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trascrizioni

[processo diaz] trascrizione CXVI

TRASCRIZIONE SOMMARIA - CXVI UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

P: l'avvocato Corini ha presentato i testi con quelli a cui avrebbe rinunciato. c'era un accordo di una riunione tra tutti i difensori per fare una lista che fosse utile per tutti.

D: (Corini) i testimoni che io ho indicato rimane quello, se non addirittura in via di diminuzione a seconda delle dichiarazioni. in attesa che si coordini un unico elenco testimoniale difensivo, io mi sono organizzato per citare almeno i miei testi nelle udienze che il tribunale mi ha assegnato. il problema si pone gia' stamane, perche' il giorno 22, cioe' appena ho fatto il fax iniziale al tribunale ho fatto anche la raccomandata ai testimoni. non mi ha risposto nessuno e non e' venuto nessuno. [...] detto questo si sta puntualmente presentando quello che le dissi la scorsa udienza. io citero' in un unico blocco tutti gli altri... pero'...

[processo ai 25] trascrizione sesta udienza difese - Rossi, Nesta, Crisci

PICCOLA NOTA PER LEGGERE LE ARRINGHE DEI DIFENSORI

In questo processo tra gli avvocati e' piovuto di tutto, un po' come tra gli imputati. E' nelle arringhe e nella gestione del processo che emergono i caratteri piu' distinti: ci sono i poveretti in cerca di una vetrina, i professionisti, chi pur di parte politica avversa alla nostra cerca di attenersi alla buona norma di non parlare a sproposito dei clienti altrui e chi lo fa un po' meno; c'e' soprattuto chi onora una lunga tradizione di solidarieta' e chi non lo fa pur rivendicandosi parte della nostra stessa storia politica. A pensarci bene, forse, in questi casi, la desolidarizzazione non e' cosi' aliena dalla cultura politica che si rivendica, e ognuno si assume le proprie responsabilita'. La solidarieta' infatti non e' patrimonio cosi' comune come vorremmo, e i processi di solito sono il teatro piu' triste e drammatico dove dare notizia di questa cruda realta'.

[processo ai 25] trascrizione quinta udienza difese - avv. Famularo


RIASSUNTO - PROCESSO AI 25 - V UDIENZA ARRINGA DIFESE - FAMULARO

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[...]

D: (Famularo) Devo dire che mai come durante questo processo quanto scrivono sui manuali sul processo penale sia corretto: "il processo penale non serve ad accertare la verita', ma ad accertare la commissione di un reato". Dico questo perche' le conclusioni del pm sono legate da un filo conduttore finalizzato a delegittimare un corteo autorizzato. Si inizia dalla definizione di corteo non vietato, che e' un artificio verbale: dal momento in cui gli organizzatori hanno comunicato il percorso di un corteo e la questura nulla ha opposto, di fatto e' un corteo autorizzato. Si usa l'altra dizione per porlo semanticamente su un gradino piu' basso. Non ci sono altre forme di corteo: vietato o no, e quindi autorizzato. Non ci sono terze categorie. [...]
Nella lingua italiana normalmente si affermano le cose direttamente e non con una doppia negazione, non si capisce perche' questo uso semantico. [...]

[processo ai 25] trascrizione quarta udienza difese - avv. Di Rella e Bogliolo


RIASSUNTO - PROCESSO AI 25 - IV UDIENZA ARRINGA DIFESE - DI RELLA, BOGLIOLO

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[ i difensori di oggi non si sono mai visti in aula, ndr ]

D: (Taddei) [presenta la richiesta di rinvio dell'avvocato Daddabbo per maternita']
P: da chi e' sostituita l'avvocato Daddabbo?
D: non saprei
P: qui nelle ultime udienze e' sostituito da Tambuscio
P: il presidente rileva che la sostituzione dell'avvocato Daddabbo per le udienze del 6 e 9 nov e' stata depositata in cancellaria dall'avvocato Tambuscio. Pertanto restano valide le sostituzioni effettuate in udienza in quanto la nomina e' stata depositata otto giorni dopo. Dopodiche' il pm esprime un parere? Vuole leggere l'istanza?
A: (Canciani) il pm rileva che il certificato presentato prescrive riposo ma non inattivita' assoluta. la riteniamo inaccoglibile e chiede di disporre un accertamento medico legale per verificare la situazione.
[...]
P: il certificato medico non indica impedimento assoluto, pertanto rigetta l'istanza.

