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processo ai 25

Genova, 22 febbraio 2005: Solo uno dei tre ufficiali del Tuscania a testimoniare.

Trentottesima udienza del processo per devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova

Udienza lampo quella di oggi: dei tre testi in programma si presenta solo Romano Stefano, all'epoca dei fatti a capo di un plotone di 18 paracadutisti del reggimento Tuscania. Gli altri due colleghi di Romano sono assenti giustificati, in quanto ''portatori di pace'' in Iraq.
L'udienza di Romano e' breve e precisa - riguardo la catena di comando e la presenza della centrale operativa dei carabinieri - anche se non mancano alcune ''invenzioni'', all'ordine del giorno nelle deposizioni dei funzionari impiegati durante il G8.
Prossima udienza il 1 marzo 2005.

Trascrizione sommaria dell'udienza: http://italy.indymedia.org/news/2005/02/735688.php

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[processo ai 25] trentottesima udienza - trascrizione

Martedi' 22 febbraio 2005

TRASCRIZIONE SOMMARIA

[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]

[ entra Romano Stefano ]

R: [fa il giuramento]
P: il suo nome
R: stefano romano
A: che cosa faceva durante i giorni del g8?
R: comandavo un plotone del reggimento paracadutisti tuscania.
A: quanti uomini ?
R: 18 circa
A: e come era strutturato?
R: erano 5 plotoni comandati dall'allora tenente ruggeri (ora maggiore).
[...]
A: alle 13 vi siete mossi ?
R: intorno a quell'ora c'e' stata la prima attivazione ?
A: di iniziativa o?
R: nessuna attivazione di iniziativa. noi costituivamo la riserva, per cui
laddove ci fosse stato un pericolo noi venivamo chiamati a intervenire. In quel
momento si reputava inpericolo il centro di accreditamento dei giornalisti in
piazza delle americhe. In realta' poi non era cosi' e siamo rientrati poco dopo.
Ma non siamo rientrati tutti, perche' se non ricordo male quello del tenente
Odierna Viti, quando dico plotone intendo 2 mezzi circa, si reco' in un altro

[processo ai 25] trentottesima udienza

Martedi' 22 febbraio 2005

Udienza lampo numero 38.
Dei tre ufficiali del tuscania che si dovevano presentare come testi solo uno arriva in aula, mentre gli altri due presentano come giustificazione la missione in iraq (i nostri "bravi ragazzi" (TM)).
Il rapporto del para' e' abbastanza preciso, anche sulla catena di comando e sulla presenza della centrale operativa dei cc, salvo quando racconta di diversi ordigni incendiari che sarebbero stati lanciati sul loro reparto all'inizio delle cariche finali in via tolemaide (che nessuno ha mai visto ne' allora ne' successivamente in nessun video o foto): alla fin fine una piccola allucinazione non si nega a nessuno.
Interessante la rivelazione (alquanto poco sorprendente) sull'uso da parte dei carabinieri di video propri non presenti nel fascicolo della procura per scrivere e redarre le relazioni: no camera no problem! :))))

Ascolta l'udienza

[processo ai 25] trentasettesima udienza

Martedì 8 febbraio 2005

Trentasettesima udienza del processo a 25 attiviste e attivisti per devastazione e saccheggio. Tutta l'udienza e' imperniata su due testi abbastanza noti.

Il primo teste e' Maurizio Fiorillo, vice questore aggiunto di Napoli aggregato a Genova durante i giorni del g8. Fiorillo e' il dirigente di 100 uomini di PS che il 20 luglio sono sotto la direzione di Gaggiano e che vengono mandati a bonificare le vie laterali durante la carica dei contingenti che da piazza verdi cercano di respingere i disobbedienti fino al carlini.
Nella sua avanzata Fiorillo e i suoi bonificano insieme al XII battagliione Sicilia e al reparto mobile di Genova le parallele a Tolemaide, fino ad assestarsi a piazza Tommaseo, con a vista i carabinieri del Sicilia di Placanica. Da questa posizione assistono all'aggressione dei cc verso i manifestanti in ritirata di via Tolemaide, e al loro ritiro scomposto dal cul de sac in cui si erano infilati che culminera' con l'omicidio di Carlo Giuliani. Fiorillo e' il dirigente piu' alto in grado insieme a Lauro presente in Alimonda, e nonostante questo non si e' mai vista una sua relazione di servizio ne' una ammissione di aver visto nulla di quello che e' successo in piazza Alimonda.

