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[processo ai 25] quarantaquattresima udienza

Nella quarantaquattresima udienza del processo a 25 attivisti e attiviste per devastazione e saccheggio, la giornata si presenta malissimo. L'udienza e' spostata d'aula e ci vuole un'ora in piu' per cominciare.
Canciani con il solito aplomb, mentre la Canepa emula il black bloc in vestiario e calze sagomate. Imperdibile.

I due digos presenti vengono a concludere l'identificazione di T. (un imputato romano) e a effettuare quella di D.A. (un imputato di rovigo).
Montuori, conosciuto agente della DIGOS non si comporta tanto bene cercando di inguaiare l'imputato romano ma fortuntamente non riuscendo a fare molto di piu' che confermare la presenza dell'imputato a Genova e le circostanze del riconoscimento riferite da Catarci la scorsa udienza. Solita parodia del riconoscimento con i pm che mostrano una foto con solo l'imputato e chiedono "chi e' questo?". La prossima volta anche la difesa speriamo mostri una foto della Canepa chiedendo "chi e' questa ?".
Ferro, DIGOS di Rovigo, riconosce D.A. in situazoini totalmente innocuo e lo rappresenta evidentemente come un giovane attivista qualsiasi... Bravo.

Ultimo teste che nella testa della procura era il clou della giornata, e' il capitano Imperato, comandante della Compagnia CCIR Charlie del Sesto Battaglione Toscana, i cui plotoni sono stati di supporto alle cariche di Gaggiano in via Tolemaide e a difesa di Forte San Giuliano. Peccato che Imperato abbia svolto solo ruoli d'ufficio a Genova, demandando il coordinamento e la guida della compagnia al Capitano Nardelli. Nonostante la battente insistenza della Canepa e del suo piedino, sfortunatamente Imperato non gli dice un becco.

La prossima udienza si preannuncia succosa, con Nardelli e il Colonnello Graci, responsabile della Centrale Operativa dei CC. Piatto ricco, mi ci ficco.

a la prochaine

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