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[Il mercantile] Bolzaneto, sfialta di testimoni

Sono arrivati ad ascoltare quasi la meta' dei 270 testi citati dall'accusa al proceso per i fatti della caserma di Bolzaneto nei giorni del G8. I giudici presieduti da Roberto Delucchi anche ieri mattina hanno sentito le testimonianze di due giovani no global che erano stati arrestati per le manifestazioni di paizza del luglio 2001. Occoreranno ancora molte udienze prima che tutti i testi chiamati dai pubblici ministeri Vittorio Ranieri Minati e Patrizia Petruzziello sfilino davanti ai giudici. Presumiiblmente fino a dicembre prossimo il processo si svolgera' su questi binari. Dalle voci dei giovani no global emerge un quadro di inusitata violenza sia fisica che psicologica. C'erano agenti, per esempio, che dicevano a tutti i detenuti "Morirete tutti, siete delel zecche da schiacciare". Molti agenti cantavano "Faccetta nera" accompagnata dalla musichetta col telefono cellulare. A noi ci apostrofavano con frasi del tipo "Zecche comuniste, figli di .." aveva raccontato un ventenne genovese. Il giovane aveva nche racontato "Alcuni agenti urlavano "Uno di meno, Uno di meno" con tono minacicoso verso di noi. Ma io allora non capivo cosa volessero dire perche' non sapevo ancora della morte di Carlo Giuliani. Solo dopo mi sono reso conto che ci minacciavano." Un altroi giovane ha ricordato "Nonostante perdessi molto sangue dal naso venni preso a pugni e calci. Sopraffatto dai colpi caddi a terra e mi venne concesso di raccogleire un fazzoletto."