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[processo diaz] trascrizione CXLII udienza - dichiarazioni Dominici

TRASCRIZIONE SOMMARIA - CXLII UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[ entra Michele Francione ]

R: [giuramento e generalita']
D: (Romanelli) che attivita' svolge attualmente? e' ancora in servizio?
R: no. non sono piu' in servizio, sono nel settore della sicurezza internazionale.
D: invece al tempo del g8 di genova che attivita' svolgeva? e' venuto a genova? come e' stato impiegato?
R: ero sottotenente e comandavo un plotone a genova.
D: impiegato in OP?
R: si
D: il 21 luglio ha svolto attivita' di servizio?
R: le date non le ricordo...
D: parlo dell'attivita' di perquisizione alla diaz
R: noi ci hanno chiamato che dovevamo andare li' alla diaz... mi ricordo che sono arrivato li' con i cc e gia' sul posto c'era la polizia delle ambulanze, ma io non ho fatto perquisizioni...
D: come era formato il suo contingente?
R: 4-5 marescialli e una trentina di cc.
D: un plotone?
R: si
D: ci puo' dire con precisione cosa ha visto quando e' arrivato?
R: c'era confusione, c'erano le ambulanze e cominciavano a portare fuori le persone. noi dovevamo semplicemente fare un cordone umano per garantire l'uscita dei poliziotti, c'era molta agitazione dall'altro lato. e abbiamo fatto quesot, poi siamo andati via.
D: davanti al cancello della scuola diaz?
R: si
D: ci puo' ricordare qualche fatto particolare?
R: abbiamo cercato di fermare i manifestanti che volevano colpire i ps.... e basta...
D: ha visto lancio di oggetti?
R: si. io ho ricevuto una pietra grossa cosi' che veniva dalle'dificio di fronte alla diaz [mima una grandezza di circa 30-40 cm...., ndr]
[...]
D: lei ha potuto vedere chi ha lanciato questo sasso?
R: no
D: e come mai dice dalla scuola di fronte?
R: perche' arrivava in quella direzione
D: da pian terreno da un piano da dove?
R: da un piano... c'erano molte persone affacciate sulle finestre...
D: ha verificato che c'ernao persone?
R: si certo...

D: (Iunca) visto che averbale non rimangono le immagini ha indicato le dimensioni della pietra lanciata, puo' specificare le dimensioni?
R: una quindicina di centimetri....
[ chissa' come e' sopravvissuto...]

C: (Taddei) volevo soltanto chiedere se poteva precisarci in quale ora si e' recato, se lo ricorda...
R: credo verso l'una o le due... era tardi... noi eravamo nella zona rossa e dovevamo smontare invece ci hanno portato li'...
C: una e trenta o le due?
R: io sinceramente l'orario precisamente non lo ricordo... era tardi...
C: aveva indicato un orario dell'una e trenta o successiva...
R: se avevo detto cosi'... mi ricordavo bene
C: la perquisizione era gia' ultimata?
R: io ricordo che stavano uscendo le persone in ambulanza e che noi dovevamo proteggere l'uscita dei poliziotti...
C: le chiedevo se ricordava qualcosa circa la perquisizione...
R: non saprei
C: nel verbale dice "la perquisizione era gia' ultimata e la polizia era andata via"....
R: beh lo confermo. i ricordi erano piu' freschi....

P: lei aveva il casco?
R: si
P: questa pietra ha colpito il casco?
R: si
[...]
R: ho sentito anche il collega davanti a me che ha sentito una botta e mi ha visto traballare...
P: lei era rivolto con le spalle alla diaz e di fronte alla pascoli?
R: si

RC: (Salvemini) lei stava indossando il casco in quel momento?
R: io avevo messo la maschera antigas e stavo indossando il casco...
RC: perche' stava mettendo la maschera antigas?
R: noi avevamo l'obbligo di mettere la maschera antigas
[...]
R: i ps erano gia' andati via quando io sono arrivato... prima di noi e' arrivato un altro reparto...

