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[Parma] Polis Quotidiano: Il Mario Lupo occupa ancora

Il Mario Lupo occupa ancora

Tre ragazzi del collettivo sono saliti ieri mattina sul tetto dell'ex macello sgomberato un anno fa. Il sindaco li accusa di comportarsi da fascisti

28/1/2007- Le bandiere rosse sono tornate in piazzale Allende. Non si vedevano in quella zona dall'ottobre del 2005, da quando cioè il collettivo Mario Lupo era stato prima invitato a lasciare l'ex macello e, poi, sbattuto fuori dopo una breve resistenza. Ieri i drappi rossi sono tornati a sventolare nelle mani dei ragazzi dell'assemblea permanente Mario Lupo, da un anno e più vittime di una diaspora che reputano « ingiusta perché ha privato la città di uno spazio storicamente legato al movimento » (una delle due palazzine all'ingresso del Parco Pellegrini era stata occupata la prima volta nel '77). Bandiere al vento, slogan, striscioni infuocati, canzoni partigiane e musica ska. Al calare della sera arrivano anche i fuochi pirotecnici. Tutto come il 7 ottobre 2005, giorno dello sgombero. Sul tetto dello stabile appena ristrutturato dal Comune - i lavori sono in via di ultimazione - ci sono anche tre irriducibili. Sono saliti "in coffa" alle sette di mattina, passando dal cancello oppure - come raccontano alcuni dei loro compagni - scavalcando l'esile recizione del parco con un balzo. A proteggere l'esiguo drappello di occupanti, una folla compatta di ragazzi del Mario Lupo staziona sotto i cancelli del parco. La polizia e i carabinieri, tutti in tenuta antisommossa, se se stanno qualche metro più in là. Sembra davvero una scena già vista. Però - a differenza delle precedenti occasioni - qualcosa va storto intorno alle 14. Un attrito tra poliziotti e manifestanti, nato non si sa bene come, sfocia in baruffa. La Questura lamenta tre agenti feriti, il Mario Lupo uno. E' una ragazza. Ha preso una botta in testa ed è toccato agli amici del collettivo medicarla alla meglio. Gli occupanti chiedono uno spazio dignitoso per il centro sociale. Il Comune non ne vuole sapere. La situazione non si sblocca con il passare delle ore. Alle 17,30 il sindaco Elvio Ubaldi e l'assessore alle Politiche abitative Claudio Bigliardi raggiungono il questore Vincenzo Stingone in borgo della Posta. Il summit durerà una mezz'oretta, poi la dichiarazione del sindaco. «Vogliono creare un centro di documentazione antifascista? Ma come si fa ad affi darlo a dei fascisti?». La risposta del Mario Lupo non si fa attendere. « Il sindaco ci defi nisce fascisti. Questione di punti di vista - spiega Francesco, portavoce dell'assemblea -. Questo è l'unico modo che abbiamo per farci ascoltare » . Intanto si parlamenta per i tre ragazzi (tra cui una donna) che ancora resistono sul tetto dell'ex macello. Si chiede che i tre non siano identifi cati, che possano unirsi agli altri e che la questione della sede per il collettivo Mario Lupo sia discussa in una pubblica assemblea il 3 febbraio. Cosa chiede il Collettivo « La nostra proposta è quella di creare all'interno della palazzina di piazzale Allende un centro di documentazione antifascista intitolato a Mario Lupo - spiega il portavoce del collettivo -. Proposta che ha da tempo creato ampio consenso tra associazioni gruppi politici, intellettuali, e singoli cittadini. Il pretesto con cui siamo stati cacciati via è stato quello di creare una sorta di guerra tra poveri destinando questo edifi cio al comitato anziani Parma Centro. Quando gli anziani avevano già ottenuto con una delibera la palazzina nei pressi dell'ex Eridania, il sindaco ha cambiato le carte in tavola e ha assegnato al comitato anziani Parma centro l'ex macello. Ci hanno raccontato che il pretesto con cui non gli hanno concesso la sede è che avrebbero fatto troppo rumore».