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[ansa] MORGANTINI: I GIOVANI USCIVANO ATTONITI COME FANTASMI

(ANSA) - GENOVA, 15 GIU - "Nell'attimo in cui arrivai alla scuola Diaz vidi uscire giovani feriti e sanguinanti. Erano tutti attoniti, sembravano dei fantasmi. Uno di questi mi disse che era stato un massacro e che erano stati aggrediti mentre erano seduti a terra". E' il racconto di Luisa Morgantini, europarlamentare PRC, fatto stamani nel corso del processo per le irruzioni nelle scuole Diaz e Pascoli, avvenute la notte del 21 luglio del 2001, durante il G8. Nel processo sono imputati 29 poliziotti, tra dirigenti, funzionari e capisquadra, con le accuse, a vario titolo, di falsità ideologica, calunnia, lesioni gravi, violenza privata, danneggiamenti, perquisizione arbitraria, percosse. La Morgantini ha proseguito dicendo che al piano terra c' era una situazione da incubo. "Nel corridoio, per terra - ha detto - erano sparsi oggetti personali, libri anche scolastici e sangue ovunque. Erano chiazze dense e rosse e quindi chiaramente fresche". L' europarlamentare ha anche raccontato di aver avuto uno scontro verbale con un funzionario di polizia perché aveva cercato di spingerla fuori dalla scuola Pascoli, dove era in corso una irruzione. "Vidi nella scuola Pascoli persone messe in ginocchio - ha rievocato - con la faccia rivolta contro il muro e le mani alzate. I computer erano stati manomessi e i poliziotti avevano in mano fotocopie e documenti. Protestai più volte, ebbi anche uno scontro con un funzionario di polizia perché aveva cercato di spingermi via". La Morgantini, sentita oggi come teste dell' accusa, era infatti presente nella scuola Pascoli, adibita a sede del GSF e di Indymedia, riservata ad avvocati e giornalisti, ed entrò anche nella scuola Diaz-Pertini subito dopo la sanguinosa irruzione della polizia. Il processo riprenderà mercoledì prossimo.