XXV UDIENZA - PROCESSO DIAZ/PASCOLI
I primi due testi di oggi raccontano gli eventi che hanno vissuto insieme: MB e
SB sono alla scuola per recuperare uno zaino e andare a prendere il treno. Sfiga
vuole che la polizia arrivi proprio mentre sono nella scuola. Loro scappano e si
rifugiano all'ultimo piano in un bagnetto. Vengono trascinati fuori dai
poliziotti, manganellati ripetutamente e portati al piano di sotto. Per un
periodo sono separati: mentre SB viene presa sotto l'ala protettrtice di un
poliziotto democratico (che chissa' cosa ci faceva nel bel mezzo di un raid
cileno?) non per questo venendo risparmiata da botte e sputi, MB viene picchiato
lungo tutte le scale, fatto rannicchiare su un pianerottolo e manganellato
ripetutamente da un po' tutti quelli che passano.
Una volta riuniti in palestra, vengono fatti uscire con le ambulanze e finiscono
all'ospedale e poi in carcere (SB passa anche per bolzaneto).
Racconto solido, rapido, chiaro e senza esitazioni. Unico neo e' che quanto a divise
all'ultimo piano non si e' riusciti ancora ad avere conferme chiare rispetto al
VII nucleo. C'e' da dire che se in tutta la scuola c'erano solo loro a condurre
l'attacco (come e' evidente da tutte le testimonianze) sara' difficile pensare
che qualche altro reparto si sia infilato proprio su quel piano li'.
MP e' nella palestra quando arriva la polizia. Si affaccia alla finestra e vede
in diretta l'arrivo del manganello che spacca i vetri della finestra al piano
terra, chiude la finestra e scappa all'ultimo piano
All'ultimo piano si nasconde in un'aula buia, che viene presto sfondata da una
manciata di poliziotti: prendono tutti e tre i presenti, li trascinano fuori
picchiandoli e insultandoli. Appena fuori MP viene innaffiato di spray
urticante, poi trascinato in un'altra aula e picchiato per 15 minuti, finendo
con le mani fratturate in tre punti, trauma cranico, punti di sutura e 25 giorni
di prognosi (aggiungendo tre operazioni alle mani).
Poi viene trascinato in un sacco e fatto picchiare con la schiena lungo tutte le
scale, fino ad arrivare in ambulanza e poi in ospedale, dove viene piantonato
per uttto il tempo. Il piantone gode a cantare faccetta nera e a minacciarlo
mentre sono soli nella stanza di ospedale.