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[processo diaz] XX udienza - trascrizione

Processo diaz . 19 gennaio 2006

Entra N. B.
[teste assistito, sentito davanti al giudice inglese con giuramento.
Avvertono il teste che è assistito dal difensore, che non è obbligato a rispondere a domande autoincriminanti ma quello che dirà nei confronti di terzi dovrà essere veritiero].

pm: Perché si è recato alla scuola Diaz?
t: Ho sentito della Diaz il giovedì o venerdì (sono arrivato a genova il martedì). Il martedì sono andato al media center che è di fronte alla Diaz. Prima stavo in tenda in un parco. giovedì notte c'è stato un temporale. La ragione principale per cui sono andato alla diaz è che il venerdì avevo molta paura per il fatto che carlo giuliani era stato ucciso, e le persone dicevano che la scuola dia era un posto sicuro per stare. Il venerdì pomeriggio sono andato alla diaz con i miei amici (M. e B.).

pm: Avete cercato nell'edificio un posto per sistemarvi?
t: Quando sono arrivato alla scuola, siamo entrati dalla porta principale, e c'era già molta gente al pianterreno, quindi siamo saliti al primo piano cercando un posto. Abbiamo trovato una stanza sulla sinistra (guardando la scuola Diaz)
[gli viene mostrata la foto della scuola, e lui riconosce la finestra al primo piano sulla estrema sinistra dell'edificio. Poi gli viene mostrata una piantina del primo piano della Diaz e gli viene fatto indicare con una penna la localizzazione della stanza dover stavano]

In quella stana c'era un pianoforte e due grandi finestre che davano sul cortile; c'erano tasvoli. Dato che il palazzo era in ristrutturazione c'erano cornici d ifinestre senza vetro.
abbiam sistemato il sacco a pelo e dormito lì il venerdì sera. La porta si è chiusa a chiave per sbaglio: non aveva una maniglia e uno di noi per sbaglio l'ha chiusa. Poi ci siamo accorti che potevamo entrare e uscire dalla stanza attraverso le impalcature che c'erano dalla finestra. Noi credevamo che la scuola fosse stata data ai manifestanti dal comune. quindi siamo rimasti lì il venerdì sera e il giorno successivo.

pm: Il sabato, quando è ritornato alla scuola?
t:Molto probabiblmente il pomeriggio tardi, insieme ai miei amici.

pm: C'è stato qualche avvenimento che ha colpito la sua attenzione?
t: Quando sono tornato alla scuola volevo andare a mangiare qualcosa, ma gli altri dicevano che non era molto sicuro uscire dalla scuola , mentre la scuola era sicura.
E' accaduto un fatto, quando era ancora chiaro (non ricordo l'ora). Non mi ricordo se ero nella stanza oppure nel cortile: ho visto una macchina passare velocemente e la gente urlare dietro la macchina. Era una macchina civile, non con i colori della polizia. Mi ricordo che Dan non aveva visto, ma io gli ho raccontato.

pm: Dopo ha sentito parlare dell'episodio da qualcuno presente nella scuola?
t: No

pm: Che tipo di gente c'era nei due giorni alla Diaz? Ha notato un cambiamento di persone?
t: La maggior parte delle persone che erano lì sembravano straniere, parlavano molte lingue diverse.

pm: C'erano persone vestite di nero e con atteggiamenti violenti dentro la scuola Diaz?
t: no

pm: Ha visto persone che preparassero o confezionassero ordigni esplosivi nella scuola?
t: no, per niente.

