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[Comunicato stampa] Processo Bolzaneto: come ingranaggi di un orologio

Come ingranaggi di un orologio si incastrano le testimonianze ascoltate
nelle udienze di ieri ed oggi 28 marzo 2006 per il processo Bolzaneto.
Condividono tutti le stesse vicende e riemerge drammatico il pestaggio
di T.M., un invalido di 50 anni, del quale si parlò già lo scorso
venerdì 24 marzo.
C.V., ascoltato ieri, per quanto appaia confuso e con difficoltà a
ricordare con precisione, ha in mente nitido questo episodio e parlandone
inizia a piangere. E' talmente forte la carica emotiva del racconto che
perfino il suo difensore di parte civile si scioglie in lacrime.
L’ennesima conferma che l’esperienza di Bolzaneto lascia nelle persone un
segno indelebile, così forte da far perdere il controllo anche dopo cinque
anni.
Sei i testi che sono stati ascoltati in questi due giorni, quasi tutti
arrestati nel medesimo luogo e tutti raccontano gli stessi particolari.
Ciò che accadde sabato 21 luglio nella caserma degli orrori prende forma
con precisione: i gas urticanti nelle celle, le ore passate in piedi nelle
celle, le canzoni fasciste, i pestaggi, le umiliazioni, e quell’orrenda
filastrocca “un due tre - viva Pinochet”.

Prossima udienza venerdi 31 marzo.