supportolegale.org || la memoria e' un ingranaggio collettivo

[sanpaolo] XI udienza - trascrizione

TRASCRIZIONE SOMMARIA - XI UDIENZA - PROCESSO SAN PAOLO

P: [fa l'appello]
P: si da atto che sono presenti sky, la7, rai, chiedono di effettuare riprese.
se c'e' il consenso di tutte le parti non c'e' necessita' della nostra
decisione. se c'e' il consenso possono riprendere salvo il diritto di ognuno di
noi di chiedere di non essere riprese.
P: su accordo di tutte le parti viene autorizzata la ripresa dell'udienza, fermo
restando che ciascuno di noi puo' esprimere il desiderio di non essere ripreso.

[ inizia la requisitoria del pm Gittardi ]

La finalita' di questo dibattimento e' stata quella di accertare non soltanto la
responsabilita' dei singoli imputati ma la ricostruzione dei fatti accaduti tra
il 16 e il 17 marzo 2003 davanti all'ospedale san paolo, perche' dalla
ricostruzione si poteva comprendere il luogo di ciascuno degli imputati, la
motivazione di determinate condotte e la loro gravita'.
Per questo il tentativo fatto sin dall'inizio delle indagine la sua finalita' e'
stata quella di comprendere fatti e dettagli che potevano sembrare irrilevanti
ma che potevano essere importanti, come sempre e' quando si tratta di chiarire
comportamenti estesi, che coinvolgono stati particolari e molte persone.
Non e' stata curiosita', ma la necessita' di capire i fatti che erano seri,
visti dalla prospettiva dei pubblici ufficiali che stavano operando un'attivita'
di controllo e che si sono trovati coinvolti in attivita' di diverse persone dei
centri sociali, sia delle persone dei centri sociali che hanno il diritto come
tutti che lo stato si occupi di comprendere perche' sono nate certe attivita',
se sono illecite provocate da situazioni oggettive, volute, attivita'
riconducibili solo a questi soggetti, e che cosa ha determinato l'innescarsi del
tutto.
Un tentativo di comprensione dell'intera vicenda e delle sue conseguenze. Io
ritengo di comprendere quello che sia successo quella notte, la successione
delle fasi e la responsabilita' dei singoli soggetti.
L'attivita' dibattimentale penso mi abbia permesso di determinare cosa e'
successo quella notte, dopo l'accoltellamento di 3 componenti dei centri
sociali. All'esito del dibattimento ritengo che si sia arrivati a una
ricostruzione dei fatti e dei profili di responsabilita' penale per ciascuno
degli imputati.
Abbiamo sentito decine di testi e non sara' possibile chiamare tutti i punti di
tutte le testimonianze, ma vorrei enucleare le testimonianze piu' chiare
rispetto ai singoli fatti. [...]
Tutte le testimonianze hanno ricostruito i fatti in modo omogeneo, soprattutto
quelle dei testi cosiddetti neutri, su cui io ho insistito perche' mi
consentivano di dare una ricostruzione piu' oggettiva. E' chiaro che in una
vicenda cosi' complessa non e' facile comprendere come si siano succeduti i
fatti da visuali diverse. Nonostante i dati riportati, e la diversita' delle
visuali, io penso che la ricostruzione del personale medico e delle persone
presenti all'interno del pronto soccorso sia sostanzialmente univoca. Si
troveranno dei contrasti ma che non penso intacchino la ricostruzione
complessiva.
I testi che sono stati sentiti appartenente al personale medico infermieristico
hanno ricostruito con oggettivita' e con sufficiente chiarezza quanto e'
accaduto negli avvenimenti del pronto soccorso. Ovviamente non hanno riferito
quanto successo fuori dal pronto soccorso, ma mi pare che questa carenza non sia
pesante nell'ambito della ricostruzione.
Prima fase: quanto successo in via Zamenhof. Io ritengo che una serie di
avvenimenti ricostruiti in sede dibattimentale emerga che subito dopo l'evento
delittuoso si fosse manifestata una incredibile tensione tra i giovani dei
centri sociali, tensione peraltro comprensibile per la gravita' dei fatti e per
l'affetto che circondava Davide Cesare. Sta di fatto lo stato di allarme e di
agitazione dopo gli accadimenti si e' tradotto in alcuni comportamenti di
ostacolo e disturbo persino nei confronti del personale medico. Faccio
riferimento alle dichiarazioni e ai verbali di Simonetta, Ermellini, e altri per
rendersi conto di come in quella fase vi sia stato un comportamento di notevole
tensione nei confronti proprio di chi era intervenuto a prestare soccorso. Erano
attimi di nervosismo, di tensione, sicuramente comprensibile, ma abbiamo sentito
che mentre operavano il soccorso venivano distrubati, che parte del materiale
era stato spostato e che cmq era difficile operare perche' c'era tensione da
parte dei ragazzi. Uno dei testi riferisce che un'auto medica e' stata
addirittura colpita durante l'operazione.
Dico questo perche' alla luce di quanto avvenuto in via Zamenhof si puo' capire
anche la scelta di inviare delle volanti o delle gazzelle all'ospedale. Gia'
quanto avvenuto in via Zamenhof avrebbe dovuto allarmare le forze dell'ordine e
allertare sui possibili della vicenda [...]
Della situazione in via Zamenhof avete una rappresentazione valida dalla
videocassetta allegata agli atti in cui si comprende facilmente come c'era una
presenza grande delle ffoo in via Zamenhof e che questo aveva generato una
reazione violenta da parte dei giovani dei centri sociali. I giovani non
volevano che la polizia e i carabinieri si avvicinassero troppo e pretendevano
che se ne andassero.
Davide Cesare arriva all'ospedale san paolo e su questo punto abbiamo snetito le
testimonianze del medico Monti. Davide Cesare mori' a mezzanotte. E qui inizia
una seconda fase, quella innescata dalle reazioni dei giovani dei centri sociali
all'interno del pronto soccorso. Si tratta di una fase che puo' essere collocata
tra mezzanotte e un quarto e mezzanotte e quaranta. [...]
La prima conclusione da farsi e' che l'innesto degli incidenti sia da attribuire
alla responsabilita' dei giovani dei centri sociali. Parlo di innesto quando mi
riferisco a una atttivita' aggressiva di un gruppo verso un altro. Innesto che
avviene alla notizia della morte da parte di alcuni giovani nei confronti delle
ffoo. Sa il tribunale che vi e' una oggettiva sproporzione delle forze in campo.
I giovani stavano affluendo, mentre abbiamo svariate testimonianze che ci dicono
che ps e cc erano in minoranza rispetto ai giovani dei centri sociali. Si e'
parlato di una o due gazzelle e una o due volanti. Tra la ps tra i primi
intervenuti ci sono Catena e Spedicato, tra la cc [...].
La prima conclusione a cui giungiamo e' che si sia verificati inizialmente
ingiustificate aggressioni da parte dei giovani dei centri sociali verso ps e cc
accorsi. A questo riguardo la circostanza dell'arrivo di un grosso numero di
ragazzi dei centri sociali all'ospedale devono giustificare la decisione di
mandare del personale anche presso l'ospedale.
Era evidente che poteva indurre a questa decisione, ma era evidente che stante i
fatti si poteva ovviare alla cosa con la presenza di personale inborghese.
QUando ho appreso che si e' scelto di mandare delle volanti a capire come si
sono svolti i fatti sono rimasto un po' perplesso, perche' era evidente che non
era un fatto oggetto dell'attivita' del personale delle volanti, era un fatto
che doveva essere oggetto di altra attivita' investigativa. La scelta di mandare
le volanti si capisce per la situazione, non si capisce per necessita'
investigative, ma anche vedendo i risultati e' stata una scelta sbagliata.
Dico questo non perche' questa sia la sede per indagare perche', ma per
evidenziare che non c'e' dolo in questa scelta ma a mio avviso un errore. Per
esigenze di ordine pubblico sarebbe stato necessario approntare un intervento di
tipo diverso e quindi approntare quelle misure che sono state indicate da
Iseglio. La scelta di mandare delle volanti e delle gazzelle si spiega in quel
modo ma e' stata una scelta sbagliata, perche' era chiaro che se in via Zamenhof
si era partiti in quel modo non poteva continuare andando meglio. Vi e' stata
inoltre una cattiva gestione dell'ordine pubblico, ma non certamente dolosa.
[...]
Di tale effetto negativo si puo' rilevare che dopo le prime aggressioni sonos
tati inviati ulteriori equipaggi inadeguati. Fatto questo inciso, che pero' e'
rilevante per comprendere quanto successo dopo, ritornando alla ricostruzione
dei fatti, io ritengo che le dichiarazioni del personale medico infermieristico
abbia dimostrato che l'innesto degli incidenti sia stato determinato
dall'intenzione dei giovani di far allontanare le forze dell'ordine, circostanza
confermata da testimoni dei centri sociali e dalle dichiarazioni spontanee degli
imputate. D'altro canto queste attivita' sono state portate a termine dai
giovani contro un numero minore di ufficiali. D'altronde mancano elementi atti a
giustificare da parte dei giovani dei centri sociali questo atto. [...]
Sa benissimo il tribunale che si parla di un comportamento oltraggioso e
ingiurioso da parte degli appartenenti delle ffoo. Ovviamente qui abbiamo
soltanto una versione, quella dei giovani dei centri sociali. Le dico che questo
non e' rilevante, non soltanto perche' nessuno degli altri soggetti riferiscono
di un comportamento ingiurioso generalizzato... ora nella sede di accadimenti
storici puo' essere benissimo che ci siano stati sorrisi, apprezzamenti da aprte
di qualcuno che pensava di esprimere le proprie idee, ma non si puo' dire che in
genere il personale delle ffoo abbia cercato lo scontro, anche perche' sarebbe
stato folle considerata la disparita' delle forze in campo. Le dichiarazioni
delle ffoo hanno addirittura ribaltato la versione , parlando di un
atteggiamento dialogante, e anche in questo caso forse ci sono dichiarazioni
eccessive.
Abbiamo sentito De MOnti che accerta la morte di Davide Cesare, la riferisce a
DB e prima a un poliziotto. Dice il De Monti "io poi mi sono portato nella
saletta della segreteria del pronto soccorso e ho guardato fuori dalla
finestra, li' ho visto le prime colluttazioni, cioe' dei ragazzi contro un
poliziotto [...] lo spingevano contro la siepe, contro la rete, [...] io capivo
che le cose si mettevano con un po' di agitazione e mi sono occupato di
sistemare gli altri pazienti [...] io mi ricordo solo quell'episodio ma poi non
ho piu' guardato fuori [...] ho notato tre ragazzi che strattonavano un
poliziotto verso la siepe [...] non mi ricordo quanti ragazzi e quante ffoo, da
quello che si poteva vedere che i ragazzi erano una trentina, mentre i
poliziotti erano in numero inferiore." De Monti poi prosegue la testimonianza:
"sono ritornato nella saletta di segreteria e dalal finestra ho notato che i
tafferugli continuavano e anzi peggioravano, ma non ho potuto notare delle scene
in particolare come quella descritta". Poi De Monti fa una serie di visite e
riferisce di aver visitato varie persone all'una e rotta.
Bacchioni Giuseppe e' un medico cardiologo che osserva la scena da un reparto,
cioe' dall'alto: "ho visto che c'erano degli scontri tra alcune ffoo che erano
in minoranza [...] c'era una certa tensione e alcuni ragazzi che si muovevano
nervosamente che aveano un atteggiametno aggressivo nei confronti del personale
in divisa [...] non era un'azione che coinvolgeva molte persone, ricordo ps e cc
in piccolo numero e poi sono arrivati con i camion... le scene iniziali erano
che c'erano i ragazzi dei centri sociali che correvano qua e la e che avevano a
volte atteggiamenti aggressivi". [...] "Io non ho visto in quel momento reazioni
violente da parte delle ffoo ho visto poliziotti che andavano e venivano [...]
non ho visto usare i manganelli". [...]
Un altro teste : "a quel punto ho visto entrare le guardie giurate che svolgono
servizio di vigilanza all'esterno [...] una di loro afferma di essere stato
colpito al viso... era successo che praticamente le guardie giurate erano li'
quando sono cominciati questi scontri, ha cercato di calmare la gente che si
scalmanava e ci sara' stata qualche colluttazione".
Palermo Pasquale, una delle guardie giurate: "in un primo momento le ffoo erano
poche mentre i ragazzi erano una trentina, che aggredivano questi primi
poliziotti che erano sul posto, c'erano quattro macchine della polizia
parcheggiate sul viale. [...] I ragazzi aggredivano con calci pugni spintoni ma
non avevano in mano nulla. I ps cercavano di pararsi da eventuali botte e io
sono stato colpito da un calcio, mentre cercavo di liberare un poliziotto da uno
di quelli". [...]
Longo Roberto, un'altra guardia giurata, parla della situazione iniziale: "un
ragazzo e' uscito urlando, poi ho visto che c'erano dei ps che cercavano di
tranquillizzarli. [...] I ps dicevano "noi non c'entriamo nulla", poi a un certo
punto la situazione e' degenerata e sono arrivati alle mani, spintoni piu' che
altro, e ho visto che c'erano circa .... ps ma i ragazzi erano tanti. In
proporzione saranno stati 5 a 1 [...] una trentina di ragazzi e una decina di
ffoo. [...] Confermo che erano i ragazzi ad aggredire le ffoo ma non avevano
armi".
Io do per scontato la ricostruzione data da ps e cc dei fatti di questa prima
fase, ma testi neutri ci dicono quello che ho appena sintetizzato, circa
l'innesto degli incidenti, le forze in campo e le condotte.
Concludendo su questo aspetto potrei dire che le testimonianze del personale
sanitario e delle guardie giurato offrono un riscontro alle versione delle ffoo,
in parte confermata dai certificati medici e dai danneggiamenti di alcune
vetture. E del resto questo comportamento era gia' preannunciato era teso ad
allontanare le ffoo. I componenti dei cs non volevano ps e cc in quella zona,
volevano stare da soli, perche' interpretavano ps e cc come un'implicita
provocazione. Nella logica delle parti, dei ragazzi, la stessa presenza di cc e
ps e' un'implicita provocazione. Non e' condivisibile ma comprensibile, ed e'
evidente che questo e' l'innesco. [...]
E proprio per questa ragione valgono queste considerazioni che ho fatto che se
ci fosse stata una scelta saggia da parte della forza pubblica di spostare
l'obiettivo e intervenire in un modo diverso. Anche perche' io non credo che i
componenti dei centri sociali avrebbero condotto comportamenti di violenza nei
confronti del pronto soccorso o dei medici. I testi hanno ricostruito una
situazione di tensione ma non di violenza. Allora si poteva scegliere un altro
approccio, regolare l'afflusso o se si vuole metterlo in termini di OP
predisporre un servizio che sarebbe intervenuto nel momenot in cui si fossero
verificati problemi. [...]
CHe ci siano state aggressioni iniziali e' provato dalle testimonianze sia dei
testi neutri che da quelle delle ffoo: Musica, Pucci, [...], Catena, Ballerini,
De Bastiani. Per ragioni di economia non faccio altro che riferimento ma si
tratta di dichiarazioni che considerate complessivamente nella loro
caratteristica di parte coinvolta, sono comprovate dalle altre dichiarazioni di
parti neutre. Catena e' arrivato nella prima fase all'ospedale insieme a
Spedicato Alessandro, ha colto la prima fase successivamente alla diffusione
della notizia: "erano agitati, urlavano piangevano, erano una trentina e
progressivamente sono arrivate altre 5 o 6 volanti." E' una ricostruzione
conforme alle dichiarazioni degli altri testi. I danneggiamenti sono riscontrati
sulle gazzelle e di questa fase parla anche il teste Iseglio diffusamente.
E' un teste ufficiale dei cc intervenuto. Era il piu' alto in grado presente sul
luogo. E? un teste apparso attendibile circa la ricostruzione dei fatti compreso
quell'aspetto del non corretta indicazione del tipo di intervento. Il teste
Iseglio ha ben dimostrato come il personale sia stato lasciato a se' stesso a
gestire una situazione per cui non erano indicati. Riferisce dei danneggiamenti
alle auto, tanto che da' indicazione di spostare le macchine. Ha riferito di
aver visto i componenti della gazzella aggrediti da 5 o 6 giovani, ha riferito
di giovani che correvano verso i cc, e per questo ha fatto spostare
l'autovettura. Ha detto di dialogare con i ragazzi dei cs, ma la risposta e'
stata quella di andare via. Ha precisato quanto riferito da tutti gli altri
appartenenti alle ffoo: che i ragazzi avessero cinture e pezzi rigidi. E' vero
che nessun teste neutro ne riferisce. E' possibile che qualcuno avesse qualche
mezzo offensivo, ma occasionale, non premeditato. [...] Ha chiamato altro
personale compreso il battaglione, perche' era evidente a quel punto che doveva
essere fato qualcosa.
Le conclusioni giuridiche, poi vedremo la riferibilita': io credo che le
condotte poste in essere in questo primo momento presenti le caratteristiche
della resistenza aggravata, aggravata perche' in questa fase i giovani dei
centri sociali avevano la finalita' di impedire l'intervento dei cc e dei ps.
Quale che fosse la motivazioen di questa finalita', le ffoo operavano
nell'ambito di funzioni specifiche. Le volanti e le gazzelle hanno anche
funzione di polizia giudiziaria. Io posso dire che doveva farlo qualcun altro
forse, posso discutere l'opportunita', ma non posso dire che non rientri nella
loro attivita'. La loro presenza era doverosa, e i ragazzi dei centri sociali
hanno compiuto un'attivita' tesa al non permettere lo svolgimento di questa
legittima attivita'. [...] Sicuramente posta in essere da una pluralita' di
soggetti superiore a dieci, e sicuramente almeno dal punto di vista della
disponibilita' di armi occasionalmente reperiti, in questa fase e' provata.
Il problema e' quello dell'imputazione soggettiva.
Il criterio e' stata quella di accertare la presenza di quel soggetto in un
luogo attivo in quel contesto in quella fase. Il medesimo criterio e' stato
usato per le ffoo. In questo senso e' evidente che si trattava di combinare gli
atti che emergevano dall'attivita' di PG dalle risultanze dell'indagine.
TUtto il personale medico e' stato preciso nella ricostruzione dei fatti, ma non
ha dato indicazioni precise sulle fattezze ne' dei giovani ne' delle ffoo
presenti sul posto. [...] Pero' che i quattro soggetti per cui e' stata
esercitata l'azione penale abbia dimostrato la loro presenza sul luogo. DB e'
stato individuato da Iseglio e Pucci, EO da Iseglio e Pucci. D'altra parte che
DB fosse presente e sia stata la persona che ha avvisato della morte di Davide
Cesare su input di FZ e' pacifico. LB e' stato individuato da Iseglio, OE e'
stato individuato da Rinaldi e da Spedicato. DIrei che ovviamente il tribunale
dovra' valutare le dichiarazioni di Spedicato alla luce della sua posizione nel
processo, ma direi che la presenza di OE e' provata anche da altri elementi
probatori. OE e' stato indicato in termini meno certi da Iseglio. La presenza di
FZ e' oggettiva, ma Catena lo indica come soggetto presente al pronto soccorso
quale persona particolarmente agitata e attiva. [...] Per FZ si pone il
problema della sua compatibilita' tra ruolo attivo e il fatto che fosse visitato
dal personale medico. FZ e' stato dimesso alle 2.10, quindi quantomeno da
mezzanotte alle due era presente in ospedale. Io ritengo che le cure a cui e'
stato sottoposto siano compatibili con un ruolo attivo. Dei movimenti in queste
due ore non si sa nulla. Nemmeno FZ e' riuscito a chiarirle e d'altra parte e'
il dato che emerge dalle sue stesse dichiarazioni. Era attivo e aveva un ruolo
propulsivo nei confronti degli altri. Se vedete le sue dichiarazioni tutto
quello che e' stato fatto per visitarlo e' compatibile con la partecipazionme di
FZ a questa attivita' nei confronti dei pubblici ufficiali.
La presenza di DB, LB, OE, FZ all'ospedale emerge dalle dichiarazioni del
personale sanitario e dagli stessi testi dei ragazzi dei centri sociali.

