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[Comunicato stampa] Scusate il ritardo...

Genova, 19 luglio 2005
Cinquasettesima udienza del processo a 25 manifestanti per devastazione
e saccheggio durante il g8 di Genova.

L'udienza parte da dove si era rimasti una settimana fa, con le memorie dell'accusa e della difesa sull'acquisizione - e opposizione - delle relazioni degli esperti di comparazioni somatiche, viziate dalla mancata nomina dei periti come consulenti, da parte dei PM.

Lo stillicidio di menti, lobi e piliferamenti alla fine dell'udienza passa: il tribunale acquisisce le relazioni dei periti sottolineando ancora una volta la tardiva mossa della difesa. Se non fossero state acquisite le relazioni, sarebbe stato un punto decisamente a favore della difesa.

L'udienza odierna vedeva inoltre due testi: il primo, Sebastiano
Pinzone, Digos, il quale -poiche' imputato nel processo "Perugini , - dovra' tornare in aula con il suo avvocato.

Il secondo teste e' l'ispettore di PG genovese, Consiglio Antonino, chiamato per ricostruire le giornate del 20 e del 21 luglio, tra un mare di foto e reperti video.
Nell'ambito della ricostruzione (di descrizione fotografica in merito ai luoghi) i PM tentano di fare dire al teste i nomi di alcuni imputati.
Pratica scorretta, rintuzzata dalla difesa e sottolineata dal giudice Devoto che intima: "l'esame deve essere legale, non razionale", a sottolineare che il teste non puo' esprimersi su imputati che non ha egli stesso provveduto a identificare.
Tra interruzioni e camere di consiglio si giunge al termine con l'esame bloccato e rinviato in un periodo successivo ai riconoscimenti in aula dei funzionari Digos.

Prossima udienza, il 20 settembre 2005