CercaNavigazioneGLF e Segreteria Legale |
sintesi, processo ai 25[processo ai 25] quarantaduesima udienza - sintesiLa quarantaduesima udienza del processo ai 25 per devastazione e saccheggio e' la prima udienza dopo il sequestro dei laptop di due consulenti che stavano assistendo al processo farsa contro orlando e milo, il primo dei due condannato mercoledi' 16 marzo (ormai ufficialmente giornata da esentare dal calendario) a 3 anni e 8 mesi per aver cacciato da un treno due nazisti confessi: un sequestro che chiunque anche non si diletti con fette di prosciutto tra zigomi e arcata sopraccigliare non puo' non leggere come una intimidazione pura e semplice, all'interno di un clima sempre piu' teso intorno al tribunale di genova. L'udienza si apre con una richiesta di rinvio da parte delle difese, sulla base dell'assenza di materiali contenuti nei pc sequestrati dagli stessi pm (che erano l'accusa sia nel processo a orlando e milo che nei 25). Le prime battute della difesa non insinuano altro ceh non una mera questione tecnica. A questa richiesta la procura risponde giocandosi in aula la sostituzione di Canciani con il procuratore aggiunto Pellegrino (firmatario dell'ordine di sequestro), che prende parola nel processo con tutto il peso della sua autorevolezza come vice capo della procura di genova. Pellegrino sostiene di non capire perche' la difesa si avvalga costantemente di consulenti e non solo in sede peritale, sottolineando sia la sua scarsa conoscenza di come si svolgano le udienze sia la sua volonta' di portare a casa un risultato politico: "cortesia vuole che non ci opponiamo a una richiesta di rinvio, dopodiche' la sua formulazione ci costringe ad opporci". [processo ai 25] quarantunesima udienzaMartedi' 15 marzo 2005. 41esima udienza del processo a 25 attivisti e attiviste Molti testi pero' non si presentano, e rimaniamo con un Manzi (digos pavia), Manzi va via abbastanza rapidamente, riconoscendo l.f. che conosce solo di Sparano non ci racconta nulla di nuovo rispetto ai precedenti ufficiali del [processo ai 25] trentanovesima udienzaMartedi' 01 marzo 2005 Udienza breve ma molto interessante la numero 39. In aula il capitano Odierna Viti, giovanotto bene con l'aria da ufficiale di carriera dei tempi che furono, che ai tempi del g8 comandava il 4 plotone del contingente del tuscania presente a genova, sotto le dirette dipendenze del colonnello Leso, tristemente noto per le sue manie da legionario e non solo (si veda pillola rossa). verso le 10.30 entra in aula il maggiore Frassinetto, indicato dai precedenti testi del Tuscania (il reggimento di para' specializzato in azioni di guerra presente a genova come "riserva di emergenza) come il responsabile della sala operativa dei carabinieri. [processo ai 25] trentottesima udienzaMartedi' 22 febbraio 2005 Udienza lampo numero 38. Ascolta l'udienza [processo ai 25] trentasettesima udienzaMartedì 8 febbraio 2005 Trentasettesima udienza del processo a 25 attiviste e attivisti per devastazione e saccheggio. Tutta l'udienza e' imperniata su due testi abbastanza noti. Il primo teste e' Maurizio Fiorillo, vice questore aggiunto di Napoli aggregato a Genova durante i giorni del g8. Fiorillo e' il dirigente di 100 uomini di PS che il 20 luglio sono sotto la direzione di Gaggiano e che vengono mandati a bonificare le vie laterali durante la carica dei contingenti che da piazza verdi cercano di respingere i disobbedienti fino al carlini. [processo ai 25] trentaseiesima udienzaMartedì 1 febbraio 2005 Oggi trentaseiesima udienza per il processo a 25 attivisti e attiviste per devastazione e saccheggio. Ascolta l'udienza [processo ai 25] trentacinquesima udienzaMartedì 25 gennaio 2005 Nella trentacinquesima udienza del processo contro 25 attivist* per devastazione e saccheggio, si conclude il controesame del farsesco Angelo Gaggiano, Primo Dirigente del commissariato centrale di Genova che durante il g8 era il responsabile di piazza per Brignole il 20 (dove aspettava il corteo della disobbedienza) e per piazzale kennedy / corso italia il 21 (dove massacrera' la gente sul lungo mare). Il buon dirigente della ps cerca di districarsi nel fitto controinterrogatorio