La seconda fase concided con l'arrivo del terzo reparto mobile, nel vialetto del
pronto soccorso e l'attività dello schieramente fino nei locali interni.
Dichiarazioni riferite non concorde perfino dal personale medico [...]
Dopo gli iniziali scontri di cui abbiamo appena parlato l'arrivo di due squadre
di 7 uomini del Reparto MObile, consentiva di organizzare uno schieramento con
in prima fila il RM e dietro il personale delle squadre. Il cancello del pronto
soccorso e' ancora aperto e cominciano ad avanzare verso il luogo dove si
trovano i ragazzi dei centri sociali. Sullo schieramento c'e' poco da discutere:
avra' notato un certo pudore nel parlare del dispositivo, ma certamente sul
fatto di aver formato uno schieramento non c'e' nessun problema, e d'altra parte
era assolutamente legittimo. Se l'alternativa era quella di controllare i
disordini, questa era l'unica condotta da usare. Certamente l'idea era quella di
prendere posizione avendo ora un numero sufficiente di ffoo per controllare la
situazione, [...]. Sotto questo profilo si e' scelto di proseugire nel controllo
di questa situazione, dato che ormai si era venuta a creare per responsabilita'
di entrambe le parti. Quindi a questo punto ci potevano stare sia le cariche di
alleggerimento. Mi pare segno di scarsa collaborazione da parte delle ffoo
questa ritrosia nell'affermare che ci siano state delle cariche. C'e' stato il
responsabile del reparto mobile che ha negato che siano entrati nel pronto
soccorso in contrasto con tutto il resto, ed e' sinceramente sconcertante,
perche' era legittimo, come anche l'attivita' violenta che viene posta in essere
da uno schieramento che avanza con uso di manganelli e scudi, per contrastare e
aprirsi una strada e' legittima e conseguente a un ordine che viene dato e a
un'attivita' di ufficio che deve essere svolta. Se nel corso di una carica
vengono compiuti atti nei confronti di soggetti coinvolti nella carica, questo
e' comprensibile e legittimo nella realizzazione di una carica.
Legittima la scelta di fare uno schieramento, legittima la scelta di fare delle
cariche di alleggerimento, legittimo l'uso dei manganelli durante una carica, a
maggior ragione legittima visto che anche durante questa fase ci sono state
attivita' di resistenza da parte dei giovani di centri sociali, resistenza alla
carica, non uno scontro alla pari, azioni di disturbo, violente anche gravi, ed
era chiaramente un'azione diretta a bloccare l'avanzata dello schieramento,
sempre nella logica che abbiamo visto e insieme a una logica di difesa.
Risulta provato che anche in questa prima fase di avanzamento da parte delle
ffoo alcuni personaggi dei centri sociali abbiano continuato attivita' di
contrasto finalizzata ad difendersi dalla carica. Si deve rilevare che lo
schieramento era consistente e adeguato a fronteggiare eventuali contrasti.
L'attivita' violenta di contrasto da parte dei giovani delle ffoo emerge dalle
dichiarazioni degli agenti che hanno partecipato a queste attivita', in
particolare quelle di ufficiali feriti durante questa carica, Pannozzo e
Tarantino, che hanno subito lesioni serie, e che hanno raccontato dell'uso di
bastoni, cinture e lancio fitto di pietre. Alcuni lesioni, come quelle di
Tarantino sono compatibili con il lancio di pietre, la sua fittezza e' stata
enfatizzata da alcune testimonianze, ma questo poco cambia perche' i referti
parlano di un contatto violento che puo' venire solo dall'uso di armi
contundenti.
Quanto all'uso di sassi non hanno descritto dell'uso di sassi. Il sequestro ha
avuto oggetto solo di un bastone. C'era un cantiere aperto nei pressi. QUindi e'
possibile che ci sia stato un lancio di sassi, ma se fosse stato dell'entita'
raccontata ci sarebbero stati esiti diversi. [...]
Lo scopo non era quello di entrare nel pronto soccorso ma di bloccare
l'iniziativa dei ragazzi dei centri sociali e ulteriori aggressioni. E' pacifico
e provato e perche' sul punto hanno reso dichiarazioni tanto il personale
medico, tanto le guardie giurate (Sommariva in particolare), che il personale
non si e' fermato al limitare del pronto soccorso, al suo ingresso, ma che si
entro' nel pronto soccorso. E' chiaro che a quel punto la carica aveva perso le
sue caratteristiche, ma certamente non ci si fermo'. Alcuni appartenenti alle
ffo entrarono nel pronto soccorso. Il teste Iseglio dice che non e' questa la
finalita', ma sta di fatto che le cariche non si sono esaurite sull'ingresso dal
pronto soccorso.
Le cariche, perche' ce ne sono state diverse, una prima con un tentativo di
resistenza, e poi una seconda. Alcuni testi hanno riferito di un ingresso dalla
DEA, con l'intento di bloccare i giovani dei centri sociali. Curiosamente questa
iniziativa ha determinato due effetti: uno che verosimilmente chi e' entrato nel
pronto soccorso erano i soggetti meno smaliziati, perche' le persone piu'
smaliziate hanno cercato di uscire. In effetti persone all'interno del pronto
soccorso non sonos tate viste armi, perche' e' comprensibile che chi era piu'
capace di resistere sia andato altrove. Dicevo che in base ad alcune delle
relazioni di PG, perche' il fatto di essere entrato e' stato ammesso anche se
poi ritrattato in sede di testimonianza. [...]

Sono stati portati all'interno delle volanti anche persone con problemi
Chi ha partecipato alle cariche non solo reparto mobile ma carabinieri e appartenenti alla polizia
Chiaro che il reparto mobile era in grado di contrastare efficacemente, caschi tenute antisomossa quindi i quanti fossero gli scudi era irrilevanti, non tocca la credibilità di coloro che non ricordono quanti fossero i manganelli.
Un reparto che entravano, barelle che cadevano, ma quando un test mi dice chel'ultima e avanzavano parallele con un passo forzato ci credo perché se colpisceun medico, un infermiere devo dare credibilità perché non dovrebbe raccontare il fatto.
Molti dei test vengono indotti ad enfatizzare comportamenti che non sono loro consueti, le dichiarazioni sono simili, sono troppe le indicazioni per pensare ad un enfatizzazione dei dati o sulla condotta.
Nessuno è stato in grado di dire chi ha colpito, il carabiniere o il poliziotto, su questo c'è stato atteggiamento lineare da parte degli appartenenti dei centri sociali a maggior ragione di pestaggi ingiustificati parlano gli infermieri e i medici.
Pm legge alcune dichiarazioni
Generazione illecita, una condotta non giustificata, si può comprendere lo stress, sappiamo tutti come si può gestire con difficoltà queste situazioni, ma non si può giustificare un atto come quelli dei pubblici ufficiali che abbiamo visto qui quindi la difficoltà di operare in quelle condizioni e con quei soggetti, non giustifica in nessun modo atti di violenza che sono stati riscontrati qui e che sono
Stati raccontati da lavoratori, che hanno riferito fin dall'inizio che questi fatti hanno colpito
Pm legge la dichiarazione di Battezzati:uscivano accompagnati ho visto anche qualcuno fuggire ma era difficile sentivo lamenti, credo fossero percosse e persone a terra,
"Direi che la cosa e' andata un po' avanti, nell'ordine quantomeno dei minuti. [...] Io onestamente non li ho notati. [...] In tutta onesta' ho visto un gruppo di persone che volevano solo andare via [...] Ho sentito una voce che mi ha impressionato, che gridava. [...] " Poi Battezzati scendono e raccoglie testimonianze che gli riferiscono atti analoghi anche se di minore intensita': "ho visto una ragazza minuta accovacciata contro la parete, questa ragazza veniva colpita da un poliziotto e cercava di ripararsi dai colpi." [...] "i poliziotti non l'hanno portata via, le hanno dato una manganellata e sono andati via".
E questo e' in linea con la ricostruzione. [...] "Io mi ricordo il particolare di una ragazza colpita con una certa violenza, trascinata per i capelli verso l'esterno". [...]
[...] "lei correva, l'hanno presa per i capelli, lei si opponeva ed e' stata trascinata in qualche modo, non per terra, verso l'esterna... io mi ricordo di questa scena... " e spiega che si opponeva a essere presa per i capelli.
Sono quattro testimonianze che rappresentano queste vicende.
Le condotte specifiche: una pluralita' di testi, lo stesso capitano Iseglio ha riferito con onesta' che qualcuno aveva superato dei limiti e che erano da condannare, di aver visto degli episodi da stigmatizzare... Ha riconosciuto un superamento dei limiti in questa specificita'. Palermo, guardia giurata, conferma che alcuni ragazzi venivano picchiati mentre erano a terra.
La notizia della presenza di una mazza da baseball circola da subito sugli organi di stampa, ma e' un fatto che e' stato riferito da piu' soggetti: da Palermo, che in dibattimento ha specificato che era in borghese, mentre precedentemente non era stato cosi' sicuro. La Vigezzi: "uno degli appartenenti delle ffoo teneva in mano un oggetto delle dimensioni di una mazza da baseball [...] ricordo che mi impressionarono le dimensioni". Di mazza da baseball parlano anche gli appartenenti ai centri sociali. E' un dato che colto da una pluralita' di soggetti non riferibili ai giovani dei centri sociali. Sa il tribunale che e' stato svolto un incidente probatorio e che ha portato all'individuazione come un soggetto che ha avuto a disposizione una mazza da baseball. Uno dei giovani non ha riconosciuto chi lo aveva picchiato con una ricetrasmittente, e questo anostro avviso e' indice di volonta' di collaborazione. Non e' stato detto che e' stata usata da Zen Massimiliano, ma che e' stata nella sua disponibilita'.
Ovviamente io non uso le sentenze dell'altro procedimento a carico di Zen, ma devo dire che la disponibilita' di una mazza da baseball da parte di un membro dell'Arma dei Carabinieri, non disonora tanto il cittadino, quanto tutta l'Arma dei Carabinieri, perche' manifesta un uso privatistico della gestione dell'ordine pubblico. [...] Sono questi comportamenti che rendono poco credibile la pronuncia di alcuni ffoo. Bisognerebbe essere capaci tutti di isolare le condotte illecite, perche' non isolandole si fa il favore di chi detrae all'Arma e si rende meno credibile la sua azione.
Lo stesso discorso vale per l'episodio che coinvolge OE. OE poteva aver fatto di tutto, ma la disposizione e' una sola: se OE ha fatto qualcosa lo si arresta, non lo si butta a terra, prendendolo a mazzate o con un calcetto. C'e' il filmato, e' inutile parlare. Se aveva fatto di tutto quella non era la condotta. Che senso ha dire "lo abbiamo individuato come soggetto che aveva fatto resistenza" , e poi lasciarlo andare. Quello non era il tentativo di arresto: la gente presente era sufficiente a impedire l'arresto ma non il pestaggio?
Cerchiamo di essere onesti e dire: mi e' scappato, e' stata una notte difficile, ho visto OE che aveva partecipato, continuava ad avere quell'atteggiamento, e gli abbiamo dato una lezione. Piccola, magari, ma non e' dalla gravita' delle lesioni che si valuta la gravita' della condotta. La gravita' della condotta emerge dall'aver superato dei limiti, nell'essersi messo sullo stesso piano di chi stava portando aventi dei comportamenti criminali. [...]
Quella condotta si pone sulla stessa linea delle altre, ha lo stesso significato. [...]
Stendiamo un velo pietoso sulla relazione di servizio predisposta dopo la visione del filmato. La visione del filmato [...] non puo' rilevare alcuna condotta di resistenza. La parte finale della sequenza mostra come i pubblici ufficiali interrompono la condotta, lasciando che OE se ne vada camminando, escludendo che l'attivita' sullo stesso fosse finalizzata all'arresto o all'identificazione. Le accuse nei confronti dello stesso sembra una sorta di ritorsione nei confronti dello stesso. [...]
Non era possibile in quella fase una attivita' che impedisse un arresto, tanto e' vero che altri vengono portati nelle autovetture.
Il porto ingiustificato di un corpo atto a offendere e' un reato per Zen Massimiliano. Misenti e Spedicato hanno cagionato una lesione abbastanza contenuta, sta di fatto che la contestazione viene fatta per dei pubblici ufficiali. L'uso dell'arma costituisce un aggravante. Ho scelto il reato di lesioni rispetto ad altri reati piu' gravi, olre all'abuso di ufficio, per l'entita' delle lesioni, ma anche per il coinvolgimento di ffoo. Un'attivita' ingiusta tesa a danneggiare il soggetto in violazione dei propri pubblici uffici e del codice penale.
[...]
Si pone un problema della valutazione delle attenuanti generiche per i ragazzi dei centri sociali. Le condotte sono gravi, perche' la morte di un compagno non giustificava la richiesta di allontanarsi fatta alle forze dell'ordine. Ma se qualcuno dei centri sociali avesse chiesto alla polizia e ai cc di allontanarsi non sarebbero arrivate altre volanti o gazzelle, non ssarebbe successo niente nel pronto soccorso, non ci sarebbe stato nulla di questa vicenda. La pretesa da parte dei ragazzi dei centri sociali l'allontanamento e' stato l'inizio di tutta la vicenda.
Le lesioni di Spedicato e Catena sono contenute, ma quando un gruppo di persone si organizza per un'attivita' di contrasto, tutti gli appartenenti a quell'attivita' rispondono di un concorso in quell'attivita'. Non si e' potuto individuare le persone, ma si e' agito in concorso e quindi ci sembra giusto chiedere il concorso in lesioni per OE, DB, FZ, LB per entrambe le fasi di inizio degli scontri. Come a queste persone deve essere attribuito il concorso nel danneggiamento alle gazzelle.
Io ritengo che comunque siano concedibili le attenuanti generiche a OE, DB, FZ, LB, perche' le dinamiche si sono innestate su una vicenda drammatica, il comportamento processuale e' stato corretto, e' stato chiesto allo stato di accertare la vicenda, e questo complessivamente penso possa portare alle attenuanti generiche, nonostante non nasconda che questi soggetti svolgano un'attivita' reiterata sul territorio di una certa attivita'.
Chiedo pertanto la condanna di OE, DB, FZ, LB previa concessoine attenuanti generiche, alla pena di anni 2 e mesi 10.
Posizioni Misenti e Spedicato: penso che siano concedibili le attenuanti generiche, per considerazioni speculari. [...] Si sono trovati a fronteggiare una situazione difficile e hanno fatto di tutto per complicarla ma non mi semrba giustificare le aggravanti.
Misenti anni 2 mesi 6 e Spedicato anni 2 di reclusione in relazione al diverso ruolo.
Chiedo la condanna di Zen a mesi 10 di arresto e 200 euro di ammenda con l'applicazione delle pene accessorie di legge.

