supportolegale.org || la memoria e' un ingranaggio collettivo

comunicati stampa

Les ordinateurs séquestrés le 16 mars des deux consultants sont endommagés.

L’intimidation de la part du parquet de Gênes continue.

Des sources réservées ont relevé au Supporto legale que les deux pc des consultants du Genova legal Forum séquestrés sur ordre du vice procureur Pellegrino le 16 mars dernier a la suite d’une dénonciation pour diffamation sur les procureurs Canepa et Canciani sont arrivés au tribunal de Turin déjà endommagés Alors que les ordinateurs étaient parfaitement en état de fonctionnement au moment de la saisie, on en déduit qu’ils ont été endommagés entre Gênes et Turin. La violation de matériel sous séquestration est un acte gravissime, qui, outre le fait de renforcer la sensation d’intimidation du parquet de Gênes dans le travail du supportolegale des avocats employés dans les procès contre les manifestants pour les faits de Juillet 2001 semble être aussi une tentative pour retarder le travail de consultation du GLF et de la partie défensive. Et même de rendre impossible le travail ordinaire que les personnes impliquées menaient avec les pc séquestrés.

Genova/G8: direzione scolastica fa cacciare vittime della Diaz dai carabinieri

Comunicato Stampa

Dirigente scolastica nega l'accesso alla scuola Diaz ad alcuni manifestanti vittime del sanguinoso raid della polizia durante il G8 e chiama senza ragione i carabinieri

Sono passati quasi quattro anni da quando, nella notte del 21 luglio 2001, un grosso contingente di polizia fece irruzione nella scuola Diaz e picchiò quasi a morte manifestanti pacifici raccolti lì a passare la notte. In occasione dell'inizio delle udienze pubbliche contro i poliziotti sono giunti a Genova alcuni dei manifestanti di allora. Tra di essi ci sono anche tre giovani dalla Germania. Venerdì 8 aprile, accompagnati da un consulente dell'avvocato che li difende, si sono recati verso mezzogiorno alla scuola con l'intenzione di richiamarsi alla memoria il luogo in cui allora sono stati feriti gravemente, un gesto difficile per chi ha vissuto quell'esperienza.
L'accoglienza che hanno ricevuto è stata insensata e disumana, cosa che non ci si aspettava da persone che lavorano in una scuola. Le vittime dell'irruzione, a tutt'oggi traumatizzate, sono state allontanate in malo modo e indirettamente accusate di costituire una minaccia alla sicurezza degli studenti.

Dañados los portátiles requisados el 16 de Marzo a dos asesores. La intimidación de la fiscalía en Génova continúa.

Fuentes reservadas han revelado a Supportolegale que los ordenadores de los dos asesores del Génova Legal Forum (GLF) que fueron requisados por orden del fiscal adjunto Pellegrino el 16 de Marzo pasado en base a una denuncia de los fiscales Canepa y Canciani han llegado al tribunal de Turín ya dañados.

Genova, 5 aprile 05 - Catarci: "Nell'archivio Digos anche i partecipanti alle assemblee".

Il pm Anna Canepa chiede di poter ascoltare Truglio, Zappia, Placanica,Cavataio e altri (tutti presenti all'omicidio di Carlo Giuliani), "per fare luce su Piazza Alimonda".

Genova, 5 aprile 2005.
Quarantatreesima udienza del processo per devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova.

Dopo il sequestro dei portatili di due consulenti tecnici della difesa -
effettuato il 16 marzo 2005, ad oggi i due portatili non sono ancora stati
restituiti - e il rinvio della scorsa udienza,
nella mattinata di oggi l'aula bunker del tribunale genovese ha registrato
un'udienza breve, ma non priva di spunti interessanti e decisamente
rilevanti per il prosieguo del processo.
Si sono registrati infatti appunti importanti circa metodi, modi e
particolarita' del sistema di riconoscimento e identificazione degli
imputati in un procedimento penale, durante il quale si scopre che la
Digos identifica e inserisce nei propri archivi anche i partecipanti alle
"assemblee non autorizzate".

Génova G8: Requisas y Penas

Sube la tensión en Génova: durante los procesos en torno al G8, la policia italiana requisa los ordenadores portátiles de dos activistas. Comunicado de Supportolegale.

El 16 de marzo del 2005 la magistratura genovesa adopta una nueva táctica, la "requisa con destreza”.

Genua G8: Beschlagnahme und Strafen

Genua G8: Beschlagnahme und Strafen

Am 16. März hat die Staatsanwaltschaft von Genua eine neue Taktik angewendet, die man als „Trickbeschlagnahme“ bezeichnen kann.

Der Vorfall ereignete sich im Rahmen eines Verfahrens, das nicht direkt mit dem G8 2001 in Genua zusammenhängt. Die Beschlagnahme von 2 tragbaren Rechnern wurde von Zivilbeamten der politischen Polizei Digos ausgeführt und beruht auf einer Anzeige wegen Verleumdung, die von den Staatsanwälten

Communiqué de presse - Confiscation et peine

Le 16 mars 2005, la magistrature choisit une nouvelle tactique, la "confiscation avec dextérité". Pendant la pause du procès contre deux activistes milanais, des fonctionnaires DIGOS (Section opérationnelle de la Police chargée des enquêtes anti-terroristes) - avec remarquable zèle - ont séquestré des ordinateurs qui se trouvaient dans la salle d’audience. Diffamation, c’est le délit qui a motivé cette opération à la suite d’ une dénonciation présentée par les magistrats du parquet, Anna Canepa et Andrea Canciani. Ces deux magistrats estiment avoir subi des injures par le biais du site internet Italy.Indymedia.org dans le contexte du procès aux activistes milanais. Les deux ordinateurs confisqués, qui appartiennent à deux assistants du Genoa Legal Forum, contiennent des données confidentielles concernant la défense des 25 manifestants accusés au procès pour les événements du contre-sommet G8 ; dans ce procès, les magistrats Anna Canepa et Andrea Canciani représentent - quelle coïncidence - le parquet. Cette séquestration est l’énième acte de provocation destiné à créer un climat de tension autour des procès de Gênes ; cet harcelement est systématiquement accompagné par des attaques relayés par presse nationale, par des articles agressifs sur le quotidien de Gênes (Secolo XIX) ou par des ’plateaux télé’ inquisitoires très médiatiques, comme il a été le cas lors d’une émission (Punto e a Capo) sur la chaîne nationale Rai 2.

