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[Comunicato Stampa] Processo ai 25: vecchi ritornelli.

Mentre l’attenzione di tutti è concentrata sulle molotov scomparse dal procedimento Diaz, il processo ai 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio va avanti spedito: il solerte ispettore Zampese ha quasi terminato il suo auto-esame e a breve inizierà il controesame delle difese. L’udienza riprende dove terminata venerdì scorso, al momento clou della ricostruzione del 20 luglio: gli scontri in via Tolemaide e l’assalto al blindato in piazza Alimonda che porterà all’uccisione di Carlo Giuliani. Ma Giuliani oggi è solo un facinoroso tra tanti e la rabbia di chi l’ha visto morire diventa "contestazione dei manifestanti alle forze dell’ordine".
Zampese finisce di analizzare alcuni episodi del 20 luglio e si sposta poi sulla ricostruzione generale del corteo internazionale del sabato. In un perfetto crescendo inizia facendo ascoltare le telefonate allarmate di probi cittadini al 113, prosegue con comunicazioni radio di difficile comprensione (tra le quali, ci informa, una del vicequestore Mondelli) e passa poi alle immagini del corteo, in un montaggio che dovrebbe ricostruire in maniera attendibile le varie fasi degli scontri. Il nostro non può trattenersi dal commentare che, comunque, la maggior parte del corteo era pacifico, con pochi facinorosi infiltrati sul fondo. Curiosamente, la posizione dell’ispettore digos è estremamente simile a quella di alcuni esponenti di "movimento"... irresistibile appeal della teoria dei buoni e cattivi.
Venerdi, si spera, l’ultima udienza dedicata all’esame di Zampese.