pm: Dopo che fate?
t: Circa verso le 23 siamo andati a dormire. ero nel sacco a pelo, mi stavo addormentando quando ho sentito un forte "ruggito", come fosse un temporale e poi molto rumore. Mi sono alzato, messo gli occhiali e ho guardato fuori dalla finestra. Ho visto molti poliziotti arrivare, che si muovevano in modo molto aggressivo. Ho urlato ai miei amici di svegliarsi. Ho visto un poliziotto che entrava dalla porta laterale del palazzo di fronte, che veniva usato come media center. Ho visto questo poliziotto che dava calci alla porta.
Poi mi ricordo che in questa onda di poliziotti, c'erano forse una o due camionette della polizia, e ho visto questa camionetta andare contro il cancello.
Mi sono vestito rapidamente, mettendo tutte le cose nello zaino. Poi ho cominciato a sentire molte urla, e ho sentito anche dei rumori che sembravano esplosioni, ho pensato che usassero dei lacrimogeni (ora immagino che fosse il tubo catodico dei pc sfaciati, che ho visto quando ci hanno portato giù dalle scale).
Sento questo rumore costante e sono terrorizzato.
Ho pensato che se mi fossi nascosto in un angolo della stanza la polizia non mi avrebbe visto. Poi ho sentito che stavano cercando di sfondare la porta. In pochi minuti riescono a entrare. Illuminavano la stanza con una grossa torcia elettrica, e questa luce è arrivata fino a noi.
Poi abbiamo cercato di spiegare che eravamo pacifici..ci vengono addosso. Dan che più all'esterno è quello che viene colpito di più. Poi ci hanno lanciato addosso i telai delle finestre, lo ricordo come un atto di estremo odio e disprezzo. Ho pensato che per fortuna non c'era il vetro.Poi se ne vanno.
Dopo uno o due minuti, altri poliziotti entrano nella stanza. Ci prendono, ci obbligano a stare in pieni, e poi ci fanno uscire dalla stanza. Mi ricordo che non ci hanno detto di prendere le nostre cose. Ci hanno portato fuori senza le nostre cose. Siamo andati nel corridoio e mi ricordo che c'erano due file di poliziotti da entrambi i lati e i poliziotti ci picchiavano mentre attraversavamo il corridoio. Ci fanno scendere le scale e entrare nella palestra.

pm: E' in grado di ricordare come erano vestiti i primi poliziotti che la hanno piccihato?
t: sfortunatamente no. Forse indossavano una divisa.

pm: Come le sono stati inferti i colpi?
t: Da qualcosa di duro. Da uno strumento...ma possono essere stati anche stivali.

Ci hanno portato in questa palestra, vedendo la palestra dalla porta principale, io e Dan eravamo sulla sinistra. Ci fanno mettere in ginocchio. Dan era gravemente ferito (perdeva sangue dalla testa, aveva le convulsioni). Quello che mi ricordo bene di questa palestra era che c'era sangue dappertutto e la gente era tutta in stato di shock.
Ma dopo l'intensità della violenza e delle urla che avevo sentito dalla prima stanza, ora era tutto molto più silenzioso.I poliziotti non sembravano preoccupati della gente ferita e piena di sangue, come se fosse normale.
Ho visto un poliziotto svuotare uno zaino, ma non veniva fatta alcuna perquisizione accurata. Un poliziotto in particolarem mi colpì perché aveva una lunga coda di cavallo e un manganello in mano e fazzoletto sulla faccia, molto alto.
Mi ricordo una altro poliziotto più anziano e più basso, questo era sulla cinquantina con un abito grigio, che faceva un segno che poteva essere interpretato come "va tutto bene, oppure, state calmi".
C'era una pila abbastanza grande di zaini e cose personali. Non c'è stata una perquiszione accurata di persone e cose

Di Bugno: Quando è passata la macchina si ricorda se c'erano molte persone in strada?
t: No, no ricordo..
Corini: E' mai stato condannato?
t: si molto tempo fa
presidente: avvocato, vorrei capire la rilevanza...
corini: si tratta di precedenti specifici
corini: il teste risponda
t: sono stato condannato molti anni fa per un furto in un negozio, e poi per resistenza per aver partecipato ad un blocco stradale

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Entra D. M.