Giulietto Chiesa: "A Genova forze dell'ordine sprovvedute e inqualificabili"

Trentasettesima udienza del processo per devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova

Udienza lunga e movimentata: discorsiva e analitica la deposizione di Giulietto Chiesa, frammentaria quella di Maurizio Fiorillo.
Il giornalista Giulietto Chiesa ripercorre le sue giornate genovesi imbeccato con veemenza dalla procura, piuttosto attenta -specie rispetto ad altri testi - a cercare le congruenze con il verbale di sommarie informazioni rilasciate dal teste -come persona informata dei fatti - ai pm nel gennaio 2002.
Chiesa da' la propria versione dei fatti del 20 luglio: "Fu un errore l'avanzata delle forze dell'ordine. Dovevano stare fermi, invece hanno dato il via ai disordini scoprendosi sui lati. Fu un errore tecnico. Poi furono inqualificabili". Sul corteo delle tute bianche denuncia ancora una volta l'irresponsabilita' dell'operato delle forze dell'ordine che caricano, lanciano lacrimogeni ad altezza uomo, ma soprattutto "non concedono vie di uscita ai manifestanti", specifica, guardando la carta topografica di Genova. "Considero un miracolo che non ci sia stato un morto anche in quel disordine".

Giulietto Chiesa: "A Genova forze dell'ordine sprovvedute e inqualificabili"

Trentasettesima udienza del processo per devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova

Udienza lunga e movimentata: discorsiva e analitica la deposizione di Giulietto Chiesa, frammentaria e anomala quella di Fiorillo.
Chiesa da' la propria versione dei fatti del 20 luglio: "Fu un errore la loro avanzata, dovevano stare fermi, invece hanno dato il via ai disordini scoprendosi sui lati. Fu un errore tecnico." Sul corteo delle tute bianche denuncia ancora una volta l'inadeguatezza delle forze dell'ordine che caricano, lanciano lacrimogeni ad altezza uomo, ma soprattutto "non concessero vie di uscita ai manifestanti: considero un miracolo che non ci sia stato un morto anche in quel disordine".
Il vice questore aggiunto Maurizio Fiorillo della Questura di Napoli, uno dei due funzionari presenti in piazza Alimonda, invece specifica subito di non ricordare quasi niente, tanto che perfino il pm registra la stranezza di questo vuoto di memoria, sottolineando la straordinarieta' di quei giorni, ''indimenticabili per chiunque'' Molti i punti oscuri della sua deposizione: Fiorillo e' l'unico agente di quelli impiegati durante le giornate del G8 a non presentare una relazione di servizio.

[processo ai 25] trentasettesima udienza - trascrizione

8 febbraio 2005

Trentasettesima udienza del processo ai 25. Come testi Maurizio Fiorillo, uno dei due vice questori presenti in piazza Alimonda, e Giulietto Chiesa, presidente del Comitato Verita' e Giustizia.

TRASCRIZIONE SOMMARIA
[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]
[ entra Maurizio Fiorillo ]

R: [fa il giuramento]
P: il suo nome
R: Maurizio Fiorillo, questura di napoli
P: interroga il pm
A: (canepa) ci puo' dettagliare il servizio che ha svolto il 20 e 21 lulgio 2001?
R: drssa devo consultare gli atti a mia firma.
A: ma di suo noi abbiamo solo una deposizione alla mobile.
[...]
A: dov'e' la questura di appartenenza ?
R: quella di napoli
A: e' stato quindi distaccato a genova per il g8
R: si si confermo
A: aveva una sigla radio ?
R: [ pensieroso...] c'erano parecchie sigle non conosciute
A: la sua se la ricorda ?
R: non me la ricorda
[ sta cagato come la morte! AHAHAHHAHAHAHA ]
A: se guarda la cartina se ricorda dove si trovava

[processo ai 25] trentaseiesima udienza

Martedì 1 febbraio 2005

Oggi trentaseiesima udienza per il processo a 25 attivisti e attiviste per devastazione e saccheggio.
Dei tre testi di oggi, il commissario capo del reparto mobile di milano andrea sposi, il vice questore vicario all'epoca dei fatti giovanni calesini, e il vice questore aggiunto fiorillo, quest'ultimo non si e' presentato senza addurre nessuna giustificazione, pur essendo di gran lunga il teste piu' interessante (e' lui che appare e persiste sulla scena dell'omicidio di carlo a coprire i cc).
Gli altri due testi in una udienza di poco piu' di due ore non hanno rivelato cose particolarmente interessanti ne' particolarmente rilevanti per il processo. Nel caso di calesini bisogna ammettere una certa valenza storica della sua testimonianza, comprensibile per la sua posizione altolocata come coordinatore dell'ordione pubblico di genova in quei giorni.

