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[processo diaz] XXXIX udienza

SINTESI XXXIX UDIENZA - PROCESSO DIAZ / PASCOLI

Oggi udienza interamente dedicata alla stanza di radiogap. Presenti infatti 5
mediattivisti radiofonici, tra cui lo speaker che e' al microfono mentre la
polizia entra nella stanza della radio.

La loro storia circa gli eventi della Pascoli e in particolare del piano di
radio gap e' omologa: i poliziotti prima arrivano alla diaz, poi si interessano
alla pascoli, sfondando a piano terra e salendo rapidamente al secondo piano.
Qui in poco tempo arrivano alla stanza di radio gap dove entrano interrompendo
la trasmissione e procedendo a una "perquisizione sommaria" la cui
autorizzazione millantano ma non mostrano.
Dopo un po' di tempo se ne vanno senza particolari violenze, ne' sequestri, ma
tutti notano come agli altri piani vengono danneggiati pc, stanze, e in alcuni
casi persone.

Le cose particolarmente interessanti dell'udienza in realta' riguardano eventi
collaterali alla Pascoli e alla perquisizione.
In primo luogo FC chiarisce finalmente il mistero dei passaggi delle auto
della polizia nella strada tra le due scuole: in realta' i passaggi sono due,
uno con una singola macchina e lento, e l'altro con una macchina e un magnum e
rapido. Le moste testimonianze che sembravano discrepanti vengono omogeneizzate
da queste parole, nonostante la rilevanza di questo episodio nella costruzione
dei capi di imputazione siano minimi. (Se non aggiungendo menzogne a menzogne).
Sempre FC svela anche il mistero del passaggio dei bb davanti alla scuola
pascoli il ven pomeriggio: un gruppetto di persone travisate passano davanti
alla scuola, qualcuno esce dalla pascoli e gli spiega che e' un media center e
che non ha senso che si fermino li'. Questi quindi continuano per la loro
strada.
La schiuma alla bocca degli avvocati delle forze dell'ordine e' l'ultima
reazione alla risposta di FC quando le chiedono se avrebbero potuto entrare al
media center: "no, non li avremmo lasciati entrare perche' quel luogo serviva ad
altro". Punto e a capo cari.

a la prochaine.