delle difese che mettono in luce le decine e decine di contraddizioni e menzogne sciorinate al tribunale da uno dei poliziotti piu' "esperti e rispettati" di genova. Da quelle piu' pacchiane come "ma non e' quella la testa del corteo" di fronte alle immagini degli scudi ancora in corso gastaldi, o le continue contraddizioni anche di fronte alle inequivocabil i immagini video su presunte "persone con le imbottiture che facevano un lavoretto intorno a macchine poi incendiate in via canevari", fino ad arrivare all'assurdo che a seconda dlla domanda gaggiano pare sapere esattamente che l'orario e' sbagliato, oppure che lui "non stava mica a guardare l'orologio e poi c'era molto sole quel giorno" (sic!). [processo ai 25] trentaquattresima udienzaMartedì 18 gennaio 2005 Protagonista di questa udienza, nonche' della scorsa e della prossima, e' il Dr Angelo Gaggiano (in arte ai tempi del g8 Gamma-3), Primo Dirigente del commissariato centrale di Genova. [processo ai 25] trentatreesima udienzaMartedì 11 gennaio 2005 Oggi trentatreesima udienza a Genova. Attesa e interesse per un teste importante: Angelo Gaggiano, funzionario PS e responsabile di piazza il 20 luglio per il corteo delle tute bianche e il 21 in piazzale kennedy. Gaggiano, ridondandante quanto il suo cognome, si conferma come un po' tutti se lo aspettavano: deciso, perentorio ma allo stesso tempo macchietta di se stesso nel rincorrere le contraddizioni in cui cade, poco sfruttate a pieno - forse - dagli avvocati difensori. Gaggiano - superbo e arrogante - prende la prima ora e mezza di udienza come una passeggiata, grazie alle domande del pm canepa, ma si ritrova poi in ben altre situazioni quando e' la difesa a porre le questioni... Specifica per ben quattro volte di non ricordare assolutamente gli orari delle sue comunicazioni, come se bastasse per giustificare amnesie poco credibili per chi come lui ricopriva un ruolo di tale importanza nelle giornate genovesi. Gaggiano, responsabile di piazza in quelle giornate, riesce a non riconoscere via tolemaide in una ripresa dei vigili ("ci sono stato dalle 8 del mattino", dice a giustificare la stanchezza, con cui ripara alle dimenticanze..), dice che il 20 i manifestanti si stavano armando ma non sa dire chi glielo avrebbe detto, non ha idea di chi avesse i tonfa o i manganelli normali (eppure il reparto mobile di Roma e' con lui il 21...) [processo ai 25] trentaduesima udienzaMartedì 21 dicembre 2004 Udienza incognita dato che non si e' riusciti a localizzare prima (se non per quello che dicono nelle loro relazioni, che non sempre diciamo corrisponde esattamente alla verita') i testi nei video e nelle foto. Il primo teste e' di una veridicita' sconcertante, da bravo servitore dello stato (ahahahahah!), anche se definire i pestaggi di punta vagno come "uno sbandamento delle ffoo" o "comportamenti poco ortodossi" pare un eufemismo... [processo ai 25] trentunesima udienzaMartedì 14 dicembre 2004 Oggi in aula quasi esclusivamente DIGOS di Venezia, Padova e Milano. I tre testi appartengono infatti a questi tre uffici, mentre un quarto, Raffaele Mascia, si e' giustificato e si presentera' il prossimo martedi'. L'udienza lampo si e' conclusa rapidamente (meno di un'ora) e in maniera abbastanza indolore: sia il dirigente di Padova Lucio Pifferi che il dirigente di Milano Vincenzo D'Agnano si sono comportati bene, raccontando fatti gia' molto noti e non riconoscendo nessuno ne' alcun fatto particolarmente difficile da gestire processualmente per le difese. Bravi, ci piacete.... com'era all'americana "to serve and forget" ? :))) Invece il dirgente di Venezia Ciarrambino che in alcuni video della Procura (che non abbiamo mostrato) si vede coinvolto in svariati pestaggi gratuiti, racconta cose poco simpatiche, pur facendo lo gnorri in pieno stile Digos: per esempio racconta di un fantomatico gruppo di bb tra il corteo dei disobbedienti e brignole, proprio proprio quello che l'accusa cercava per giustificare Mondelli e Bruno; dato che i video avevano smentito i protagonisti della carica, un bel teste compiacente e' quanto di megliio si possa incontrare. [processo ai 25] trentesima udienzaMartedì 7 dicembre 2004 