D: (Bogliolo) [...] devo premettere qualcosa all'inizio della mia discussione e prima di entrare nel merito della discussione se la fattispecie sia devastazione e saccheggio o debba essere derubricato. Chi vi parla ha sempre vissuto a genova, e ho vissuto quei giorni nella zona rossa, perche' ci vivo, e ho vissuto tutta la situazione dal punto di vista di un amore viscerale per la citta' di genova. Mi rendo conto che qualcosa e' successo e che la citta' e' stata violata, da un gruppo politico che ha deciso di fare un g8 a genova, un luogo meno ideale per realizzare questo evento. Non e' la citta' adatta. Violata anche dagli sbarramenti, dalle modifiche della citta' che sono state realizzate. Credo che il g8 sia stato una violenza nei confronti della citta'. Violata anche da chi ha partecipato alle manifestazioni e certamente quanto e' successo non debba piu' ripetersi. Il problema piu' che altro e' andare a vedere se queste persone che sono oggi sotto processo in numero molto limitato rispetto all'approccio della procura stessa, che dovrebbe portare a processo migliaia di persone.
Partiamo dall'interpretazione del 419 cp, perche' se leggiamo la dizione del 419 'chiunque commette fatti di devastazione e saccheggio', ovverosia chi e' fotografato e certamente identificato di atti di devastazione e saccheggio, ed eventualmente il discorso della procura sul concorso morale.
Non esiste una tradizione giurisprudenziale, ma al massimo un paio di sentenze... [...]
E' chiaro come dicevo prima che se seguiamo questa ipotesi, questa situazione allora in questo processo non dovrebbero sedersi sul banco degli imputati le limitatissime persone portate a giudizio, ma quelle centinaia di persone che stavano in piazza rossetti, in piazza tommaseo, o all'angolo tra corso torino e via tommaso invrea. Se seguiamo questo percorso chiunque ha partecipato seguendo determinate ideologie, determinati desideri, trovandosi in una determinata situazione senza darsela a gambe ma rimanendo a curiosare, dovrebbe rispondere del concorso morale. Il tribunale deve valutare momento per momento le singole responsabilita' e ognuno debba rispondere per le singole condotte che potra' provare. CHi ha commesso devastazione e saccheggio, chi e' stato trovato in una banca o in un supermercato potra' rispondere di questo, ma chi no non potra' certo rispondere di questo. [...] Io penso che dovrebbe rispondere di danneggiamento o resistenza.
Io vorrei leggere le sentenze che abbiamo visto, pochissime, sul 419 cp, e vorrei fare riferimento a una sentenza di genova che non parla di devastazione e saccheggio, e vorrei dire qualcosa rispetto alle sentenze di devastazione e saccheggio. E' la sentenza della corte d'appello del 5 ott 2005 che era stata chiamata a giudicare sull'appello di alcune persone che hanno partecipato a scontri tra tifosi: in questa sentenza il tribunale ha fatto riferimento al concorso morale e aveva concluso che bastava essere stati ripresi o visti in un momento concomitante nella stessa zona in cui si erano verificate le lesioni per rispondere in quel frangente di concorso morale. La corte d'appello, diversamente motivando, assolve tutti coloro che sono stati condannati per concorso morale. [...]
La conseguenza qual era che tutti coloro che sono stati ritratti ina tteggiamenti violenti devono rispondere in concorso materiale della resistenza ma non del ritenuto concorso morale nel reato di lesioni. La corte d'appello conclude dicendo che 'bisogna andare a valutare situazione per situazione, caso per caso e ogni soggetto deve rispondere dei reati che compie nei singoli fotogrammi; la mera presenza di un imputato in un singolo fotogramma non e' la prova certa della sua partecipazione a un determinato specifico reato'.
Io penso che debba essere questo l'approccio anche in questo caso. [...]
Devono rispondere di tutto perche' hanno tirato una pietra? o perche' si trovavano cvicino al blindato assaltato? Se e' cosi' allora avrebbero dovuto essere portati a giudizio tutti. Altra situazione sono persone che hanno dato atto di danneggiamenti provati.
In questa situazione io ritengo che per DPA e PP queste persone sono state fotografate in una situazione in cui PP lancia delle pietre e con in mano un guinzaglio in atteggiamento aggressivo nei confronti delle ffoo. PP e' accusato di essersi portato da casa questo guinzaglio, mentre PP dice di averlo trovato, ed e' da notare che il guinzaglio trovato a casa sua non e' compatibile con quello delle immagini. Sia PP e che DAP non hanno nessun collegamento con gruppi politici, gruppi ideologici; hanno partecipato stupidamente a un determinato contesto, ma nulla di piu' e nulla di diverso di quello che hanno fatto migliaia di persone. In questo processo forse si sarebbe dovuto arrivare a imputazioni nei confronti di determinati soggetti ma non nei confronti delle persone oggi imputati, perche' dai video della procura abbiamo visto lanci di pietre e un atteggiamento aggressivo ma non certo comportamenti atti a realizzare la devastazione e saccheggio.
Io chiedo al tribunale di non usare il reato del 419, e di accertare quale possa essere la responsabilita' del soggetto fotografato delle immagini. Ritengo che la responsabilita' penale e' personale e che debba rispondere solo delle azioni che ha effettivamente compiuto. Ritengo non sia riconoscibile il concorso morale ma uniformarsi alla sentenza della corte d'appello che concorda con queste mie richieste. CHiedo che PP e DPA siano derubricati a quei reati previsti e ipotizzati inizialmente cioe' quelli della resistenza e del danneggiamento. Sono persone che hanno un profilo sociale normalissimo e credo che siano presenti solo per caso in quella situazione. PP ci dice: 'in quel momento ho perso la testa dopo che ho subito le cariche e ho fatto cose che normalmente non avrei mai fatto'. 'Ho fatto cose di cui mi debbo vergognare', dice nell'interrogatorio, ma non parliamo certo del reato di cui al 419 cp.

D: (Di Rella) io sono stato assente per quasi tutto il procedimento, ma non perche' lo ritenevo di scarsa rilevanza. E' un processo sicuramente importante, qualunque sia la sentenza. Sono rimasto assente perche' dopo la lettura degli atti e dopo alcune udienze mi ero convinto che SN fosse totalmente estranea ai fatti. E non e' il classico discorso in cui il difensore dice 'il mio assistito e' innocente'... Ero convinto. Ne ero talmente convinto che quando l'avvocato Taddei mi ha chiesto quando discutevo io ho detto 'tanto ci metto due minuti che l'assolvono'. E sono rimasto stupito per le pene cosiddette severe ma non esemplari che ammontano a sei anni per SN. Assurdo.
SN viene identificata come la convivente di DPA. Ma come si giunge all'indicazione di SN come soggetto interessante nei filmati. Si vede insieme a DPA e altri, sicuramente, ma vengono fatte delle comparazioni che determinano somiglianze: il sesso, l'eta', il fatto di essere di razza negroide ma di pelle chiara... E vorrei sapere da dove si desume la 'razza negroide'? Forse per l'origine sudafricana dell'imputata? La verita' e' che ha le caratteristiche tipiche di tutti i mulatti.
Ma ammettiamo pure che sia lei nei filmati. SN partecipa alla manifestazione come altre 200 mila persone. Viene filmata nei fotogrammi del pm, e vedendo il filmato nella sua interezza e' tutto piu' chiaro... SN non risulta lanciare oggetti, ma neanche particolarmente interessata a quello che avviene. Perche' a fronte del cosiddetto assalto al blindato volge le spalle. A fronte di soggetti che lanciano pietre corere nella direzione opposta. E' difficile rilevare una partecipazione a eventi delittuosi, quali che siano i reati contestati.
Il pm cerca di coinvolgere SN forse perche' molti soggetti non sono stati identificati, cercando di sostenere il concorso morale. Il concorso morale trova il suo fondamento nella possibilita' che il concorrente rafforzi il disegno criminoso. SN chi e' per rafforzare il disegno criminoso di centinaia di soggetti che hanno commesso diciamo dei reati? CHe in tutta la citta' si sono lasciati andare a comportamenti forse illegittimi. Io non credo che la presenza di SN abbia potuto influenzare il comportamento di soggetti. Forse altri ce l'hanno questo potere, non certo SN.
Perche' questo rafforzamento possa sussistere occorre anche che da parte di chi commette il reato vi sia la percezione di questo sostegno. SN sta a trenta quaranta metri, come si fa a dire che sostiene chi commette i reati.
Io credo che SN vada assolta, che non le si possa contestare reati di nessun tipo.
Ma nel caso che voi riteniate che la procura abbia ragione e la semplice presenza in piazza rafforzi la volonta' criminosa di chi fa scontri durante il corteo, allora e' il caso che dopo la sentenza rimettiate gli atti al pm, e che tutti i soggetti riconscibili presenti in piazza e che hanno sicuramente maggiormente potere di influenza come Bertinotti, Casarini, Agnoletto, altri, debbano essere imputati. Io ritengo che se passa questo principio dovreste imputare anche me, che ero in giro in quei giorni a curiosare. Io chiedo l'assoluzione.