pm: Era alla scuola Diaz per passarvi la notte?
t: si

pm: Può precisare in quale parte dell'edificio si trovava?
t: Primo piano, ala nord sul fronte dell'edificio. Una stanza di medie misure, quadrata, credo che fosse la stanza della musica; non c'era molto in questa stanza solo pochi tavoli. non c'era maniglia sulla porta; era una porta nuova e c'erano alcuni telai di finestre che presumo dovessero sostituire le finestre vecchie.
Verso le 11.30 siamo andati a letto. Ricordo di essermi svegliato da un rumore ,molto forte. Norman ha guardato dalla finestra e ha detto che c'erano molti poliziotti che scendevano dalla strada. Sono uscito dal sacco a pelo, ma ero troppo nervoso e non riuscivo a mettermi le lenti a contatto, così non ho guardato dlla finestra. Ci siamo vestiti. Norman mi disse che c'era unaa camionetta della polizia che stava sfondando il cancello, poi ho sentito qualcosa che si rompeva all'esterno del palazzo. Poi ho cominciato a sentire le urla, insieme a rumori di cose che si rompevano.
Non sapevamo cosa fare e avevamo molta paura. Abbiamo deciso di rimanere dove eravamo. La stanza era buia. ad un certo punto abbiamo deciso di nasconderci sotto un tavolo sperando che non ci accadese niente. Dopo forse 10 minuti, la polizia è entrata dalla porta della stanza, hanno sfondato la porta e sono entrati.
Mi ricordo che nel corridoio c'erano della luce e ho visto le sagome dei poliziotti. direi che erano almeno 8. Avevano un grosso faro. Mi sono alzato in piedi e ho alzato le mare e ho detto in inglese "con calma". Il poliziottoche era più vicino ha alzato il braccio fin sopra la testa emi ha colpityo il più forte possibile. Crdo volesse ferirmi in modo grave. Mi si è oscurato tutto e sono caduto in terra. La cosa che ricordo dopo è che avevo moti poliziotti intorno a me che mi stavano picchiando.
Avevo paura di morire. allora ho cominciato a urlare. Speravo che quanlcuno li facesse smettere. Ad un certo punto hanno smesso di picchiarmi. La polizia ha lasciato la stanza, mentre stavano uscendo dalla styanza hanno preso qesti telai e ce li hanno rtirati addosso.

pm: E' in grado di descrivere l'abbigliamento?
t: Ho l'impressione che fossero vestiti con tyua antisommossa, ma dato che era buio non mi ricorod i dettagli.

pm:In che modo è stato colpito?
t: Sono stato colpito con manganelli, e forse mi hanno dato anche deiu calci.

pm:Sa fornire qualche dettaglio sul tipo di manganello che è stato usato?
t: nn so

...
Poi, degli altri poliziotti sono entrati in stanza. ci hanno trascinato giù dalle scale, c'erano altri poliziotti sulle scale e mi hanno dato dei colpi in testa. Ci hanno portato in una stanza al piano terra. Mi hanno detto che dovevo inginocchiarmi per terra, con le mani verso l'esterno. La mia trta sanguinava e la pozza di sangue diventava sempre più grande.

All'inizio non ho visto niente perché guardavo solo per terra. quando poi mi è stato permesso di sedermi, ho visto una scena..come se fosse esplosa una bomba: molte persone insanguinate e ferite. Molti poliziotti: alcuni vestiti in borghese, alcuni col volto coperto da una bandana. Mentre ero seduto, guardavo la polizia dall'altro lato della stanza. Venivano stracciate sacche di altre persone. il contenuto veniuva svuotato per terra e gli oggetti gettati qua e là. Anche questo mi ha spaventato molto: era molto diverso da come avrei immaginato una perquisizionme. Non capivo niente di quello che stava accadendo e questo accentuava la mia paura. Ad un certo punto N. mi ha detto che avevo un brutto aspetto. Di fianco a me c'era un uomo sdraitao sulla schienna e una donna accanto a lui che gli teneva su le gambe; sembrava avere delle convulsioni ed ero molto preoccupato che avesse danni al cervello

pm: Ha avuto l'impressione che i poliziotti presenti in palestra seguirssero le istruzioni di superiori?
t: Si, c'era un poliziotto in particolare vestito in borghese con un codino lungo e aveva il volto coperto. Sembra che questo avesse una qualche autorità. Ma la cosa più importante è che un signore in giaccca e cravatta è entrato nella scuola, ha guardato la scena, ha parlato con un poliziotto.