Trentesima udienza, breve e senza gloria ne' infamia. Ascolta l'udienza: prima parte - seconda parte [processo ai 25] ventinovesima udienzaMartedì 23 novembre 2004 Ventinovesima udienza del processo a 25 persone per devastazione e saccheggio va in scena il controesame del capitano antonio burno, carabiniere di massa carrara a capo del iii battaglione lombardia, e piu' precisamente della compagnia CCIR alfa del battaglione, diciamo quei 190 carabinieri che il 20 luglio verso le 15:00 caricano il corteo delle tute bianche che sta arrivando in via tolemaide (ovviamente dopo aver fatto sfaceli per tutta la mattina tra via pisacane, corso torino, corso buenos aires e via dicendo). Per ricordare a tutti il contesto: i 190 cc partono su una ventina di blindati capitanati dal dirigente della ps Mondelli e dal capitano Antonio Bruno dalla questura alla volta di marassi (le comunicazioni radio dicono piazza giusti, ma alla fine e' un po' la stessa cosa, no ?). Anziche' andare dritti dritti lungo via brigate partigiane, la guida di mondelli porta tutto il contingente e infilarsi in via invrea e guarda caso a sbucare in corso torino proprio mentre sta arrivando il corteo delle tute bianche (cosiddetto). Visto che i militari sono oggetto di un fittissimo lancio (nei video si riescono a contare forse due oggetti, ma anche qui, la definizione dei video ecc ecc. Si sa che si nega anche l'evidenza) di oggetti e quindi rispondono con una carica.... ooops un avanzamento, prima su lfronte di levante, menando per bene i giornalisti che stavano in posizione avanzata rispetto alla testa del corteo (rivediamo con gaudio le scene del vecchietto pestato che dice disperatamente "sono un giornalista", o del cameraman che lo riprende che fa la stessa fine gridando "so de 'a rai !"), poi ricompattandosi e procedendo verso ponente, caricando gli scudi, le persone, con le famose scene del cortiletto della metalfer, dell'ambulanza dei disobbedienti distrutta dalle forze dell'ordine e via dicendo. Arrivato all'altezza di via Caffa si ferma e torna indietro doop che un signore in abiti distinti gli dice che volevano parlamentare. [processo ai 25] ventottesima udienzaMartedì 16 novembre Bene bene. Finalmente dobbiamo dire un controesame preparato con i controcaz...controfiocchi volevamo dire (non si offendano le nostre sorelle e compagne ma sono le 5 e non ce la facciamo piu' :)))). A parte Fabrizio Di Giacomo che passera' al novero come antipasto piu' insipido della storia di tutti i tribunali, sulla scia degli ultimi due testi dell'udienza scorsa, ci fornisce solo il simpatico siparietto di smentire sistematicamente tutte le tesi accusatorie che la canepa gli serve con un atteggiamento che definire dimesso e' un complimento all'uomo ombra. Dicevamo, a parte questo individuo insulso, entrano sulla scena i big, i professionisti (del crimine, seeee, magari!!!). Mario Mondelli e Antonio Bruno, rispettivamente funzionario di Cuneo aggregato a Genova e capitano dei cc di Carrara a comando della Compagnia CCIT Alfa del III Battaglione Lombardia, entrambi apici di comando della carica in via Tolemaide, almeno fino all'incendio del blindato o giu' di li'. [processo ai 25] ventisettesima udienzaMartedì 9 novembre 2004 Oggi, martedi' 9 novembre 2004, ventisettesima udienza del processo a 25 persone per devastazione e saccheggio, per i fatti avvenuti il 20 e 21 luglio 2001 a genova in occasione delle proteste contro il g8. L'udienza di oggi si presentava come un udienza abbastanza delicata, data la presenza dei primi alti dirigenti direttamente coinvolti negli scontri, dopo una sequela di testimoni di basso rango o comunque poco implicati direttamente nella gestione dell'ordine pubblico. Il primo teste un po' a sorpresa visto che non era stato citato ed era saltato la settimana scorsa, e nessuno si aspettava che arrivasse oggi in aula, e' un agente della DIGOS di Catania che nel 2000 ha arrestato uno degli imputati, FP, e che lo ha riconosciuto nelle foto inviate dai pm in giro per l'Italia. In aula delle foto mostrate dal dvd personale di FP preparato dalla procura, il teste riconosce FP solo in 3 foto su 5 e tra l'altro in quelle in cui