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[processo diaz] - V udienza preliminare - sintesi

sintesi dell'udienza in cui e' cominciata l'esposizione della memoria della procura che accusa i 29 poliziotti.

Quinta udienza preliminare che dopo tanti tentennamenti entra nel vivo, con l'esposizione da parte del pm zucca della memoria con cui accusa i 29 poliziotti di falso e calunnia, abuso d'ufficio e lesioni.
Nonostante questo si e' persa una buona ora e mezza tra appello, sostituzioni, tecnicaglie procedurali e l'ennesimo tentativo della difesa di ostruire il processo (tra l'altro usando argomentazioni usate in forma piu' propria dalla difesa dei 25, ironia della sorte!).
L'esposizione orale di Zucca e' durata dalle 11 circa fino alle 15 e 30, quasi 5 ore in cui il pm ha cercato di dare conto dell'iter delle indagini, di come si sono venuti a configurare i capi di imputazione, di come e' stato difficile trovare informazioni di fronte alla reticenza e all'omerta' (spirito di corpo?) delle forze dell'ordine, di come pero' hanno cercato di iscrivere tra gli imputati solo coloro per cui le prove sembravano essere sufficientemente certe, cercando di non esagerare le imputazioni ma sperando di commisurare la giusta accusa con le prove in proprio possesso.
I pm hanno ripetuto molte volte la situazione surreale in cui un'operazione completamente sfuggita di manon non solo nella sua realizzazione ma anche nelal sua copertura, non abbia avuto la dignita' di trovare un servitore dello stato qualsiasi capace di offrire giustificazioni se non altro almeno credibili.
L'esposizione orale si e' conclusa con il passaggio di testimone al pm cardona che esporra' lunedi' 27 settembre la parte video/fotografica della memoria, per poi lasciare spazio alla difesa.

Tutto il processo si svolge in un clima surreale, in cui il Tribunale sembra essere molto esplicitamente in difficolta' e assumere un atteggiamento fin troppo riverente nei confronti di qualsiasi bizza della difesa dei poliziotti: una per tutte, dopo la rimostranza da parte di alcuni avvocati della difesa per il "ticchettio" della tastiera di un pc delle parti civili che prendeva appunti e da parte dell'avvocato Porciani (studio La Russa e simpatie che piu' destre non si puo' in quel di milano) rispetto all'uso del pc in generale, il tribunale ha pensato bene di scrivere un'ordinanza per impedire l'uso di "tastiere di computer" anziche' fare richiesta di un aula con un impianto audio degno di questo nome.

Perplessi ci rimettiamo alla corte.