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[Comunicato Stampa] processo Bolzaneto: nuovo riconoscimento

Nella XXVIII udienza del processo per i fatti di Bolzaneto continua la minuziosa ricostruzione degli eventi di sabato 21 luglio 2001 nelle audizioni delle parti offese arrestate al Liceo Paul Klee nel pomeriggio.
Tre le ragazze che sono state ascoltate oggi; tutte raccontano gli stessi eventi riportati dalle sconvolgenti testimonianze di queste settimane.
I precisi riferimenti temporali lasciano davvero pochi dubbi sul reale svolgersi dei fatti. G.G.C riconosce con certezza l'imputata Mancini Diana "è l'agente che mi accompagnava negli spostamenti del corridoio, mi teneva la testa schiacciata e non impediva ai colleghi di prendermi a calci, e di insultarmi": la stessa agente era stata riconosciuta con il medesimo ruolo da un'altra teste nelle scorse udienze.
Nei racconti si ritrova tutto l'inventario di umiliazioni perpetrate a Bolzaneto: le ore in piedi nelle celle, le umiliazioni continue, i canti fascisti.
Sempre G.C.G ricorda: "Ad ogni cambio della guardia venivamo insultati, puttane, froci; ricordo che tra noi c'era un ragazzo molto basso, sul quale si accanivano particolarmente e gli dicevano di tutto, che erano al circo, addirittura un agente l'ha chiamato vicino alle sbarre e gli ha detto che molestava i bambini, e il ragazzo si è messo a piangere".
Tutte e tre le ragazzi de oggi parlano del gas spruzzato nella loro cella durante la notte e di una loro compagna che in seguito a questo vomita del sangue nella cella.
Un incubo con particolari troppo precisi per esser esistito solamente nella mente delle persone che lo avrebbero inventato.

Lunedì 3 aprile si continua.