[ requisitoria parte civile Pisapia per OE ]

Saro' abbastanza breve. [...]
La ricostruzione di questi atti di reita' che sono di Misenti e Spedicato, riferisce per quanto riguarda le condotte che riguardano OE ma sono inerenti alla genesi dei fatti. Accadono i fatti del San Paolo, verso la fine di marzo esce il filmato e si vedono le foto, e a questo punto ci sono relazioni di servizio in cui vengono contestati dei comportamenti delittuosi a OE. Sembra quasi che sia l'unico chiaramente identificato da entrambi che non identificano nessun altro. Nel corso del confronto dibattimentale vengono aggiunte altre condotte delittuose, di cui prima non si parla minimamente. Il pm dice che viene identificato da Rinaldi: "una persona pelata danneggia l'autovettura", poi vede la foto di OE e dice " non sono sicuro". Fare riferimento a Rinaldi come riscontro mi pare eccessivo. La cosa che preoccupa e' che anche quando i due imputati agiscono insieme la condotta di OE non e' la stessa. Entrambi vedono episodi diversi durante i fatti e quando agiscono insieme la condotta che li avrebbe portati a questo tentativo di intimidazione non e' la stessa. E questo e' indicativo. In particolare Spedicato redige una relazione firmata dall'ispettore catena, che pero' l'imputato afferma di averne condiviso il contenuto, [...] pero' al momento in cui si tratta di riportare l'episodio rilevante dal punto di vista penale, c'e' nella valutazione successiva alla visione del filmato che indica OE come una persona che correva per aggredire un collega, che si sposta e in conseguenza OE perde l'equilibrio.
Nell'interrogatorio da un ulteriore episodio che non c'e' in questa relazione, quello dell'aggresisone in tre nel vialetto, un evento che riferisce solo in aula e non in relazione di servizio. Non solo in aula cambia versione, aggiungendo particolari e aggravando la condotta di questo terzo ragazzo che secondo lui sarebbe proprio OE. In piu' il pm ha citato De Monti che riferisce di tre persone, mentre Spedicato in aula ne aggiunge un quarto. [...]
Francamente anche la versione dei fatti del pestaggio mi pare un po' sospetta, anche perche' va in direzione completamente opposta a quella di Misenti. Vede il giornale, descrive la condotta di OE come un pugno a un ps, spintoni, allora Misenti lo insegue lo colpisce
In udienza ci dice che lo aveva gia' individuato, non e' stato identificato OE, ma quella persona li' era gia' stata identificata da dei colleghi. Siccome qualcun'altro lo aveva descritto, non viene identificato, ma si basa sulla descrizione di uno pelato. In riferimento dal fatto che fosse stato picchiato e preso a calci. Con il calcio si, ma con il manganello no. [...]
E ancora gli viene contestato le versioni differenti del perche' non arresta OE, e alle domande del pm sul non riferire la necessita' di arrestare OE ai suoi superiori ecc ecc
Al di la' del fatto che questo susseguirsi di fatti che hanno portato alla compilazioni di annotazioni differenti, a interrogatori che aggiungevano elementi delittuosi a carico di OE, [...] contrasta con le versioni precedenti e successive di Misenti. Forse la chiamata di conreita' manca di sostanza, perche' Misenti dice "mi e' stato riferito che era lui perche' e' stato visto di fronte al tribunale ripreso in un'intervista." Io credo che la responsabilita' penale di Misenti e Spedicato sono provate. I tentativi di coinvolgere OE in altre condotte e' fastidiosa proprio perche' posteriore e posta in atto da servitori dellosStato.
Per quanto riguarda i danni [...] io depositio conclusioni scritte e nota scritta.

[ requisitoria parte civile Campilongo ]

sono in difficolta' a parlare come parte civile, perche' sembra sempre un ospite del processo penale [...] motivo per il quale sono quasi sempre in difficolta'.
Questa difficolta' in questo processo e' maggiore, perche' il processo si radica in un evento piu' grave in cui trae origine. Pero' la difficolta' appare superata. sono totalmente d'accordo a grandi linee con le conclusioni del pm il quale ricostruisce pur nella leggera diversita' di opinioni quanto anche questa difesa ha assunto al termine del dibattimento.
Partendo da quello che e' successo in via zamenhof si doveva ben comprendere quanto fosse necessario che le ffoo avrebbero dovuto intervenire differentemente e meglio. Sono convinto e credo di aver colto il senso anche della requisitoria che se le cose fossero state gestite in maniera diversa non saremmo qui.
Gestire in maniera diversa magari le ffoo scambiando la folla di ragazzi e rispettandone il dolore, oppure i ragazzi dei centri sociali non scambiando la presenza delle ffoo come una provocazione. Tuttavia i giudizi sul comportamento del terzo reparto mobile si sono formati su tutta una serie di equivoci. Questo perche' il terzo reparto mobile rappresentato da me come parte civile [...]
[ ... ]
Il reparto non svolge solo compiti di OP ma anche di vigilanza e sorveglianza, e questi erano i compiti di quella sera. Per una questione di indennita' sindacale, tutte le volte che viene usato il reparto mobile viene usato per Op, ma per una questione di ordine pubblico. Questo e' importante perche' il reparto che si pone a fare vigilanza prende equipaggiamento diverso da quello di OP. E' stato contestato che il documento fornito circa l'equipaggiamento e' incompleto, ma per esempio il manganello e' in dotazione personale. Da quel documento emerge che il reparto avesse un unico scudo quadrato. Iseglio stesso dice "come per i cc esistono dei reparti di riserva e con ottima probabilita' questi erano stanziati in loco a disposizione". Per cui non erano pronti ad affrontare quel tipo di situazione. [...] Sicuramente ci fu un cordone, ma schieramento ci sembra eccessivo. I singoli appartenenti del reparto mobile alla domanda del pm, non potevano che rispondere quello che gli e' stato insegnato ai corsi: "uno schieramento si fa con tre scudi quadri, con dieci, non come eravamo"... [...]
Sono stato colpito dalla testimonianza dei ragazzi dei centri sociali che hanno confermato quanto detto dal reparto infatti il milanesi dice che erano una quindicina e non erano in una formazione che bloccavano.
Recciani che dice che non avevano caschi, la ragazza che dice che non avevano ne scudi ne caschi, o erano del terzo reparto mobile o non avevano i caschi.
Uno vede il reparto mobile in tenuta antisommossa e quando il test lasciava queste dichiarazioni ho pensato che fosse stato influenzato infatti dopo aggiunge descrivendo le divise quando si vedono in televisione.
Non è più un test neutro ne utilizzabile, questo è importante
Anche le cariche non sono state operate solo dal terzo reparto mobile che si trovava con otto persone sei o sette perchè alcune erano state ferite.
Elementi di responsabilità nei confronti degli imputati DB, OE, FZ, condanna degli stessi e insieme con il risarcimento dei danni meglio specificati negli atti che Campilongo da al presidente

[ dichiarazioni parte civile Porciani per Tarantino ]

Non mi piace che le responsabilita' siano personali. Tarantino ha risentito per
mesi dei danni, ma non si riconobbe l'autore materiali. Noi abbiamo imputati
quattro persone ma non sappiamo se siano queste ad aver compiuto degli atti
materiali. Di sicuro sappiamo che alcuni di questi imputati dei centri sociali,
furono tra gli iniziatori di questo tipo di attivita' contro le ffoo. Pertanto
torto collo sono costretto a chiedere il risarcimento per Tarantino. Io voglio
esrpimere la mia insoddisfazione per il non sapere quale sono le persone che
sono state fermate, che avrebbero dovute essere denunciate, avremmo potuto
sapere gli autori materiali.
Abbiamo saputo dai giornali che uno dei testimoni di questo processo e' stato
arrestato per i fatti di sabato, e di qeusto dovrebbe rispondere chi ha dato
l'ordine di lasciare liberi i fermati.
Il pm ha detto di capire il dolore di una persona che ha visto ucciderfe un suo
amico e io posso capirlo umanamente. Omicidio delle cui ragioni politiche non
sono nemmeno certo se non che e' tutto originato dal nome di un cane relativo a
un gerarca del terzo reich.
Chiedo il risarcimento per 50.000 danni e altro, chiedo gli onorari e faccio
presente che gli onorari verranno devoluti in beneficienza.
Spedicato subisce poche lesioni fisiche, ma molte lesioni morali. Lui e' inviato
insieme a Catena a fare il proprio dovere, e si trova a pagare lo scotto di aver
compiuto il proprio dovere. A causa del comportamento di queste persone, in
particolare OE, viene aggredito da tre o quattro persone, tra cui OE, che lo
aggredisce. Poi, giustamente, dato che un poliziotto deve arrestare chiunque
commette un delitto, chiedo una quantificazione che venga stabilita dalla corte,
dato che io non sono in grado di stabilirlo. Non dimentichiamoci che Spedicato
ha fatto sempre il poliziotto,ha fatto decine di arresti, ma per aver fatto il
proprio dovere e' da tre anni sotto processo. Significa che non puo' fare
concorsi, che nel suo casellario risulta questo processo, e quindi chiedo un
risarcimento. [...]

P: non troviamo la costituzione di parte civile di Ceo.
C: (Campilongo) io sono in imbarazzo.
P: e' strano che ci sia nell'elenco. Ci riserviamo.
P: a questo punto bisogna sentire prima le parti civili e poi il responsabile
civile. Musica Massimiliano e il suo avvocato non ci sono. Viene dichiarata
decaduta la parte civile Musica. Facciamo parlare il Responsabile Civile

[ arringa del responsabile civile ]