[processo diaz] trascrizione CXV udienza

TRASCRIZIONE SOMMARIA - CXV UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

C: (Tartarini) abbiamo preparato la rinuncia ai testi. la depositiamo, mi eviterei di leggerlo.
C: (Passeggi) formuliamo il consenso alla rinuncia dei testi formulata dall'avvocato DI BUgno.
C: (Guiglia) deposito certificato medico per la nostra consulente che sta facendo delle cure molto gravi e c'era consenso di tutti per sentirla successivamente.

P: abbiamo dei testi questa mattina?

D: (Romanelli) presidente scusi, per quell'impegno che mi ero preso ieri, devo dire che io tornato studio ho chiamato il reparto mobile e non c'era nessuno. [...] Certamente non ho modo di citarli e avere riscontri.
D: (Corini) io ho fatto un primo tentativo di screening di materiale testimoniale. ho visto di quanta parte della mia lista posso procedere a rinuncia, ma cmq rimangono un centinaio di testimoni. Ma considerando l'impegno che ho gia' dedotto in corte d'assise, non sono in grado neanche io di poter dare le prove dell'avvenuta citazione. La velocita' con cui sono stato edotto della necessita' di citare non mi consente di operare, suggerirei di rinviare... Anche l'avvocato Raimondo che e' subentrata all'avvocato Mascia.
P: faccio presente che il minimo di tempo lo avete gia' avuto. c'e' gia' stata una sospensione di 15 gg.
D: signor presidente ma che ci fosse una rinuncia a una cinquantina di testimoni...
P: era gia' previsto perche' era stato preannunciato.
D: in questo anno e mezzo o due anni mi pare che dalle difese non sia mai arrivato un atteggiamento dilatorio...
P: ci mancava!
D: mi consenta ma ci mancava no... il problema e' diverso. Abbiamo assistito a udienze che sono andate deserte per vari problemi e non abbiamo mai detto nulla. Le sto solo dicendo che per noi e' impossibile coordinare la questione. Sarebbe facile per noi dire si e poi presentarci con nulla di fatto. Preferiamo mettervi a disposizione la realta' dei fatti
D: (Romanelli) io credo di aver dedotto una cinquantina di testimoni, proprio perche' moltissimi sono citati su uno stesso argomento. Pero' devo avere la possibilita' di individuarli.
P: se ci date i nominativi li possiamo citare noi.
[...]
P: la citazione del tribunale viene fatta solo se abbiamo i nominativi per le prossime udienze.
D: (Corini) io temevo che la citazione su carta intestata del difensore e' destinata a sortire un diverso effetto sui testimoni.
P: noi non possiamo farlo se non in via eccezionale, perche' dalla cancelleria mi dicono che ci sono spese di citazione che non possiamo affrontare.
D: io appena ho identificato le persone mandero' via tutte le citazioni. Teniamo in considerazione che gran parte dei citati delle parti non si presenta.
P: quindi l'avvocato Romanelli non ci puo' indicare i nomi di chi vuole citare.
D: (Romanelli) io ho chiamato ma non c'era nessuno.
P: ma ci dica chi e li chiamiamo noi.
D: ma vorrei sfrondarli.
D: (Iunca) anche qui senza voler ritardare. io ho ereditato una lista testi per il dr. Mortola che e' di piu' di cento testi. io ho bisogno di un po' di tempo.
D: (Raimondo) io crederei una sospensione di dieci giorni per fare una riunione tra le difese e organizzarsi.
P: l'avvocato Porciani?
D: (Porciani) io mi rimetto ai colleghi. posso testimoniare io se volete.

P: facciamo un calendario. il 21 no l'avvocato corini e' impegnato, il 28 anche. Riprendiamo il 29.

[ che vergogna, il processo va avanti da due anni ]

D: (Corini) stiamo lavorando per voi... ci stiamo mettendo d'accordo
P: e perche' non lo fate subito.

[...]

P: cerchiamo di avere questa lista in fretta. in settimana avra' un calendario unico.

A: (Cardona) io chiedo che venga fatto valere come impedimento del difensore.
D: (Corini) si si, che questi quindici giorni sicuramente influiscono sulla prescrizione, che e' di 12 anni e mezzo
C: veramente per alcuni reati di 7 e mezzo
D: (Porciani) i miei tanto rinunciano alla prescrizione
C: si puo' rinunciare solo quando e' maturata, facile dirlo adesso
D: (Porciani) io ho una parola sola, mica come altri...

[processo diaz] trascrizione CXIV udienza - la consulenza tecnica di Ciabattoni

SINTESI

Oggi Roberto Ciabattoni e la segreteria legale hanno presentato in aula la consulenza tecnica che ha sincronizzato gran parte dei video a disposizione sulle vicende Diaz: un fondamentale contributo per collocare nello spazio e nel tempo gli eventi e la presenza dei protagonisti di quella sera, quanto meno attraverso le risorse audio e video a disposizione. Preso speriamo sia disponibile online una versione ad alta risoluzione del video. Nel frattempo vi proponiamo le slide (in powerpoint sigh!) che hanno accompagnato la presentazione.

[processo ai 25] trascrizione terza udienza difese - avv. Tambuscio (II parte), Mazzali, Taddei


RIASSUNTO - PROCESSO AI 25 - III UDIENZA ARRINGA DIFESE - TAMBUSCIO (II PARTE), MAZZALI, TADDEI

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[processo ai 25] trascrizione seconda udienza arringa difese - avv. Multedo e Tambuscio (I parte)

RIASSUNTO - PROCESSO AI 25 - I UDIENZA ARRINGA DIFESE - MULTEDO e TAMBUSCIO

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

D: (Multedo) [fa sue le considerazioni dell'avvocato Menzione]

[processo diaz] trascrizione CXII udienza

TRASCRIZIONE SOMMARIA - CXII UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

D: [tartarini] abbiamo la solita serie di cattive notizie. la signora concita de gregorio e' in arrivo dall'aereoporto. Il signor Filocamo mi ha scritto che ha improcrastinabili impegni di lavoro, invece il dr. Calesini e il ten. Del Gais risultano sconosciuti agli indirizzi di riferimento, cioe' le relative istituzioni, cioe' il dipartimento centrale di sicurezza e la relativa caserma. Io consegno tutto al tribunale.

P: leggono i documenti

A: [Zucca] dobbiamo prendere atto che non si da atto per il dr. filocamo quale fosse l'impegno e che pubblici ufficiali non risultano reperibili presso le loro caserme e istituzioni di riferimento.
D: [Romanelli] forse bisogna capire dove prestano servizio.
P: penso che il comando e il dipartimeno facciano in fretta a trovarli, se volessero.... il sistema funziona attraverso la collaborazione delle sue componenti.

