Sessantaduesima udienza del processo contro 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio.
Per la seconda udienza consecutiva e' Zampese il protagonista solitario della giornata. Ritirato fuori dopo una settimana di clausura in qualche ufficio della questura, Zampese ritorna desideroso di dire la sua su ogni cosa, armato della sua valigetta piena di delazioni.
Addirittura, letteralmente imbeccato da un Canciani in versione giudice senza imparzialita', riesce a intuire, dalle foto, i pensieri e le parole dei soggetti identificati. Il modo di procedere e' il solito, d'altra parte come ha ricordato lo stesso tribunale, Zampese e' l'uomo che alla dipendenze della procura ha svolto le indagini.
Un idillio appena mascherato dalle apparenze.
Vedremo nelle prossime udienze se all'esame difensivo Zampese sara' cosi' preciso come apparso alle domande del pm.
Quattro ore non sono bastate a terminare l'esame dell'accusa, la prossima udienza vedra' ancora il pm imboccare il pargolo investigatore.
A la prochaine.