Ascolta l'udienza

[processo ai 25] trentacinquesima udienza

Martedì 25 gennaio 2005

Nella trentacinquesima udienza del processo contro 25 attivist* per devastazione e saccheggio, si conclude il controesame del farsesco Angelo Gaggiano, Primo Dirigente del commissariato centrale di Genova che durante il g8 era il responsabile di piazza per Brignole il 20 (dove aspettava il corteo della disobbedienza) e per piazzale kennedy / corso italia il 21 (dove massacrera' la gente sul lungo mare).

Il buon dirigente della ps cerca di districarsi nel fitto controinterrogatorio delle difese che mettono in luce le decine e decine di contraddizioni e menzogne sciorinate al tribunale da uno dei poliziotti piu' "esperti e rispettati" di genova. Da quelle piu' pacchiane come "ma non e' quella la testa del corteo" di fronte alle immagini degli scudi ancora in corso gastaldi, o le continue contraddizioni anche di fronte alle inequivocabil i immagini video su presunte "persone con le imbottiture che facevano un lavoretto intorno a macchine poi incendiate in via canevari", fino ad arrivare all'assurdo che a seconda dlla domanda gaggiano pare sapere esattamente che l'orario e' sbagliato, oppure che lui "non stava mica a guardare l'orologio e poi c'era molto sole quel giorno" (sic!).

[processo ai 25] trentacinquesima udienza - trascrizione

25 gennaio 2005

Con questa udienza si completa il controesame del teste gaggiano, con uno show di dubbio gusto di menzogne, pressapochismo, e tentativi di sviare le difese. Fino all'assurdo di mentire al tribunale su una condanna penale subita dal dirigente di ps per ricettazione.

TRASCRIZIONE SOMMARIA

[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]
[entra Angelo Gaggiano per completare il controesame ]

R: [fa il giuramento]
P: il suo nome
D: (multedo) lei nel corso della sua testimonianza ha parlato di un camion che scarica oggetti. si ricorda dove si trovava?
R: il camion l'ho visto dopo... mi hanno riferito che si trovava al centro del corteo del sabato che distribuiva materiali
D: le mostrerei due relazioni.. una e' la relazione di servizio, l'altra e' la sua relazioni alla camera dei deputati. parla di questo camion?
R: no
D: e come mai?
R: la relazione va fatta... non si scende nei particolari... in genere si parla di quello che e' successo in generale, perche' ci sono talmente tante cose importanti ceh se dovessi segnalare tutto ci vorrebbe un libro...

[processo ai 25] trentaquattresima udienza - trascrizione

Genova, 18 gennaio 2005

Controesame per angelo gaggiano, dirigente del commissariato di genova, che a genova doveva comandare il servizio di ordine pubblico per il corteo dei disobbedienti (e' lui che fa le cariche in via tolemaide dalle 16 in poi, fino a piazza martinez) e per il corteo internazionale del 21 (e' lui che dirige i reparti in piazza rossetti e ion punta vagno).

TRASCRIZIONE SOMMARIA

[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]
[entra Angelo Gaggiano per continuare il controesame e l'esame dei pm con i video]

P: dica il suo nome
R: Gaggiano Angelo
P: avvocato Rossi termina il proprio esame
D: (rossi) la settimana scorsa abbiamo parlato un po' di quello che e' successo il giorno 21 in corso marconi / corso italia. lei ha detto [...] in appoggio ai contingenti ai suoi uomini e ai suoi mezzi?
R: il giorno 21 ?
D: e li ha chiesti per dove ?
R: i vtc servivano in piazza rossetti... servivano in pratica per caricare la folla.