P: per quanto riguarda il dr. fulvio filocamo, il tribunale ritenuto che non e' stato indicato alcun impedimento assoluto, ne dispone l'accompagnamento coattivo per l'udienza del 15 nov. Per la stessa udienza del 15 novembre si dispone l'accompagnamento di Del Gais e Calesini previe ricerche presso i competenti uffici.

[ entra Concita De Gregorio ]

R: [giuramento e generalita']

D: [tartarini] buon giorno. si trovava a genova nei giorni del 19-20-21 luglio 2001 e se si in quale ruolo?
R: mi trovavo a genova per seguire il vertice del g8 per conto del mio giornale, la repubblica.
D: questo processo si occupa dei fatti relativi alla scuola diaz. ha avuto notizia di questi fatti e cosa ci puo' raccontare di questi fatti?
R: io c'ero alla scuola diaz... vado a memoria... mi corregga se le citazioni sono sbagliate... io ero a cena con dei colleghi, durante tutto il pomeriggio ero stata in piazza alimonda, perche' c'era stata una sorta di pellegrinaggio, in quella occasione siccome mi sono fermato molto a lungo, cosa che ha destato il sospetto di giovani che erano li' che non conoscevo, sono stata avvicinata, mi ha chiesto chi ero cosa facessi li', e lui si e' qualificato come un ragazzo genovese amico di carlo giuliani. poi alla fine di questa situazione con un po' di imbarazzo, l'escamotage che abbiamo trovato e' stato quello di scambiarci i numeri di telefono, in modo che lui mi potesse contattare per chiarire se ci fossero discussioni. io non avevo altro modo per fare si che si fidasse di me... fatto sta che la sera eravamo finito di scrivere con un gruppo di colleghi, con alcuni operatori e registi che filmavano il g8, e quando mi chiamo' sul cellulare questo giovane, dicendomi sta succedendo qualcosa al centro stampa... si chiamava centro stampa quello ospitato dall'edificio di fronte alla diaz.
D: voi giornalisti eravate al corrente che fosse il centro stampa?
R: si si certo. sul momento no ci ho dato peso, sono giornate movimentate, non gli ho dato peso... ma poco dopo un altro collega ha ricevuto una telefonata da parte di un giornalista che era dentro il centro stampa, uno di questi indipendenti. Allora poiche' eravamo ancora con le macchine da presa, e via dicendo, abbiamo deciso di rinunciare alle pietanze, abbiamo pagato lo stesso e siamo andati a vedere quello che succedeva. Saranno passati venti minuti o mezz'ora dalla chiamata all'arrivo. Dopo una ventina di minuti siamo arrivati nelle vicinanze della scuola. io non sapevo che fosse adibita a ricovero notturno, mi stavo dirigendo al centro stampa, il luogo verso il quale ero stata sollecitata. Ero in compagnia di un operatore e un tecnico del suono.
Dunque abbiamo dovuto esibire due volti i documenit, c'erano due posti di blocco, due controlli, la prima volta in una strada laterale, ci hanno chiesto i documenti dove stessimo andando e da dove stessimo arrivando. Mi ricordo che i cc ci hanno chiesto di esibire lo scontrino dato che avevamo detto che arrivavamo dal ristorante. Mi e' sembrato un atteggiamento insolito e aggressivo... il tono in particolare e questa richiesta di esibire lo scontrino. Ci hanno lasciato passare, dopo aver parlato via radio con qualcuno. Abbiamo girato l'angolo e li' di nuovo c'era un altro controllo. A questo ci hanno fermati, cioe' non e' stato possibile proseguire, e nell'arco di pochissimi minuti c'erano moltissimi agenti, c'era il posto di blocco, ma non c'erano barriere. Si sarebbe potuto transitare volendo. Le luci della scuola erano spente, e c'erano luci invece nel media center, e abbiamo capito che stavano facenod delle perquisizioni, dalle urla delle persone alla finestra. A questo secondo blocco ci hanno chiesto di fermarci. A quel punto, continuavano ad arrivare agenti dalle due direzioni. Guardando la diaz noi arrivavano dalla sinistra, ma arrivavano agenti da entrambe le direzioni. Dopo pochi minuti si e' formata una barriera di agenti con casco e scudo, e non si poteva entrare. Sono arrivate poi moltissime persone tra le quali molti parlamentari, mi ricordo che uno di loro chiedeva esibendo il tesserino di entrare nel cortile dlela scuola, dove c'erano moltissimi funzionari di polizia... vi faccio questa distinzione perche' gli agenti erano in divisa e i cordoni in assetto antisommossa, mentre dentro il cortile della scuola e dentro il varco invalicabile c'erano persone autorizzate evidentemente e alcune di loro in abiti borghesi, che ho ritenuto essere quindi funzionari. Piu' avanti ho avuto modo di parlare con alcuni di loro, ma sicuramente Roberto Sgalla, all'epoca il portavoce o un collaboratore del capo della polizia De Gennaro, il quale non c'era, che era nel cortile della scuola che parlava con altre persone... Quello che e' successo ancora e' stato che e' arrivato anche Agnoletto a un certo punto e non e' stato lasciato entrare, mi pare che i parlamentari fossero di rifondazione comunista, forse c'era malabarba e poi la mascia nel corso della nottata... [...]
Sono passati alcuni minuti e le persone dentro il cortile continuavano ad aumentare. Anche le persone al di qua della barriera sono aumentate, colleghi, e altri. Noi che eravamo fra i primi ci siamo trovati compressi tra la barriera degli agenti e la massa che spingeva dietro per entrare, non solo giornalisti, ma anche manifestanti, persone accorse per capire cosa succedesse, alcuni dei registi, e molti colleghi.
A un certo punto e' cominciata l'irruzione nella scuola... gli agenti hanno forzato la porta di ingresso, saliti alcuni gradini, l'hanno aperta, sono entrati... nel senso che prima era chiusa e poi era aperta, e mano a mano che entravano si vedevano illuminarsi i vari piani... la reazione e' apparsa subito molto violenta. Era sconcertante vedere che dall'interno si sentivano delle urla, e si vedevano, in un caso sono certa, si e' vista aprire la finestra, un ragazzo affacciarsi e gridare qualcosa non in italiano, e poi cercavano di buttare di sotto degli zaini, come se ci fosse un impulso alla fuga. Si sentivano da dentro urla. Nel cortile la situazione era di relativa tranquillita', continuavano ad esserci funzionari, molti parlavano al telefono, ed e' stato cosi' per un bel po' di tempo, fino a che non sono cominciati ad uscire i funzionari con le persone arrestate... prigioniere, insomma non so come dire, ammanettate. Alcuni sono usciti in barella. Ricordo nettamente che e' uscito un sacco come quelli della spazzatura pieno, e ricordo che qualcuno nel centro stampa ha cominciato a urlare che era un cadavere... il sacco era chiuso ed era pieno. noi eravamo molto vicini e pur non avendo esperienza si vedeva che non era un cadavere, pero' e' per dire che il clima era... le persone uscivano sanguinando, gridando, con i denti spaccati, e' stata una processione che e' durata moltissimo... c'era una ragazz ain barella che gridava aiuto mi ammazzano. E' passato moltissimo tempo e ci hanno fatto entrare, quando sono andati via i mezzi, i funzionari e la maggior parte delle forze di polizia. Alcuni sono rimasti tra cui Sgalla. Ricordo che c'era Fiorenza Sarzanini, del corriere della sera, io non lo conoscevo, ci siamo presentati e ci hanno autorizzati in quei pochi che eravamo rimasti ad entrare. il mio lavoro e' consentito in questo quel giorno. Io poi non ho pero' verificato le circostanze, perche' quella notte io dovevo descrivere quello che era successo a partire dall'evidenza oggettiva, senza fare supposizioni, ma raccontando quello che vedevo. Dal momento dell'ingresso nella scuola, c'era una palestra o un'aula magna, dove dormivano molte persone, c'erano sacchi a pelo squarciati, zaini rovesciati, poi sulle scale tracce di sangue come di mani strisciate, poi c'erano porte con il maniglione antipanico e delle tracce che portavano fino a una di queste uscite che pero' era stata sbarrata dall'esterno. Qualcuno si era portato fino li' aveva provato a uscire ma era stato raggiunto e c'erano tracce di sangue molto evidente... C'erano tracce di tentativi di fuga e di ricovero fino nei bagni e nei lavandini, di inseguimenti.... Questo e' quanto. Poi c'e' la parte giornalistica che non penso interessi: io ho chiamato il giornale per dire quello che vedevo, ma c'era stato il problema che le agenzie avevano dato la notizia molto tardi e con un lead che diceva ferito un agente irruzione alla diaz, ma sembrava piu' dal titolo dell'agenzia una banale questione di ordine pubblico come era routine in quei giorni. Non era chiaro per chi era a roma o milano quello che stesse succedendo, e non c'erano immagini nei telegiornali... c'e' stata difficolta' nel comunicare da parte di chi ascoltava e osservava...
C: un paio di domande sul dopo. ha avuto modo di scrivere su questa vicenda e se ha incontrato protagonisti di questa vicenda nei periodi successivi?
R: io ho scritto nei giorni del g8 e nei mesi successivi ho raccolto le cronache di quei giorni e le cronache di quei giorni in un volume uscito per la terza nel 2001, che prendeva spunto dalla notte della diaz. per raccogliere materiale per il libro non ho fatto altro che rimettere ordine nei miei appunti. ma nei mesi e negli anni successivi ho avuto piu' volte contatti con alcuni dei manifestanti che sono entrati a fare parte della vita politica del nostro paese, come heidi giuliani o francesco caruso, ma anche con canterini, che credo dirigesse uno dei gruppi di agenti che avevano fatto irruzione quella notte che mi fece chiamare in qualche occasione a proposito di uno dei dibattiti all'uscita del libro. perche' io avevo detto che lui c'era, e in qualche occasione piu' recente mi ha chiamato sgalla perche' io avevo scritto in uno degli anniversari.
D: [Di Bugno fa polemica]
R: sgalla mi ha chiamato perche' io avevo scritto che era al telefono e lui mi ha detto che non aveva il telefono e che forse non era il suo telefono. io dissi allora che io se mi presentassi senza telefono sarei rimproverata, ma se lei mi dice che era un telefono in prestito io le credo. Non sapevo perche' era rilevante per lui, pero' ci ha tenuto a specificarmi questa cosa.
C: io vorrei mostrare dei video, ma intanto che sistemiamo il computer, le chiedo se ha visto anche avvocati?
R: puo' darsi. c'erano diverse persone che esibivano un tesserino, ricordo un medico, senz'altro, se avete delle immagini aiuta. [...] E poi molti esibivano tesserini professionali, come giornalisti?
C: rep. 174 parte I. Riconosce la situazione qualcuno dei presenti.
R: era quello che dicevo poco fa. sono riconoscibili gli agenti dai funzionari. quel signore della giacca blu e' una persona che io identifico come un funzionario di polizia, poi non so quale sia il suo nome, mentre gli altri sono chiaramente agenti....
P: avvocato di bugno aspetti il suo turno di controesame.
C: io le chiedevo solo se questa era la situazione che raccontava precedentemente.
R: questa e' il portone della scuola, poi c'era il cortile, e poi c'era il cordone e c'eravamo noi.
C: per me e' sufficiente.