[ esce ]

D: (Iunca) per esaurire l'argomento testi. era citato per domani il teste Locatelli. ci e' stata inviata una documentazione per cui Locatelli e' impossibilitato a comparire. ci sarebbe la richiesta di acquisire i verbali degli interrogatori. nella mattinata di domani se il pm presta il consenso noi produrremmo questi due interrogatori...
A: (Cardona) solo pro forma ci riserviamo, ma gia' da adesso sull'interrogatorio non c'e' opposizione... sulle indagini difensive non abbiamo avuto modo di vederle. mentre la sciogliamo oggi su Mazzocchi nel senso che diamo il consenso sul verbale...

P: forse c'erano delle spontanee dichiarazioni...

[ dichiarazioni Dominici Nando ]

DN: signor presidente ho chiesto di poter rendere questa dichiarazione perche' durante l'interrogatorio a cui sono stato sottoposto mi sono... ho ricevuot l'impressione con tutto il rispetto che le domande poste in quella circostanza erano rivolte non a conoscere cio' che avevo fatto, ma di ricavare notizie per altre circostanze... e quindi ormai trascrorsi sei anni ritengo giusto fare questa dichiarazione spontanea e raccontare cio' che ho fatto in quei giorni e se mi permette vorrei fare anche una premessa su quanto ha fatto la squadra mobile nei giorni precedenti. come lei ben sa prima dell'evento e' stata pianificata insieme allo SCO una attivita' di controllo sulla famosissima zona rossa perche' la citta' e' stata suddivisa in tre zone e a noi come mobile venne affidato il compito di fare questo controllo nella zona rossa prima della chiusura dei varchi. questa attivita' e' durata un mese, insieme al personale dello SCo aggregato nella circostanze, personale di varie squadre mobili. eravamo un numero consistente. il nostro compito era quello di controllare a tappeto tutta la zona rossa e in particolare verificare la presenza di soggetti particolari, contattare le persone che abitavano in determinate zone, in particolare i percorsi dei capi di stato e dove vi erano obiettivi sensibili. abbiamo raccolto miriadi di notizie che sono risultate utili anche dopo il g8... abbiamo fatto anche arresti e perquisizioni che sono stati utili dopo il g8... e' stata una attivita' che e' stata utile a rivedere la presenza in quella zona di determinati soggetti. quando sono stati chiusi i varchi, i servizi si sono intensificati all'interno. il compito che avevo nella circostanza e' trascritto nell'ordinanza del questore del 12 luglio, dove il questore testualmente scrive nell'ordinanza il dirigente della squadra mobile assicurera' servizi di controllo e vigilanza del complesso abitativo nella zona rossa. questo quello che dovevamo fare oltre alla nostra funzione di intervento in caso di eventi crimiali. una parte del personale l'ho destianto nella zona rossa, altri per gli interventi. io avevo il compito di stare nella zona rossa, mentre il dr. scrofani il mio vice stava fuori.
Arrivo al giorno 21 luglio, c'e' praticamente, il giorno purtroppo successivo all'episodio della.... che e' avvenuto in piazza alimonda, dove e' morto il giovane giuliani. quel giorno sono rimasto nella zona rossa fino a sera tardi, anche perche' intorno alle ore 19.30, alle 20.00, ricevo una telefonata da parte del dr. caldarozzi il quale mi informava [...] che stava per uscire dalla zona rossa per eseguire dei controlli in prossimita' della zona gialla, mirati a individuare soggetti che avevano partecipato a manifestazioni, diciamo delle manifestazioni... cioe' che avevano commesso dei reati... ecco perche' rimango fino a tardi nella zona rossa, fino alle 22.00-22.30... sapevo che il collega non c'era, c'ero io come piu' alto in qualifica...
Rientro tardi la sera del 21, torno in questura, e mentre mi accingo a salire le scale incontro il dr. caldarozzi, che mi dice "vieni anche tu in sala riunioni perche' c'e' uan riunione con tutto il personale, con il prefetto la barbera". Vado in ufficio, poso del materiale, torno in sala riunioni e la riunione era gia' in atto: c'erano la barbera, il questore colucci, ufficiali dell'arma, funzionari della digos, dello sco, ecc. In sostanza abbiamo atteso... stavano raccontando di questo fatto verificatosi nel pomeriggio in cui c'era stato un lancio di pietre nei confronti di macchine della polizia che transitavano li' nel posto eccetera, e parlavano di una perqusizione da fare nell'istituto. aspettavano l'arrivo del dr. mortola che si era recato a fare un sopralluogo. dopo un po' arriva mortola e descrive il luogo, e rappresenta che in prossimita' dell'ingresso aperto c'era un gruppo di 100-150 ragazzi possibile appartenenti al black bloc... vestiti di nero ecc... ci spiega il dr. mortola che la perquisizione si poteva fare e che si potevano costituire due gruppi con personale dei reparti mobile, cc, reparti prevenzione crimine, squadra mobile, digos ecc, che dovevano raggiungere la scuola diaz attraverso due vie, via trento e via trieste. li' sul posto il dr. mortola propone, ma poipresenti c'erano altri funzionari, che intervengono per questa perquisizione, creano questi due gruppi e mettono a capo il dr. mortola e il dr. di sarro. una volta stabilito