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[processo ai 25] sedicesima udienza

Martedì 13 luglio 2004

Oggi si e' tenuta la XVI udienza del processo contro 26 persone per devastazione
e saccheggio.
Durante questa udienza come previsto si e' concluso il controesame del teste Corda, un vigile urbano responsabile della catalogazione di tutti i reperti video e fotografici della procura, nonche' della realizzazoine di un video (parte integrante della sua testimonianza) che presentava lo sviluppo dei reati di devastazione e saccheggio nei due giorni del 20 e 21 luglio 2001 a genova in occasione delle manifestazione contro il g8.

La scorsa udienza si era sostanzialmente concentrata su una serie di questioni preliminari rispetto al materiale documentale video e foto, con la produzione di una memoria della difessa che ne rilevava notevoli anomalie chiedendone la non acquisizione da parte del tribunale.
Questa udienza si e' concentrata come la fine della precedente su un generico controesame di corda teso a chiarire le modalita' con cui ha realizzato i suoi dvd (il filmato di cui si parla poco sopra), le attrezzature usate, le scelte effettuate, gli ordini ricevuti dai pm, le modalita' e i criteri di selezione dei materiali.

La prima parte dell'udienza l'avvocato Lamma ha fatto una serie di domande sul lavoro di Corda in generale e in particolare che hanno evidenziato che Corda non ha esperienze specifiche di valutazione rispetto ai video o di elaborazione video, che non e' testimone diretto degli eventi ma sempre mediato da televisione o dai video, che non c'era una forma di controllo diretta del lavoro e dei possibili errori di corda da parte dei pm. In generale svolge bene la funzione di evidenziare i limiti del teste Corda.

Dopodiche' l'avvocato Dario Rossi, si prolunga in 3 ore di controesame su 5 o 6 eventi specifici, evidenziando come in svariati episodi Corda abbia scelto di non montare immagini che mostravano pestaggi di manifestanti a conclusione di una carica e in generale non abbia sottolineato episodi difformi dalla lettura per cui "i manifestanti devastano; la polizia carica".

La parte piu' interessante dell'udienza e' stata la presentazione della risposta dei pm canepa e canciani alla memoria presentata dalla difesa alla precedente udienza, che resocontava delle gravi anomalie di un gran numero di reperti, motivo per il quale la difesa si opponeva alla acquisizione di gran parte dei video.

Successivamente a questo l'avvocato tambuscio ha presentato una seconda e piu' dettagliata memoria dei legali della difesa, in cui si evidenziano una indiscutibile non genuninita' e non integrita' di 16 reperti sui 192 visionati, nonche' l'esistenza di tagli sui reperti contenenti i video sequestrati a indymedia durante le celebri operazioni del febbraio 2002. La mancanza di sezioni in questi video e' sospetta e non spiegabile se non con un intervento sui reperti in fase di sequestro. Il parere negativo sulla genuinita' dei video e la prova della manipolazione dei reperti originati dal sequestro ai danni di indymedia sono elementi sufficienti a far chiedere alla difesa la non acquisibilita' di tutti i materiali video citati e una perizia tecnica sui materiali considerati con riserva dai consulenti tecnici (in pratica sono stati considerati attendibili o meglio non discutibili i video di luna rossa (che sono stati consegnati integralmente alla procura), i video delle telecamere dei vigili urbani, i video costituiti da riversamenti di servizi televisivi in quanto montati e non contestualizzabili per definizione).

Seconda memoria depositata dalla difesa e presentata dall'avvocato Sommovigo ha argomentato circa gli elementi che nelle scorse udienze hanno fatto comprendere che la difesa non ha potuto disporre di tutti i materiali in possesso della procura (sia per la selezione effettuata da corda sul pool totale di reperti, sia per i tagli effettuati sui reperti), di fatto impedendo una piena difesa degli imputati, cosa di per se incostituzionale e che puo' portare (come da sentenze di cassazione e corte costituzionale) all'annullamento del rinvio a giudizio o a una inammissibilita' di tutti i materiali.
Inoltre l'avvocato Multedo ha richiesto la produzione di tutti i verbali di sequestro, i verbali di esibizione di sequestro e di acquisizione di tutti i reperti che verranno usati, in modo da poter controllare ulteriormente la genuinita' dei materiali.

Il presidente ha dato tempo alla procura di rispondere per iscritto entro il 31 agosto e alla difesa di una controrisposta entro il 13 settembre, rimandando per il dibattimento dell'acquisibilita' dei reperti alla prossima udienza del 17 settembre.

Ascolta l'udienza: prima parte - seconda parte - terza parte