[Comunicato stampa] Genova, 22 marzo - Pellegrino: "Un sequestro e' un incidente fortuito"

Quarantaduesima udienza del processo per devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova.

Udienza decisamente politica e poco tecnica, quella di stamattina nel Tribunale di Genova.

La difesa, nel processo a carico di 25 manifestanti per i fatti del G8 nel 2001, ha infatti richiesto il rinvio dell'udienza, a seguito del sequestro, effettuato la settimana scorsa, di due computer portatili appartenenti a due consulenti tecnici della difesa, impossibilitati - per questo motivo – a svolgere il proprio lavoro.

L'istanza difensiva, fondata sull'impossibilità di proseguire il processo in una situazione di disparità tra difesa e accusa, è stata accolta dai giudici, che hanno concordato con la difesa il rinvio, fissato al 5 aprile prossimo.

L'inizio della mattinata sembrava favorevole ai PM: in aula infatti
accanto alla Canepa c'era il vice procuratore capo Pellegrino; una presenza
piuttosto pesante, dopo i fatti della settimana scorsa (fu Pellegrino a ordinare il sequestro).

Dei sequestri e delle pene

Il 16 marzo 2005 la magistratura ha adottato una nuova tattica, il "sequestro con destrezza''. Nella pausa del processo della settimana scorsa a carico di due attivisti milanesi, alcuni funzionari Digos - con estrema solerzia e zelo - hanno eseguito un ordine di sequestro sui pc presenti in aula. Il reato in oggetto e' quello di diffamazione, sulla base di una denuncia presentata dai pubblici ministeri Anna Canepa e Andrea Canciani, per ingiurie nei loro confronti contenute sul sito
italy.indymedia.org in relazione al processo agli attivisti milanesi.
I due computer sequestrati appartengono a due consulenti del Genoa Legal Forum e contengono informazioni riservate circa la difesa nel processo a carico di 25 manifestanti per i fatti del G8, processo che - guarda caso - vede come pubblici ministeri proprio Anna Canepa e Andrea Canciani.

Il sequestro e' l'ennesimo atto di innalzamento della tensione intorno ai processi genovesi, accompagnati - come ormai accade sempre piu' spesso - da articoli di giornali, come quelli apparsi sul Secolo XIX in questi giorni, tesi ad appesantire un clima che anche a livello nazionale ha gia' visto episodi di estrema gravita', come nel caso della trasmissione televisiva di Rai 2, Punto a capo.

Nicola Mirante, tenente dei CCIR: "Guerra e ordine pubblico: e' uguale''.

Genova, 15 marzo 2005
Nicola Mirante, tenente dei CCIR: "Guerra e ordine pubblico: e' uguale''.
Quarantunesima udienza del processo per devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova

Quaratunesima udienza apparentemente interlocutoria, ma non priva di elementi rilevanti.
ll primo teste della mattina e' Buonaventura Manzi, un funzionario digos di Pavia cui e' richiesta l'identificazione di uno degli imputati del processo.
In realta' lo conosce solo di vista, ma lo associa a un nome grazie a una identificazione effettuata da una pattuglia a conclusione di un presidio a pavia. I dati dell'identificazione, cosi' come tutto il resto, vengono poi inviati alla procura genovese.
Il secondo teste e' Cristiano Spadano, comandante del V plotone del Tuscania, impiegato durante le giornate genovesi, con venti carabinieri a propria disposizione.
Spadano non ha mai fatto una relazione di servizio, ma qualcuno firmo' per lui, poiche' non presente, oltre a non riconoscersi nei video presentati dall'accusa.

Giulietto Chiesa: "A Genova forze dell'ordine sprovvedute e inqualificabili"

Trentasettesima udienza del processo per devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova

Udienza lunga e movimentata: discorsiva e analitica la deposizione di Giulietto Chiesa, frammentaria quella di Maurizio Fiorillo.
Il giornalista Giulietto Chiesa ripercorre le sue giornate genovesi imbeccato con veemenza dalla procura, piuttosto attenta -specie rispetto ad altri testi - a cercare le congruenze con il verbale di sommarie informazioni rilasciate dal teste -come persona informata dei fatti - ai pm nel gennaio 2002.
Chiesa da' la propria versione dei fatti del 20 luglio: "Fu un errore l'avanzata delle forze dell'ordine. Dovevano stare fermi, invece hanno dato il via ai disordini scoprendosi sui lati. Fu un errore tecnico. Poi furono inqualificabili". Sul corteo delle tute bianche denuncia ancora una volta l'irresponsabilita' dell'operato delle forze dell'ordine che caricano, lanciano lacrimogeni ad altezza uomo, ma soprattutto "non concedono vie di uscita ai manifestanti", specifica, guardando la carta topografica di Genova. "Considero un miracolo che non ci sia stato un morto anche in quel disordine".

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