Dopo qualche tempo ma non so quanto, sono arrivati 4 paramedici vestiti di verde e hanno cercato di aiutare le persone ma non avevano le attrezzature, poi sono arrivati gli infermieri con le ambulanze e hanno cercato di portar fuori la gente. mi hanno messo sulla brandina...

pm: In quel momento ha capito quale poteva essere la sua sorte?
Nessun poliziotto mi ha mai detto che ero in arresto. ho visto una donna che ha fatto una domanda e non aveva capito quello che il poliziotto gli ha detto di fare ed è stata colpita con il manganello.
Avevo una ferita in testa ed un polso fratturato, colpi lungo tutto il lato del corpo e colpi anche sul piede e nn potevo camminare.
Ho avuto il braccio ingessato per circa dieci giorni e sono passati 3-4 mesi prima che potessi recuperarne effettivamente l'uso. Ma uil dito è ancora deformato.

Avv. Di Bugno: Lei ha parlato di un uomo in borghese con giacca e cravatta. si ricoda come era vestito?

t: Non sono certo ma mi sembra un tipo di grigio.

Di bugno: aveva gli occhiali?

t: forse, ma non mi ricordo

(viene mostrata al trste la foto n. 16 del faldone due e il teste riconosce Firoentino (funzionario venuto a Genova al seguito del prrefetto La Barbera)

Entra N. D.

pm: ci può raccontare del suo arrivo a Genova?

t: Abbiamo dormito a piazzale kennedy giovedì e venerdì notte, Abbiamo visto la violenza della polizia il venerdì. Avevamo paura, eravamo un po' nervosi. C'erano tante persone al convergence center. eravamo un po' preoccupati. Qaulcuno ci ha detto della diaz. Un nostro amico era stato al Media center, di fronte alla scuola diaz. E ci hanno detto che era un posto sicuro dove stare. Abbiamo lascoato il convergence center e siamo arrivati alla Diaz verso le 21-21-30 della sera. Abbiamo lasciato i nostri sacchi a pelo nella hall della scuola. Poi siamo usciti dalla scuola e siamo andati in un bar.

pm: Quando siete arrivati alla scuola è successo qualche fatto di rilievo?

t: No, era tutto tranquillo. C'erano persone che usavano computer, altre che si preparavano per andare a dormire. Al piano terra, vicino alla palestra, c'erano delle stanze con dei computer. Fuori dalla scuola era tutto tranquillo.Abbiamo mangiato e bevuto qualcosa con degli amici. Poi ho detto che ero stanca. Ha detto a R. se voleva rimanere con gli amici, ma lui è voluto ritornare con me.Siamo andati nella stanza con i sacchi a pelo e li abbiamo uniti per farne uno unico. Ci stavamo preparando per andare a letto, R. è andato in bagno. Mentre staa tornando abbiamo sentito dei rumori fuori. Abbiamo seguito delle persone, fuori dalla hall, su per le scale.

pm: Può dare qualche perticolare su cosa avete pensato per spostarvi?
t: Abbiamo avuto paura e non sapevo cosa stava succedendo. Capivo che stava succedendo qualcosa di molto serio. Ho sentito rumori e mi stavo chiedendo se stava succedendo qualcosa nella strada. Sembrava che ci fossero molte persone, ma non ha visto niente.

pm:Quando vi dirigete ai piani superiori la porta della scuola era aperta o chiusa?
t: Non mi ricordo.
Siamo arrivati al secondo piano. c'era un corridoio molto lungo. Ci siamo fermati davanti alla finestra. R. ha guardato fuori dalla finestra, ha visto molti poliziotti davanti alla scuola e ha detto "questo è terribile".

pm: Vi siete sporti dalla finestra?
t: Non mi ricordo

pm: Li ha visti sulla strada o nel cortile della scuola?
t: Non ricordo.
Non sapevamo cosa fare e siamo rimasti nel corridoio. C'erano altre persone. Quando sono arrivati ci siamo sdraiati per terra e R. si è sdraiato sopra di me

[gli fanno indicare sulla cartina il punto dove si trovava lei e altre persone e il lato da dove arrivano i poliziotti]

Quando abbiamo visto la polizia c'era uno spazio tra noi e la polizia. Tutti si sono sdraiati per terra. La polizia è venuta lungo il corridoio e credo che noi siamo stati i primi ad essere colpiti. ci picchiavano con i manganelli. Dato che R. era sopra sdi me, la polizia picchiava lui e io sentivo il rumore delle botte. avevo le mani sopra la testa per proteggermi la testa. C'era gente che piangeva e chiedeva ai poliziotti di fermarsi. Anch'io piangevo e chiedevo di smettere. Siamo stati picchiati da più di un poliziotto.
Quando abbiamo visto la polizia in fondo al corridoio credo che forssero circa 6. Poi c'è stato un piccolo intervallo e poi ne sono arrivati altri.