A: (Zucca) avrei delle precisazioni da chiedere al teste. Dopo questa notte ha avuto modo di scrivere articoli su questa notte, giusto?
R: si
A: io ho di fronte a me una copia de La Repubblica del 23 luglio 2001. gliela vorrei mostrare per chiedere se la riconosce.
R: si si certo, l'articolo e' uscito il giorno dopo sul giorno dopo ancora.
A: per intenderci e' la repubblica del lunedi'....
R: si
A: questo e' il primo articolo che ha fatto dei fatti di cui e' stata testimone?
R: sulla diaz si.
A: volevo chiederle se lei ricorda questo articolo e se le circostanze che narra sono frutto di sua percezione diretta, o no... per capire quanta conoscenza diretta c'e' e quanta de relato.
R: assolutamente senz'altro l'articolo e' piu' preciso della mia deposizione di oggi, perche' e' stato scritto il giorno stesso ed e' stato scritto avendo la consegna di scrivere solo quello che vedevo, questo era la consegna con il giornale, non e' una cosa banale, era di scrivere solo quello che ho visto. ora a distanza di tanto tempo posso essere stata confusa, ma nell'articolo era piu' preciso.
A: lei descrive cio' che ha visto o si vedeva verso la scuola. lei qui descrive quello che ha visto dopo essere entrata nella scuola
R: si
A: nell'articolo accenna alla presenza di parlamentari, come anche oggi. volevo chiederle se lei li ha visti? oggi non ricorda il nome?
R: li ho visti... due... uno era un parlamentare di rifondazione comunista, non sono andato a leggere l'articolo... era un parlamentare in carica in quel momento, puo' darsi che fosse... non so se c'era la mascia ma l'avevo vista la mattina e che sia arrivata nel corso della nottata...
A: scusi, ho bisogno che sia precisa. lei ha accennato alla presenza di parlamentari oggi, nel suo articolo ha citato dei nomi e le chiedo se li conosceva o se qualcuno li ha riferiti. le chiedo se le vicende che racconta nell'articolo le ha viste o gliele hanno raccontate.
R: si si le ho viste. aggiungero' e mi scuso se la memoria e' quella che e', ma mi ricordo che quell'articolo e' stato letto in aula, e io sono una giornalista parlamentare, e queste persone le conosco tutte, bertinotti lo lesse come capogruppo di rifondazione, perche' se ci fossero state eventuali contestazioni politiche qualcuno le facesse subito...
A: signor presidente se posso usare l'articolo come contestazione atipica.
P: prego...
A: si dice: hanno picchiato, gettato a terra e strappato la camicia ai senatori che volevano entrare; mantovani faccia al muro, colpi di scudi e altri a malabarba.
R: era malabarba il parlamentare di poco fa... malabarba l'ho sicuramente visto. mascia l'ho vista. ramon mantovani forse era dall'altra parte della barriera e forse l'ho vista dopo
A: si ma io chiedevo se le vicende che descrive l'ha visto lo conferma?
R: si
[...]
A: chiudo, con qualche precisazione. lei ha accennato alla presenza di funzionari di polizia che individua dall'abbigliamento in borghese di quella sera. ha menzionato come funzionario solo il dr. sgalla, perche' le e' stato...
R: l'unico con cui ho parlato
A: ricorda se qualche altro funzionario ha avuto modo di occuparsi della questione parlamentari dando ordini o indicazioni
R: si c'e' stata questa trattativa... ma fiorenza sarzanini e' piu' adatta come persona perche' le conosceva tutte le persone, e io per l'identificazione mi sono appoggiata a lei... io non conoscevo nessuno, non so riconoscerle. Si e' avvicinato qualcuno dicendo che nessuno poteva entrare.
A: anche questo fa parte di una circostanza che descrive: c'erano decine di poliziotti e due con la trasmittente. roberto, porta questi lontano, ha detto il funzionario alto con la giacca blu i capelli neri e la barba. [gratteri, ndr].
R: si si. e' quello che ho sentito e visto.
A: poi ci sono testimonianze di feriti che lei attinge direttamente. una parte dell'articolo e' poi dedicata alla descrizione sintetica dell'irruzione. lei anche oggi ha detto di aver visto l'irruzione nella scuola...
R: non e' stata violenta, sono semplicemente entrati... ma noi eravamo a distanza...
A: questo e' importante che lo precisi e ci puo' aiutare a capire quando e' arrivata sul posto... adesso le mostro un documento... le chiedo la precisazione perche' nell'articolo non menziona di aver visto l'irruzione, anche se poi descrive cio' che stava accadendo nella scuola per percezioni uditive...
Questo e' un filmato che e' stato realizzato da un apersona dal tetto del centro stampa.... notera' nelle sequenze che c'e' uno sfondamento del cancello, l'ingresso nel cortile e finalmente lo sfondamneto del portone. la mia domanda e': quando fa riferimento a poliziotti che dal cortile entrano nella scuola, fa riferimento a questa scena?
R: si si la scena e' questa...vede che c'e' questa luce accesa, ma l'edificio era buio, poi mano a mano che le persone sono entrate le luci si sono accese. vede che sono spente...
A: il rep. e' il 239 parte III. e' in grado di collocare il suo punto di osservazione, rispetto alla scuola?
R: io sono arrivata molto presto, perche' avvertita... saranno state... noi siamo andati al ristorante alle nove e trenta...
A: questo reperto e' datato con orario...
R: io non sono in grado di ricordare a che ora sono arrivata li', pero' verso le nove e mezza mi hanno telefonata... quando siamo arrivate non c'era ancora il blocco... la facciata della scuola e' lungo una strada, noi siamo arrivati guardando l'ingresso della diaz dalla strada che sta sulla sinistra della scuola diaz, perpendicolare, siamo stati fermati una prima volta, quando eravamo ancora sul retro della scuola diciamo... quando ci siamo avvicinati di nuovo avevamo appena girato l'angolo dalla scuola...
A: a quanti metri era quando vedeva queste scene?
R: il cancello di ingresso poteva essere a venti metri, forse meno, quindici metri... appena superato l'angolo del marciapiede c'era una camionetta. il cancello stava a quindici metri
A: il cancello era aperto o chiuso?
R: era molto buio e c'era molta animazione. mi pare che ci fosse molta agitazione, che ci fossero persone nel cortile... passato un certo tempo, il grande movimento era di fronte... nel centro stampa...
A: nell'articolo dice...
D: (Romanelli) c'e' opposizione.
P: facciamo una pausa di cinque minuti e vi facciamo leggere l'articolo cosi' poi non ci sono opposizioni.

