supportolegale.org || la memoria e' un ingranaggio collettivo

[processo ai 25] quarantacinquesima udienza

SINTESI XLV UDIENZA - PROCESSO AI 25

La quarantacinquesima udienza del processo ai 25 non si presenta facilissima.
Due testi per i riconoscimenti (a segno con spietata efficienza sbirresca): il digos di La Spezia Andrea Poli e quello di Genova che ha prelevato dal pronto soccorso un imputato, Maurizio Apicella.
A parte questi, e' presente finalmente Paolo Nardelli, comandante dei carabinieri che al seguito di Angelo Gaggiano e del Reparto Mobile di Bari, guidano la seconda carica fino a corso gastaldi. Nardelli si e' congedato, ma ha imparato bene il suo mestiere, e salvo delle imprecisioni di orario abnormi, cerca quanto puo' di rionsaldare la ricostruzione delle forze dell'ordine delle vicende di tolemaide. Non esagera, e' preciso e tranquillo. Va in pappa solo quando la difesa dimostra che aveva sottostimato gli orari di un ora e rotti, ma nonostante la prova schiacciante difende a spada tratta le sue valutazioni. Grazie a questa sua rigidita', acquisiamo elementi per scalfirne l'attendibilita'.
Dulcis in fundo arriva il teste piu' succoso: il tenente colonnello Graci, responsabile della Sala Operativa dei Carabinieri durante il g8. E' stato istruito a dovere su cosa dire e cosa no; non tremola, non indietreggia. La voce gli balzella un poco solo quando lo si coglie in castagna in piccole contraddizioni su tolemaide che nascondono ben di piu'. La difesa si accontenta pero' di portare a casa le registrazioni della sala operativa del 20 luglio e una generica estraneita' del comando dei cc alla direzione dell'ordine pubblico, per una funzione tutta tecnico logistica che onestamente ci riesce difficile credere.

a la prochaine

Ascolta l'udienza: prima parte - seconda parte