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[bolzaneto] decima udienza preliminare (prima parte)

Lunga udienza sabato 9 aprile, aperta dall'avv. Savi che difende l'agente della polizia penitenziaria Talu. Secondo le testimonianze Talu, incaricato del trasporto degli arrestati, non era presente quando sono stati compiuti i reati avvenuti nella caserma.
Gli avvocati Pollastro e Salvatore Orefice del foro di Roma difendono i tenenti colonnelli Pelliccia e Cimino, dopo il generale i due funzionari piœ alti in grado a Bolzaneto nei giorni del G8. La Pollastro ha esordito con un elogio alla polizia e ai pellegrini a Roma venuti in questi giorni a rendere l'estremo saluto al papa per l'ordine e la disciplina nelle strade della capitale, perché se la folla che partecipa a grandi manifestazioni di massa é veramente pacifica non accadono gli incidenti, mentre al contrario la violenza delle persone a Genova durante il G8 ha provocato la reazione delle forze dell'ordine; la situazione di emergenza creatasi a Bolzaneto sarebbe dipesa dalla chiusura della caserma di Forte S. Giuliano e di conseguenza dall'alto numero di arrestati e di agenti che si trovavano lí. Ci sarebbero state lacune nell'organizzazione e gli agenti erano stanchi per i ritmi di lavoro, ma bisogna ridimensionare i fatti.
La Pollastro ha poi continuato leggendo la lista di tutti gli arrestati passati per Bolzaneto e della data in cui hanno sporto querela. Dopo un po' (nel frattempo la cancelliera si era addormentata un paio di volte e l'aula si é svuotata, soprattutto gli avvocati della difesa si sono allontanati) il giudice l'ha bloccata dicendo che l'appello lui l'aveva giá fatto. A questo punto l'avvocato ha letto la sua raccolta di stralci dalle dichiarazioni delle parti offese che, arbitrariamente isolate dal contesto, avrebbero confermato che non erano stati picchiati né insultati, che a Bolzaneto c'era anche un agente che li ha trattati amichevolmente, negando in sostanza l'evidenza.
In seguito Orefice ha ribadito che i fatti sono stati gonfiati dai noglobal e vanno ridimensionati. A Bolzaneto erano in servizio anche mele marce, che per— sono singoli e quindi non si puó parlare di sistematicitá dei reati compiuti. Pelliccia e Cimino non potevano sapere perché i fatti non sono avvenuti sotto i loro occhi, e non sapendo non é lecito accusarli di aver avuto una posizione di garanzia; sono stati sí promossi dopo i fatti del G8, ma affermare che questo sia accaduto perchŽ hanno coperto gli altri sarebbe una calunnia.
Orefice é passato quindi ad un'altro punto di natura tecnica: i termini per la consegna di alcuni atti non sarebbe stato rispettato dai pm, sussiste quindi un problema di inutilzzabilitá, e gli atti in questione riguardano proprio i suoi assistiti.