Faro' un'unica relazione. Ritengo che sia opportuno e conveniente soffermarsi
maggiormente sulle vicende. L'amministrazione si trova nella duplice veste di
parte civile e di responsabile civile, come Ministero della Difesa e
dell'Interno e solo come Ministero dell'Interno.
Il fatto che esprima in un'unica relazione non e' un fatto casuale ma e'
derivato dal fatto che tutti gli episodi di cui si e' narrato in questo
procedimento sono concatenati e devono essere apprezzati. Il pm ha tripartito le
vicende in "via Zamenhof", "pronto soccorso", "pestaggio". Ritengo che i fatti
intervenuti in via Zamenhof costituiscano i prodromi di quello che poi e'
accaduto di fronte all'ospedale san paolo. Il pm ha citato i testi che sono
intervenuti in via Zamenhof che ha affermato che c'era una situazione di
tensione. Uno dei testi ha riferito che le ffoo invitavano ad affrettare
l'operazione "non riusciamo a tenerli". Il comportamento delle persone che si
presentano in via Zamenhof appare come un comportamento incongruente, che si
traduce non solo in insulti ma anche in danni alle autovetture mediche. Qual e'
il comportamento delle ffoo in via Zamenhof? e' quello di controllare. Mi preme
sottolineare il comportamento di Misenti, il quale e' imputato in questo
processo e il quale si assume la responsabilita' di invitare il personale ad
andare via per evitare tensioni, in capo a soggetti dei centri sociali che sono
accorsi sul posto. Mi preme evidenziare questo episodio perche' tutto quanto e'
concatenato e deve essere apprezzato unitariamente e non episodicamente
altrimenti non ha un senso.
Qual e' la situazione al San Paolo?
Il cardiologo in servizio ci riferisce di una situazione di tensione, i ragazzi
che andavano e venivano chiedendo le condizioni dei tre feriti. La deposizione
del dottro De Monti e' esplicita ed afferma che mentre stava curandoFZ , lui
stesso riferisce che e' morto, forse come dice lui in modo inopportuno. La
reazione di FZ e' quella di divincolarsi e di dirlo a DB, il quale riferisce che
dice "li vado a prendere". Un altro teste dice "ci penso io". Un altro teste
dice che DB esce e dice "lo hanno ammazzato".
Ci troviamo in quel momento in una situazione di questo tipo: 30-40 ragazzi e
una macchina di cc e una di ps, Pucci e Rinaldi per i cc, Catena e Spedicato per
la ps. Cosa succede a questo punto?
Devo dire che e' estremamente gentile quello che ha riferito Spedicato, che dice
che ha una scena di vivo disagio, e invita i giovani a rivolgersi a un medico.
La risposta e' "fascista". Ritengo che la reazione dei giovani dei centri
sociali non sia "andate via vogliamo piangere da soli i nostri morti". A parte
che io non riesco a capire quale disagio possano essere due ps e due cc davanti
all'ospedale, ma non si riesce a capire la reazione cosi' violenta se non con
quel grido "ce lo hanno ammazzato". Le testimonianze sono esplicite, in
particolare dei cc che dicono "non capivamo perche' ma la colpa era nostra".
Si puo' capire il disagio per la morte di un giovane ma non si puo' capire una
vera e propria aggressione nei confronti delle ffoo.
In questa sede si e' detto che doveva intervenire personale in borghese, ma
riportiamo i fatti ad allora. Delle volanti e delle gazzelle dopo i fatti di via
Zamenhof sono andati a vedere in ospedale. Ma all'epoca come facevamo a sapere
cosa sarebbe successo?
Catena, Spedicato, Pucci, Rinaldi sono molto precisi nelle loro dichiarazioni.
Spedicato arriva per primo, si rivolge ai giovani in modo educato, invitandoli
alla calma. Il risultato e' un'aggressione. Tre giovani , uno dei quali e' OE,
che tentano di colpirlo con le cinghie, che indietreggia e che rischia di
cadere. C'e' questa rete che lo salva e un collega che lo trascina via. Pucci e
Rinaldi vengono colpiti, Catena va a terra, OE distrugge un lunotto della
macchina dei cc. Altri accorrono, tra cui Iseglio, il quale nota l'aggressione.
Cosa succede a questo punto? Iseglio vede l'aggressione, continuano ad arrivare
persone, tra cui l'ass. capo Ballerini. A un certo punto interviene il terzo
reparto mobile, viene chiamato e non sa cosa deve andare a fare. Soffermiamoci
un secondo sul III RM. Sono otto persone, di cui due autisti. Sugli scudi non si
e' capito quanti ce ne fossero, pare due, cmq pochi. Cosa succede? arrivano sul
posto e vedono i colleghi aggrediti da una fitta sassaiola, si dice che ci siano
bastoni. Si e' molto discusso di come si e' disposto il terzo reparto mobile, ma
piu' volte ci si e' richiamatia lla situazione dello stadio, per evidenziarne le
differenze. Allo stadio e' preventivabile un'aggressione, ma non certo di fronte
a un ospedale... Sono uno di fianco all'altro non e' un cordone. Lo stesso
tenente Iseglio che dice di aver visto una carica, sostiene lui stesso di non
essere preciso tecnicamente, e dice che non si poteva fare altro.
Il lessico delle ffoo: "siamo stati aggrediti, siamo stati annientati".
E' un lessico pregnante. E' vero che ci sono i testi neutri, ma bisogna
comprende i giovani in divisa che si trovano in una situazione che non si poteva
immaginare. Cosa succede? Bisogna assicurare alla giustizia chi ha commesso
reato.
E allora si avanza. E' impressionante il racconto del poliziotto a cui e'
spaccata la mandibola. Allora si avanza. Non e' preventivato entrare dentro il
pronto soccorso. Si trattava di reprimere ma non con l'ordine di entrare.
Avanzano. E c'e' una reazione... una reazione attiva dimostrata dalle ferite
degli agenti. E' una prosecuzione degli scontri a far si' che qualcuno entri
alla spicciolata nell'ospedale san paolo. E questo dimostra che non era una
carica. Si voleva fare in modo che nessuno degli agenti rimanesse solo. non sono
state ravvisate responsabilita' penali per i fatti dentro il pronto soccorso, e
quiundi non mi ci soffermo. Ma i fatti raccontati dal pm dimostrano che i fatti
non erano sotto controllo.
Veniamo alla scena del filmato, per i quali sono sotto processo MIsenti e
Spedicato. Non e' possibile isolare quella scena dal contesto. La scena e'
tutt'altro che chiara, l'ho vista piu' volte, l'ho tentata di scomporre scena
per scena.
La scena iniziale che riguarda Misenti e Spedicato: si vede che corrono dal
vialetto verso via san virgilio diverse ffoo, di cui uno si volta come a
controllare. allora la situazione e' convulsa.
La telecamera si volta e ci sono 5 persone: c'e' spedicato, misenti, e un altro
uomo delle ffoo, c'e' OE e c'e' un altro ragazzo con il cappellino. va detto che
Oe aveva appena cercato di aggredire un poliziotto. Il ragazzo con il cappellino
si avvicina per difendere OE, Misenti si avvicina e c'e' una collutazione. Il
terzo agente va verso il ragazzo con il cappellino e va via con lui. Il Misenti
alza e abbassa il manganello. Secondo la tesi accusatoria il manganello
causerebbe la lesione alla falange. Misenti in aula dice ho alzato e abbassato
il manganello con fini intimidatori, un manganello che ha raccolto per
difendersi. Il video conferma la versione di Misenti. NOn c'e' la prova video.
Dopo pochissimi istanti tira quello che il pm ha definito un calcetto alla gamba
di OE. Il calcetto, il calcio che Misenti ha detto di avere inflitto
diversamente dalla manganellata, cagiona una reazione del corpo, ma dalla
manganellata non c'e' alcuna reazoine. Mi chiedo e ci chiediamo ma se la
manganellata fosse stata ricevuta, possibile che il corpo non reagisse?
[...] Poi continua la scena, qualcuno accorre e cerca di colpire Spedicato, che
dice "ho portato le mani verso OE ma ho notato qualcun'altro e ho alzato di
istinto il braccio sinistro per difendermi". Arriva questo giovane, SPedicato
deve difendersi, perche' non dimentichiamoci che c'e' l'incolumita' degli
agenti. Arriva un soggetto con giubbotto chiaro, che viene trattenuto da una
ragazza senza camicia. Misenti a quel punto deve difendersi anche lui. In tutto
questo contesto in cui non c'e' la possibilita' di arrestare OE, OE che ha una
falange fratturata si alza e se ne va tranquillamente, non tiene la mano come
sarebbe naturale di fronte al colpo, ma si alza il bavero.
Perche' si alza il bavero, per non farsi riconoscere? Ho letto con grande
attenzione il referto medico. OE riferisce collutazione... quello che ha
cagionato il pregiudizio fisico e' una colluttazione. Quello non e' uno scontro,
una collutazione, e' un'altra cosa. Il danno e' una piccola lesione alla falange
del quinto dito della mano destra, ma sarebbe stato cagionato da una
manganellata la quale avrebbe senza che il corpo si muove, la quale avrebbe
cagionato... Riferisce collutazione... ma forse questa ipotesi mi sembra piu'
credibile, forse la collutazione fa riferimento agli scontri di cui e' stato
protagonista OE. Io non vado oltre.
Rinvio alle mie note conclusive pero' prima mi preme evidenziare un aspetto che
non e' marginale, e sono i danni che l'amministrazione statale ha conseguito in
relazione ai fatti di quella notte: euro 95000 per emolumenti al luogo,
personale che ha subito lesioni nelle persone di Tarantino, Mola, Spedicato,
Ceo, Boccuzzi, Mengoni, Pannozzo, Brambilla, [...]; euro 1677 per danni a
vetture. Il ministero della difesa: euro 305 per rimessa in condizione delle
vetture, euro 5000 per emolumenti delle persone. A cui si aggiunge un danno
all'immagine di 50000 euro. Il tutto sono 200000 euro di cui la meta' per
emolumenti e danni alle vetture.
Conclusioni: per il Ministero dell'Interno, affermata la responsabilita' di DB,
FZ, LB, OE, voglia condannare al risarcimento dei danni per 146000 euro. Nonche'
condannare al pagamento delle spese, con separata nota.
Per il ministero della difesa le conclusioni sono analoghe. [...]

Conclusioni delle Responsabile Civile: mandare esente il Ministero dell'Interno
e assolvere Misenti e Spedicato perche' non risultano colpevoli. Nella ipotesi
della responsabilita', si chiede la compensazione per OE.

TRASCRIZIONE SOMMARIA - XI UDIENZA - PROCESSO SAN PAOLO

P: [fa l'appello]
P: si da atto che sono presenti sky, la7, rai, chiedono di effettuare riprese.
se c'e' il consenso di tutte le parti non c'e' necessita' della nostra
decisione. se c'e' il consenso possono riprendere salvo il diritto di ognuno di
noi di chiedere di non essere riprese.
P: su accordo di tutte le parti viene autorizzata la ripresa dell'udienza, fermo
restando che ciascuno di noi puo' esprimere il desiderio di non essere ripreso.

[ inizia la requisitoria del pm Gittardi ]

La finalita' di questo dibattimento e' stata quella di accertare non soltanto la
responsabilita' dei singoli imputati ma la ricostruzione dei fatti accaduti tra
il 16 e il 17 marzo 2003 davanti all'ospedale san paolo, perche' dalla
ricostruzione si poteva comprendere il luogo di ciascuno degli imputati, la
motivazione di determinate condotte e la loro gravita'.
Per questo il tentativo fatto sin dall'inizio delle indagine la sua finalita' e'
stata quella di comprendere fatti e dettagli che potevano sembrare irrilevanti
ma che potevano essere importanti, come sempre e' quando si tratta di chiarire
comportamenti estesi, che coinvolgono stati particolari e molte persone.
Non e' stata curiosita', ma la necessita' di capire i fatti che erano seri,
visti dalla prospettiva dei pubblici ufficiali che stavano operando un'attivita'
di controllo e che si sono trovati coinvolti in attivita' di diverse persone dei
centri sociali, sia delle persone dei centri sociali che hanno il diritto come
tutti che lo stato si occupi di comprendere perche' sono nate certe attivita',
se sono illecite provocate da situazioni oggettive, volute, attivita'
riconducibili solo a questi soggetti, e che cosa ha determinato l'innescarsi del
tutto.
Un tentativo di comprensione dell'intera vicenda e delle sue conseguenze. Io
ritengo di comprendere quello che sia successo quella notte, la successione
delle fasi e la responsabilita' dei singoli soggetti.
L'attivita' dibattimentale penso mi abbia permesso di determinare cosa e'
successo quella notte, dopo l'accoltellamento di 3 componenti dei centri
sociali. All'esito del dibattimento ritengo che si sia arrivati a una
ricostruzione dei fatti e dei profili di responsabilita' penale per ciascuno
degli imputati.
Abbiamo sentito decine di testi e non sara' possibile chiamare tutti i punti di
tutte le testimonianze, ma vorrei enucleare le testimonianze piu' chiare
rispetto ai singoli fatti. [...]
Tutte le testimonianze hanno ricostruito i fatti in modo omogeneo, soprattutto
quelle dei testi cosiddetti neutri, su cui io ho insistito perche' mi
consentivano di dare una ricostruzione piu' oggettiva. E' chiaro che in una
vicenda cosi' complessa non e' facile comprendere come si siano succeduti i
fatti da visuali diverse. Nonostante i dati riportati, e la diversita' delle
visuali, io penso che la ricostruzione del personale medico e delle persone
presenti all'interno del pronto soccorso sia sostanzialmente univoca. Si
troveranno dei contrasti ma che non penso intacchino la ricostruzione
complessiva.
I testi che sono stati sentiti appartenente al personale medico infermieristico
hanno ricostruito con oggettivita' e con sufficiente chiarezza quanto e'
accaduto negli avvenimenti del pronto soccorso. Ovviamente non hanno riferito
quanto successo fuori dal pronto soccorso, ma mi pare che questa carenza non sia
pesante nell'ambito della ricostruzione.
Prima fase: quanto successo in via Zamenhof. Io ritengo che una serie di
avvenimenti ricostruiti in sede dibattimentale emerga che subito dopo l'evento
delittuoso si fosse manifestata una incredibile tensione tra i giovani dei
centri sociali, tensione peraltro comprensibile per la gravita' dei fatti e per
l'affetto che circondava Davide Cesare. Sta di fatto lo stato di allarme e di
agitazione dopo gli accadimenti si e' tradotto in alcuni comportamenti di
ostacolo e disturbo persino nei confronti del personale medico. Faccio
riferimento alle dichiarazioni e ai verbali di Simonetta, Ermellini, e altri per
rendersi conto di come in quella fase vi sia stato un comportamento di notevole
tensione nei confronti proprio di chi era intervenuto a prestare soccorso. Erano
attimi di nervosismo, di tensione, sicuramente comprensibile, ma abbiamo sentito
che mentre operavano il soccorso venivano distrubati, che parte del materiale
era stato spostato e che cmq era difficile operare perche' c'era tensione da
parte dei ragazzi. Uno dei testi riferisce che un'auto medica e' stata
addirittura colpita durante l'operazione.
Dico questo perche' alla luce di quanto avvenuto in via Zamenhof si puo' capire
anche la scelta di inviare delle volanti o delle gazzelle all'ospedale. Gia'
quanto avvenuto in via Zamenhof avrebbe dovuto allarmare le forze dell'ordine e
allertare sui possibili della vicenda [...]
Della situazione in via Zamenhof avete una rappresentazione valida dalla
videocassetta allegata agli atti in cui si comprende facilmente come c'era una
presenza grande delle ffoo in via Zamenhof e che questo aveva generato una
reazione violenta da parte dei giovani dei centri sociali. I giovani non
volevano che la polizia e i carabinieri si avvicinassero troppo e pretendevano
che se ne andassero.
Davide Cesare arriva all'ospedale san paolo e su questo punto abbiamo snetito le
testimonianze del medico Monti. Davide Cesare mori' a mezzanotte. E qui inizia
una seconda fase, quella innescata dalle reazioni dei giovani dei centri sociali
all'interno del pronto soccorso. Si tratta di una fase che puo' essere collocata
tra mezzanotte e un quarto e mezzanotte e quaranta. [...]
La prima conclusione da farsi e' che l'innesto degli incidenti sia da attribuire
alla responsabilita' dei giovani dei centri sociali. Parlo di innesto quando mi
riferisco a una atttivita' aggressiva di un gruppo verso un altro. Innesto che
avviene alla notizia della morte da parte di alcuni giovani nei confronti delle
ffoo. Sa il tribunale che vi e' una oggettiva sproporzione delle forze in campo.
I giovani stavano affluendo, mentre abbiamo svariate testimonianze che ci dicono
che ps e cc erano in minoranza rispetto ai giovani dei centri sociali. Si e'
parlato di una o due gazzelle e una o due volanti. Tra la ps tra i primi
intervenuti ci sono Catena e Spedicato, tra la cc [...].
La prima conclusione a cui giungiamo e' che si sia verificati inizialmente
ingiustificate aggressioni da parte dei giovani dei centri sociali verso ps e cc
accorsi. A questo riguardo la circostanza dell'arrivo di un grosso numero di
ragazzi dei centri sociali all'ospedale devono giustificare la decisione di
mandare del personale anche presso l'ospedale.
Era evidente che poteva indurre a questa decisione, ma era evidente che stante i
fatti si poteva ovviare alla cosa con la presenza di personale inborghese.
QUando ho appreso che si e' scelto di mandare delle volanti a capire come si
sono svolti i fatti sono rimasto un po' perplesso, perche' era evidente che non
era un fatto oggetto dell'attivita' del personale delle volanti, era un fatto
che doveva essere oggetto di altra attivita' investigativa. La scelta di mandare
le volanti si capisce per la situazione, non si capisce per necessita'
investigative, ma anche vedendo i risultati e' stata una scelta sbagliata.
Dico questo non perche' questa sia la sede per indagare perche', ma per
evidenziare che non c'e' dolo in questa scelta ma a mio avviso un errore. Per
esigenze di ordine pubblico sarebbe stato necessario approntare un intervento di
tipo diverso e quindi approntare quelle misure che sono state indicate da
Iseglio. La scelta di mandare delle volanti e delle gazzelle si spiega in quel
modo ma e' stata una scelta sbagliata, perche' era chiaro che se in via Zamenhof
si era partiti in quel modo non poteva continuare andando meglio. Vi e' stata
inoltre una cattiva gestione dell'ordine pubblico, ma non certamente dolosa.
[...]
Di tale effetto negativo si puo' rilevare che dopo le prime aggressioni sonos
tati inviati ulteriori equipaggi inadeguati. Fatto questo inciso, che pero' e'
rilevante per comprendere quanto successo dopo, ritornando alla ricostruzione
dei fatti, io ritengo che le dichiarazioni del personale medico infermieristico
abbia dimostrato che l'innesto degli incidenti sia stato determinato
dall'intenzione dei giovani di far allontanare le forze dell'ordine, circostanza
confermata da testimoni dei centri sociali e dalle dichiarazioni spontanee degli
imputate. D'altro canto queste attivita' sono state portate a termine dai
giovani contro un numero minore di ufficiali. D'altronde mancano elementi atti a
giustificare da parte dei giovani dei centri sociali questo atto. [...]
Sa benissimo il tribunale che si parla di un comportamento oltraggioso e
ingiurioso da parte degli appartenenti delle ffoo. Ovviamente qui abbiamo
soltanto una versione, quella dei giovani dei centri sociali. Le dico che questo
non e' rilevante, non soltanto perche' nessuno degli altri soggetti riferiscono
di un comportamento ingiurioso generalizzato... ora nella sede di accadimenti
storici puo' essere benissimo che ci siano stati sorrisi, apprezzamenti da aprte
di qualcuno che pensava di esprimere le proprie idee, ma non si puo' dire che in
genere il personale delle ffoo abbia cercato lo scontro, anche perche' sarebbe
stato folle considerata la disparita' delle forze in campo. Le dichiarazioni
delle ffoo hanno addirittura ribaltato la versione , parlando di un
atteggiamento dialogante, e anche in questo caso forse ci sono dichiarazioni
eccessive.
Abbiamo sentito De MOnti che accerta la morte di Davide Cesare, la riferisce a
DB e prima a un poliziotto. Dice il De Monti "io poi mi sono portato nella
saletta della segreteria del pronto soccorso e ho guardato fuori dalla
finestra, li' ho visto le prime colluttazioni, cioe' dei ragazzi contro un
poliziotto [...] lo spingevano contro la siepe, contro la rete, [...] io capivo
che le cose si mettevano con un po' di agitazione e mi sono occupato di
sistemare gli altri pazienti [...] io mi ricordo solo quell'episodio ma poi non
ho piu' guardato fuori [...] ho notato tre ragazzi che strattonavano un
poliziotto verso la siepe [...] non mi ricordo quanti ragazzi e quante ffoo, da
quello che si poteva vedere che i ragazzi erano una trentina, mentre i
poliziotti erano in numero inferiore." De Monti poi prosegue la testimonianza:
"sono ritornato nella saletta di segreteria e dalal finestra ho notato che i
tafferugli continuavano e anzi peggioravano, ma non ho potuto notare delle scene
in particolare come quella descritta". Poi De Monti fa una serie di visite e
riferisce di aver visitato varie persone all'una e rotta.
Bacchioni Giuseppe e' un medico cardiologo che osserva la scena da un reparto,
cioe' dall'alto: "ho visto che c'erano degli scontri tra alcune ffoo che erano
in minoranza [...] c'era una certa tensione e alcuni ragazzi che si muovevano
nervosamente che aveano un atteggiametno aggressivo nei confronti del personale
in divisa [...] non era un'azione che coinvolgeva molte persone, ricordo ps e cc
in piccolo numero e poi sono arrivati con i camion... le scene iniziali erano
che c'erano i ragazzi dei centri sociali che correvano qua e la e che avevano a
volte atteggiamenti aggressivi". [...] "Io non ho visto in quel momento reazioni
violente da parte delle ffoo ho visto poliziotti che andavano e venivano [...]
non ho visto usare i manganelli". [...]
Un altro teste : "a quel punto ho visto entrare le guardie giurate che svolgono
servizio di vigilanza all'esterno [...] una di loro afferma di essere stato
colpito al viso... era successo che praticamente le guardie giurate erano li'
quando sono cominciati questi scontri, ha cercato di calmare la gente che si
scalmanava e ci sara' stata qualche colluttazione".
Palermo Pasquale, una delle guardie giurate: "in un primo momento le ffoo erano
poche mentre i ragazzi erano una trentina, che aggredivano questi primi
poliziotti che erano sul posto, c'erano quattro macchine della polizia
parcheggiate sul viale. [...] I ragazzi aggredivano con calci pugni spintoni ma
non avevano in mano nulla. I ps cercavano di pararsi da eventuali botte e io
sono stato colpito da un calcio, mentre cercavo di liberare un poliziotto da uno
di quelli". [...]
Longo Roberto, un'altra guardia giurata, parla della situazione iniziale: "un
ragazzo e' uscito urlando, poi ho visto che c'erano dei ps che cercavano di
tranquillizzarli. [...] I ps dicevano "noi non c'entriamo nulla", poi a un certo
punto la situazione e' degenerata e sono arrivati alle mani, spintoni piu' che
altro, e ho visto che c'erano circa .... ps ma i ragazzi erano tanti. In
proporzione saranno stati 5 a 1 [...] una trentina di ragazzi e una decina di
ffoo. [...] Confermo che erano i ragazzi ad aggredire le ffoo ma non avevano
armi".
Io do per scontato la ricostruzione data da ps e cc dei fatti di questa prima
fase, ma testi neutri ci dicono quello che ho appena sintetizzato, circa
l'innesto degli incidenti, le forze in campo e le condotte.
Concludendo su questo aspetto potrei dire che le testimonianze del personale
sanitario e delle guardie giurato offrono un riscontro alle versione delle ffoo,
in parte confermata dai certificati medici e dai danneggiamenti di alcune
vetture. E del resto questo comportamento era gia' preannunciato era teso ad
allontanare le ffoo. I componenti dei cs non volevano ps e cc in quella zona,
volevano stare da soli, perche' interpretavano ps e cc come un'implicita
provocazione. Nella logica delle parti, dei ragazzi, la stessa presenza di cc e
ps e' un'implicita provocazione. Non e' condivisibile ma comprensibile, ed e'
evidente che questo e' l'innesco. [...]
E proprio per questa ragione valgono queste considerazioni che ho fatto che se
ci fosse stata una scelta saggia da parte della forza pubblica di spostare
l'obiettivo e intervenire in un modo diverso. Anche perche' io non credo che i
componenti dei centri sociali avrebbero condotto comportamenti di violenza nei
confronti del pronto soccorso o dei medici. I testi hanno ricostruito una
situazione di tensione ma non di violenza. Allora si poteva scegliere un altro
approccio, regolare l'afflusso o se si vuole metterlo in termini di OP
predisporre un servizio che sarebbe intervenuto nel momenot in cui si fossero
verificati problemi. [...]
CHe ci siano state aggressioni iniziali e' provato dalle testimonianze sia dei
testi neutri che da quelle delle ffoo: Musica, Pucci, [...], Catena, Ballerini,
De Bastiani. Per ragioni di economia non faccio altro che riferimento ma si
tratta di dichiarazioni che considerate complessivamente nella loro
caratteristica di parte coinvolta, sono comprovate dalle altre dichiarazioni di
parti neutre. Catena e' arrivato nella prima fase all'ospedale insieme a
Spedicato Alessandro, ha colto la prima fase successivamente alla diffusione
della notizia: "erano agitati, urlavano piangevano, erano una trentina e
progressivamente sono arrivate altre 5 o 6 volanti." E' una ricostruzione
conforme alle dichiarazioni degli altri testi. I danneggiamenti sono riscontrati
sulle gazzelle e di questa fase parla anche il teste Iseglio diffusamente.
E' un teste ufficiale dei cc intervenuto. Era il piu' alto in grado presente sul
luogo. E? un teste apparso attendibile circa la ricostruzione dei fatti compreso
quell'aspetto del non corretta indicazione del tipo di intervento. Il teste
Iseglio ha ben dimostrato come il personale sia stato lasciato a se' stesso a
gestire una situazione per cui non erano indicati. Riferisce dei danneggiamenti
alle auto, tanto che da' indicazione di spostare le macchine. Ha riferito di
aver visto i componenti della gazzella aggrediti da 5 o 6 giovani, ha riferito
di giovani che correvano verso i cc, e per questo ha fatto spostare
l'autovettura. Ha detto di dialogare con i ragazzi dei cs, ma la risposta e'
stata quella di andare via. Ha precisato quanto riferito da tutti gli altri
appartenenti alle ffoo: che i ragazzi avessero cinture e pezzi rigidi. E' vero
che nessun teste neutro ne riferisce. E' possibile che qualcuno avesse qualche
mezzo offensivo, ma occasionale, non premeditato. [...] Ha chiamato altro
personale compreso il battaglione, perche' era evidente a quel punto che doveva
essere fato qualcosa.
Le conclusioni giuridiche, poi vedremo la riferibilita': io credo che le
condotte poste in essere in questo primo momento presenti le caratteristiche
della resistenza aggravata, aggravata perche' in questa fase i giovani dei
centri sociali avevano la finalita' di impedire l'intervento dei cc e dei ps.
Quale che fosse la motivazioen di questa finalita', le ffoo operavano
nell'ambito di funzioni specifiche. Le volanti e le gazzelle hanno anche
funzione di polizia giudiziaria. Io posso dire che doveva farlo qualcun altro
forse, posso discutere l'opportunita', ma non posso dire che non rientri nella
loro attivita'. La loro presenza era doverosa, e i ragazzi dei centri sociali
hanno compiuto un'attivita' tesa al non permettere lo svolgimento di questa
legittima attivita'. [...] Sicuramente posta in essere da una pluralita' di
soggetti superiore a dieci, e sicuramente almeno dal punto di vista della
disponibilita' di armi occasionalmente reperiti, in questa fase e' provata.
Il problema e' quello dell'imputazione soggettiva.
Il criterio e' stata quella di accertare la presenza di quel soggetto in un
luogo attivo in quel contesto in quella fase. Il medesimo criterio e' stato
usato per le ffoo. In questo senso e' evidente che si trattava di combinare gli
atti che emergevano dall'attivita' di PG dalle risultanze dell'indagine.
TUtto il personale medico e' stato preciso nella ricostruzione dei fatti, ma non
ha dato indicazioni precise sulle fattezze ne' dei giovani ne' delle ffoo
presenti sul posto. [...] Pero' che i quattro soggetti per cui e' stata
esercitata l'azione penale abbia dimostrato la loro presenza sul luogo. DB e'
stato individuato da Iseglio e Pucci, EO da Iseglio e Pucci. D'altra parte che
DB fosse presente e sia stata la persona che ha avvisato della morte di Davide
Cesare su input di FZ e' pacifico. LB e' stato individuato da Iseglio, OE e'
stato individuato da Rinaldi e da Spedicato. DIrei che ovviamente il tribunale
dovra' valutare le dichiarazioni di Spedicato alla luce della sua posizione nel
processo, ma direi che la presenza di OE e' provata anche da altri elementi
probatori. OE e' stato indicato in termini meno certi da Iseglio. La presenza di
FZ e' oggettiva, ma Catena lo indica come soggetto presente al pronto soccorso
quale persona particolarmente agitata e attiva. [...] Per FZ si pone il
problema della sua compatibilita' tra ruolo attivo e il fatto che fosse visitato
dal personale medico. FZ e' stato dimesso alle 2.10, quindi quantomeno da
mezzanotte alle due era presente in ospedale. Io ritengo che le cure a cui e'
stato sottoposto siano compatibili con un ruolo attivo. Dei movimenti in queste
due ore non si sa nulla. Nemmeno FZ e' riuscito a chiarirle e d'altra parte e'
il dato che emerge dalle sue stesse dichiarazioni. Era attivo e aveva un ruolo
propulsivo nei confronti degli altri. Se vedete le sue dichiarazioni tutto
quello che e' stato fatto per visitarlo e' compatibile con la partecipazionme di
FZ a questa attivita' nei confronti dei pubblici ufficiali.
La presenza di DB, LB, OE, FZ all'ospedale emerge dalle dichiarazioni del
personale sanitario e dagli stessi testi dei ragazzi dei centri sociali.