questo si attende l'arrivo del comandante del reparto mobile il dr. canterini, che a quell'ora era a cena... abbiamo atteso per un po' di minuti. giunto canterini gli venne spiegata la situazione e tutto il personale parte... con il dr. mortola e il dr. di sarro a capo dei due gruppi. vedo che tutti si allontanano verso la scuola diaz. ora io non avevo personale sul posto a quell'ora, ma c'era personale che era di turno nella zona rossa, con i rispettivi funzionari. ma sul posto c'erano caldarozzi, gratteri ed altri. partono tutti verso la diaz. io mi reco dal questore colucci come ogni sera e vado a raccontargli l'operazione che era stata condotta dal mio vice il dr. scrofani nel famoso istituto paul klee, dove sono stati fermati 20 ragazzi, dato che in un furgone trovato nei pressi della scuola c'erano delle mazze ferrate... era stato filmato, prima il reparto mobile si e' recato sul posto poi e' stato richiesto l'intervento della squadra mobile che ha proceduto all'intervento e alla comunicazione del magistrato, al quale ha riferito quanto.... [peccato che poi li ha scarcerati tutti.... ndr]
niente... quindi praticamente siamo arrivati... entro nella stanza del dr. colucci, gli racconto di questa operaizone e parlo anche del reato che e' stato attribuito tra virgolette, lascio il questore e scopro che anche il dr. la barbera si e' recato li'... allora decido di partire anche io con il mio collaboratore Romano, e purtroppo percorrendo via trento, la strada era chiusa perche' si era praticamente piazza merani e via battisti non ci si poteva arrivare con le macchine, siamo stati costretto a lasciare li' la macchina in via trento, sono sceso e ho detto vado a verificare. raggiungo a piedi l'istituto diaz, mi avvicino, e in piazza merani noto che l'istituto sulla sx aveva delle luci spente, sulla strada vi era il personale collocato, e mentre alla pascoli alla mia destra le luci erano accese e c'erano ragazzi che lanciavano dei piccolissimi oggetti... ho pensato che fosse la diaz e mi sono avvicinato... poi ho scoperto che c'era il dr. gava con personale che hanno visto che mi avvicinavo alla pascoli, era un ingresso laterale, mi sono portato all'ingresso della scuola pascoli dove c'era questo personale inquadrato sia cc che gente penso del reparto mobile... entro nella scuola diaz e la prima persona che incontro e' il dr. luperi, il quale ho visto che si stava interessando materialmente di convogliare delle perosne nel salone della diaz, ho visto che c'era gente in borghese con casco che controllava il materiale e in un angolo c'erano delle ragazze che erano state li'... mi avvicino alla scala laterale, salgo la prima rampa di scale, scende il dr. canterini che mi dice chiama l'ambulanza perche' c'e' un ragazzo che sta male, salgo le scale e vedo un ragazzo in una pozza di sangue... scendo e tutti si erano gia' attivati per chiamare le ambulanze... il canterini mi dice devo dire la verita' l'ho detto anche in interrogatorio, io ho detto a canterini "cosa avete fatto?" e lui mi ha risposto "ci hanno aggrediti e hannoa nche accoltellato anche un mio uomo"... questo e' quello che io so in quel momento, mi parla di una aggressione e di un accoltellamento... scendo le scale vedo che si stanno attivando gli altri... [...] c'e' un particoalre... prima di questa telefonata ho visto un alterco tra il dr. luperi e un parlamentare che voleva entrare nell'istituto... io ho notato che il dr. luperi spiegava a questa perosna che non era successo nulla che si stava provvedendo... in quell'istante c'erano sul posto agenti, ispettori, e anche funzionari... segnalavano la circostanza che dal carlini stava arrivando un gruppo di persone verso la diaz, con l'intenzione di creare dei problemi a coloro che stavano operando... a quel punto visto che il mio assistente stava in via trento, mi riporto in via trento, dato che i manifestanti potevano percorrerla e avrebbero trovato li' lui e altri parcheggiati... allora ci spostiamo con la macchina, faccio via trieste, arrivo in via nizza, e noto la presenza di circa 20-30 gdf al comando di un ufficiale... mi rendo conto che e' personale che era posto a presidio del comando regionale. spiego loro fate attenzioni, pronti che da via trieste potrebbe venire dal carlini verso la diaz, e mi colloco in quella posizione, anche perche' abbiamo notato con l'autista che la parte sottostante di via battisti era chiusa e non si passava ne' con la macchina, ne' a piedi...
