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[processo ai 25] ventottesima udienza

Martedì 16 novembre

Bene bene. Finalmente dobbiamo dire un controesame preparato con i controcaz...controfiocchi volevamo dire (non si offendano le nostre sorelle e compagne ma sono le 5 e non ce la facciamo piu' :)))).

A parte Fabrizio Di Giacomo che passera' al novero come antipasto piu' insipido della storia di tutti i tribunali, sulla scia degli ultimi due testi dell'udienza scorsa, ci fornisce solo il simpatico siparietto di smentire sistematicamente tutte le tesi accusatorie che la canepa gli serve con un atteggiamento che definire dimesso e' un complimento all'uomo ombra.

Dicevamo, a parte questo individuo insulso, entrano sulla scena i big, i professionisti (del crimine, seeee, magari!!!). Mario Mondelli e Antonio Bruno, rispettivamente funzionario di Cuneo aggregato a Genova e capitano dei cc di Carrara a comando della Compagnia CCIT Alfa del III Battaglione Lombardia, entrambi apici di comando della carica in via Tolemaide, almeno fino all'incendio del blindato o giu' di li'.

Mondelli e' un omaccione che gia' nelle comunicazioni radio fa trasparire la sua semplicita', quando inveisce contro i superiori asserendo che alla sua eta' "ancora a mazzate" deve fare, tra l'altro, aggiungiamo noi, venendo messo in mezzo a quello che sara' uno degli espisodi piu' contestati delle politiche di piazza: chi ha deciso cosa in tolemaide? Non lo sapremo mai, o forse un giorno leggendo gli atti ognuno si fara' la sua idea.

Fatto sta che dopo un simpatico sketch in cui la Canepa non voleva far acquisire un documento della Commissione Parlamentare firmato dal Capo di Gabinetto (cosi' tanto per spaccare il cazzo, io proporro' ai difensori di opporsi all'acquisizione di un articolo del codice penale, tanto vale! :) Mondelli
racconta la sua versione dei fatti: la mattina e' protagonista di via pisacane dove carica le persone partite da piazza Da Novi a seguito di un lancio di oggetti nei confronti del contingente di 190 cc che dirige; dopo aver gironzolato sotto la questura e in piazza Tommaseo (dove arriva quando ormai il meglio e' andato :) viene diretto verso Marassi (ma le comunicazioni radio dicono Piazza Giusti). Per andare a Marassi (e per fortuna che chiede una guida (giuda? sono solo due lettere dopo tutto!) genovese!) dalla Questura, anziche' tirare dritto sotto la galleria che c'e' in piazza a Brignole, si infila nelle viette della Foce fino a sbucare in via Invrea dove, bubusettete!, ecco un nugolo di manifestanti pericolosissimi che lo riempiono di cose da tutte le parti e anche di bombe molotov, pensate un po'!!! A quel punto, per liberare la strada da questi pericolosi manifestanti (che egli stesso ammettera' erano pieni di macchine fotografiche) lancia un po' di lacrimogeni e poi compie un "avanzamento", correggendo anche l'avvocato che l'ha inavvertitamente chiamata carica. Avanza, un po' di uomini vanno verso la stazione, un po' nel sottopasso, un po' si attestano all'inizio di via tolemaide davanti agli scudi. Lui rimane all'incrocio e poi dirige l'ulteriore carica contro scudi e 7000 persone, perche' vi si erano annidati quelli che continuavano a tirare oggetti contro di loro, una minoranza a suo dire, ma che lo costringe a questa carica, dato che altrimenti non poteva proseguire per marassi.
Dopo essere arrivato fino a via Caffa , ferma il contingente eroicamente frapponendosi tra i cc sbavanti e i manifestanti ammazzati di botte, parlamentando con qualcuno dei disobbedienti e decidendo di arretrare (forse anche confortato dalle comunicazioni radio che gli intimavano in tutte le lingue di "togliersi di li'", di "lasciar passare il corteo", di "tornasse indietro che il corteo deve arrivare qui e se loro stanno li' questi non arrivano qui").
Questa volta nonostante i lanci ripetuti e le aggressioni, un blindato in fiamme pare che Mondelli non ritenga piu' fondamentale intervenire per liberare l'incrocio rimanendo stabile su corso torino con caroselli avanti e indietro tipo quadriglia tra manifestanti, cc del suo reparto e ps del reparto di milano e di genova.
Tutto liscio no ?
Non proprio, infatti il controesame della difesa genera la nota reazione canepesca del martellamento a tappeto del banco del tribunale che subisce infiniti tormenti sotto i suoi tacchi.