La seconda fase concided con l'arrivo del terzo reparto mobile, nel vialetto del
pronto soccorso e l'attività dello schieramente fino nei locali interni.
Dichiarazioni riferite non concorde perfino dal personale medico [...]
Dopo gli iniziali scontri di cui abbiamo appena parlato l'arrivo di due squadre
di 7 uomini del Reparto MObile, consentiva di organizzare uno schieramento con
in prima fila il RM e dietro il personale delle squadre. Il cancello del pronto
soccorso e' ancora aperto e cominciano ad avanzare verso il luogo dove si
trovano i ragazzi dei centri sociali. Sullo schieramento c'e' poco da discutere:
avra' notato un certo pudore nel parlare del dispositivo, ma certamente sul
fatto di aver formato uno schieramento non c'e' nessun problema, e d'altra parte
era assolutamente legittimo. Se l'alternativa era quella di controllare i
disordini, questa era l'unica condotta da usare. Certamente l'idea era quella di
prendere posizione avendo ora un numero sufficiente di ffoo per controllare la
situazione, [...]. Sotto questo profilo si e' scelto di proseugire nel controllo
di questa situazione, dato che ormai si era venuta a creare per responsabilita'
di entrambe le parti. Quindi a questo punto ci potevano stare sia le cariche di
alleggerimento. Mi pare segno di scarsa collaborazione da parte delle ffoo
questa ritrosia nell'affermare che ci siano state delle cariche. C'e' stato il
responsabile del reparto mobile che ha negato che siano entrati nel pronto
soccorso in contrasto con tutto il resto, ed e' sinceramente sconcertante,
perche' era legittimo, come anche l'attivita' violenta che viene posta in essere
da uno schieramento che avanza con uso di manganelli e scudi, per contrastare e
aprirsi una strada e' legittima e conseguente a un ordine che viene dato e a
un'attivita' di ufficio che deve essere svolta. Se nel corso di una carica
vengono compiuti atti nei confronti di soggetti coinvolti nella carica, questo
e' comprensibile e legittimo nella realizzazione di una carica.
Legittima la scelta di fare uno schieramento, legittima la scelta di fare delle
cariche di alleggerimento, legittimo l'uso dei manganelli durante una carica, a
maggior ragione legittima visto che anche durante questa fase ci sono state
attivita' di resistenza da parte dei giovani di centri sociali, resistenza alla
carica, non uno scontro alla pari, azioni di disturbo, violente anche gravi, ed
era chiaramente un'azione diretta a bloccare l'avanzata dello schieramento,
sempre nella logica che abbiamo visto e insieme a una logica di difesa.
Risulta provato che anche in questa prima fase di avanzamento da parte delle
ffoo alcuni personaggi dei centri sociali abbiano continuato attivita' di
contrasto finalizzata ad difendersi dalla carica. Si deve rilevare che lo
schieramento era consistente e adeguato a fronteggiare eventuali contrasti.
L'attivita' violenta di contrasto da parte dei giovani delle ffoo emerge dalle
dichiarazioni degli agenti che hanno partecipato a queste attivita', in
particolare quelle di ufficiali feriti durante questa carica, Pannozzo e
Tarantino, che hanno subito lesioni serie, e che hanno raccontato dell'uso di
bastoni, cinture e lancio fitto di pietre. Alcuni lesioni, come quelle di
Tarantino sono compatibili con il lancio di pietre, la sua fittezza e' stata
enfatizzata da alcune testimonianze, ma questo poco cambia perche' i referti
parlano di un contatto violento che puo' venire solo dall'uso di armi
contundenti.
Quanto all'uso di sassi non hanno descritto dell'uso di sassi. Il sequestro ha
avuto oggetto solo di un bastone. C'era un cantiere aperto nei pressi. QUindi e'
possibile che ci sia stato un lancio di sassi, ma se fosse stato dell'entita'
raccontata ci sarebbero stati esiti diversi. [...]
Lo scopo non era quello di entrare nel pronto soccorso ma di bloccare
l'iniziativa dei ragazzi dei centri sociali e ulteriori aggressioni. E' pacifico
e provato e perche' sul punto hanno reso dichiarazioni tanto il personale
medico, tanto le guardie giurate (Sommariva in particolare), che il personale
non si e' fermato al limitare del pronto soccorso, al suo ingresso, ma che si
entro' nel pronto soccorso. E' chiaro che a quel punto la carica aveva perso le
sue caratteristiche, ma certamente non ci si fermo'. Alcuni appartenenti alle
ffo entrarono nel pronto soccorso. Il teste Iseglio dice che non e' questa la
finalita', ma sta di fatto che le cariche non si sono esaurite sull'ingresso dal
pronto soccorso.
Le cariche, perche' ce ne sono state diverse, una prima con un tentativo di
resistenza, e poi una seconda. Alcuni testi hanno riferito di un ingresso dalla
DEA, con l'intento di bloccare i giovani dei centri sociali. Curiosamente questa
iniziativa ha determinato due effetti: uno che verosimilmente chi e' entrato nel
pronto soccorso erano i soggetti meno smaliziati, perche' le persone piu'
smaliziate hanno cercato di uscire. In effetti persone all'interno del pronto
soccorso non sonos tate viste armi, perche' e' comprensibile che chi era piu'
capace di resistere sia andato altrove. Dicevo che in base ad alcune delle
relazioni di PG, perche' il fatto di essere entrato e' stato ammesso anche se
poi ritrattato in sede di testimonianza. [...]