e' meno chiaro il suo viso, il che non rende la vita dei pm molto piu' semplice. [processo ai 25] ventiseiesima udienzaMartedì 2 novembre 2004 Martedi 2 novembre 2004 ventiseiesima udienza del processo a 25 persone per devastazione e saccheggio. Continuano i testi dell'accusa, che dopo decine e decine di testi che nessuno ha capito perche' sono stati chiamati al banco finalmente iniziano ad avere un senso (ovviamnete un senso che non ci piace, ma almeno un senso :) C'e' da dire che oggi presidente e giudici a latere avevano evidentemente dormito male, come d'altronde la procura, ma pare che il lunedi' notte non sia un buon momento per i loro sonni da qualche mese a questa parte. Fatto sta che oggi il tribunale ha piu' volete risposto in maniera secca alla difesa, a volte ci pare ingiustificatamente (come nel caso di Herrol Benedetti). Solo sul finire dell'udienza, forse in previsione di un piatto di pasta in tempo ragionevole (l'udienza e' finita alle 13.00 circa) il tribunale si e' mostrato piu' dialogante. Prima parte dell'udienza dedicata alle posizione di CA e AV, accusati di aver rubato 2 vespe, di aver scorrazzato per tutta la citta' fino a cercare di assalire la caserma di via saluzzo, dove vengono fermati e dove avrebbero aggredito i poliziotti che li arrestavano con calci, pugni e bottiglie di benzina (spente, utili no ?) [processo ai 25] venticinquesima udienzaMartedì 26 ottobre 2004 Venticinquesima udienza del processo a 25 persone per devastazione e saccheggio. Di nove testi, Muscau non si e' presentato, e 5 riguardavano cose sulle quali non vi sono imputazioni, da via Orsini e il supposto assalto alla caserma di San Martino, a corso Marconi e all'irruzione in piazzale kennedy della ruspa cingolata del tuscania. Anzi forse i testi portano acqua al mulino della difesa, dato che raccontano di come i negozi in corso marconi fossero gia' stati danneggiati il 20 nel pomeriggio (e quindi non si capisce come possano imputarli il sabato 21 durante gli scontri nei pressi di piazza rossetti ad alcuni degli imputati). [processo ai 25] ventiquattresima udienzaMartedì 19 ottobre 2004 Dopo una prima parte dedicata al chiarimento di alcune questioni tecniche relative all’utilizzo delle apparecchiature in aula, l’udienza è continuata con la deposizione del teste capitano dei cc Bianchi Nicola che al tempo dei fatti era responsabile del contingente beta (200 uomini) del battaglione Lazio; il 20 luglio impiegato nel lungomare Canepa. Intorno alle ore 17 circa, cento uomini al suo comando si dirigono in corso Torino per dare supporto al contingente alfa sempre dei cc, alle 22 tornano a piazzale Kennedy. Altro teste agente scelto Polizia di Stato Eportentosi Renato, il giorno 20 era in servizio alla digos e guidava una moto con a bordo un uomo della scientifica che riprendeva con la telecamera, aveva una pettorina con scritto “pressâ€; si sono diretti in via Canevari per riprendere l’avanzamento dei black block verso le ore 13.30, poco dopo uno degli operatori è stato aggredito e per liberarlo uno dei colleghi ha esploso 3 colpi di arma da fuoco in aria. [processo ai 25] ventitreesima udienzaMartedì 12 ottobre 2004 In questa udienza dovevano presentarsi ben 6 testi, ma solo due non hanno presentato alcua giustificazione per essere rinviati. Il primo teste, l'agente Niccacci, guidava l'auto del funzionario Caprio della Questura di Napoli sabato 21 su corso Marconi. La sua macchina e' la famosa Fiat Brava che e' stata abbandonata su corso marconi, avendo avuto problemi di accensione al momento di ritirarsi di tutto il dispositivo di PS (cosi' dice il teste), e che e' finita rovesciata e incendiata, mentre le ffoo lanciavano lacrimogeni a tutto spiano sul corteo internazionale. Il secondo teste, il vice questore aggiunto Serafina Corbascio, della questura di Padova, era in servizio presso Piazza Portello con il dirigente Fulvio Azzolini (che e' stato sentito alla scorsa udienza): in questa piazza in mattinata si svolge un sit-in della Rete contro-g8 mentre nel tardo pomeriggio un gruppo di manifestanti travisati cerca di arrivare alla zona rossa e viene allontanato dal lancio di lacrimogeni del dispositivo di