[ pausa ]

A: avevo letto, una parte di articolo, ma e' l'ultimo che cito, in cui il teste scriveva che dallo scheletro buio della scuola si sentivano urla fortissima, si sentivano vetri schizzare da dentro a fuori, si sentivano colpi. lei ha visto queste cose? dove le colloca?
R: la risposta e' si'. ho assistito personalmente. l'episodio del vetro era a un piano alto, non so se il primo o il secondo, sicuramente dal lato dove mi trovavo, e le urla si sentivano.
A: senta, le vorrei far vedere un altro spezzone di filmato, sempre relativo all'ingresso della polizia, rep 189 min 1:54, sempre dall'edificio pascoli con visione diagonale.

[ video ]

A: dopo aver visto questo ulteriore filmato che presumibilmente riprende una scena precedente a quella che ha raccontato dello sfondamento del portone, ricorda qualcosa?
R: io ero pochi metri dopo l'angolo, piu' o meno all'altezza dei cassonetti dell'immondizia. E' probabile, che il momento in cui noi abbiamo girato l'angolo coincidesse con questa fase, perche' io non ricordo il cortile della scuola vuoto e gli agenti per strada, ma io ricordo un grande movimento e subito dopo l'apertura del portone. Di questa sequenza ho visto l'ultima parte diciamo.
A: ricorda di aver visto i poliziotti che facevano ingresso nella scuola accolti a sassate?
R: no. c'era silenzio assoluto. non dalla scuola diaz, se i genovesi dei palazzi di fianco li hanno presi a sassate non lo so... ma c'era silenzio assoluto.