I primi poliziotti che sono arrivati avevano divise scure e caschi. Non ho guardato molto, mi preoccupavo di più di proteggermi la testa. Ad un certo punto ci è stato detto di alzarci. Ci siamo alzati e abbiamo messo le mani dietro la nuca. C'erano polizotti nel corridoio. tutti si sono alzati.
Ho visto un poliziotto con un coltello in mano.
Ha preso una delle altre persone e gli ha tagliato una ciocca di capelli. Poi il poliziotto con il coltello è venuto da me e mi ha preso i capelli. Credo che abbia preso anche una ciocca dei miei capelli. Un altro poliziotto mi ha pugnalato con il manganello nel braccio, poi mi ha accarezzato i capelli e con voce dolce mi ha detto "oh, poverina"...
Poi ci hanno fatto scendere dalle scale, e la polizia continuava a urlare e vedevo gente che veniva spinta. Ho sentito qualcosa nella schiena come se il manganello mi spingesse.
In fondo alle scale ho visto una signora per terra, sembrava collassata. Ci hanno portano nella hall della scuola al piano terra.
ci siamo seduti e rich sanguinava dalla testa e quando eravamo seduti lì ho cercato di mettere qualcosa per fermare il sangue. ho visto anche tante altre persone ferite e insanguinate.
C'era tanta gente, seduta per terra e tanta gente in piedi. I poliziotti stavano davanti alla hall, nell'ingresso, e altri in mezzo alla gente

pm: Inquel momento ha potuto vedere poliziotti vestiti in modo diverso rispetto ai primi?
t: Non mi ricordo esattamente, ma oltre ai poliziotti in divisa c'erano anche poliziotti in borghese, con una pettorina con scritto Polizia.
Ad un certo punto abbiamo cominciato a dare i nostri zaini ai poliziotti. c'erano delle sacche vicino a me che io passavo ai poliziotti. queste sacche venivano svuotate dai poliziotti. Ma tutto venima buttato insieme. io avevo una piccola borse sulle spalle, ma non me l'hanno chiesto.

pm:Qaulcuno le ha chiesto quali erano i suoi bagagli?
t: no.

pm:Per quanto ha potuto vedere i poliziotti erano interessati a cercare qualcosa di specifico?
t: non so

pm: Ha visto in quella sala, mazze bastoni, o altri oggetti che potessero essere considerate armi improprie?
t: no. Ho sono visto vestiario.

pm:cosa è successo dopo?

t: Un paramedico/medico mi ha fatto una steccatura di cartone nel braccio. Il medico ha chiesto se volevo andare subito all'ospedale.
Ma io non cvolevo lasciare solo R. , perché sanguinava molto dalla testa, era sbiancato. Però lui mi ha detto di andare e io sono andata.

pm: Qualche poliziotto si è preuccupato della situazione dei feriti?
t: no

pm: Lei è stata portata fuori dalla scuola dai paramedici?t: si

pm: Lei sapeva di essere in stato di arresto?
t: Non mi è stato detto che ero in stato di arresto. speravo di andare in ospedale e poi partire da li. Non avevo fatto niente di sbagliato, eravamo stati attaccati noi dalla polizia.

pm: Quando è venuta a conoscenza di essere stata arrestata?
t: Non sapevo di essere in stato di arresto fino a che sono arrivata in prigione, il martedì e il mercoledì.

