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sintesi

[processo ai 25] diciottesima udienza

Martedì 21 settembre 2004

Con l'udienza di oggi si inizia l'esame (e relativo controesame) dei teste dell'accusa.
Tra l'udienza di oggi e quella di domani erano previsti 4 teste: Pasquale Zazzaro , ai tempi dirigente dell'Ufficio Prevenzione Generale e Speciale di Genova e responsabile della Centrale Operativa della Questura di Genova; Marco Preve, giornalista di La Repubblica che la mattina del 20 ha seguito il percorso di alcuni manifestanti da Piazza Paolo da Novi; Costantino Muscau giornalista del Corriere che avrebbe seguito anche lui il percorso di una parte di manifestanti da piazza Paolo da Novi; Giacomo Amadori, giornalista di Panorama, con lo stesso tipo di percorso.

Oggi, 21 settembre, erano previsti l'esame di Zazzaro e di Preve.
Pasquale Zazzaro ha dimostrato di ricordarsi molto bene l'organizzazione dlla sala operativa, ma molto poco di un qualsiasi contenuto delle comunicazioni radio delle forze dell'ordine, nonche' delle catene di domando. La vaghezza delle risposte sembra denotare una sostanziale scarsita' di memoria,volontaria omeno che sia.

[processo ai 25] diciassettesima udienza

Martedì 17 settembre 2004

In sostanza l'udienza ha visto in gran parte la lettura di testi gia' preparati e un intervento molto breve dell'avvocato Tambuscio.

Dopo l'appello del Presidente gli avvocati della difesa D'Agostino e Alborghetti hanno presentato una ulteriore memoria della difesa, in aggiunta a quelle depositate entro i termini fissati dal tribunale (13 settembre).
In risposta a tutte le memorie il pubblico ministero Canciani ha presentato una serie di note per iscritto che ha letto in aula, rigettando ancora una volta le obiezioni della difesa.
Dopo un breve intervento della difesa ad opera dell'avvocato Tambuscio, il collegio si e' ritirato in camera di consiglio fino alle 13:00 circa.

L'ordinanza del Tribunale mette fine a tutta la diatriba sui video, e puo' essere riassunto dalle ultime dieci righe di disposizioni:

" P.Q.M.
A scioglimento delle riserve precedenti.
Ammette, ai sensi e nei limiti di parte motiva, la produzione da parte del P.M. dei tre DVD

[processo ai 25] sedicesima udienza

Martedì 13 luglio 2004

Oggi si e' tenuta la XVI udienza del processo contro 26 persone per devastazione
e saccheggio.
Durante questa udienza come previsto si e' concluso il controesame del teste Corda, un vigile urbano responsabile della catalogazione di tutti i reperti video e fotografici della procura, nonche' della realizzazoine di un video (parte integrante della sua testimonianza) che presentava lo sviluppo dei reati di devastazione e saccheggio nei due giorni del 20 e 21 luglio 2001 a genova in occasione delle manifestazione contro il g8.

La scorsa udienza si era sostanzialmente concentrata su una serie di questioni preliminari rispetto al materiale documentale video e foto, con la produzione di una memoria della difessa che ne rilevava notevoli anomalie chiedendone la non acquisizione da parte del tribunale.
Questa udienza si e' concentrata come la fine della precedente su un generico controesame di corda teso a chiarire le modalita' con cui ha realizzato i suoi dvd (il filmato di cui si parla poco sopra), le attrezzature usate, le scelte effettuate, gli ordini ricevuti dai pm, le modalita' e i criteri di selezione dei materiali.

[processo ai 25] quindicesima udienza

Martedì 6 luglio

Prima udienza del controesame al teste Corda. Corda è il vigile urbano, responsabile di pg, delegato, insieme a 5 suoi colleghi, della raccolta di tutto il materiale video inerente al G8. Dopo questo lavoro ha avuto delega-ordine ORALE da Canciani per costruire un video (risultato finale i 3 dvd in questione del controesame) che raccogliesse solo i reati collegabili a "danneggiamenti, devastazioni e saccheggio, cioé portare via cose", come lui stesso ci racconta. Durante la prima parte dell'udienza sono intervenuti quasi tutti i difensori per raccontare al presidente le varie eccezioni, errori, reperti non "genuini", reperti mancanti e reperti anonimi.