La difesa infatti propone a Mondelli un totale di video sulla carica in cui Mondelli e' visibile in ogni possibile profilo (anche se assistiamo al massimo dell'elusivita' possibile ripetuta all'infinitio: "e' lei quello con la fascia tricolore e i jeans chiari?" "potrei essere io" "c'erano altri con la fascia tricolore" "no" "e c'erano altri funzionari o contingenti in zona?" "no". MAH!) e dove nell'ordine: non si vedono lanci se non qualche lancio isolato; non si vedono gruppi di persone che scappanno in massa nell tunnel per poi impegnare i cc anche da quel lato; si vedono una massa di giornalisti scardinata di mazzate sul lato verso la stazione (ma mondelli non c'era); non si veodno lanci dalla massicciata dove li aveva indicati mondelli; non si vedono lanci di oggetti quando cc e maniefstanti si fronteggiano prima che gli scudi vengano sfondati; si vedono i manifestanti arretrare dove mondelli diceva di no e via proseguendo.
Il tutto concluso con le comunicazioni radio che fanno sbellicare anche il giudice a latere Gatti quando si sente (e grazie ancora alla dottoressa Canepa che ce lo fa ascoltare due volte non avendo sentito!) in sottofondo Zazzaro che dice "Nooooo! Stanno caricando le tute bianche! Porcogiuda! Dovevano andare in piazza Giusti non caricare li'!!!"
La Canepa per ripicca (Canciani sara' molto piu' laido ma ragiona la rasoiata aspettando Bruno) la butta sul travisamento, chiedendo se i manifesanti cmq erano travisati e se travisamento sia illegale o no. Ovviamente noi siamo gia' disponibili a firmare 25 condanne per travisamento in cambio della conclusione del processo :)))))))))

E' il turno di Bruno. E' molto tardi ma Canepa e Canciani come si dice al paese di mia madre "c'hanno la foga ngann'", ovveero sono incazzati come bufali e si vogliono rifare.
Bruno racconta la stessa versione di Mondelli con un pressapochismo degno solo dello status di minus habens che sembra essere uno dei requisiti fondamentali per essere carabiniere. Cioe' racconta la stessa versoine di Mondelli durante il controesame, dicendo che in effetti le decisioni piu' cruente e stupide le ha prese lui e che e' stato anche addestrato per farlo. Brau Fio'!:)

C'e' da dire a sua discolpa che almeno ci ha chiarito il significato dei segni sui caschi e che si e' rivendicato di aver liberato da solo gli uomini prigionieri del blindato assaltato.
Purtroppo cade nel tranello teso da Canciani che si sofferma sul particolare di un fucile FAL prelevato dal blindato che si vede nei video e che Bruno non si ricorda di aver visto tra l'elenco dei materiali mancanti, ma che Canciani incalza fino a fargli ammettere che "potrebbero averlo ritrovato dopo". Noi siamo sicuri che l'hanno ritrovato dopo, spezzato sul marciapiede di corso torino proprio dove hanno assaltato il blindato, perche' il proseguio della scena propinata al tribunale come mera vendetta per la difficolta in cui i pm sono stati messi oggi e' quello di un ragazzo che spezza il FAL sul marciapiede e lo abbandona li'.
Ci spiace dottor Canciani, dovra' cercare piu' a fondo per vendicarsi del fatto che la sua tesi accusatoria non regge!

Cmq nonostante questo spiacevole atteggiamento dell'accusa attendiamo con tiepida suspence il controesame di Bruno, convinti che sara' ancora piu' divertente di questa udienza, lunga ma soddisfacente.

Ascolta l'udienza: prima parte - href="http://www.globalproject.info/IMG/mp3/Recording28b_161104.mp3">seconda parte - terza parte