Sono stati portati all'interno delle volanti anche persone con problemi
Chi ha partecipato alle cariche non solo reparto mobile ma carabinieri e appartenenti alla polizia
Chiaro che il reparto mobile era in grado di contrastare efficacemente, caschi tenute antisomossa quindi i quanti fossero gli scudi era irrilevanti, non tocca la credibilità di coloro che non ricordono quanti fossero i manganelli.
Un reparto che entravano, barelle che cadevano, ma quando un test mi dice chel'ultima e avanzavano parallele con un passo forzato ci credo perché se colpisceun medico, un infermiere devo dare credibilità perché non dovrebbe raccontare il fatto.
Molti dei test vengono indotti ad enfatizzare comportamenti che non sono loro consueti, le dichiarazioni sono simili, sono troppe le indicazioni per pensare ad un enfatizzazione dei dati o sulla condotta.
Nessuno è stato in grado di dire chi ha colpito, il carabiniere o il poliziotto, su questo c'è stato atteggiamento lineare da parte degli appartenenti dei centri sociali a maggior ragione di pestaggi ingiustificati parlano gli infermieri e i medici.
Pm legge alcune dichiarazioni
Generazione illecita, una condotta non giustificata, si può comprendere lo stress, sappiamo tutti come si può gestire con difficoltà queste situazioni, ma non si può giustificare un atto come quelli dei pubblici ufficiali che abbiamo visto qui quindi la difficoltà di operare in quelle condizioni e con quei soggetti, non giustifica in nessun modo atti di violenza che sono stati riscontrati qui e che sono
Stati raccontati da lavoratori, che hanno riferito fin dall'inizio che questi fatti hanno colpito
Pm legge la dichiarazione di Battezzati:uscivano accompagnati ho visto anche qualcuno fuggire ma era difficile sentivo lamenti, credo fossero percosse e persone a terra,
"Direi che la cosa e' andata un po' avanti, nell'ordine quantomeno dei minuti. [...] Io onestamente non li ho notati. [...] In tutta onesta' ho visto un gruppo di persone che volevano solo andare via [...] Ho sentito una voce che mi ha impressionato, che gridava. [...] " Poi Battezzati scendono e raccoglie testimonianze che gli riferiscono atti analoghi anche se di minore intensita': "ho visto una ragazza minuta accovacciata contro la parete, questa ragazza veniva colpita da un poliziotto e cercava di ripararsi dai colpi." [...] "i poliziotti non l'hanno portata via, le hanno dato una manganellata e sono andati via".
E questo e' in linea con la ricostruzione. [...] "Io mi ricordo il particolare di una ragazza colpita con una certa violenza, trascinata per i capelli verso l'esterno". [...]
[...] "lei correva, l'hanno presa per i capelli, lei si opponeva ed e' stata trascinata in qualche modo, non per terra, verso l'esterna... io mi ricordo di questa scena... " e spiega che si opponeva a essere presa per i capelli.
Sono quattro testimonianze che rappresentano queste vicende.
Le condotte specifiche: una pluralita' di testi, lo stesso capitano Iseglio ha riferito con onesta' che qualcuno aveva superato dei limiti e che erano da condannare, di aver visto degli episodi da stigmatizzare... Ha riconosciuto un superamento dei limiti in questa specificita'. Palermo, guardia giurata, conferma che alcuni ragazzi venivano picchiati mentre erano a terra.
La notizia della presenza di una mazza da baseball circola da subito sugli organi di stampa, ma e' un fatto che e' stato riferito da piu' soggetti: da Palermo, che in dibattimento ha specificato che era in borghese, mentre precedentemente non era stato cosi' sicuro. La Vigezzi: "uno degli appartenenti delle ffoo teneva in mano un oggetto delle dimensioni di una mazza da baseball [...] ricordo che mi impressionarono le dimensioni". Di mazza da baseball parlano anche gli appartenenti ai centri sociali. E' un dato che colto da una pluralita' di soggetti non riferibili ai giovani dei centri sociali. Sa il tribunale che e' stato svolto un incidente probatorio e che ha portato all'individuazione come un soggetto che ha avuto a disposizione una mazza da baseball. Uno dei giovani non ha riconosciuto chi lo aveva picchiato con una ricetrasmittente, e questo anostro avviso e' indice di volonta' di collaborazione. Non e' stato detto che e' stata usata da Zen Massimiliano, ma che e' stata nella sua disponibilita'.
Ovviamente io non uso le sentenze dell'altro procedimento a carico di Zen, ma devo dire che la disponibilita' di una mazza da baseball da parte di un membro dell'Arma dei Carabinieri, non disonora tanto il cittadino, quanto tutta l'Arma dei Carabinieri, perche' manifesta un uso privatistico della gestione dell'ordine pubblico. [...] Sono questi comportamenti che rendono poco credibile la pronuncia di alcuni ffoo. Bisognerebbe essere capaci tutti di isolare le condotte illecite, perche' non isolandole si fa il favore di chi detrae all'Arma e si rende meno credibile la sua azione.
Lo stesso discorso vale per l'episodio che coinvolge OE. OE poteva aver fatto di tutto, ma la disposizione e' una sola: se OE ha fatto qualcosa lo si arresta, non lo si butta a terra, prendendolo a mazzate o con un calcetto. C'e' il filmato, e' inutile parlare. Se aveva fatto di tutto quella non era la condotta. Che senso ha dire "lo abbiamo individuato come soggetto che aveva fatto resistenza" , e poi lasciarlo andare. Quello non era il tentativo di arresto: la gente presente era sufficiente a impedire l'arresto ma non il pestaggio?
Cerchiamo di essere onesti e dire: mi e' scappato, e' stata una notte difficile, ho visto OE che aveva partecipato, continuava ad avere quell'atteggiamento, e gli abbiamo dato una lezione. Piccola, magari, ma non e' dalla gravita' delle lesioni che si valuta la gravita' della condotta. La gravita' della condotta emerge dall'aver superato dei limiti, nell'essersi messo sullo stesso piano di chi stava portando aventi dei comportamenti criminali. [...]
Quella condotta si pone sulla stessa linea delle altre, ha lo stesso significato. [...]
Stendiamo un velo pietoso sulla relazione di servizio predisposta dopo la visione del filmato. La visione del filmato [...] non puo' rilevare alcuna condotta di resistenza. La parte finale della sequenza mostra come i pubblici ufficiali interrompono la condotta, lasciando che OE se ne vada camminando, escludendo che l'attivita' sullo stesso fosse finalizzata all'arresto o all'identificazione. Le accuse nei confronti dello stesso sembra una sorta di ritorsione nei confronti dello stesso. [...]
Non era possibile in quella fase una attivita' che impedisse un arresto, tanto e' vero che altri vengono portati nelle autovetture.
Il porto ingiustificato di un corpo atto a offendere e' un reato per Zen Massimiliano. Misenti e Spedicato hanno cagionato una lesione abbastanza contenuta, sta di fatto che la contestazione viene fatta per dei pubblici ufficiali. L'uso dell'arma costituisce un aggravante. Ho scelto il reato di lesioni rispetto ad altri reati piu' gravi, olre all'abuso di ufficio, per l'entita' delle lesioni, ma anche per il coinvolgimento di ffoo. Un'attivita' ingiusta tesa a danneggiare il soggetto in violazione dei propri pubblici uffici e del codice penale.
[...]
Si pone un problema della valutazione delle attenuanti generiche per i ragazzi dei centri sociali. Le condotte sono gravi, perche' la morte di un compagno non giustificava la richiesta di allontanarsi fatta alle forze dell'ordine. Ma se qualcuno dei centri sociali avesse chiesto alla polizia e ai cc di allontanarsi non sarebbero arrivate altre volanti o gazzelle, non ssarebbe successo niente nel pronto soccorso, non ci sarebbe stato nulla di questa vicenda. La pretesa da parte dei ragazzi dei centri sociali l'allontanamento e' stato l'inizio di tutta la vicenda.
Le lesioni di Spedicato e Catena sono contenute, ma quando un gruppo di persone si organizza per un'attivita' di contrasto, tutti gli appartenenti a quell'attivita' rispondono di un concorso in quell'attivita'. Non si e' potuto individuare le persone, ma si e' agito in concorso e quindi ci sembra giusto chiedere il concorso in lesioni per OE, DB, FZ, LB per entrambe le fasi di inizio degli scontri. Come a queste persone deve essere attribuito il concorso nel danneggiamento alle gazzelle.
Io ritengo che comunque siano concedibili le attenuanti generiche a OE, DB, FZ, LB, perche' le dinamiche si sono innestate su una vicenda drammatica, il comportamento processuale e' stato corretto, e' stato chiesto allo stato di accertare la vicenda, e questo complessivamente penso possa portare alle attenuanti generiche, nonostante non nasconda che questi soggetti svolgano un'attivita' reiterata sul territorio di una certa attivita'.
Chiedo pertanto la condanna di OE, DB, FZ, LB previa concessoine attenuanti generiche, alla pena di anni 2 e mesi 10.
Posizioni Misenti e Spedicato: penso che siano concedibili le attenuanti generiche, per considerazioni speculari. [...] Si sono trovati a fronteggiare una situazione difficile e hanno fatto di tutto per complicarla ma non mi semrba giustificare le aggravanti.
Misenti anni 2 mesi 6 e Spedicato anni 2 di reclusione in relazione al diverso ruolo.
Chiedo la condanna di Zen a mesi 10 di arresto e 200 euro di ammenda con l'applicazione delle pene accessorie di legge.

[ requisitoria parte civile Pisapia per OE ]

Saro' abbastanza breve. [...]
La ricostruzione di questi atti di reita' che sono di Misenti e Spedicato, riferisce per quanto riguarda le condotte che riguardano OE ma sono inerenti alla genesi dei fatti. Accadono i fatti del San Paolo, verso la fine di marzo esce il filmato e si vedono le foto, e a questo punto ci sono relazioni di servizio in cui vengono contestati dei comportamenti delittuosi a OE. Sembra quasi che sia l'unico chiaramente identificato da entrambi che non identificano nessun altro. Nel corso del confronto dibattimentale vengono aggiunte altre condotte delittuose, di cui prima non si parla minimamente. Il pm dice che viene identificato da Rinaldi: "una persona pelata danneggia l'autovettura", poi vede la foto di OE e dice " non sono sicuro". Fare riferimento a Rinaldi come riscontro mi pare eccessivo. La cosa che preoccupa e' che anche quando i due imputati agiscono insieme la condotta di OE non e' la stessa. Entrambi vedono episodi diversi durante i fatti e quando agiscono insieme la condotta che li avrebbe portati a questo tentativo di intimidazione non e' la stessa. E questo e' indicativo. In particolare Spedicato redige una relazione firmata dall'ispettore catena, che pero' l'imputato afferma di averne condiviso il contenuto, [...] pero' al momento in cui si tratta di riportare l'episodio rilevante dal punto di vista penale, c'e' nella valutazione successiva alla visione del filmato che indica OE come una persona che correva per aggredire un collega, che si sposta e in conseguenza OE perde l'equilibrio.
Nell'interrogatorio da un ulteriore episodio che non c'e' in questa relazione, quello dell'aggresisone in tre nel vialetto, un evento che riferisce solo in aula e non in relazione di servizio. Non solo in aula cambia versione, aggiungendo particolari e aggravando la condotta di questo terzo ragazzo che secondo lui sarebbe proprio OE. In piu' il pm ha citato De Monti che riferisce di tre persone, mentre Spedicato in aula ne aggiunge un quarto. [...]
Francamente anche la versione dei fatti del pestaggio mi pare un po' sospetta, anche perche' va in direzione completamente opposta a quella di Misenti. Vede il giornale, descrive la condotta di OE come un pugno a un ps, spintoni, allora Misenti lo insegue lo colpisce
In udienza ci dice che lo aveva gia' individuato, non e' stato identificato OE, ma quella persona li' era gia' stata identificata da dei colleghi. Siccome qualcun'altro lo aveva descritto, non viene identificato, ma si basa sulla descrizione di uno pelato. In riferimento dal fatto che fosse stato picchiato e preso a calci. Con il calcio si, ma con il manganello no. [...]
E ancora gli viene contestato le versioni differenti del perche' non arresta OE, e alle domande del pm sul non riferire la necessita' di arrestare OE ai suoi superiori ecc ecc
Al di la' del fatto che questo susseguirsi di fatti che hanno portato alla compilazioni di annotazioni differenti, a interrogatori che aggiungevano elementi delittuosi a carico di OE, [...] contrasta con le versioni precedenti e successive di Misenti. Forse la chiamata di conreita' manca di sostanza, perche' Misenti dice "mi e' stato riferito che era lui perche' e' stato visto di fronte al tribunale ripreso in un'intervista." Io credo che la responsabilita' penale di Misenti e Spedicato sono provate. I tentativi di coinvolgere OE in altre condotte e' fastidiosa proprio perche' posteriore e posta in atto da servitori dellosStato.
Per quanto riguarda i danni [...] io depositio conclusioni scritte e nota scritta.

[ requisitoria parte civile Campilongo ]

sono in difficolta' a parlare come parte civile, perche' sembra sempre un ospite del processo penale [...] motivo per il quale sono quasi sempre in difficolta'.
Questa difficolta' in questo processo e' maggiore, perche' il processo si radica in un evento piu' grave in cui trae origine. Pero' la difficolta' appare superata. sono totalmente d'accordo a grandi linee con le conclusioni del pm il quale ricostruisce pur nella leggera diversita' di opinioni quanto anche questa difesa ha assunto al termine del dibattimento.
Partendo da quello che e' successo in via zamenhof si doveva ben comprendere quanto fosse necessario che le ffoo avrebbero dovuto intervenire differentemente e meglio. Sono convinto e credo di aver colto il senso anche della requisitoria che se le cose fossero state gestite in maniera diversa non saremmo qui.
Gestire in maniera diversa magari le ffoo scambiando la folla di ragazzi e rispettandone il dolore, oppure i ragazzi dei centri sociali non scambiando la presenza delle ffoo come una provocazione. Tuttavia i giudizi sul comportamento del terzo reparto mobile si sono formati su tutta una serie di equivoci. Questo perche' il terzo reparto mobile rappresentato da me come parte civile [...]
[ ... ]
Il reparto non svolge solo compiti di OP ma anche di vigilanza e sorveglianza, e questi erano i compiti di quella sera. Per una questione di indennita' sindacale, tutte le volte che viene usato il reparto mobile viene usato per Op, ma per una questione di ordine pubblico. Questo e' importante perche' il reparto che si pone a fare vigilanza prende equipaggiamento diverso da quello di OP. E' stato contestato che il documento fornito circa l'equipaggiamento e' incompleto, ma per esempio il manganello e' in dotazione personale. Da quel documento emerge che il reparto avesse un unico scudo quadrato. Iseglio stesso dice "come per i cc esistono dei reparti di riserva e con ottima probabilita' questi erano stanziati in loco a disposizione". Per cui non erano pronti ad affrontare quel tipo di situazione. [...] Sicuramente ci fu un cordone, ma schieramento ci sembra eccessivo. I singoli appartenenti del reparto mobile alla domanda del pm, non potevano che rispondere quello che gli e' stato insegnato ai corsi: "uno schieramento si fa con tre scudi quadri, con dieci, non come eravamo"... [...]
Sono stato colpito dalla testimonianza dei ragazzi dei centri sociali che hanno confermato quanto detto dal reparto infatti il milanesi dice che erano una quindicina e non erano in una formazione che bloccavano.
Recciani che dice che non avevano caschi, la ragazza che dice che non avevano ne scudi ne caschi, o erano del terzo reparto mobile o non avevano i caschi.
Uno vede il reparto mobile in tenuta antisommossa e quando il test lasciava queste dichiarazioni ho pensato che fosse stato influenzato infatti dopo aggiunge descrivendo le divise quando si vedono in televisione.
Non è più un test neutro ne utilizzabile, questo è importante
Anche le cariche non sono state operate solo dal terzo reparto mobile che si trovava con otto persone sei o sette perchè alcune erano state ferite.
Elementi di responsabilità nei confronti degli imputati DB, OE, FZ, condanna degli stessi e insieme con il risarcimento dei danni meglio specificati negli atti che Campilongo da al presidente

[ dichiarazioni parte civile Porciani per Tarantino ]

Non mi piace che le responsabilita' siano personali. Tarantino ha risentito per
mesi dei danni, ma non si riconobbe l'autore materiali. Noi abbiamo imputati
quattro persone ma non sappiamo se siano queste ad aver compiuto degli atti
materiali. Di sicuro sappiamo che alcuni di questi imputati dei centri sociali,
furono tra gli iniziatori di questo tipo di attivita' contro le ffoo. Pertanto
torto collo sono costretto a chiedere il risarcimento per Tarantino. Io voglio
esrpimere la mia insoddisfazione per il non sapere quale sono le persone che
sono state fermate, che avrebbero dovute essere denunciate, avremmo potuto
sapere gli autori materiali.
Abbiamo saputo dai giornali che uno dei testimoni di questo processo e' stato
arrestato per i fatti di sabato, e di qeusto dovrebbe rispondere chi ha dato
l'ordine di lasciare liberi i fermati.
Il pm ha detto di capire il dolore di una persona che ha visto ucciderfe un suo
amico e io posso capirlo umanamente. Omicidio delle cui ragioni politiche non
sono nemmeno certo se non che e' tutto originato dal nome di un cane relativo a
un gerarca del terzo reich.
Chiedo il risarcimento per 50.000 danni e altro, chiedo gli onorari e faccio
presente che gli onorari verranno devoluti in beneficienza.
Spedicato subisce poche lesioni fisiche, ma molte lesioni morali. Lui e' inviato
insieme a Catena a fare il proprio dovere, e si trova a pagare lo scotto di aver
compiuto il proprio dovere. A causa del comportamento di queste persone, in
particolare OE, viene aggredito da tre o quattro persone, tra cui OE, che lo
aggredisce. Poi, giustamente, dato che un poliziotto deve arrestare chiunque
commette un delitto, chiedo una quantificazione che venga stabilita dalla corte,
dato che io non sono in grado di stabilirlo. Non dimentichiamoci che Spedicato
ha fatto sempre il poliziotto,ha fatto decine di arresti, ma per aver fatto il
proprio dovere e' da tre anni sotto processo. Significa che non puo' fare
concorsi, che nel suo casellario risulta questo processo, e quindi chiedo un
risarcimento. [...]