Il commento generale sull'udienza è abbastanza positivo grazie solo alla conferma ufficiale da parte di Corda che il sequestro del materiale inserito nei dvd, per inserirlo nel fascicolo del procedimento, è avvenuto dopo la trasmissione dei dvd stessi (4 07 2003) Altro elemento, che ci porta molto lavoro, ma è elemento positivo in potenza è la consegna da parte della difesa, su richiesta del presidente, di una "memoria" globale su tutti i reperti.

[processo ai 25] quattrordicesima udienza

Martedì 15 giugno 2004
Oggi, quattordicesima udienza del processo ai 26 per devastazione e saccheggio. Ultima udienza dei teste dell'accusa senza l'uso di supporti video, che non possono essere usati fino a che la difesa non avra' valutato e visionato i materiali che il pm potrebbe produrre e usare per l'esame dei teste.

Il primo testimone di oggi e' marino baldassarri, un privato cittadino di faenza che recatosi a genova per seguire la manifestazione e per "fare delle foto", si ritrova nella zona dei disordini intorno a corso marconi, realizzando una serie di fotografie e cercando di identificare alcuni dei manifestanti protagonisti secondo lui delle devastazioni. L'esame realizzato con l'ausilio delle sue foto ha ripercorso i disordini di corso marconi e mentre l'accusa cerca di usare la testimonianza per inchiodare uno degli imputati, il controesame della difesa ha evidenziato svariate contraddizioni e "dimenticanze" nella ricostruzione del teste.

Il secondo teste e' un giornalista free lance di roma che viene rapinato della sua borsa con alcuni materiali fotografici dopo essere stato aggredito in corso torino subito dopo la partenza del corteo da piazza paolo da novi e l'inizio dei disordini in quella zona venerdi' pomeriggio.

[processo ai 25] tredicesima udienza

Martedì 8 giugno 2004

La tredicesima udienza del processo a 26 persone per devastazione e saccheggio ha visto un ulteriore tornata di teste della accusa.

In particolare e' stato interrogato l'ufficiale dei carabinieri che ha proceduto alla perquisizione nel complesso diaz/pertini/pascoli, con l'intento di collegare altri procedimenti e di inseririli in un quadro complessivo di criminalizzazione generalizzata di chi era presente a Genova. La difesa si e' con successo opposta all'aquisizione del verbale
di sequestro conseguente alla perquisizione in quanto non pertinente al processo in corso.

Subito dopo e' stata la volta di uno dei responsabili di piazza in piazza Dante il venerdi' durante le piazze tematiche e il sabato durante gli scontri in zona foce. Un teste la cui rilevanza nel processo ai 26 non e' molto chiara, dato che non c'e' nessuno di loro accusato o indagato per eventi nei dintorni di piazza Dante.
Il controinterrogatorio della difesa fa emergere che il teste e' protagonista della consegna di due molotov al Generale Donnini,

[processo ai 25] dodicesima udienza

Martedì 1 giugno 2004

Si è conclusa intorno alle ore 14.00 la dodicesima udienza del processo ai 26 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio per i fatti relativi alle contestazioni del vertice del G8 del luglio 2001.
Diversi i teste presentati dalla pubblica accusa, i primi quattro sono cittadini di Genova residenti nella zona di corso Marconi, lungomare che porta a piazzale Kennedy mentre nella seconda parte dell’udienza sono stati esaminati il direttore del carcere Marassi e due ispettori penitenziari.
La seduta processuale si è quindi conclusa con la proposta della corte di aumentare le udienza settimanali.

Sintesi tratta da www.globalproject.info

Ascolta il servizio di Duccio Bonechi per GlobalProject

[processo ai 25] undicesima udienza

Martedì 18 maggio 2004

Questa mattina si è svolta presso l’aula bunker del tribunale genovese la undicesima udienza del processo ai 26 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio per i fatti relativi alle contestazioni al vertice del G8 del luglio 2001.
Oggi undici testimoni della pubblica accusa sono stati sentiti: nove dirigenti di istituti bancari, che si sono presentati come parte civile per danneggiamenti subiti in quelle giornate, un gestore di concessionaria automobilistica e un giornalista, Gianluca Scaduto.
Quest’ultima testimonianza è risultata perticolarmente interessante dato che descrive il comportamento delle forze dell’ordine nel seguire attentamente l’operato di un gruppo di così detti black block.