polizia, che poco dopo l'intervento si sfoga, pestando alcuni ragazzi inermi e arrestandone due. [processo ai 25] ventiduesima udienzaMartedi 5 ottobre 2004 Nella udienza di oggi l'accusa doveva presentare 5 teste, di cui uno relativo all'episodio dell'assalto di marassi (l'allora tenente Colizzi comandante di uno dei due plotoni presenti davanti a Marassi e diretto sottoposto del ps Salvo (per la cui deposizione dovete cercare a inizio giugno)) e 4 relativamente agli episodi intorno a piazza corvetto (via palestro, via assarotti, piazza marsala dove dopo il passaggio pomeridiano dei pink e della rete lilliput, si sostiene un secondo passaggio da parte di alcuni gruppi di manifestanti piu' "aggressivi") e piazza portello (idem come sopra ma mettete i buonissimi rete-controg8 al posto della rete lilliput :) Per quanto riguarda gli altri 3, hanno raccontato piu' o meno tutti la stessa solfa. [processo ai 25] ventunesima udienzaMercoledì 29 settembre 2004 Oggi ventunesima udienza del processo ai 25 per devastazione e saccheggio. si ascolta il teste/velina Giacomo Amadori, giornalista di Panorama che ha seguito cammuffato da una bandiera dei COBAS al collo tutto il percorso dei manifestanti da Piazza Paolo da Novi, fino a via Caffaro, passando per piazza Leggi la trascrizione dell'udienza Ascolta l'udienza: prima parte - seconda parte [processo ai 25] ventesima udienzaMartedì 28 settembre 2004 Nella ventesima udienza ai 25 per devastazione e saccheggio si sarebbero dovuti mostrare alcuni spezzoni video al teste Preve, per concludere il suo esame testimoniale. Dopodiche' sarebbe dovuto entrare in scena il teste Giacomo Amadori, giornalista di panorama. I pm dopo l'ultima ordinanza del tribunale sull'uso dei video hanno ritenuto superfluo mostrare gli spezzoni al teste che ha quindi concluso il suo esame, mentre Amadori ha mandato un fax dandosi indisponibile e chiedendo di poter essere sentito il giorno successivo. La procura ha chiesto di acquisire gli spezzoni video che intendeva mostrare e Preve lo stesso, come elementi di ricostruzione di un contesto a cui il teste ha assistito. Il tribunale ha dato ragione alle opposizioni della difesa, specificando ulteriormente in una ordinanza che accettera' solo video motivati specificatamente al riconoscimento di luoghi, persone o reati, senza fini esplorativi di qualsiasi tipo. Ascolta l'udi [processo ai 25] diciannovesima udienzaMercoledì 22 settembre Nell'udienza di oggi si riprendevano le fila degli interrogatori a Pasquale Zazzaro (dirigente della Centrale Operativa ai tempi del g8) e a Marco Preve (giornalista di La Repubblica che ha seguito il percorso di una parte dei manifestanti che partono da piazza Paolo da Novi venerdi' 20 luglio). Zazzaro porta in aula gli ordini di servizio del 20 e del 21, nonche' la lista delle persone presenti nella Sala Operativa nei due giorni, che vengono acquisiti come prove dal Tribunale. Inoltre porta la registrazione di tutte le comunicazioni da giovedi' 19 sera fino al 22 mattino. Nonostante la procura chieda di acquisire questi materiali in blocco il Tribunale delibera che gli audio siano messi a disposizione delle parti e solo le porzioni che le parti indicheranno verrannno trascritte e acquisite come prove documentali. [processo ai 25] diciottesima udienzaMartedì 21 settembre 2004 Con l'udienza di oggi si inizia l'esame (e relativo controesame) dei teste dell'accusa. Oggi, 21 settembre, erano previsti l'esame di Zazzaro e di Preve. [processo ai 25] diciassettesima udienzaMartedì 17 settembre 2004 In sostanza l'udienza ha visto in gran parte la lettura di testi gia' preparati e un intervento molto breve dell'avvocato Tambuscio. Dopo l'appello del Presidente gli avvocati della difesa D'Agostino e Alborghetti hanno presentato una ulteriore memoria della difesa, in aggiunta a quelle depositate entro i termini fissati dal tribunale (13 settembre). L'ordinanza del Tribunale mette fine a tutta la diatriba sui video, e puo' essere riassunto dalle ultime dieci righe di disposizioni: " P.Q.M. |
La Storia Siamo Noi
Scarica e attacchina il manifesto di supportolegale per la mobilitazione del 17 novembre 2007 a Genova
Login utente |