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[processo ai 25] quarantasettesima udienza

SINTESI XLVII UDIENZA - PROCESSO AI 25

Oggi, 3 maggio 2005, 47esima udienza del processo ai 25. Continua la saga di
piazza Alimonda. Al banco degli imputati non si presenta con giustifica Mario
Placanica, ma si presentano sia Dario Raffone (il carabiniere ufficialmente con
lui nel defender da cui e' stato ucciso Carlo Giuliani) che Giuseppe Zappia
(comandante del plotone di Raffone e Placanica, il primo della
compagnia CCIR Echo del XII Battaglione Sicilia).

Raffone sembra che si sia sparato 100 cc di codeina prima di entrare in aula.
Non si ricorda nulla, orari, luoghi, situazioni, cariche, scontri. Si ricorda a
malapena che in piazza alimonda e' successo qualcosa. Non ha sentito gli spari,
non ha visto nulla perche' "gli bruciavano gli occhi", non si e' accorto che
Placanica aveva sparato, non sa che strade ha percorso. Nulla di nulla.
Si ricorda solo che stava sdraiato con sopra di se' placanica.
Peccato che le foto mostrate dalla difesa facciano vedere una persona sdraiata
al centro della parte posteriore del defender, con un piede e la pistola puntate
verso il lunotto posteriore e carlo, mentre un altra persona sta in piedi sopra
l'assassino guardando in avanti.
Raffone dice di non aver sparato, dice di non essere l'autista, ma dice di non
riconoscersi in quella persona sopra l'assassino.
Non e' finita: la difesa lo incalza sul percorso da piazza alimonda
all'ospedale. Raffone si ricorda solo che e' durato poco, che non ha avuto
pause e che Placanica e' stato medicato prima di lui.
Ma i referti medici indicano Placanica medicato alle 19.00, mentre Raffone alle
18.50. Senza contare che e' passata un'ora e venti dall'omicidio di Carlo per
fare 2 km e arrivare al pronto soccorso.
Qualcosa non quadra. La sua reticenza ci impedisce di saperne di piu'.
Peccato che sia uscito dall'aula tutto arzillo e come se avesse il doppio di
neuroni mostrati in aula dicendo "e' andata bene". chi era al telefono ?

Bastardo.

Zappia e' un fiume in piena. Si ricorda tutti i dettagli della giornata, in
maniera abbastanza esatta. Vuole passare per una persona onesta.
Le luci: i cc avevano dei segni distintivi sul casco (una v per i capisquadra,
una riga verticale per i capi plotone, una riga spessa verticale per Mirante,
una stella per capello, due stelle per truglio); qualcuno, tipo Mirante, gli ha
detto che Placanica e Raffone sono passati da San Giuliano... forse era qui che
hanno passato parte della ora e venti fantasma ?
Ombre: lui non ricorda le camionette al seguito e dice di notarle solo quando
stanno gia' passando sul cadavere di Carlo; non ricorda neanche di aver fatto
una manovra di circumnavigazione della piazza prima di entrare in via Caffa e
rimane sgomento davanti ai video che dimostrano che la sua "siamo andati
direttamente da via Ilice a via Caffa alta" era una menzogna. Non ricorda nulla
di Raffone e Placanica, e dice di averci parlato solo il 22, nonche' di non
averli piu' visti dopo aver disposto che fossero caricati sul defender. Stenta a
riconoscere i luoghi di piazza alimonda anche se a voce li aveva descritti manco
fosse un manuale per guide turistiche.
Tutto sommato pero' ci da delle armi nuove da affilare, e se comparato al
compare che l'ha preceduto sul banco sembra di stare di fronte a un santo.
Ovviamente non e' cosi', ma almeno ci ha indicato Cappello di fianco al corpo di
Carlo. Forse a lui tocchera' dirci di piu'.

Bastardi.

Senza se e senza ma.

a la prochaine.

Ascolta l'udienza: prima parte - seconda parte