[processo ai 25] trentaquattresima udienza

Martedì 18 gennaio 2005

Protagonista di questa udienza, nonche' della scorsa e della prossima, e' il Dr Angelo Gaggiano (in arte ai tempi del g8 Gamma-3), Primo Dirigente del commissariato centrale di Genova.
Durante il g8, e' stato il responsabile dei servizi di ordine pubblico piu' importanti, quello in piazza Verdi in attesa del corteo della disobbedienza il 20 luglio e quello in testa al corteo internazionale del 21 luglio.
Nel primo caso viene beffato da Mondelli e il fido capitano Bruno che caricano i disobbedienti prima ancora che lui li possa intravvedere (immaginate la sua frustrazione! :), mentre nel secondo la passeggiata si trasforma in tragedia quando deve piazzarsi sotto vento in piazza rossetti bersagliato dai propri lacrimogeni e dalla gente giustamente infuriata.
Delle dinamiche del 20 e del 21, fino alla carica di Punta Vagno che e' rimasta impressa nelle news di tutto il mondo per la ferocia dei finanzieri agli ordini di gaggiano, se n'e' parlato la scorsa udienza.

[processo ai 25] trentatreesima udienza - trascrizione

Genova, 11 gennaio 2005

Trentatreesima udienza del processo ai 25 con un teste importante, Gaggiano

TRASCRIZIONE SOMMARIA

[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]
[entra Gaggiano Angelo ]

R: [fa il giuramento]
P: il suo nome
R: Gaggiano Angelo
A: Gaggiano, lei e' stato impiegato per servizio di ordine pubblico il 20 luglio e il 21 luglio 2001?
R: si il 19 il 20 e il 21
A: il 19 non e' stata problematica, ha detto, veniamo al giorno 20. dove e' stato impiegato e quali uomini e mezzi
R: il giorno 20 ero impiegato di servizio con dei reparti della PS nei prezzi di piazza verdi. eravamo li' dalla mattina alle 8 perche' sapevamo che doveva arrivare il corteo delle tute bianche da via tolemaide e ovviamente arrivare a piazza a brignole e fermarsi.
A: queste circostanze, da dove risultavano?
R:sapevamo dalle dichiarazione degli organizzatori perche' credo -dalle dichiarazioni - volessero arrivare a sfondare la zona
rossa
A: era stato autorizzato fino all'altezza dello starhotel?

[processo ai 25] trentatreesima udienza

Martedì 11 gennaio 2005

Oggi trentatreesima udienza a Genova. Attesa e interesse per un teste importante: Angelo Gaggiano, funzionario PS e responsabile di piazza il 20 luglio per il corteo delle tute bianche e il 21 in piazzale kennedy.

Gaggiano, ridondandante quanto il suo cognome, si conferma come un po' tutti se lo aspettavano: deciso, perentorio ma allo stesso tempo macchietta di se stesso nel rincorrere le contraddizioni in cui cade, poco sfruttate a pieno - forse - dagli avvocati difensori.

Gaggiano - superbo e arrogante - prende la prima ora e mezza di udienza come una passeggiata, grazie alle domande del pm canepa, ma si ritrova poi in ben altre situazioni quando e' la difesa a porre le questioni...

Specifica per ben quattro volte di non ricordare assolutamente gli orari delle sue comunicazioni, come se bastasse per giustificare amnesie poco credibili per chi come lui ricopriva un ruolo di tale importanza nelle giornate genovesi.

Gaggiano, responsabile di piazza in quelle giornate, riesce a non riconoscere via tolemaide in una ripresa dei vigili ("ci sono stato dalle 8 del mattino", dice a giustificare la stanchezza, con cui ripara alle dimenticanze..), dice che il 20 i manifestanti si stavano armando ma non sa dire chi glielo avrebbe detto, non ha idea di chi avesse i tonfa o i manganelli normali (eppure il reparto mobile di Roma e' con lui il 21...)

[processo ai 25] trentaduesima udienza

Martedì 21 dicembre 2004

Udienza incognita dato che non si e' riusciti a localizzare prima (se non per quello che dicono nelle loro relazioni, che non sempre diciamo corrisponde esattamente alla verita') i testi nei video e nelle foto.
Prima novita' per le difese: l'avvocato Bonamassa viene nominato per una difesa, al posto dell'avvocato Ferrari.