D: (Di Bugno) lei ha fatto riferimento a due soggetti durante l'esame della parte civile, uno in giacca blu, e uno di spalle che sarebbe sgalla. io non sono riuscito a capire quali sono le persone che ha indicato. vorrei capire questo, le persone che lei indicava nei fotogrammi...
R: se posso ripondere....
D: io ero intervenuto, poi il presidente mi ha chiesto di aspettare...
R: ma anche se non sono precisa nelle persone, io ho gia' detto che non le conosco, solo ssgalla ho conosciuto in quella circostanza, ma non l'ho mai visto piu' nella mia vita... dopo di che gli altri non so chi siano
D: lei ha detto che c'era sgalla
R: cioe' io non sono sicura, non mi pare rilevante...
D: mi pareva di essere chiaro, presidente...
P: la teste ha detto che le pareva di aver visto sgalla, non che lo conosce...
D: si ma quale...
P: adesso per accontentarla le rifacciamo vedere il pezzo cosi' potra' fare...
R: non lo riconosco, glielo dico a priori
D: pero' presidente mi scusi, perche' sembra che io voglia fare polemica....
P: e qual'e' la rilevanza?
D: ma allora non ha neanche rilievo la domanda!
P: allora non la facciamo.

D: (Romanelli) una sola precisazione. le chiedo solo di collocare nel tempo un ricordo che ci ha riferito. lei ha detto che ha visto lanciare degli zaini come un impulso alla fuga. puo' collocare questo momento? Prima dell'apertura? Dopo?
R: dopo. sicuramente dopo. la scuola prima dell'ingresso degli agenti era prevalentemente buia e silenziosa. io non so dire se la luce a sx sia stata accesa o sia rimasta accesa, ma era un edificio in sonno, non so come altro definirlo, non c'erano attivita', non si sentivano rumori, era tutto chiuso. Poi c'e' stata questa.... questo ingresso, di cui io ricordo l'ultima parte, poi e' passato un tempo immagino, io non ero dentro, necessario alla perlustraizone dei piani. sono sicura che la perlustrazione e' avvenuta dal basso verso l'alto perche' ho notato l'accendersi delle luci. Quando questo e' accaduto immagino che le persone si svegliassero, e quindi che i movimenti e i rumori, la scena del vetro che si rompe, degli oggetti che volano dalla finestra, lo zaino, era quindi in corso una perquisizione ai piani superiori. D'altronde le immaigni successive dimostrano che tipo di perquisizione si e' trattato, in cui una certa dose di violenza c'e' stata, mi pare evidente...
D: il lancio degli oggetti e' andato dalla finestra da cui sono usciti i vetri? Da altrove?
R: io vedevo la parte sinistra. mi pare di ricordare che nelle finestre sono stati lanciati degli oggetti, penso forse dalla stessa finestra rotta. quando sono entrati gli agenti le finestre erano chiuse e spente. quando poi sono entrati, qualcuno avra' aperto la finestra, hanno rotte finestre, infatti quando siamo entrati dovevamo fare attenzione. ma dopo l'irruzione.

D: (Porciani) cancello o portone?
R: io ricordo che il cortile era gia' animato
D: il portone come venne aperto?
R: non ricordo come. ho visto una specie di cuneo di persone che si avvicinavano, immagino che le prime avessero qualcosa... non ho sentito fragore?
D: poteva essere aperta dall'interno?
R: non lo so. che abbiano suonato?
D: non so se c'era un campanello...
R: la logica mi dice che abbiano aperto le persone da fuori...

D: (Corini) lei e' arrivata nella prossimita' della scuola prima che il contingente di polizia iniziasse l'azione di ingresso?
R: in quel momento. abbiamo girato l'angolo in tempo per veder aprire la porta.
D: quando ha la prima visuale della scena, la polizia la vede intenta ad aprire il portone di ingresso non il cancello?
R: si. io non ho visto la parte del filmato con la polizia tutta in strada e il cortile deserto. quando sono entrata c'era la polizia nel cortile.
D: lei quindi non puo' riferire di quanto e' successo prima...
R: si... ma...
D: mi interessa solo il fotogramma da quando puo' riferire... lei dice da quando erano nel cortile e sul portone, non puo' riferire durante lo sfondamento del cancello...
R: no. quello no.

P: altre domande? nessuna?

P: cerchiamo di ricapitolare gli orari. lei e' andata a cena?
R: verso le nove
P: poi l'ha chiamata il giovane?
R: si. che riferiva del centro stampa.
P: verso che ora?
R: poco dopo, venti minuti
P: e cosa le dicevano?
R: che c'era qualcosa di strano al centro stampa. lui diceva una perquisizione.
[...]
P: quindi non sa se si tratta dell'irruzione di cui parliamo noi...
R: no no. certo. potrebbe essere un'altra situazione.
P: dopodiche'?
R: e' arrivata un'altra telefonata che segnalava qualcosa di strano al centro stampa.
P: chi era questo collega?
R: Marco Pagani, uno degli operatori di questi registi che e' stato con me tutto il giorno...
P: e quanto sara' passato?
R: il tempo di uscire dal ristorante e scendere...
P: il ristorante era dove?
R: sulla collina.
P: quindi piu' o meno a che ora puo' dire di essere arrivata?
R: non puo' essere oltre le dieci....
P: perche' gli altri testi parlano delle undici e trenta...
R: sull'orario non posso essere precisa, mi spiace... siamo arrivati ci hanno bloccato, e' passato un po' di tempo... siamo arrivati che era buio, non so che ore erano.
P: siete arrivati, avete girato l'angolo, avete visto la polizia gia' nel cortile?
R: si. c'era confusione, era buio. si vedevano persone con il casco altri no.
P: ma gli addetti erano nel cortile?
R: io non ho un ricordo del cortile sgombro, ho gira l'angolo la strada era sgombra, e un quarto d'ora dopo la strada e' stata bloccata.
P: lei era insieme?
R: Insieme a marco pagani e a un fonico di genova che lo accompagnava.
P: e la collega del corriere?
R: l'ho vista dopo, ma non solo lei,a nche altri, io non l'ho vista subito, non so dire quando sia arrivata, l'ho vista dopo quando si e' formato il cordone e i parlamentari volevano entrare.
P: da quando e' arrivata e c'era la polizia nel cortile, non ha visto lanciare oggetti?
R: no. sicuramente non da quell'edificio.
P: ha visto se nel cortile oltre ai sassi c'erano altri oggetti tipo sassi a parte i vetri?
R: c'erano indumenti, uno zaino rovesciato con dei libri, ma sassi non li ho visti....

A: sempre per il riferimento temporale, visto che ha abitudini romane... quando e' andata a cena era buio o no?
R: era buio.

D: (Corini) il cortile era pieno di oggetti?
R: era pieno di oggetti... non so dire come sono arrivati li'... c'erano degli oggetti... io mi ricordo che ho raccolto un libro da terra...
D: altri oggetti?
R: io ho il ricordo di una borsa, di un sacco... e di qualche indumento... non so cosa di preciso... c'era questo libro e l'ho recuperato... era come se si fosse rovesciato il contenuto di una borsa...
D: in un punto preciso?
R: no, sparso.

