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[Repubblica - Il Lavoro] Piazza Alimonda piomba nel processo ai black blocE spunta un´inquietante testimonianza, per anni inascoltata In aula arriva il sasso con cui qualcuno avrebbe colpito alla fronte il ragazzo quando era già immobile in terra Genova, 28 aprile 2005 «Non so se sia stato colpito con un sasso. Di sicuro perché l´ho visto con i miei occhi un poliziotto o un carabiniere lo colpì con un calcio in testa quando era già morto. Ho fotografato l´ufficiale nell´istante di "caricare" la gamba, come quando si sta per tirare un calcio di rigore». Bruno Abile, fotoreporter francese, collaboratore della prestigiosa agenzia Sipa Press, parla a Repubblica dalla sua casa di Parigi. Nonostante siano passati quasi quattro anni, ricorda ancora molto bene quegli istanti. Che oggi riacquistano grande importanza. Perché attraverso un sasso, le circostanze della morte di Carlo Giuliani, o meglio gli attimi successivi all´esplosione del colpo letale e il comportamento delle forze dell´ordine, saranno analizzati in un´aula di tribunale. La richiesta di uno dei difensori dei 25 italiani accusati di aver partecipato alle devastazioni del G8, farà arrivare a palazzo di giustizia, il 10 maggio, la pietra che avrebbe colpito in fronte Carlo Giuliani quando già era a terra, privo di vita. L´esame del sasso servirà ai difensori per valutare l´attendibilità di uno dei testi, il vicequestore Adriano Lauro, che aveva il comando in piazza Alimonda e che nei primi istanti successivi all´evento urlando ad un manifestante sostenne che Carlo era stato ucciso da una pietra lanciata dai no-global. L´altro giorno in aula ha spiegato che quella valutazione sbagliata era frutto della confusione di quei momenti. |
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