Il primo teste e' di una veridicita' sconcertante, da bravo servitore dello stato (ahahahahah!), anche se definire i pestaggi di punta vagno come "uno sbandamento delle ffoo" o "comportamenti poco ortodossi" pare un eufemismo...
Nonostante il teste molto favorevole, l'avvocato Rossi anziche' picchiare duro sui pestaggi che il teste conferma a punta vagno, sulla gdf che il teste indica come principale responsabile dei pestaggi, insiste piu' e piu' volte sulla presenza di facinorosi mischiati ai manifestanti pacifici. Anziche' glissare Dario Rossi lo fa ripetere piu' volte al teste, che se fosse stato per noi sarebbe stato fatto passare di fronte ai video di punta vagno piu' e piu' volte senza indugiare su altri dettagli che sicuramente non favoriscono la difesa.

[processo ai 25] trentaduesima udienza - trascrizione

20 dicembre 2004

Trentaduesima udienza del processo ai 25 , con 4 testi abbastanza inutili, ma che in realta' fanno uscire interessanti affermazioni che potranno essere molto utili per il proseguio del processo

TRASCRIZIONE SOMMARIA
[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]

[ entra guglielmino filippo ]

R: [fa il giuramento]
P: il suo nome
R: Filippo Guglielmino
A: (canepa) lei e' stato impiegato in servizio il 20 e 21 luglio 2001. ricorda cosa ha fatto?
R: si ricordo abbastanza, ho portato la relazione se posso consultarla.... il 20 luglio ero con un contingente di riserva dapprima in piazza della vittoria e poi in un sottopasso dannunzio verso le 10.00 presso piazza dante
A: come mai vi hanno spostato?
R: il reparto era di riserva, 50 del RM di Firenze e 10 delal GdF. Il contingente era diretto da un Primo Dirigente, io ero in subordine. Ci hanno fatto spostare li', e poi ci hanno fatto spostare presso i giardini dell'acquasole. Quando siamo arrivati a ridosso di quella zona, c'erano un migliaio di manifestanti pacifici che al nostro arrivo si sono subito allontanati. e' stata una cosa completamente incruenta.

[processo ai 25] trentunesima udienza

Martedì 14 dicembre 2004

Oggi in aula quasi esclusivamente DIGOS di Venezia, Padova e Milano. I tre testi appartengono infatti a questi tre uffici, mentre un quarto, Raffaele Mascia, si e' giustificato e si presentera' il prossimo martedi'.

L'udienza lampo si e' conclusa rapidamente (meno di un'ora) e in maniera abbastanza indolore: sia il dirigente di Padova Lucio Pifferi che il dirigente di Milano Vincenzo D'Agnano si sono comportati bene, raccontando fatti gia' molto noti e non riconoscendo nessuno ne' alcun fatto particolarmente difficile da gestire processualmente per le difese. Bravi, ci piacete.... com'era all'americana "to serve and forget" ? :)))

Invece il dirgente di Venezia Ciarrambino che in alcuni video della Procura (che non abbiamo mostrato) si vede coinvolto in svariati pestaggi gratuiti, racconta cose poco simpatiche, pur facendo lo gnorri in pieno stile Digos: per esempio racconta di un fantomatico gruppo di bb tra il corteo dei disobbedienti e brignole, proprio proprio quello che l'accusa cercava per giustificare Mondelli e Bruno; dato che i video avevano smentito i protagonisti della carica, un bel teste compiacente e' quanto di megliio si possa incontrare.

[processo ai 25] trentunesima udienza - trascrizione

14 dicembre 2004

TRASCRIZIONE SOMMARIA

[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]

[ entra Ciarrambino Vincenzo ]

R: [fa il giuramento]
P: il suo nome
R: Vincenzo Ciarrambino
A: (canepa) ricorda in quale attivita' e' stato impegnato il giorno 20 luglio del 2001 ?
R: io il 20 luglio con personale della digos di venezia e della digos di padova mi sono recato allo stadio carlini dove c'era il concentramento delle allora tute bianche
A: all'epoca che ruolo svolgeva ?
R: dirigente della digos di venezia e ero a genova per seguire i cs del veneto
A: a che ora e' arrivato ?
R: verso le 11.30....
A: e poi ?
R: abbiamo visto il deflusso dallo stadio e la formazione del corteo delle tb. Poi verso le 13.00 circa il corteo ha comminciato a comporsi...
A: piu' o meno da quante persone ?
R: per quanto potevo stimarlo io 6-7 mila persone, tenendo conto che ero posto quasi alla testa, per cui vedevo gli scudi alti elevati che erano collocati lateralmente e sulla testa a testuggine.