P: non troviamo la costituzione di parte civile di Ceo.
C: (Campilongo) io sono in imbarazzo.
P: e' strano che ci sia nell'elenco. Ci riserviamo.
P: a questo punto bisogna sentire prima le parti civili e poi il responsabile
civile. Musica Massimiliano e il suo avvocato non ci sono. Viene dichiarata
decaduta la parte civile Musica. Facciamo parlare il Responsabile Civile

[ arringa del responsabile civile ]

Faro' un'unica relazione. Ritengo che sia opportuno e conveniente soffermarsi
maggiormente sulle vicende. L'amministrazione si trova nella duplice veste di
parte civile e di responsabile civile, come Ministero della Difesa e
dell'Interno e solo come Ministero dell'Interno.
Il fatto che esprima in un'unica relazione non e' un fatto casuale ma e'
derivato dal fatto che tutti gli episodi di cui si e' narrato in questo
procedimento sono concatenati e devono essere apprezzati. Il pm ha tripartito le
vicende in "via Zamenhof", "pronto soccorso", "pestaggio". Ritengo che i fatti
intervenuti in via Zamenhof costituiscano i prodromi di quello che poi e'
accaduto di fronte all'ospedale san paolo. Il pm ha citato i testi che sono
intervenuti in via Zamenhof che ha affermato che c'era una situazione di
tensione. Uno dei testi ha riferito che le ffoo invitavano ad affrettare
l'operazione "non riusciamo a tenerli". Il comportamento delle persone che si
presentano in via Zamenhof appare come un comportamento incongruente, che si
traduce non solo in insulti ma anche in danni alle autovetture mediche. Qual e'
il comportamento delle ffoo in via Zamenhof? e' quello di controllare. Mi preme
sottolineare il comportamento di Misenti, il quale e' imputato in questo
processo e il quale si assume la responsabilita' di invitare il personale ad
andare via per evitare tensioni, in capo a soggetti dei centri sociali che sono
accorsi sul posto. Mi preme evidenziare questo episodio perche' tutto quanto e'
concatenato e deve essere apprezzato unitariamente e non episodicamente
altrimenti non ha un senso.
Qual e' la situazione al San Paolo?
Il cardiologo in servizio ci riferisce di una situazione di tensione, i ragazzi
che andavano e venivano chiedendo le condizioni dei tre feriti. La deposizione
del dottro De Monti e' esplicita ed afferma che mentre stava curandoFZ , lui
stesso riferisce che e' morto, forse come dice lui in modo inopportuno. La
reazione di FZ e' quella di divincolarsi e di dirlo a DB, il quale riferisce che
dice "li vado a prendere". Un altro teste dice "ci penso io". Un altro teste
dice che DB esce e dice "lo hanno ammazzato".
Ci troviamo in quel momento in una situazione di questo tipo: 30-40 ragazzi e
una macchina di cc e una di ps, Pucci e Rinaldi per i cc, Catena e Spedicato per
la ps. Cosa succede a questo punto?
Devo dire che e' estremamente gentile quello che ha riferito Spedicato, che dice
che ha una scena di vivo disagio, e invita i giovani a rivolgersi a un medico.
La risposta e' "fascista". Ritengo che la reazione dei giovani dei centri
sociali non sia "andate via vogliamo piangere da soli i nostri morti". A parte
che io non riesco a capire quale disagio possano essere due ps e due cc davanti
all'ospedale, ma non si riesce a capire la reazione cosi' violenta se non con
quel grido "ce lo hanno ammazzato". Le testimonianze sono esplicite, in
particolare dei cc che dicono "non capivamo perche' ma la colpa era nostra".
Si puo' capire il disagio per la morte di un giovane ma non si puo' capire una
vera e propria aggressione nei confronti delle ffoo.
In questa sede si e' detto che doveva intervenire personale in borghese, ma
riportiamo i fatti ad allora. Delle volanti e delle gazzelle dopo i fatti di via
Zamenhof sono andati a vedere in ospedale. Ma all'epoca come facevamo a sapere
cosa sarebbe successo?
Catena, Spedicato, Pucci, Rinaldi sono molto precisi nelle loro dichiarazioni.
Spedicato arriva per primo, si rivolge ai giovani in modo educato, invitandoli
alla calma. Il risultato e' un'aggressione. Tre giovani , uno dei quali e' OE,
che tentano di colpirlo con le cinghie, che indietreggia e che rischia di
cadere. C'e' questa rete che lo salva e un collega che lo trascina via. Pucci e
Rinaldi vengono colpiti, Catena va a terra, OE distrugge un lunotto della
macchina dei cc. Altri accorrono, tra cui Iseglio, il quale nota l'aggressione.
Cosa succede a questo punto? Iseglio vede l'aggressione, continuano ad arrivare
persone, tra cui l'ass. capo Ballerini. A un certo punto interviene il terzo
reparto mobile, viene chiamato e non sa cosa deve andare a fare. Soffermiamoci
un secondo sul III RM. Sono otto persone, di cui due autisti. Sugli scudi non si
e' capito quanti ce ne fossero, pare due, cmq pochi. Cosa succede? arrivano sul
posto e vedono i colleghi aggrediti da una fitta sassaiola, si dice che ci siano
bastoni. Si e' molto discusso di come si e' disposto il terzo reparto mobile, ma
piu' volte ci si e' richiamatia lla situazione dello stadio, per evidenziarne le
differenze. Allo stadio e' preventivabile un'aggressione, ma non certo di fronte
a un ospedale... Sono uno di fianco all'altro non e' un cordone. Lo stesso
tenente Iseglio che dice di aver visto una carica, sostiene lui stesso di non
essere preciso tecnicamente, e dice che non si poteva fare altro.
Il lessico delle ffoo: "siamo stati aggrediti, siamo stati annientati".
E' un lessico pregnante. E' vero che ci sono i testi neutri, ma bisogna
comprende i giovani in divisa che si trovano in una situazione che non si poteva
immaginare. Cosa succede? Bisogna assicurare alla giustizia chi ha commesso
reato.
E allora si avanza. E' impressionante il racconto del poliziotto a cui e'
spaccata la mandibola. Allora si avanza. Non e' preventivato entrare dentro il
pronto soccorso. Si trattava di reprimere ma non con l'ordine di entrare.
Avanzano. E c'e' una reazione... una reazione attiva dimostrata dalle ferite
degli agenti. E' una prosecuzione degli scontri a far si' che qualcuno entri
alla spicciolata nell'ospedale san paolo. E questo dimostra che non era una
carica. Si voleva fare in modo che nessuno degli agenti rimanesse solo. non sono
state ravvisate responsabilita' penali per i fatti dentro il pronto soccorso, e
quiundi non mi ci soffermo. Ma i fatti raccontati dal pm dimostrano che i fatti
non erano sotto controllo.
Veniamo alla scena del filmato, per i quali sono sotto processo MIsenti e
Spedicato. Non e' possibile isolare quella scena dal contesto. La scena e'
tutt'altro che chiara, l'ho vista piu' volte, l'ho tentata di scomporre scena
per scena.
La scena iniziale che riguarda Misenti e Spedicato: si vede che corrono dal
vialetto verso via san virgilio diverse ffoo, di cui uno si volta come a
controllare. allora la situazione e' convulsa.
La telecamera si volta e ci sono 5 persone: c'e' spedicato, misenti, e un altro
uomo delle ffoo, c'e' OE e c'e' un altro ragazzo con il cappellino. va detto che
Oe aveva appena cercato di aggredire un poliziotto. Il ragazzo con il cappellino
si avvicina per difendere OE, Misenti si avvicina e c'e' una collutazione. Il
terzo agente va verso il ragazzo con il cappellino e va via con lui. Il Misenti
alza e abbassa il manganello. Secondo la tesi accusatoria il manganello
causerebbe la lesione alla falange. Misenti in aula dice ho alzato e abbassato
il manganello con fini intimidatori, un manganello che ha raccolto per
difendersi. Il video conferma la versione di Misenti. NOn c'e' la prova video.
Dopo pochissimi istanti tira quello che il pm ha definito un calcetto alla gamba
di OE. Il calcetto, il calcio che Misenti ha detto di avere inflitto
diversamente dalla manganellata, cagiona una reazione del corpo, ma dalla
manganellata non c'e' alcuna reazoine. Mi chiedo e ci chiediamo ma se la
manganellata fosse stata ricevuta, possibile che il corpo non reagisse?
[...] Poi continua la scena, qualcuno accorre e cerca di colpire Spedicato, che
dice "ho portato le mani verso OE ma ho notato qualcun'altro e ho alzato di
istinto il braccio sinistro per difendermi". Arriva questo giovane, SPedicato
deve difendersi, perche' non dimentichiamoci che c'e' l'incolumita' degli
agenti. Arriva un soggetto con giubbotto chiaro, che viene trattenuto da una
ragazza senza camicia. Misenti a quel punto deve difendersi anche lui. In tutto
questo contesto in cui non c'e' la possibilita' di arrestare OE, OE che ha una
falange fratturata si alza e se ne va tranquillamente, non tiene la mano come
sarebbe naturale di fronte al colpo, ma si alza il bavero.
Perche' si alza il bavero, per non farsi riconoscere? Ho letto con grande
attenzione il referto medico. OE riferisce collutazione... quello che ha
cagionato il pregiudizio fisico e' una colluttazione. Quello non e' uno scontro,
una collutazione, e' un'altra cosa. Il danno e' una piccola lesione alla falange
del quinto dito della mano destra, ma sarebbe stato cagionato da una
manganellata la quale avrebbe senza che il corpo si muove, la quale avrebbe
cagionato... Riferisce collutazione... ma forse questa ipotesi mi sembra piu'
credibile, forse la collutazione fa riferimento agli scontri di cui e' stato
protagonista OE. Io non vado oltre.
Rinvio alle mie note conclusive pero' prima mi preme evidenziare un aspetto che
non e' marginale, e sono i danni che l'amministrazione statale ha conseguito in
relazione ai fatti di quella notte: euro 95000 per emolumenti al luogo,
personale che ha subito lesioni nelle persone di Tarantino, Mola, Spedicato,
Ceo, Boccuzzi, Mengoni, Pannozzo, Brambilla, [...]; euro 1677 per danni a
vetture. Il ministero della difesa: euro 305 per rimessa in condizione delle
vetture, euro 5000 per emolumenti delle persone. A cui si aggiunge un danno
all'immagine di 50000 euro. Il tutto sono 200000 euro di cui la meta' per
emolumenti e danni alle vetture.
Conclusioni: per il Ministero dell'Interno, affermata la responsabilita' di DB,
FZ, LB, OE, voglia condannare al risarcimento dei danni per 146000 euro. Nonche'
condannare al pagamento delle spese, con separata nota.
Per il ministero della difesa le conclusioni sono analoghe. [...]

Conclusioni delle Responsabile Civile: mandare esente il Ministero dell'Interno
e assolvere Misenti e Spedicato perche' non risultano colpevoli. Nella ipotesi
della responsabilita', si chiede la compensazione per OE.

[ arringa della difesa Spedicato (avv. Campilongo) ]

Io lascerei le parole usate dal responsabile civile. E' chiaro che il
comportamento dei giovani all'esterno dell'ospedale, se e' comprensibile il
dolore non e' comprensibile l'attacco feroce alle ffoo. Spedicato e' imputato di
concorso, e io non vedo come possa essere imputato di concorso, eprche' se e'
vero che l'accordo puo' avvenire nella fase dell'esecuzione del reato, ma anche
nelle fasi piu' immediate, si contesta il concorso perche' questo viene meno per
il reato di lesioni.
Dal filmato si vede che no colpisce OE. [...] E' chiaro che fu un colpo diretto
a placarne i successivi momenti eventuali dello stesso . Guardando il filmato e'
chiaro che la successione degli eventi e' stato cosi' rapido da non poter far
altre per Spedicato: il contenimento di OE al suolo. Cosa avrebbe dovuto fare
Spedicato di diverso? Un soggetto aggressivo nei confronti delle ffoo che poco
prima si era scagliato contro un collega. Tutti abbiamo visto il filmato che
cristallizza una porzione cosi' piccola di tutti gli accadimenti, a mio avviso
dovrebbe essere contestualizzato in una visione piu' ampia.
Spedicato blocca OE al suolo in una condizione di semi oscurita'. In quel
momento si inserisce il Misenti nello sferrare il calcio. Per questi motivi si
contesta a Spedicato il concorso. L'art. 110 del c.p. se e' applicabie in questi
casi.. [...]
In quella manciata di secondi non rendersi conto di quello che aspettava
Spedicato in tuttoil contesto, che sfortunatamente per me oggi quel filmato non
mostra... lo fa vedere all'inizio, quando si vedono i giovani cercare di fermare
la gazzella dei cc. Cercare di fermare un auto, immaginiamo cosa potrebbero fare
per fermare gli uomini... questo e' il tipo di violenza che circondava
Spedicato. Correre dietro all'OE significava mettere in pericolo la sua
incolumita'.
Nel susseguirsi dei fotogrammi si nota, lo Spedicato che mantiene l'OE, che si
gira e cerca di fermare una persona con la mano, e non puo' accorgersi di quello
che succede intorno. [...] Spedicato non si preoccupa della divisa che vede a
fianco, non guarda i comportamenti della divisa al suo fianco, tanto meno un
calcio che e' stato sferrato in decimi di secondo, ma si preoccupa di guardarsi
intorno per sfuggire egli ad altri attacchi.
Per queste modalita' e per i motivi oggettivi di cui parlavo, allora come
inquadrare la condotta di Spedicato, perche' fare rispondere Spedicato di
concorso per i problemi interpretativi che ci pone sempre e che si continuano a
porre per il 110 del c.p. Concorso colposo in fatto doloso? Come puo' essere
giudicato cosi' sfavorevolmente il comportamento di Spedicato?
Quando dico che si potrebbe dare un concorso di tipo colposo, dico che non si
puo' neanche parlare di colpa. Non vi fu coscienza del comportamento. Vi fu un
comportamento passivo, ma forse neanche.... inconsapevole perche' non vide e
quindi senza apportare consapevolmente alcun congtributo alla realizzazione di
quell'evento. Egli bloccava OE al suolo a seguito di quegli accadimenti in cui
si inseriva il Misenti.
A questo punto si avverte fortemente la necessita' di determinare quali siano i
comportamenti punibili, mediante il ricorso al criterio dell'influenza. Quale fu
l'influenza del procedimento di lesioni per SPedicato.
Lesioni cmq delle quali ho tralasciato, per quanto gia' detto dall'avvocato del
Responsabile Civile.
Venendo a mancare ogni forma di cooperazione dello Spedicato, come mancando il
reato presupposto, mancando ogni tipo di cooperazione anche minima dello
Spedicato, chiedo l'assoluzione di Spedicato per non aver commesso il fatto.

