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[Comunicato Stampa - XVI Udienza Processo Cosenza] A volte ritornano: Mortola il 31 in aulaOggi 17 maggio si è svolta la XVI udienza del processo al “Sud Ribelleâ€. Nessun controllo all'ingresso e anche in aula si respira un'aria più leggera. La stessa dinamica si ripete nel controesame dell'ispettore superiore Rosario D'agostino, responsabile della sezione antiterrorismo della Digos di Cosenza. Il PM porge all'ispettore delle minuscole foto in cui riconosce uno degli imputati che sorseggia una bevanda per le strade di Genova. Non ricorda se i manifestanti a Genova in via Tolemaide, erano autorizzati, eppure dice di avere ricostruito puntigliosamente i movimenti dei leader, ignora la dinamica degli scontri avvenuti, confonde i cortei, riporta le telefonate cambiando il significato. In seguito emerge che i due testi erano fisicamente assenti sia nelle giornate di Napoli che in quelle di Genova: che i presunti fatti su cui sono chiamati a testimoniare altro non sono che dichiarazioni basate sul sentito dire, sulle cose viste in video, sui racconti di altri colleghi che sono stati lì, il superiore che istruisce. Nel rispondere alle domande della difesa mostrano entrambi di conoscere le vicende politiche di Cosenza e le attività dei vari “gruppiâ€: nulla di strano, trattandosi oltretutto di attività svolte alla luce del sole, nonostante il PM le presenti come manifestazioni carbonare. Il Presidente fissa le prossime due udienze, per il 31 maggio si riascolterà il dirigente della Digos di Genova, Spartaco Mortola, un'intera giornata tutta per lui. L'8 giugno 2006, il PM vuole esaminare: Francesco Calvario (maggiore dei carabinieri n.o. Genova), Enrico Scala (assistente capo digos di Genova), Carmela Aprea (funzionario della questura di Genova), Antonio Bruno (comandante della compagnia Alfa-III battaglione carabinieri Lombardia), Mario Mondelli (vice questore presso la questura di Cuneo), Tarantino (dirigente digos della questura di Napoli), due dipendenti dell'agenzia di lavoro interinale “Adecco†di Cosenza, la difesa li controesaminera'. A margine dell'udienza. Un imputato ha ricevuto una comunicazione di fine indagini per uno presunto blocco ferroviario (articolo 340 CP), che sarebbe avvenuto a Paola il 16 luglio 2005. La parte offesa è Trenitalia, l'unico teste il Dott. Cantafora della Digos di Cosenza, il PM sempre Fiordalisi. Prossima udienza: 31 maggio 2006. |
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