Sintesi tratta da www.globalproject.info

Ascolta l'udienza: prima parte - seconda parte

[processo ai 25] decima udienza

Martedì 11 maggio 2004

L’udienza di oggi è stata molto breve, durata poco meno di due ore non registra nè presenta particolari novità di analisi su quanto avvenuto il 20 e il 21 luglio 2001.

I pm Canepa e Canciani hanno esaminato altri sei testi, tutti proprietari o dipendenti di esercizi commerciali siti nella zona di Corso Marconi. I testi dell’accusa hanno riferito sui danneggiamenti subiti e riportato le stime dei danni; mentre da parte delle difese non c’è stato praticamente contro esame. La seduta processuale è stata rinviata a martedì 18 maggio quando l’accusa procederà all’esame di altri testimoni, il cui elenco sarà depositato domani in cancelleria del tribunale.

Sintesi tratta da www.globalproject.info

Ascolta l'udienza

[processo ai 25] nona udienza

Martedì 4 maggio 2004
L’udienza di oggi, la nona, ha visto la presentazione da parte dell’accusa di altri nove testi. Sostanzialmente tutti i testimoni hanno riferito in relazione ai fatti accaduti in zona piazza Giusti, Corso Sardegna, occorsi dal primo pomeriggio di venerdì 20 Luglio, relativi al supermercato DxD, il benzinaio IP, l’officina di gomme.

Oltre ai gestori dei vari esercizi, hanno riferito anche abitanti della zona che hanno assistito ai fatti dalle loro finestre. Due sono principalmente i dati emersi. Il primo è che per tutto il pomeriggio non sono intervenute forze dell’ordine in quella zona, come ha affermato la moglie del gestore del supermercato, riferendo come l’operatore del 113 abbia risposto che avevano avuto precise indicazioni di non intervenire.

Il secondo elemento che vogliamo mettere in evidenza è che tutti i testi, nonostante siano stati sollecitati più volte, hanno parlato sempre di piccoli gruppi di persone, al massimo una cinquantina, coinvolte nei vari atti di danneggiamento. L’udienza è stata rinviata a martedì 11 maggio. Si continuerà con le deposizioni di altri testi citati dall’accusa.

[processo ai 25] ottava udienza

Martedì 27 aprile 2004

Oggi l’ottava udienza contro i 26 attivisti accusati per i fatti del G8 del luglio 2001. Gli avvocati della difesa non hanno potuto procedere al contro esame del teste dell’accusa (ispettore Corda) per la mancanza del materiale audio video utilizzato nella deposizione del Corda (i 3 dvd presentati nelle precedenti udienze). Il Tribunale ha fissato per il 18 maggio la data entro la quale verranno messi a disposizione delle difese i materiali richiesti. L’udienza è stata rinviata a martedì 4 maggio prossimo.

Dopo circa un’ora e mezza si è concluso l’esame del teste Corda (ispettore di Polizia Municipale di Genova) da parte dell’accusa; a questo punto, si sarebbe dovuti procedere al contro esame dello stesso teste da parte della parti civili e della difesa. Mentre le parti civili hanno rinunciato al contro esame, le difese, per bocca degli Avv. Tambuscio e Alborghetti, hanno esposto l’impossibilità di procedere al loro contro esame in quanto ancora non in possesso del materiale audio video utilizzato nella deposizione del Corda (i 3 dvd presentati nelle precedenti udienze).

[processo ai 25] settima udienza

Martedì 20 aprile 2004

Oggi la settima udienza del processo ai 26 manifestanti imputati per i reati di "devastazione e saccheggio" nell’ambito delle manifestazioni durante il vertice dei G8 a Genova nel luglio 2001.

