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[sanpaolo] IX udienza

IX UDIENZA - PROCESSO SAN PAOLO

Oggi sintesi che affronta solo il lato procedurale degli ultimi sgoccioli di
processo. I due testimoni presenti, infatti, due ragazzi presenti al San Paolo,
raccontano una verita' storica per noi gia' ormai data e consolidata: chi vuole
leggere ancora di pestaggi, insulti, derisione per la morte di dax, puo'
riguardarsi la trascrizione.

Invece lo spettacolo (peraltro decisamente tragicomico e irritante allo stesso
tempo) viene dagli avvocati della difesa.
Porciani deve aver mancato la sua razione di noccioline stamattina, perche'
svolge il suo controesame facendo domande su genova e rendendosi ancora piu'
antipatico di quanto gia' non sia per le sue simpatie neofasciste. Di fronte
allo spazientirsi del tribunale e alle opposizioni di Mazzali, risponde con
l'unica risposta che ha imparato dai suoi colleghi nel processo della diaz: "sto
cercando di valutare l'attendibilita' del teste", una specie di mantra che
giustificherebbe un po' qualsiasi domanda (gliene suggeriamo una: "a lei
piacciono le frittate?").

Il tribunale spazientito chiede alle parti di accettare la produzione delle
precedenti dichiarazioni per l'ultimo teste, un infermiere sudamericano che
racconta di come le ffoo abbiano pestato a sangue la gente senza ritegno,
caricando indiscriminatamente. Le parti civili (anche difensori degli imputati)
negano il consenso, ma di fronte alla richiesta del tribunale di motivare il
rifiuto non sanno articolare mezza parola.
Il tribunale decide di prendere in mano la situazione (incalzato sopratutto dai
giudici a latere che vogliono evidentemente chiudere il processo) e rimbalza il
rifiuto acquisendo le dichiarazioni dell'infermiere.

A questo punto sarebbe il turno di Misenti, Zen e Spedicato i tre imputati delle
ffoo di sottoporsi all'esame, ma pur presenti in aula Porciani si inventa un
gomito che fa contatto con il piede pur di rimandare.
L'incazzatura dei giudici a latere e' visibile e ad alto volume, mentre
l'apprezzamento dell'atteggiametno non dilatorio dei compagni e' evidente:
nonostante questo il presidente cerchiobottista concede l'atto di codardia a
Porciani, programmando l'esame degli imputati per l'8 marzo, le arringhe per il
16 e 23 marzo.

Speriamo che l'incazzatura del collegio e del pm duri fino alla sentenza.

Prima di lasciarvi ricordiamo solo un coretto a Porciani e agli imputati delle
prodi forze dell'ordine: "le orecchie vi fan cosi'!"

a la prochaine