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[processo diaz] XIX udienza

PROCESSO DIAZ - XIX UDIENZA

Diciannovesima udienza, e primo video cruciale per le accuse contro i 29
poliziotti. Oggi tre testi per un'udienza fiume dalle 10 alle 18.

Il primo teste e' Williamo Hayton, giornalista della BBC, presente a genova per
seguire le manifestazioni e che aveva fatto del piano di indymedia la sua base
di azione. Quando arriva la polizia lui e' abbastanza sicuro che il suo pass di
giornalista ufficiale accreditato fin nella zona rossa sia sufficiente a evitare
il peggio, ma scopre ben presto che la risposta degli agenti e' una "chiara e
diretta" indicazione di non far suonare il cellulare un'altra volta pena l'uso
creativo dei manganelli da parte dei presenti.
Al suo collega che osa protestare va peggio e viene picchiato e portato in
un'altra zona della scuola Pascoli, mentre Hayton dopo essere stato rilasciato
fa un giro nella scuola di fronte e valuta i danni al mediacenter, che nota
essere concentrati nella stanza dei legali. Dalla sua testimonianza emerge
chiaro un elemento che demolisce un altro elemento della strategia difensiva di
Corini & Co: i poliziotti "nella perquisizione amatoriale sono stati molto
contenti di trovare maschere antigas e indumenti neri, ma anche io ne avevo una
perche' era evidente a tutti che la polizia in quei giorni avrebbe usato gas
lacrimogeni". Con queste parole speriamo di mettere una tomba sulle insinuazioni
di Corini & Co circa la presenza di questi materiali alla Pascoli.

Secondo teste e' Hamish Campbell di Undercurrents, un casa di produzione video
britannica molto conosciuta nella scena alternativa. Il suo video e' il video
che molti hanno visto nelle ore subito successive al raid, quello girato in
notturna in cui si vede l'irruzione delle forze dell'ordine nella scuola diaz.
Hamish dopo aver girato quelle scene torna verso il piano di indymedia e sulle
scale si imbatte in un poliziotto in antisommossa. Preso dal panico sale sul
tetto e si nasconde per due ore in una cisterna dell'acqua. Quando esce non c'e'
piu' molto da vedere.
Il suo video e' uno dei documenti piu' importanti del processo, perche' mostra
inequivocabilmente che cosa e' successo quella notte e finalmente la corte ha
avuto modo di vederlo e di rendersi conto. Inoltre e' un documento
incontrovertibile essendo stato portato in aula insieme al suo autore materiale.
Importantissimi anche i chiarimenti che hamish fa di quello che vedeva mentre
girava quel video: "io non ho visto nessun lancio di oggetti o altri
atteggiamenti aggressivi verso la polizia mentre irrompeva nell'edificio di
fronte al media center". Quindi niente sassi, niente bottiglie, niente di
niente.
Nel video inoltre si vede molto chiaramente il pestaggio di Mark Covell,
testimone nelle prossime settimane, che gia' incosciente a terra viene pestato
da tutti quelli che passano come una specie di sacco della spazzatura. Ma
nonostante questo i difensori delle forze dell'ordine non riescono ad avere la
decenza di fare silenzio.
Infatti va giu' di cavilli all'azzeccagarbugli con hamish, cercando di
confondere le acque con mezz'ora di disquisizioni sull'orario della telecamera,
sui termini usati da hamish e soprattutto (grazie avvocato Romanelli) su in
quale istante guardasse le finestre della scuola diaz e in quale istante
l'obiettivo. Il tutto con il presumibile nobile intento di dimostrare che in
quei due secondi in cui hamish zoomava sul portone invaso dai caschi dei
poliziotti, qualcuno dalle finestre ha lanciato l'apocalisse di oggetti
contundenti sui poveri poliziotti del reparto di cantierini (suo cliente, ndr).

Terzo teste, il neozelandese SB, il cui racconto e' solido solo come l'incedere
lento delle sue parole e il suo fisico che sembra difficile abbattere :)
SB si trova in una stanza anche alle 22 circa quando vede passare due macchine
della polizia oggetto di urla e del lancio di una singola bottiglia che non
colpisce il parabrezza ma il selciato intorno alla macchina. Con buona pace di
Corini e Co, l'ennesimo racconto identico a mille altri su questo episodio.
Verso mezzanotte vede arrivare la polizia e si nasconde sotto un tavolo. Gli
sbirri entrano e menano lui e i suoi due amici. Al piano terra viene messo
faccia al muro fino a che non e' portato a bolzaneto e poi al carcere di pavia.
La difesa non pone nessuna domanda.

a la prochaine