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[Repubblica] la famiglia di Carlo Giuliani chiede di riaprire il caso-Placanica

G8, la famiglia di Carlo Giuliani chiede di riaprire il caso-Placanica Il padre: vogliamo un processo che accerti la verità Lettera inviata al carabiniere che sparò il colpo in piazza Alimonda "Solo se questo non sarà possibile, chiederemo un risarcimento" l´obiettivo Interrompere i cinque anni di prescrizione (scadono a luglio) per far nuove indagini il passato Il tribunale di Genova aveva deciso l´assoluzione per legittima difesa

GIUSEPPE FILETTO
NON sarà archiviato il caso-Giuliani, che rischiava di finire in prescrizione all´indomani del 21 luglio prossimo, scaduti 5 anni dal tragico G8. La famiglia del giovane ucciso in piazza Alimonda, attraverso il suo legale, Gilberto Pagani di Milano, sollecita la riapertura della vicenda processuale, con una richiesta formale di risarcimento danni. Anche se la stessa madre, Haidi Giuliani, precisa di non aver chiesto alcuna cifra: «Non ci sono soldi, non c´è prezzo che possa pagare la vita di un figlio - spiega la donna - ma la nostra volontà è di ottenere un processo, non solo su chi effettivamente ha sparato, ma anche sulle responsabilità politiche e sulla catena di comando; quantomeno, di tenere aperta la parte civile, nel caso in cui non fosse possibile quella penale».
L´interruzione della prescrizione è stata chiesta con una raccomandata indirizzata a Mario Placanica, l´ex carabiniere catanzarese che della morte di Carlo si è assunto le responsabilità; a Filippo Cavataio, l´autista del Defender su cui si trovava Placanica; al vice questore Adriano Lauro, del reparto mobile di Roma, ma nel giorno degli scontri tra dimostranti e forze dell´ordine con l´incarico di comandare il plotone di agenti e carabinieri impegnati in piazza Alimonda; ai ministeri della Difesa e dell´Interno e alla Presidenza del Consiglio. Inoltre, la stessa raccomandata è stata inoltrata al colonnello Sergio Truglio, nei giorni del G8 al comando dei carabinieri che erano presenti e impegnati a Genova. L´ufficiale dell´Arma è indirettamente chiamato in causa per le lesioni riscontrate sulla fronte di Carlo, presumibilmente prodotte da una pietra e non dal proiettile.
Per la morte provocata dallo sparo della calibro 9 di ordinanza, Placanica, prima accusato del delitto, poi processato, è stato già assolto dal Tribunale di Genova, che gli ha riconosciuto la legittima difesa. Tuttavia, il 6 aprile del 2005 l´ex carabiniere è stato congedato dall´Arma, e da allora, con una moglie ed un figlio, sarebbe senza lavoro. Ora chiede che sia lo Stato a sostenerlo e a difenderlo: «Quel giorno ero lì a servire la Patria». «Questa volta, però, non abbiamo fatto una citazione in giudizio di Placanica - risponde a distanza l´avvocato Pagani - ma una richiesta di risarcimento danni, a fini cautelativi, per interrompere la prescrizione, anche se non abbiamo quantificato la somma». «La richiesta di indennizzo avanzata dalla famiglia Giuliani a Placanica va considerata come una vera e propria provocazione», afferma Filippo Asciero, responsabile del settore sicurezza di Alleanza Nazionale. «Il nostro obiettivo - ribatte Giuliano Giuliani, padre del giovane no-global - è aprire il processo per superare la vergogna dei fatti del G8; che ci sia una ripresa delle indagini su piazza Alimonda, dove interrogare e mettere a confronto i veri responsabili».