[processo ai 25] trentesima udienza

Martedì 7 dicembre 2004

Trentesima udienza, breve e senza gloria ne' infamia.
Sarlo, Tosti e Strano sono emblemi dello "io non so nulla o mi ricordo male": in alcuni casi (strano e sarlo) perche' presenti a fatti privi di alcuna rilevanza nel processo; in altri (strano) perche' pur essendo presente non si ricordano nulla oppure si ricorda cose ampiamente "controllabili". Questo alla difesa ovviamente fa molto comodo perche' smonta il teorema della devastazione dell'accusa. Sarlo risulta anche molto utile perche' nel suo delineare come funzionino le decisioni rispetto ai cortei autorizzati ha fatto pari pari il nome di Andreassi come direttore di orchestra insieme al questore. Non e' una novita', ma per il processo e' una conferma importante.

Ascolta l'udienza: prima parte - seconda parte

[processo ai 25] trentesima udienza - trascrizione

7 dicembre 2004

Trentesima udienza del processo ai 25 . 3 testi inutili, se non a mostrare come la difesa alle volte rasenti l'autolesionismo. al solito ringraziamo la condizione di minus habens dei poliziotti

TRASCRIZIONE SOMMARIA
[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]
[ entra Alessandro Tosti ]

R: [fa il giuramento]
P: il suo nome
R: Alessandro Tosti
A: (canepa) dove prestava servizio nel corso del 2001
R: comandavo il iii plotone della prima compagnia del battaglione toscana
A: lei fa sempre parte dei cc ?
R: no mi sono congedato
A: nel corso del servizio per il g8 del 2001 ha comandato qualche servizio ?
R: sono stato comandato a genova dalla prima decade di luglio fino a dopo il g8
A: qual era il suo compito ?
R: comandavo un plotone di 50 uomini in una compagnia di 3 plotoni
A: e cosa ha fatto
R: ero il plotone di riserva presso il comando provinciale di genova
A: situato ?
R: in corso italia
A: e cosa ha fatto? Puo' consultare la sua relazione di servizio dato che ho bisogno di orari precisi.

[processo ai 25] ventinovesima udienza

Martedì 23 novembre 2004

Ventinovesima udienza del processo a 25 persone per devastazione e saccheggio va in scena il controesame del capitano antonio burno, carabiniere di massa carrara a capo del iii battaglione lombardia, e piu' precisamente della compagnia CCIR alfa del battaglione, diciamo quei 190 carabinieri che il 20 luglio verso le 15:00 caricano il corteo delle tute bianche che sta arrivando in via tolemaide (ovviamente dopo aver fatto sfaceli per tutta la mattina tra via pisacane, corso torino, corso buenos aires e via dicendo).

Per ricordare a tutti il contesto: i 190 cc partono su una ventina di blindati capitanati dal dirigente della ps Mondelli e dal capitano Antonio Bruno dalla questura alla volta di marassi (le comunicazioni radio dicono piazza giusti, ma alla fine e' un po' la stessa cosa, no ?). Anziche' andare dritti dritti lungo via brigate partigiane, la guida di mondelli porta tutto il contingente e infilarsi in via invrea e guarda caso a sbucare in corso torino proprio mentre sta arrivando il corteo delle tute bianche (cosiddetto). Visto che i militari sono oggetto di un fittissimo lancio (nei video si riescono a contare forse due oggetti, ma anche qui, la definizione dei video ecc ecc. Si sa che si nega anche l'evidenza) di oggetti e quindi rispondono con una carica.... ooops un avanzamento, prima su lfronte di levante, menando per bene i giornalisti che stavano in posizione avanzata rispetto alla testa del corteo (rivediamo con gaudio le scene del vecchietto pestato che dice disperatamente "sono un giornalista", o del cameraman che lo riprende che fa la stessa fine gridando "so de 'a rai !"), poi ricompattandosi e procedendo verso ponente, caricando gli scudi, le persone, con le famose scene del cortiletto della metalfer, dell'ambulanza dei disobbedienti distrutta dalle forze dell'ordine e via dicendo. Arrivato all'altezza di via Caffa si ferma e torna indietro doop che un signore in abiti distinti gli dice che volevano parlamentare.