Nel vedere successivamente i tabulati mi sono reso conto delle telefonate con caldarozzi... alla una meno qualcosa ho ricevuto o ho fatto una telefonata... a ecco un piccolo passo indietro... a mezzanotte e mezzo ho ricevuto uan tleefonata di caldarozzi mentre ero nella scuola, che mi chiede se si puo' chiedere a cavalera per far venire sul posto la scientifica per identificare i giovani sul posto, anziche' condurli alla scuola di bolzaneto. subito dopo invece, arrivato in via nizza, chiamo caldarozzi, e gli dico dopo essermi informato da cavalera che non si poteva spostare la scientifica che gia' era pronta a bolzaneto. lui allora si rende conto e non mi chiede piu' di sollecitare questo intervento. dopo dieci minuti lo richiamo e chiedo la posizione di questi ragazzi: il caldarozzi mi dice che i ragazzi dovevano essere arrestati perche' oltre alla resistenza aggravata c'era stato un accoltellamento di un agente e che erano state rinvenute nella diaz due bottiglie molotov. il dr caldarozzi mi avverte anche che il dr mortola aveva informato compiutamente il magistrato di tutto, questo e' poco dopo l'una e io ricevo notizia in via nizza. una volta che il dr. caldarozzi che oltre a essere vice direttore dello sco e' stato mio vice alla squadra mobile di brescia, una volta che mortola ha riferito le cose al magistrato, per me ormai era gioco fatto che i ragazzi dovevano essere arrestati per questi motivi, di cui non potevao assolutamente dubitare dato che venivano da soggetti dei quali avevo la massima fiducia... [...] apprendo via radio che era arrivato il dr. calesini con personale di rinforzo che si e' attestato fuori dalla scuola diaz... tanto che ho saputo dopo che lui si e' adoperato fuori dalla scuola diaz... mi metto in contatto io con calesini informandolo che avevo 20 uomini a disposizione in via nizza, dopodiche' una volta allontanato il dr. calesini con tutto il personale ripercorro via battisti e mi porto direttamente in questura. una volta giunto in questura ed era gia' tardi mi reco dal dr. mortola il quale mi conferma l'arresto dei ragazzi, mi conferma le molotov, e quindi ritengo che visto che i fatti erano acclarati c'era una problematica cioe' quella di identificare le persone condotte negli ospedali sia al galliera che al san martino. mi porto con il mio assistente a entrambi gli ospedali, recupero dei dati anche io ma ci sono anche degli altri colleghi che stanno facendo la stessa cosa, notizie che servivano per il personale che stava redigendo i verbali di arresto. il dr. mortola oltre a confermarmi dei reati che erano stati commessi dai ragazzi, in quella circostanza il dr. mortola mi riferisce che presso la scuola di bolzaneto il dr. ciccimarra, ferri e gava erano stati inviati dal dr. caldarozzi per preparare il verbale di arresto. [...] oltre al verbale di arresto si sa che c'e' il verbale di perquisizione che stavano operando i ragazzi della digos e della squadra mobile, i ragazzi dello sco, e poi mancava la redazione della notazione, cioe' della comunicazione di reato da trasmettere all'autorita' giudiziaria. io ho telefonato al dr. schettini, un funzionario dlela mobile di genova, e gli ho detto testualmente "domani mattina recati subito in ufficio e insieme a un funzionrio della digos, il dr. gallo, per preparare l'annotazione di reato da inviare ai magistrati, tieni presente che stanno preparando il verbale di arresto a bolzaneto e il verbale di perqusizione alla digos, e tieni presente che le persone che hanno partecipato all'intervenot per raccogliere informazioni sull'operaizone". io dissi anche che l'indomani mattina io fino a che non partivano i capi di stato sarei stato nella zona rossa, per evitare ripercussioni dopo l'intervento. [...] apprendo quando ritorno la mattina che c'e' stata una conferenza stampa dove sono state mostrate le cose trovate nella diaz e poiche' noto in una stanza tutto questo materiale chiedo al dr. schettini di provvedere a ricontrollare questo materiale che doveva essere inserito nei verbali, e abbiamo fatto bene perche' nel verbale di sequestro mancava del materiale.
per quanto concerne il verbale di arresto volevo puntualizzare che quando sono andato agli ospedali quando sono rientrato in ufficio per ricontrollare i numeri dei feriti mi ricordo che non si trattasse di piu' di 50 persone, mentre dopo una settimana ho visto che il numero e' aumentato a circa 60, dopo che l'ispettore micalizio mi ha ascoltato e mi viene notificato nel 2004 il rinvio a giudizio con 87 feriti. io sapevo al di sotto di 50 ma anche il responsabile del 118 e anche un direttore sanitario che i giorni dopo i feriti erano al di sotto di 50. [qualcuno doveva raccontargli la testimonianza di capra].
io ho firmato il verbale di arresto per questa mia attivita' e per la mia posizione come capo della squadra mobile, che era aggregata al mio ufficio. e cmq sono andato alla scuola diaz, non potevo nascondermi, e poi ho detto a un mio funzionario di andare a preparare la comunicazione di reato, e' una comunicazione con allegati tutti gli atti. sara' stata usata una terminologia sbagliata, ma e' una comunicazione che si rifa' a tutti gli atti che sono stati compiuti. il fatto che queste notizie mi siano state date da colleghi sui quali avevo e ho tuttora la massima fiducia, non potevo dubitare della veridicita' di quello che mi dicevano. l'unico dubbio che mi e' sorto e l'ho riferito anche ai magistrati che quando ho visto le bottiglie, mi sono chiesto come facessimo poi a risalire a chi fossero attribuibili dato che le avevano toccate decine di persone. ma tutto cio' che riguardava il posto del rinvenimento era un fatto pacifico... ne' potevo mettermi a controlalre tutti gli atti che erano fatti da altri. io ho fimrato per questo.
quesot volevo dire io....