[ arringa difesa Spedicato - Avv. Porciani ]

Avrei avuto bisogno di un po' piu' di tempo per farlo, ma abbiamo deciso di no e
cosi' sia.
Io riparto un attimo dalla requisitoria del pm che fa un'analisi di tutto cio'
che accade quella notte, a cominciare da via Zamenhof, dove non solo i
poliziotti ma addirittura i soccorritori vengono aggrediti. Abbiamo il
maresciallo Misenti che dispone che i propri uomini vadano via.
In via Zamenhof poteva farlo, perche' non c'e' nulla, auto case, ma non ci sono
oggetti che possono subire dei danni. Cosa che invece c'e' all'ospedale.
Nonostante il Catena che io conosco da tanti anni ed e' un buon diavolo, non
riesce a esserlo qui. Perche' chi e' dall'altra parte seppur abbia tutte le
ragioni per essere alterato, vedere un proprio amico morire e' una cosa che
merita rispetto, pero' da cio' ad aggredire dei tutori dell'oridne che sono li'
a fare il proprio dovere il passo e' lungo. Come ha detto il mio collega che
rappresenta il Ministero [...] accade cio' che accade. Se ha cominciato uno o se
ha cominciato l'altro e' ininfluente, perche' c'e' chi mette sullo stesso piano
chi va a distruggere le citta' e chi va a difenderle.
Ho gia' detto che faccio un processo a genova, anche li' abbiamo sullo stesso
piano due che prendono 1000 euro al mese per consentire ai cittadini di stare
tranquilli, sullo stesso piano di chi fa i danni. Non voglio fare
generalizzazioni. Nei centri sociali ci sono persone per bene e ci sono persone
per male, come le ffoo. Chi e' andato a piangere un morto doveva piangere un
morto. Ma cio' non accade, perche' per queste persone lo sbirro e' un fascista,
lo sbirro e' il male assoluto. Tuttoggi abbiamo un ragazzo del reparto mobile
che gira con la dentiera a 25 o 26 anni, perche' qualche gentiluomo che nessuno
ha avuto intenzione di identificare, e' stato massacrato a sassate.
Passiamo al filmato, che non va limitato. Io me lo sono rivisto per molte molte
volte. Un accusa di concorso... Ma i due si conoscevano? Ma i due sapevano l'uno
dell'altro... Ma abbiamo di piu'... Spedicato non si accorge dell'altro.
Abbiamo Misenti che prima di questo episodio in via Zamenhof dice "andiamo
via".... queste sono le due persone... queste sono le due persone di aver
accusato qualcuno... addirittura lesioni al dito... ma in quali scontri OE ha
preso parte? Questo?
Le lesioni certo non vengono dal colpo di manganello, perche' quando uno si
frattura un dito si vedono le stelle, e questo non si preoccupa di nulla.
Il pm ha detto che avrebbero dovuto arrestarlo. Nel video si vede Spedicato che
cerca di tirare fuori le manette... certo che volevano arrestarlo... figuriamoci
se Spedicato non vuole arrestare un uomo che ha cercato di prenderlo a
cinghiate... Abbiamo testi terzi perche' abbiamo bisogno di testi terzi perche'
le ffoo sono paragonati ai devastatori di citta'...
Ebbene Spedicato non riesce ad arrestarlo....
Qui si presenta di spedizioni punitive... ma parliamo di due persone che non
hanno la minima esperienza di OP, che si occupano di reati di strada, di
controllo del territorio...
Se fossero stati del battaglione o del reparto mobile sarebbe stato diverso ma
cosi' non sono. Quando si parla di concorso di quale concorso si parla, visto
che una persona cerca di fermare una persona che ha fatto reati, e che mi pare
il compito delle ffoo.
Addirittura abbiamo le guardie giurate che ricevono una ferita da questi
signori... io sono convinto che la maggioranza di queste persone sono persone
per bene... l'avv. Mazzali e io abbiamo punti di vista diversi, ma mai e poi mai
ci permetteremmo di metterci un dito addosso. Questa deve essere la differenza
tra le persone per bene e no.
Nessuno deve aggredire chi tutela l'ordine... e questo andrebbe sanzionato...
[...]
Ricordiamoci da quale parte si e' arrivati ad uccidere, si comincia da due
sberle e si finisce in quel modo.... soprattutto quando c'e' l'impunita'... Se
fossero stati arrestati alcuni di quelli neppure tutti, non saremmo arrivati a
sabato scorso... bambini aggrediti con le mamme in un mac donald.
Nel momento in cui non mettiamo un freno consentiamo quello....
Mi e' stato chiesto perche' non siete intervenuti.... la risposta e' stata:
"perche' ho paura di essere processato". Queste sono state le risposte di agenti
impegnati in OP sabato scorso.
A causa di processo come questo in cui si processano due tutori dell'oridne per
aver fatto quello che dovevano fare.
COsa avrebbero dovuto fare? Avrebbero dovuto lasciare fare ? Avrebbero dovuto
lasciare distruggere l'ospedale? Anche se avessero avuto una reazoine superiore
alla media, quando vedi cadere con la faccia spaccata un tuo collega non e' la
stessa cosa. C'era un morto di la', c'erano degli amici disperati, ma c'erano
amici che facevano cose che non dovevano fare. Ancora ancora volerlo portare
loro al cimitero... capisco il dolore, ma va rispettato, ma non giustifica il
dire "tu ps tu cc dovete andarvene". con questa mentalita' non riconosciamo piu'
la presenza dell'autorita' dello stato. Questo e' un concetto che dovrebbe
esserci insegnato nelle scuole.
Permettendo quell'episodio, permettendone altri, siamo arrivati a sabato che
qualche bambino rischiasse. Qualche cittadino che abita sopra un negozio
incendiato ha rischiato di brutto. Perche' non riusciva ad arrivare l'estintore.
Cosa gli dicevamo: "ci sono quelli che manifestavano dall'altra parte allora non
faccio passare l'estintore?". Ma da li'ì a dire tu non protesti, tu sbirro te ne
vai, e' un'0altra cosa.
Abbiamo avuto un teste che diceva: "i ps provocavano, ridevano". La provocazione
per alcune di queste persone consiste nella semplice presenza delle ffoo. Se io
posso dire a un cc "lei se ne vada perche' non mi piace". al massimo mi puo'
dire "ma lei come si permette". Questo e' quello che origina tutti questi
scontri.
Se qualcuno avesse detto : "voi avete il diritto di stare qui, voi avete il
diritto di sapere chi e' morto e perche'". Anche perche' cosi' magari si puo'
prendere un assassino. [...]
Io voglio veramente chiedere sia per Spedicato ma anche per Misenti
l'assoluzione per non aver commesso il fatto. O se vogliamo pensare che abbiano
commesso qualcuno, il fatto non costituisce reato, perche' hanno cercato di
fermare una persona che aveva compiuto degli atti delittuosi.

[ difesa LB e DB - avv. Pelazza ]

E' sempre terribile parlare davanti al tribunale. Si cade in una sorta di
sceneggiatura prefissata, perche' dentro questo processo cosi' come dentro ogni
processo ci sono dei dati che sono fondamentali, delle quesitoni che riguardano
valori e modi di essere che attengono a tutti noi prima ancora che come
operatori del diritto come esseri umani.
In questo processo deve porsi il tema della vita e della morte di un giovane,
della vita proiettato verso il futuro dell'aiuto degli altri e del miglioramento
della societa', stroncato da una violenza compiuto in nome di quei falsi valori
che hanno caratterizzato l'italia del ventennio, quello della violenza verso i
subalterni, verso i piu' deboli, verso tutti coloro che non fossero omogenei al
regime.
Nel rapporto del sincero sforzo di comprensione fatto dal pm c'e' un dato
significativo del giudizio: il pm ha detto "anche i ragazzi dei centri sociali
sono cittadini". Se c'e' bisogno di una precisazione siffatta e' che l'andazzo
comune e' che chi fa parte dei centri sociali come chi non condivide valori
dominanti che portano alla guerra, con la rottura di elementi cardine della
nostra costituzione come l'art. 11, la creazione di un doppio diritto per
nazionalita'. Questo aspetto qui e' un aspetto importante, perche' c'e' il
costante tentativo di indurre questo tribunale a uno schieramento, come se ci
fosse la possibilita' che un tribunale terzo dica hai ragione distruggi o no la
citta'. Il giudice terzo deve giudicare i comportamenti di cittadini e ffoo con
lo stesso metro, avendo una capacita' di comprensione che si basa sullo spirito
laico, non sulla fideistica concessione di una particolare ideologia o
concezione.
Allora partiamo da via Zamenhof, dove non possiamo dire che c'era tensione e
basta, senza pensare all'enorme pozza di sangue per terra, senza pensare che a
via Zamenhof erano confluite decine di gazzelle e volanti... c'era addirittura
il reparto mobile... ma perche' ? C'era un intralcio nel traffico e lo dice
anche Faraoni [...] e descrive il suo allontanamento da quella via che era
bloccata le volanti.
Che su questo evento traumatico si sia innestato un meccanismo di tensione e'
pacifico. Lo dice lo stesso infermiere che dice "a volte la gente non capisce
che alcune cose dobbiamo farle li'". E non si capisce perche' siano mandate
all'ospedale quelle stesse volanti, quando c'erano gia' agenti della digos
preposti... indagini che dovevano fare ma non hanno fatto.... anche Iseglio si
precipita ma poi dice che l'indagine l'hanno fatta altri. Pero' era li' per
esigenze informative dell'Arma, una linea di comando che arriva fino a roma e
con tutto questo coinvolgimento delle forze non ci sia stata un'intelligenza che
abbia detto: agiamo in un'altra maniera.
Io invito a considerare come ci sia un elemento di dubbio su questo confine tra
insipienza e incapacita' o atteggiamento incomprensibilmente volto a creare una
situazione di tensione.
Ed e' assolutamente inspiegabile come quello che succeda succeda senza alcuna
provocazioni. Non da tutti magari da qualcuno, ma i sorrisi, l'ironia, i
commenti "uno di meno", o su carlo, possono essere violenti molto di piu' di uno
schiaffone. Noi dobbiamo capire questi meccanismi.
Allora con questo su uno sfondo e in mezzo e dentro la questione tecnica
guardiamo agli atti: l'atto d'ufficio. Nella spiegazione del primo nocciolo del
contrasto... tra l'altro su alcuni testi non mi metto a scartabellare ma si usa
il termine "si menavano", "discutevano animatamente". Non c'erano atti d'ufficio
che stavano svolgendo. Se c'era la necessita' di riscontrare la situazione
quello era stato compiuto: Rinaldi era entrato, c'era il poliziotto
dell'ospedale. Questo pero' e' un argomento limitato e formalistico. Ma pensiamo
all'aspetto delle condotte concrete. Il capo di imputazione non le individua,
perche' con la questione del concorso si attribuisce tutto. Ma il principio
della responsabilita' penale personale deve essere rispettato con il nesso di
causa ed effetto. In che modo si esplica il concorso? Nulla e' detto e nulla
risulta dal dibattimento come non risultava dalle carte delle indagini. Ora
l'art. 40 non puo' essere cancellato. Nel suo ultimo comma prevede la
responsabilita' causale di chi ha l'obbligo di impedire un evento e non lo fa.
Pensiamo a chi ha visto girare la mazza da baseball e ha continuato a farla
girare. Pensiamo alla descrizione della violenza da incubo dice uno dei fratelli
Battezzati. Ecco Iseglio ... era li'? ma a che titolo... e poi tutti si
defilano... Io ho avuto una discussione con Boccuzzo pero' poi dopo ho ordinato
la carica di alleggerimento ma non era mia intenzione che arrivassero nel pronto
soccorso, ma poi ci e' entrato anche lui e poi ne e' uscito.
Poi questi aspetti curiosi di una diversa applicazione dell'art. 40 ultimo
comma e' una violazione del diritto per la mancanza di un'indicazione chiara di
quale concorso vi sia stato.
C'e una terza considerazione da fare. Il tema della prova della condotta. Non
c'e' un comportamento concreto che viene addebitato. ALlora ci si dice che basta
la presenza per costituire concorso. E questo e' un problema sostanziale dal
punto di vista della responsabilita'.
La prova di essere parte di un gruppo e che tutti fossero d'accordo non c'e'...
e il gruppo stesso era un gruppo confuso e senza forma... Come puo' esserci un
elemento di prova se non che la presenza in lcoo prova una preordinazione che
non c'era.
Nel momento della ricognizione fotografica... non ho voglia di fare una
questione tecnica, pero' e' anche vero che una Cassazione del 98 che dice che
quando si ricorre alla ricognizione fotografica si devono usare tutte le
garanzie necessarie.
Abbiamo la posizione Zen che e' stato riconosciuto in un primo momento come
colpo di una ricetrasmittente, ma poi di persona non l'ha riconosciuto ed e'
stato disposta l'archiviazione. Perche' per i giovani dei centri sociali non
vale? Facciamo solo la ricognizione fotografica su un album costituito di 16
foto di persone dello stesso universo.
Sul tema della prova e sul tema di cosa si scontra su questas cosa, si scontra
la questione della credibilita' delle ffoo e della copertura del suo operato.
Perche' se c'e' stato da parte di chi e' stato severamente colpito come LB che
aveva la faccia che sembrava un pallone o DB o FZ o OE, e se ci fu l'aspetto che
tutti questi soggetti sono stati visti in tv, si gioca l'aspetto della
credibilita' delle ffoo. Se non ci fossero stati i testi neutri, le persone che
abitavano nelle case vicine, la stampa, non ci sarebbe stata quella progressiva
correzione di tiro di Iseglio, di Misenti, e di altri. Tutto questo dopo che su
Repubblica appaiono i fotogrammi, quando gira la voce della mazza da baseball.
Su questo aspetto noi dobbiamo verificare la credibilita' di fondo degli
operanti di quel giorno. Ricordiamo solo un mometno la testimonianza della
dottoressa: gia' il pm ricordava degli episodi questa mattina, ma veniamo alla
descrizione di questi poliziotti [...], questo e' descritto in modo dettagliato
anche da altri infermieri... [...]
Abbiamo poi i Battezzati che hanno suscitato anche la curiosita' del presidente,
quando descrivono le ffoo che bloccano qualcuno e qualcun altro che lo pesta...
questo perche' e' una situazione che fa dire: "che succede?" succede una cosa
che succede anche altre volte. Allora il problema e' la credibilita' delle ffoo,
perche' se pensiamo alle dichiarazioni del terzo mobile, a parte che il loro
responsabile non e' stato sentito perche' ha fatto false dichiarazioni al pm, ma
andiamo a vedere le dichiarazini degli altri. Potrei recuperarle perche' la
lettura ha un suo effetto psicologico, ma il succo e' che questi negano che ci
sia stato il cordone, che ci sia stato schieramento, dicono che si sono mossi
piano piano. TUtti negano di essere entrati. ma perche'?
Il pm dice perche' avevano paura nonostante fosse legittima la cosa che hanno
fatto. Ma non era legittima la cosa che hanno fatto, perche' era un massacro...
Gli stessi Misenti e Spedicato dopo che hanno finito con OE , GM descrive come
lo hanno ammanettato e messo per terra picchiandolo con manganelli e calci,
facendogli perdere 7-8 denti... Ma perche' ? perche' cerca di intervenire per
liberare OE, e' inseguito dagli stessi e picchiato insieme ad altri. Altro che
avere un problema ed essere intimiditi... Arriva GM e si cambia obiettivo.
Pensiamo al problema della credibilita' degli operanti, quando leggiamo la
descrizione di GM nella querela... che il pm ha apprezzato...
Allora tutto questo, totali omissioni in ordine a relazioni su chi ha fermato
chi, chi e' entrato dentro il pronto soccorso, su chi ha ammanettato GM e lo ha
portato in auto, non c'e' nulla. E poi non dovremmo credere al fatto che
abbiano fatto uno schieramento.
E' un problema del contesto di come vengono rese queste dichiarazioni.
Veniamo al problema della ricognizione delle persone. Iseglio dice che non sono
fisionomista, parla di tipologie. Rinaldi non riconosce nessuno qui al
dipartimento, ma davanti al pm riconosce il 6 come danneggiatore, ma
contemporaneamente Rinaldi possiamo a leggerlo dice che non c'e' stata una
carica. Questa e' la sua credibilita'. Si ferma al limitare dle pronto soccorso
ma non vede nessuno, nonostante le testimonianze univoche degli infermieri.
Pucci non riconosce nessuno. E' li' sempre ma non e' nel cordone. Anche se
Rinaldi diceil contrario.
Faraoni non ha riconosciuto nessuno.
Catena dice ad esempio: si il III RM sono sette persone che praticamente appena
scesi dal mezzo sono stati totalmente annientati. [...] E sulle cariche Catena
dice "la nostra non e' stata una carica". e cosi' in tutti i punti.
E allora perche' deve essere creduto su altri elementi?
Questi sono i soggetti con cui il pm fa un grande sforzo di pazienza... il pm
gli dice a Pannozzo "non eravate 4 amici al bar!".
Sulle ricognizioni, anche volendo superare tutti gli ostacoli sulle condotte,
sul concorso, e su altro. Le ricognizioni sono incerte e inattendibili.
Non ci sono elementi di prova e quel poco piu' del nulla e' clamorosamente
inattendibile. Per uscire dalla sceneggiatura, io dico che stupisce che
l'avvocatura dello Stato si e' costituita parte civile contro questi soggetti ma
non contro gli operanti... Se poi pensiamo a Martino e Pisanu stupisce meno la
mancanza di indagini interne e la copertura delle condotte.
Qui non siamo a discutere in ministero, ma davanti a un giudice. Il tema e'
delicato ma che si puo' affrontare, e quando si parla di polizia c'e' un bello
scritto di Walter Benjamin del 1921 e che nella sua analisi dell'intima essenza
del potere la riconduce al potere della polizia ... il diritto e' costituito da una
violenza che conserva, e da una violenza che dirige.. "il suo potere e' informe
come la sua presenza spettrale inafferabile e diffusa in ogni dove nalla vita
degli stati civilizzati". Questo pero' non deve toglierci la fiducia che questo
potere spettrale e diffuso non porti a sentenze ingiuste. Io mi attendo una
sentenza di assoluzione.