[processo ai 25] ventinovesima udienza - trascrizione

23 novembre 2004

Controesame di antonio bruno, esami di carisdeo e crispi nella xxix udienza del processo a 25 persone per devastazoine e saccheggio

TRASCRIZIONE SOMMARIA
[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]

[ continua il controesame di antonio bruno ]

D: (tambuscio) volevo farle alcune domande sulle dotazioni e sugli equipaggiamenti di cui eravate dotati
D: compagnia CCIR Alfa. ci puo' spiegare il significato di quella sigla ?
R: contingente di contenimento e intervento risolutivo se non sbagliio
D: quando sono stati istituiti questi reparti nel tempo ?
R: e' una compagnia di un battaglione mobile di quelli tradizionali, che per
l'esigenza del vertice g8 e' stato equipaggiato ed addestrato in maniera
particolare, ma e' sempre costituito da personale dei battaglioni mobili
D: quante di queste compagnie ci sono ?
R: all'epoca dei fatti ce n'erano 5. Non le so dire se adesso e' ancora cosi'.
D: lei ha detto di un addestramento particolare di ordione pubblico, lei ha

[processo ai 25] ventottesima udienza

Martedì 16 novembre

Bene bene. Finalmente dobbiamo dire un controesame preparato con i controcaz...controfiocchi volevamo dire (non si offendano le nostre sorelle e compagne ma sono le 5 e non ce la facciamo piu' :)))).

A parte Fabrizio Di Giacomo che passera' al novero come antipasto piu' insipido della storia di tutti i tribunali, sulla scia degli ultimi due testi dell'udienza scorsa, ci fornisce solo il simpatico siparietto di smentire sistematicamente tutte le tesi accusatorie che la canepa gli serve con un atteggiamento che definire dimesso e' un complimento all'uomo ombra.

Dicevamo, a parte questo individuo insulso, entrano sulla scena i big, i professionisti (del crimine, seeee, magari!!!). Mario Mondelli e Antonio Bruno, rispettivamente funzionario di Cuneo aggregato a Genova e capitano dei cc di Carrara a comando della Compagnia CCIT Alfa del III Battaglione Lombardia, entrambi apici di comando della carica in via Tolemaide, almeno fino all'incendio del blindato o giu' di li'.

[processo ai 25] ventottesima udienza - trascrizione

Martedi 16 novembre 2004

TRASCRIZIONE SOMMARIA

[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]

D: (tambuscio) premetto che vorremmo far sentire alcune comunicazioni radio delle quali abbiamo gia' dato il cd ai pm settimana scorsa
A: (canepa) solo se il teste si riconosce nelle coomunicazioni radio, come per i video
D: (tambuscio) gia' il dottor Lapi ha specificato che tutti gli agenti sentivano tutte le comunicazioni e che questo era importantissimo. percui sicuramente se il teste era dotato di un apparato radio ha sentito le comunicaizoni e puo' essere rilevante fargli delle domande in merito.

D: (tambuscio) ricorderei inoltre l'abituale cautela per le comunicazioni tra testimoni fuori dall'aula. Chiedo se c'e' un aula testimoni
P: il problema e' per tutti ?
D: si
P: ma in particolare
D: mondelli e bruno
P: il PM ha gia' scelto l'ordine dei testi ?
A: si. DI Giacomo, Mondelli, Bruno e quindi non dovrebbero esserci problemi

[ entra Di Giacomo Fabrizio ]

[processo ai 25] ventisettesima udienza - trascrizione

Martedi 9 novembre 2004

Rinviati Mondelli e Lauro, ci restano pur sempre Lapi, Rollo, Auriemma e Piccolotti. a vous

TRASCRIZIONE SOMMARIA

[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa ; R = teste]

P: [fa l'appello]

[ entra Salvatore Burrascano ]

R: [fa il giuramento]
P: il suo nome
R: Burrascano Salvatore
A: dove presta servizio
R: al ministero dell'interno
A: all'epoca dei fatti del g8 dove lavorava?
R: alla questura di catania
A: ha partecipato alle attivita' investigative durante il g8
R: la questura di genova ha inviato foto e nel corso dell'attivita' digos venne
riconosciuto l'imputato FP.
A: era gia' conosciuto ?
R: fu arrestato dalla digos, perche' in seguito alla perquisizione furono
rinvenuti 30 candelotti di dinamite
A: dove ?
R: nella sua abitazione
A: venne denunciato ?
R: fu arrestato
A: fu lei a partecipare alla perquisizione ?
R: si
A: quindi e' in grado di riconoscerlo ?
R: si
A: chiadiamo di mostrare delle foto
D: (tambuscio) chiediamo di avere prima una descrizione sommaria, cosi' come

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