P: grazie.

[ fine ]

P: stamattina non abbiamo altri commenti. per domani?
D: (Romanelli) domani ci sono le dichiarazioni dei capi squadri.
P: d'accordo. ci sono alcune cosette da verificare.

P: la trasmissione un giorno in pretura aveva chiesto di riprendere il processo ma noi avevamo richiesto di respingere l'istanza. questa esigenza nel momento della discussione puo' cadere e hanno chiesto nuovamente l'autorizzazione a riprendere la discussione.
D: contrari.
A: le parti non erano state interpellate...
P: si' l'avevamo interpella e le difese erano contrarie
A: noi non abbiamo opposizioni.
C: le parti civili ci rimettiamo.
D: (Romanelli) io per esempio non ho problemi
RC: il responsabile civile si rimette.
P: opposizione dell'avvocato raimondo e biondi e anche usai... l'avvocato Iunca si rimette.
[...]

C: (Taddei) chiedevo se il tribunale aveva intenzione di disporre una registrazione integrale della discussione.
P: la registrazione non e' necessaria, ma credo che radio radicale lo faccia lo stesso.

D: (Iunca) per quanto riguarda la registrazione della discussione. chiederei di valutare se fosse opportuno la registrazione della requisitoria del pm.
P: credo vi siano mezzi sufficienti.

[...]