Dopo il consueto appello dei presenti, è continuato l’esame da parte del P.M. Canciani del teste Vincenzo Corda (Ispettore della Polizia Municipale di Genova), e conseguentemente del secondo dei tre dvd che costituiscono le prime prove presentate dall’accusa. Sostanzialmente il teste è chiamato per ogni clip (frammenti di video che vanno a comporre i suddetti dvd) e per ogni foto, a dire in che punto della città è collocata la scena ripresa e a che ora si sta svolgendo.
Appare chiaro però, alla luce sia di come sono state selezionate le immagine, sia dall’ordine nel quale sono state poste, il grossolano tentativo, da parte dell’accusa di far apparire più che giustificate le azioni di repressione operate dalle forze dell’ordine a fronte di un comportamento assolutamente violento tenuto dai manifestanti, col tentativo evidente di ridare un valore diverso, praticamente opposto, ai fatti che si sono svolti nelle giornate del 20, 21 Luglio.

[processo ai 25] sesta udienza

Martedì 13 aprile 2004

Dopo il consueto appello delle parti presenti, con il quale si è aperta anche oggi l’udienza, è stata completata la visione "silenziosa" del 3° dvd prodotto dall’accusa.

Succesivamente è cominciata la visione degli stessi dvd accompagnata dalla deposizione del teste Vincenzo Corda (ispettore della Polizia Municipale di Genova) che ha il compito di attribuire alle singole immagini riferimenti di luogo e di tempo. Ricordiamo che il teste Corda non era presente ai fatti di cui sta parlando ma è il coordinatore del gruppo che ha messo insieme le immagini. Segnaliamo a questo proposito la modalità incalzante del P.M. Canciani che ha più volte preteso maggiore precisione dal teste visibilmente scocciato e a tratti confuso, arrivando anche a suggerire alcuni passaggi tralasciati dal teste stesso. Questa disamina ha interessato per adesso solo il primo dei tre dvd. Si proseguirà nella prossima udienza, fissata per martedi prossimo, 20 Aprile.

Sintesi tratta da www.globalproject.info

[processo ai 25] quinta udienza

Mercoledì 7 aprile 2004

Quinta udienza del processo ai 26 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio per i fatti relativi alle contestazioni al G8 del luglio 2001.
L’udienza si è aperta con le questioni di ammissibilità delle prove dell’accusa (ossia i tre dvd) da parte di 12 avvocati della difesa. Le eccezioni poste, anche se varie ed articolate, hanno preso in esame sostanzialmente alcuni elementi: il fatto che i tre dvd siano in realtà un’insieme di clip anche di pochi secondi estratte arbitrariamente da documenti più ampi; dei quali non è possibile reperire la fonte in quanto molti risultano donazioni di anonimi ai R.O.S.; che il montaggio di queste clip, da parte del pool diretto dall’ispettore della Polizia Municipale Vincenzo Corda, sia stato operato secondo una “traccia” promossa dalla Procura; che il montaggio preveda sottotitoli fin troppo espliciti del tentativo di ricostruire una versione dei fatti non aderente alla realtà ma solo funzionale a provare la pesantissima accusa di devastazione e saccheggio.

[processo ai 25] quarta udienza

Martedì 23 marzo 2004

Anche questa quarta udienza è cominciata con l’appello dei presenti in aula da parte del presidente del collegio giudicante. In prima battuta sono state sollevate da alcuni difensori: avv. Tambuscio (difensore di Fiandra), e l’avv. difensore di D’Avanzo, una serie di eccezioni rispetto all’acquisizione di alcune prove (prevalentemente materiale video) da parte della pubblica accusa, e rispetto alla loro produzione al di fuori dei termini previsti dalla legge. Le eccezioni sono volte alla richiesta di non poter accettare queste prove per motivi di incostituzionalità, in quanto la difesa deve essere messa in condizioni di espletare al meglio il suo compito e quindi conoscere in anticipo le prove che saranno prodotte a suo carico.

Per rispondere a queste eccezioni, i P.M. hanno chiesto una sospensione di un’ora e mezza, accordata dal collegio. Terminata la sospensione, si è assistito alla replica dei P.M., i quali si sono opposti alle eccezioni chiedendo che fossero respinte, contestando l’ipotesi di incostituzionalità sollevata dalle difese. In seguito ad un’altra sospensione, la corte ha rigettato tutte le eccezioni, giudicandole tardive e valutando come nei termini la presentazione delle prove in esame da parte della Procura.

