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[Comunicato Stampa] Ricostruzione del teste Zampese: all'accusa il primo punto

La sessantunesima udienza, dopo aver liquidato con un rapido controesame
il digos milanese Marco Cavalli, vede come protagonista assoluto il digos genovese Franco Zampese, ex squadra mobile contro la criminalita' extra comunitaria e la prostituzione, alla Digos di Genova dal settembre 2001.
Zampese ha fatto parte dell'Ufficio G8, istituito presso la Questura di Genova per svolgere le indagini sui danneggiamenti e individuarne i presunti responsabili, trasmettendo tutti gli atti alla procura. Nonostante le obiezioni della difesa, che chiedeva in sostanza che il teste fosse esaminato solo sugli atti di indagine da lui redatti o firmati, il giudice Devoto accoglie la richiesta dei pm di ascoltare Zampese come testimone della propria attivit? di indagine concedendo all'accusa la possibilita' di effettuare domande, ottenendo risposte, anche su informazioni che Zampese ha attinto da relazioni e consulenze che non lo hanno visto come estensore. Si procede cosi' allo stillicidio di identificazioni di imputati, in particolare tre, con Zampese pronto a fornire indicazioni e pareri personali, senza tuttavia rispondere mai in modo chiaro alle domande circa il suo utilizzo di termini quali "blocco nero" e "devastazione".
Il teste sara' riascoltato dall'accusa martedi' prossimo - oggi l'udienza si e' concluso alle 13 e 15 per impegni della corte - e serviranno altre udienze per consentire l'esame e il controesame della difesa.
Un'udienza favorevole alla pubblica accusa che ha ricordato in modo quanto mai energico -, dopo la parentesi di piazza Alimonda - che il procedimento riguarda 25 imputati e i fatti contestati, la devastazione e il saccheggio: alla difesa il compito di ribattere, colpo su colpo, alla certezza di giudizio paventata dal teste Zampese e all'impianto accusatorio della procura.

Prossima udienza il 18 ottobre 2005