basta. e cosi' ho fatto. vorrei precisare che il corso e' iniziato con il governo di centro sinistra, e tutto il materiale che ci e' stato dato, ci e' stato dato in quel periodo, dalle radio, alle protezioni che erano nuove, ai caschi nuovi che ci hanno effettivamente salvato in diverse situazioni. per arrivare a genova, siamo arrivati circa una settimana prima, continuando l'addestramento, per prendere fiato piu' che altro, dato che si e' capito subito che avremmo dovuto correre molto. c'e' stata la prima manifestazione pacifica, con persone che hannos filato in maniera ordinata, e senza insulti verso di noi, neanche. il giorno dopo purtroppo hanno cominciato a fare tutte le devastazioni della citta' che tutti i giornali hanno riportato. l'ingaggio e' stato forte. due ragazzi della mia squadra hanno subito una molotov addosso, erano diventate delle torce umane, nessuno di noi ha pensato di sparare, anche se si poteva, dato ceh era legittima difesa, i due colleghi sono stati spenti, si sono rimessi nel gruppo e hanno continuato a fare servizio. tanto per far capire che gli uomini che io comandavo sono stati anche degli eroi, hanno fatto piu' di quello che dovevano fare. il giorno seguente siamo andati per genova inseguendo situazoini particolari e quando arrivavamo non c'era nulla. tutto il tempo siamo stati in una caserma della stradale, non mi chiedete dove che non conosco genova. il pomeriggio e' passato cosi'... alla sera ci siamo ritrovati in questo ristorante, talmente che siamo arrivati tardi che non ci siamo manco fatti una doccia e abbiamo trovato ben poco da mangiare. ero a fianco del comandante fournier, quando improvvisamente si avvicina canterini che ci dice che dobbiamo fare una perquisizione in un locale. io ho cercato di dire a fournier di non andare, perche' non ce'rano tutti gli uomini e il personale era stanco. c'erano altri reparti freschi e non capivo perch'e usare il nostro personale. fournier ha provato a chiedere a canterini di non andare, per ben tre volte, e alla fine canterini ha detto che era un ordine. ci siamo alzati siamo dovuti andare. abbiamo fatto una riunione, ci hanno detto che cercavamo dei terroristi, io ho chiesto delle foto per capire chi erano, e pure sta volta la risposta e' stata negativa. ci hanno detto: dobbiamo andare in questa scuola, sarete divisi in due gruppi capeggiati da persone della questura che conoscono il territorio, vi porteranno vicino alla scuola e li' attenderete. arriviamo, ci mettiamo in due colonne. prendo lo stradario perche' altrimenti mi confondo. percorriamo via nizza, ci mettiamo su una strada... via trieste, in salita. ci fanno scendere a 300 m su questa strada, e' in salita, ervamo stanchi. i mezzi non ci hanno portato vicino alla scuola, ma in via cocito.... si sono fermati li'... l'ultimo pezzzo si e' fatto di corsa, ancora oggi sono grosso ero stanco e sono rimasto indietro... nel momento in cui sono arrivato al cancello, il cancello era stato aperto, e mi sono reso conto che i mezzi e gli autisti erano rimasti indietro. ho dato ordine ad albonetti di proseguire con la squadra e io sono tornato a raccogliere le eprsone che erano rimasti ai mezzi. quando sono tornato indietro inviece ho scoperto che avevano sentito il mio ordine ed erano arrivati alla scuola. quando mi sono girato verso la scuola, ho visto dal retro della scuola ho visto una trentina di persone incappucciate di nero con dei caschi. e li' ho pensato che era strano, e che stavano uscendo tutti, e l'ho segnalato ma non mi ha sentito nessuno. L'ho detto anche nell'interrogatorio, e ho puntualizzato che non scappavano in maniera disorganizzata, ma in maniera organizzata, quasi marciavano, e il primo aveva un bel passo, e sapeva dove andare. nei giorni successivi sono andato a vedere la strada e mi sono reso conto che quello non era una via, ma un viadotto, che da su un vicolo, e che porta a una strada. chi guidava sapeva dove andava, e chi lo seguiva si fidava, non so chi fossero, ma sapevano quello che facevano... pero' sembra che interessi noi che siamo entrati e non quelli che sono usciti, signor presidente. Il personale era gia' entrato e ho notato che c'erano gia' persone della mia squadra che erano rimasti contusi, e ho pensato bene che le persone contuse si dovessero allontanare. ho proseguito insieme ad albonetti, sulle scale, e trovo di nuovo un mio componente della squadra che mi dice di essere contuso, e non le posso precisare... lui riferiva di aver avuto un banchetto addosso... e siccome zoppicava ho preso due ragazzi della squadra e l'ho fatto accompagnare fuori. ho proseguito, ormai la squadra eravmao rimasti io e albonetti. sono adnato sulle scale, stavo per arrivare al secondo piano, ho sentito il dr. fournier che ordinava di riporre il tonfa e di uscire dalla scuola. per scrupolo ho continuato fino al seconod piano, mi sono affacciato, l'azione era ferma: c'erano persone a terra, c'erano persone in piedi, c'erano persone con la kefiah della polizia, qualcuno con il fratino; non ho visto compiere azioni contor le persone ferme, l'operazione era terminata, e insieme all'asssistente albonetti sono sceso dalle scale. per scrupolo, siccome mi ero reso conto che nel sottoscala non c'era andato nessuno, sono sceso, c'erano dei caschi, degli zaini, c'erano porte aperte e due porte in ferro. mi sono accertato se qualcuno stava li' dietro, ma le porte erano regolarmente chiuse. sono uscito dal sottoscala. queste mie dichiarazioni sono state usate nella sentenza per le persone che sono state arrestate dentro. Sono uscito e con albonetti incontro per primo il comandante canterini, che mi ordina di portare via dei ragazzi, penso i primi, che non avevano ferite. ho fatto opposizione perche' ho rappresentato che era meglio non portarli con il nostro ducato, dato che c'erano anche delle armi. ho visto in quel momento che canterini si e' relazionato con un altro funzionario che non so chi fosse, e tornando indietro, mi ha ribadito che quello era un ordine, io ho ribadito che avevo persone contuse, ho dovuto eseguire l'ordine, e ho trovato un mio ducato fuori dal cancello, con questi ragazzi che non erano feriti con le braccia e le mani sopra la testa, erano stranieri perche' non riuscivo a comunicare con loro... ho cercato con i gesti di far capire di abbassare le mani... c'era una ragazza che era preoccupata, avevo bottiglie d'acqua e gliel'ho passato, un momento per abbassare la tensione. sono tornato poi alla fine perch'e non sapevo neanche dove stava la questura, e ho chiesto di essere scortato fino alla questura. mi hanno dato una macchina della prevenzione che mi ha scortato in questura, ho fatto scendere questi ragazzi e c'era l'isp. capo fenile, che mi chiese chi sono dove vanno dove vengono, e io ho detto: "mi hanno dato disposizione di portarli in questura e io l'ho fatto, devo tornare a prendere i miei contusi". la collega ha accettato, li ho messi nella sala nell'atrio, una ragazza doveva andare al bagno ed e' stata accompagnata da personale femminile. stavo per tornare indietro e ho chiesto di essere accompagnato, non e' stato possibile, ho cercato di mettermi in comunicazione con la COT, ma da quel momento le comunicazioni si sono praticamente interrotte perche' si accavallavano. in piu' c'era stato un preavviso che alcuni manifestanti sarebbero arrivati alla questura, allora ho preferito rimanere li' ad aspettare il contingente. ho aspettato molto, poi e' tornato il contingente, sono tornati i miei ragazzi contusi, e la serata e' finita e i ragazzi sono stati medicati. e la serata e' finita. questo e' quanto io mi ricordo e per quanto mi riguarda ho fatto. se qualcuno vuole farmi delle domande....