Avvocato Passeggi: le è stato chiesto se voleva farsi assiste da una persona di fiducia durante la perqusizione?
t: no

Passeggi: ricorda di una persona ferita alla bocca:
t: si, aveva sangue sul viso

Entra R. M.

pm: Cosa stavate facendo quando è arrivata la polizia?

t: Siamo arrivati veerso la mezzanotte del sabato. Avevamo lasciato i bagagli precedentemente. Quando siamo ritornati nella scuola. N. e io abbiamo messo assieme i due sacchi a pelo per dormire dalla sala. c'erano persone che stavano già dormendo, altri che usavano i pc. Poco dopo quest'atmosfera cambia e c'è una situazione di tensine. molte persone sono corse all'ingresso della scuola. noi abbiamo cominciato a sentirci ansiosi. Ho sentito colpi molto forti ma non capivo che tipo di rumori fossero. Sentendo questi rumori molte persone hanno cominciato a correre nella sala, verso l'angolo dove erano i pc. anche noi, volevamo allontanarci, siamo corsi verso i pc. non saevamo come era disposta la scuola. allora abbiamo seguito le altre pensone pensnado che sapessero come uscire.

pm: Avete seguito istitntivamente le altre persone?
t: Si

pm: Ha avuto la percezione che dietro di voi le perto dell'edificio venissero chiuse?
t: non so, c'erano delle persoe che correvano e noi li abbiamo seguiti.

(gli mostrano piantina)

Alcune persone stavano correndo su per le scale e noi li abbiamo seguiti. Credo che siamo arrivati al secondo piano. C'era un corridoio lungo. C'era molta confusione, gente che correva di qua e di là. Non c'era nessun posto dove andare e siamo rimasti incastrati in questo corridoio. A questo punto ho guardato fuori, ho visto una grodssa quantità di poliziotti che errivavANO IN DIVISA ANTISOMMOSSA. sEMBRAVA che entrassero nell'edificio dell'entrata principale. Io li ho visti nel cortile e sembrava venissero verso la porte. Ma da dove ero io non potevo vedere la porta.
A questo punto io avevo molta paura ma non sapevo cosa fare. Alcuni minuti dopo abbiamo visto in fondo al corridoio arrivare dei poliziotti. Urlavano e si sono avvicinati in modo molto aggressivo. C'erano circa 6-8 persone nel corridoio. I polizotti urlavano e noi non capivamo esattamente cosa urlavano. Così ci siamo messi per terra. I poliziotti si sono avvicinati a noi e hanno cominciato a picchiarci con i manganelli. Io ero la persona più vicina e sono stata la prima persona ad essere colpita. mi sono messo sopra a N. per proteggerla dalle manganellate. Mi hanno picchiato sulla schiena, sulle gambe e sulla testa. Davano calci sotto per cercare di colpire N..

Poi i poliziotti sono andati avanti a picchiare gli altri, e poli altri hanno piccchiato di nuovo me, come se andassero in sequenza. dopo questa prima ondata di poliziotti, si vedeva che avevano ferite ed eravamo doloranti, io sanguinavo dalla testa. Avevamo paura e siamo rimasti sdraiati per terra. Poi sono arrivati altri poliziotti e ci hanno picchiati ancora. Noi chiedevano per favore fermatevi, però continuavano a picchiarci.

Dopo questA SECONDA ONDATA DI POLIZIOTTI ci hanno detto a gesti che ci dovevamo alzare e ci hanno fatto stare in pieni con la testa abbassata e le mani dietro la testa, lungo il muro del corridoio. era molto doloroso stare in piedi, con la testa che sanguinava e la gamba che mi faceva male. Poi un poliziotto ha tirato fuori un coltello, e ha rtagliato una ciocca dfi capelli ad uno dei ragazzi, poi è andato da N., e ha tagliato una ciocca di capelli pure a lei. Sentivo il rumore dei capelli che venivano tagliati. era come se raccogliessero in trofeo.

pm: Ricorda le sembianza del polizotto che ha tagliato i capelli?
t: no, avevamo la testa bassa e avevamo paura di guardare troopo in su.

pm: E' in grado di dare una descrizione dell'abbigliamento?
t: I primi non so proprio come erano perché ero sdraiato e gli davo la schiena. Dopo, quelli che ci hanno chiesto di stare in piedi, avevano una specie di armatura, mentre altri avevano i jeans.