[processo ai 25] terza udienza

Martedì 16 marzo 2004

Questa udienza è centrata sulla produzione della prove per tutte le parti e l’ammissibilità delle liste testi presentate dalla pubblica accusa e dalle difese dei 26 imputati. Le liste testi delle difese sono state pesantemente contestate dai due pm Canepa e Canciani. Sulla base di un’eccessiva genericità e non pertinenza delle stesse, in quanto ricostruire il contesto di quei giorni e il clima che ha preceduto il vertice, non sarebbe pertinente con l’unica necessità probatoria da ritenersi valida: analizzare esclusivamente i fatti attribuiti ad i singoli imputati.

In risposta alle motivazioni per la non ammissibilità sono seguite le repliche dei difensori. Dopo una lunga sospensione il collegio si è espresso per l’ammissibilità della quasi totalità dei testi presentati, fatta eccezione per il Premier Silvio Berlusconi ed il procuratore della Repubblica di Genova al tempo dei fatti Francesco Meloni e di Francesco Lalla, che ricopre la stessa carica attualmente. In relazione invece ad una seconda lista testi presentata dai p.m. in data 3 Marzo 2004, il collegio si è espresso per l’inammissibilità per decorrenza dei termini prescritti dalla legge. L’udienza si conclude con un rinvio al martedì successivo dove si entrerà nel vivo del dibattimento con l’inizio dell’esposizione probatoria da parte dei P.M., in particolare con la deposizione di un funzionario della Polizia Municipale di Genova, coadiuvata dalla visione di un video della durata di circa tre ore.

[processo ai 25] seconda udienza

Martedì 9 marzo 2004

Continua la fase delle costituzioni delle parti, nello specifico si affrontano le costituzioni di parte civile. La parola ai difensori che elencano una serie di eccezioni sulla costituzione di parte civile del Comune di Genova, del carabiniere Cavatajo e di alcune banche: Area Banca, ABC Service, San Paolo imi, Carige s.p.a.

Replica dei P.M. seguita dagli avvocati delle costituende parti civili. A questo punto la Corte si ritira per deliberare sulle eccezioni presentate dalle difese.

La Corte respinge la costituzione di parte civile da parte del Comune di Genova, e di due banche: Area Banca e ABC Service, mentre gli altri istituti bancari ed il carabiniere Cavatajo sono ammessi a costituirsi parti civili. Con questo si chiude la seconda udienza del processo; rinviata al martedì successivo.

Sintesi tratta da www.globalproject.info

Ascolta l'udienza: prima parte -

[processo ai 25] prima udienza

Martedì 2 marzo 2004

Il processo è cominciato con la costituzione di tutte le parti: avvocati difensori e parti civili.

In questa prima fase sono state sollevate dalle difese tutta una serie di eccezioni, soprattutto riguardanti mancate notifiche; la più rilevante sembra essere quella posta dall’avvocato difensore di Predonzali Eurialo, relativa proprio ad una mancata notifica delle nomina a difensore.

Per rispondere a queste prime eccezioni la Corte si è ritirata per circa un’ora e trenta. Alla fine di questa prima camera di consiglio la posizione proprio di Predonziali è stata stralciata.

Successivamente a questa prima trance di eccezioni sulla costituzione delle parti si è aperta la seconda che vede in primo piano l’istanza di remissione del tribunale di Genova per interferenze ambientali presentata dall’avvocato Alborghetti difensore di Bonechi Duccio e De Andrade; questa istanza ha visto associarsi anche altri difensori, ed è stata seguita dalla replica dei due P.M. Canepa e Canciani, i quali hanno più volte affermato di non capire quali siano questi gravi elementi ambientali che possano influire sulla non serenità del collegio giudicante. Noi ne citiamo solo alcuni di quelli fatti presenti dall’avvocato in sede di esposizione dell’istanza: per esempio il pronunciarsi durante l’apertura dell’anno giudiziario da parte del Procuratore capo di Genova, stupito del fatto che siano solo 26 i manifestanti indagati, la proposta di costituirsi parte civile del Comune di Genova, i 700 poliziotti che circondano il Tribunale e le perquisizioni corporali per chiunque abbia voluto partecipare all’udienza come uditore…

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