[ polemiche sulla tardiva decisione di rendere esame, dato che degli imputati sono stati acquisiti i verbali e l'imputato ha fatto dichiarazioni spontanee ]

[ stendiamo un velo pietoso sugli strafalcioni di porciani e romanelli circa il cpp ]

A: ritengo che proceduralmente non sia corretto, e in diritto faccio opposizione, non intendo oppormi nel merito. e penso che sia fuori dalla teoria del leale dibattimento.

[ pausa per deliberare sulla buffonata di porciani e company ]

[ una pausa di un'ora per una cosa che per tutti e' evidente ]

P: vista la disponibilita' di cenni angelo di sottoporsi ad esame, vista la richiesta delle difese e viste le osservazioni del pm, viste le sentenze della suprema corte, [...] rigetta la richiesta di sottoporre ad esame delle difese.
P: a questo punto?

D: (Iunca) mi ha chiamato l'avvocato Perugini pregando di segnalare al tribunale che il teste di cui residuava l'esame sarebbe disponibile a comparire in una udienza precedente, il 3 aprile possibile solo a fine udienza, o in udienze successive.
P: c'era una richiesta tra l'altro di sentire un teste per il 2... non c'e' l'avvocato raimondo? no? ah no era spontanee dichiarazioni.
A: non conosciamo il nome del teste di perugini
D: annibale locatelli
P: allora fissiamo il 2 aprile per sentire dominici e francione; mentre il 3 aprile vengono 3 dei capisquadra e locatelli. poi chiudiamo.

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[ si discute della riunoine del processo gava-troiani al corrente procedimento ]

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