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[Processo ai 25] 60esima udienza - sintesi

Si aspettava Truglio, il terzo "granvisir" del gotha militar-assassino, la nota triade leso_cappello_truglio: ma quest'ultimo, oggi maggiore dei cc, non si presenta ed e' giustificato da un certificato medico che il prode Canciani presenta al tribunale tutto felice. Un'ora di eccezioni rispetto all'esame del consulente della procura Salvi, che perizio' Placanica quattro giorni dopo i fatti, stabilendo venti giorni di prognosi, rispetto ai sette del pronto soccorso...lo stesso Salvi perizio' anche Raffone, oltre ad avere eseguito l'autopsia sul corpo di Carlo Giulani. Tra l'accettazione del tribunale delle eccezioni e il suo esame, sfila nell'aula del tribunale il "noto" Cavalli, conosciuto anche come "rudi" negli ambienti politici milanesi. Provenienza politica: sconoscesi (si fa per dire), "noto" da tempo nell'area dei centri sociali "marxisti e leninisti" (sue parole) riconosce due imputati, non lesinando particolari. Confermo, affermativo e cosi' via: Canciani gongola, Cavalli sembra fin troppo disponibile a sciorinare nomi e cognomi, esaltando il tentativo di tirare dentro altri potenziali imputati. Lo scotto e' che dovra' tornare in quel di Genova per il controesame difensivo.
Infine torna in aula Salvi che ammette come nella tac effettuata sul cadavere di Carlo, si fosse visto nitidamente un frammento di pallottola. "Non l'abbiamo trovata, durante l'autopsia".
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