Nell'udienza odierna presso il tribunale di Milano, per il processo San
Paolo, protagonisti assoluti il video mostrato in aula - che inchioda due
imputati autori del pestaggio ai danni di un attivista giunto sul posto -
e le dichiarazioni spontanee degli imputati dei centri sociali rinviati a
giudizio. Il video, ripreso da una casa di fronte
all'ospedale, mostra lampeggianti di volanti e gazzelle, si sentono urla,
fino al pestaggio del carabiniere e del poliziotto ai danni di un ragazzo,
rincorso e picchiato una volta a terra.
E' stato ascoltato anche l'appuntato Musica, uno dei primi a giungere al
San Paolo, che ha confermato l'intruppamento in cordoni delle forze
dell'ordine con cui avvennero le cariche all'esterno e all'interno
dell'ospedale. Una ulteriore conferma a quanto gia' fino ad oggi
ascoltato in aula, anche dai testi considerati piu' affidabili dal
tribunale, ovvero il personale medico presente al san paolo. Gli
imputati dei centri sociali hanno infine prodotto dichiarazioni
spontanee con le quali hanno ricordato il clima della serata, episodi di
violenze e pestaggi, e piu' in generale un'atmosfera di scherno prima e di
violenza smisurata poi, da parte dei poliziotti e carabinieri
presenti. Uno degli imputati ha inoltre fatto un riferimento all'omerta'
interno alle forze dell'ordine, oltre alla necessita', per i centri
sociali, di "uscire dal proprio ghetto". Prossima udienza giovedi' 23
febbraio.