pm:Quando ha guardato fuori dalla finestra, lei dice di aver visto dei poliziotti in tenuta antisommossa?
t: si, sembrava che avessero elmetti, armature

pm:cosa intende per armatura?
t:Protezioni

pm:Quando parla di poliziotti in "uniform" intende divisa?
t: Quelli della seconda ondata non erano in divisa. Quelli che avevo visto nel cortile si

pm:Da quando ha visto i poliziotti dalla finestra a quando sono comparsi fisicamente i poliziotti quanto tempo sarà passato?
t:Solo pochi istanti

pm: E' in grado di riconoscere il tipo di manganello che lo ha colpito?
t: quelli della prima ondata nn mi ricordo. Queli della seconda ondata non erano del tipo a t, ma di quello normale

pm: Ricorda se il tipo di colpo sembrava provocato da un corpo molto rigido, oppure flessibile?
t: mi ricordo che era doloroso. era un momento molto stressante e nn ricordo

pm:E' stato colpito solo dal manganello o anche con altri mezzi?
t: si, ho ricevuto dei calci.

pm: continui
t: Eravamo in fila, condotti lungo il corridoio con le mani dietro la testa. Mi ricordo che c'erano intorno altri polizioti che urlavano e ci hanno condotto giù per le scale fino alla sala principale e ci hanno detto di sederci per terra. Ci ha disturbato molto entrare in questa sala perché c'erano molte persone ferite, con sangue in testa e sul corpo, gente che piangeva e si lamentava. ci è stato detto di sederci e ci siamo seduti. eravamo ancora un po' scioccati per il dolore. Mi faceva molto male la gamba, e il sange che mi colava dalla tsta. N. pensava che il suo polso fosse rotto. eravamo seduti sul bordo della sala. La polizia continuava a urlare e ad alzare i manganelli per intimidire le persone. Ci urlavano degli ordini, dei comandi, che una delle cose che ci chiedevano era di passargli le borse: ce le passavamo l'un con l'altro per passarle alla polizia.
sembrava che prendessero articoli di vestierio nero e facessero una pila. Negli zaini c'è un telaio di metallo e ho visto un poliziotto togliere il telaio di metallo dallo zainetto.E lo faceva vedere.

pm: Può dare un significato a questo gesto?
t: Era come se lui lo sventolasse per fare vedere che poteva essere usato come un'arma.

pm: Qualche altra operazione di perquisizione che può riferire in qualche modo?
t: non c'è stata una perquisizione individuale

pm: non c'era il tentativo di collegare l'oggetto al proprietario?
t: no

pm:E questo perché non era possibile farlo o perché non è stato fatto?
t: non è stato fatto

pm: I poliziotti hanno sequestrato una serie di oggetti, tra cui mazze, bastoni ecc.. Lei ha visto poliziotti prelevare questo tripo di oggetti?
t: no

pm: Ha visto poliziotti portare oggetti di questo tipo perché sequestrati?
t: no

pm: Prima ha menzionato l'estrazione del telaio degli zaini. Sono stati sequestrati anche oggetti di questo tipo (mostra foto di stecche per zaini, rep 120 foto 54)
t: no

A questo punto mi cominciava a girare un po' pala testa. forse avevo una commozione cerebrale, perché ero stato colpito in testa. mi sembrava di essere sul punto di svenire. A questo punto sono entrati dei medici nella sala e hanno cominicato a dare supporto medico alle persdone ferite. A N. è stata data della garza per tamponarmi in testa, e a N. è stato dato un pezzetto di cartone, che lei ha usato per steccarsi il braccio. Poi sono arrivate delle brandine di gommapiuma, e le persone ferite più gravemente venivano fatte mettere su queste brandine, come barelle improvvisate, perché non c'erano abbastanza barelle per portar fuori le persone.

pm: le è stato detto quale era la sua condizione?
t: non siamo stati perquisiti e non ci è stato detto che eravamo uin arresto, volevamo solo arrivare in ambulanza perché pensavamo ke fosse un luogo più sicuro

[ Nel finale inutile siparietto di Romanelli junior che insiste a trovare contraddizioni dove non ce ne sono. Il TRibunale si riunisce in camera di consiglio e poi boccia la contestazione di Romanelli]