P: altro? grazie puo' andare.

P: domani paolo cento, schiavi e bianchi.
D: (Di Bugno) l'altra volta si fece una valutazione di massima sul momento nel quale la difesa Luperi avrebbe dovuto introdurre le prove.
P: credo che 14 e 15 sono le ultime date. quindi 21 e 22.
D: grazie

[processo ai 25] trascrizione prima udienza arringa difese - avv. Menzione

RIASSUNTO - PROCESSO AI 25 - I UDIENZA ARRINGA DIFESE - MENZIONE

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

D: Dedico questa mia difesa alla memoria di Carlo Giuliani, ragazzo ucciso nel 2001 quando aveva solo 20 anni, una morte che non ha meritato neanche un processo. Mi rivolgo a voi, giudici, perche' stiamo affrontando un processo della massima importanza, unico dal dopoguerra a oggi, unico sotto piu' profili, unico anche politicamente, anche se si dice, ma e' un modo di dire, che la politica deve stare fuori dalle aule giudiziarie. La politica come riflessione sui processi sociali deve stare dentro le aule dei tribunali. Il contribuire a fare giustizia e' un riflettere su cio' che accade tra i soggetti socialmente in gioco e quindi come potrebbero esulare da questo processo tutta una serie di elementi fondamentali, che hanno impegnato anche politicamente il nostro paese, e pensare a questi tre giorni di black out dei diritti, come ha detto anche l'accusa... un vero e proprio black out, e i numeri e i fatti sono sotto gli occhi di tutti.

[processo bolzaneto] trascrizione CLIII - l'esame dell'imputata Amadei

TRASCRIZIONE SOMMARIA – UDIENZA CLIII PROCESSO BOLZANETO

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[processo bolzaneto] trascrizione CLII - l'esame del generale Doria

TRASCRIZIONE SOMMARIA - UDIENZA CLII PROCESSO BOLZANETO

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[ si stabiliscono i tempi del processo. domani ultimo esame. la procura elaborera' una memoria e poi lascera' il tempo fino a gennaio alle difese per studiarla. da gennaio un mese di udienze per la requisitoria dei pm. poi quattro udienze per le parti civili, e un mese per le difese degli imputati. Ad aprile la sentenza verosimilmente ]

[
PM: 14-15-18-21-22-25-28-29 gennaio 2008
PC e RPC: 1-8-11-12
DIFESE:
22 feb (perugini)
25 feb (poggi)
26 feb (doria)
29 feb (gugliotta)
03 mar (cimino e pelliccia)
04 mar (cimino e pelliccia)
07 mar (valerio, maida, barucco, braini)
10 mar (tarascio, talu, arecco, parisi, turco, ubaldi)
11 mar (piscitelli sino a mura)
17 mar (gaetano, mancini, pigozzi)
18 mar (salomone, cerasuolo, incoronato, patrizi, amadei)
28 mar (fornasiere, tolomeo, nurchis, sabia colucci, amoroso, mulas)
31 mar (toccafondi, amenta)
01 apr (mazzoleni, sciandra, zaccardi)
REPLICHE: 4-7-8 aprile 2008
SENTENZA: fine aprile 2008
]

[ entra il generale Oronzo Doria ]

[processo ai 25] trascrizione udienza requisitoria parti civili e avvocatura dello stato

RIASSUNTO - PROCESSO AI 25 - UDIENZA ARRINGA PARTI CIVILI

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

RC: (De Napoli) nei giorni di luglio del 2001 sono convenute a genova decine di migliaia di persone con l'intenzione di protestare contro il modo di gestire la globalizzazione da parte dei maggiori paesi industrializzati. definirli il popolo di seattle appare riduttivo dato che alle manifestazioni hanno partecipato oltre 700 associazioni del panorama piu' svariato italiano. [...] decine di migliaia di persone che sono convenute per gridare forte il loro dissenso [...] Erano quindi venuti qui per invocare pacificamente e democraticamente maggiore liberta', pace, una piu' equa distribuzione della ricchezza, una tutela dell'ambiente, una distribuzione dell'acqua, uno sviluppo economico compatibile con l'equita' sociale e gli ecosistemi.
il movimento che si era dato appuntamento in questa citta' era di natura tutt'altro che netti ma pacifista, ambientalista, antiproibizionista, questo movimento conteneva moltissime istanze della societa' civile e con la promozione della democrazia diretta e aprtecipativa, del consumo critico e alternativo voleva essere un momento di rinascita complessivo. All'interno di questo movimento c'erano alcuni che ritenevano che perche' la loro azione di protesta potesse avere maggiore risonanza sarebbe stato opportuno se non necessario che succedesse qualche incidente. nei giorni precedenti il vertici erano stati numerosi i vertici e che avrebbe violato la zona rossa, il che aveva prodotto lo scatenarsi dei mezzi di comunicazione di massa, e via dicendo.
Chi dal lato dei manifestanti ha preparato questo clima non poteva ignorare, ma aveva accettato come conseguenza inevitabile che ogni incidente di piazza avrebbe offerto buon gioco a certe forze politiche e certi mezzi di informazione di proporre una identificazione di tutto il movimenot con i soggetti violenti. Questi soggetti cmq perseguivano l'obiettivo di dare maggiore visibilita' possibile alla manifestazione di opposizione anche a costo di qualche osso rotto e qualche denuncia penale. queste persone hanno reso un pessimo servizio al movimento che volevano lanciare, perche' la visibilita' ricercata e' stata ottenuta, eccome, ma essa ha solo oscurato e non amplificato le istanze di civilta' promosse dalle associazioni convenute. chi si e' reso protagonista degli scontri ha inferto un grave colpo al movimento stesso e alle istanze che voleva portare avanti. costoro hanno tradito il movimento, chi manifestava al suo fianco, chi voleva essere portatore di valori di civilta' e equita' ai quali accennavo.
Entrambi i rappresentanti del pm hanno voluto sottolineare che quei giorni si sono portate a termine da parte delle ffoo ingiustificate e inaccettabili violenze nei confronti di cittadini e manifestanti inermi. violenze non degne di un paese democratico che meriterebbero di essere sanzionate. e' stato anche detto che quelle violenze non rilevano perche' non hanno nesso causale con i fatti di questo processo. escluso il nesso questi abusi vanno indagati in altre sedi. io sono d'accordo, e posso solo aggiungere che al rammarico che finora non si sia potuto raggiungere un grado soddisfacente di verita' e chiarezza su quanto accaduto con riferimento ai documentati eccessi delle ffoo, si associa l'auspicio che si voglia far si' che in futuro simili barbarie non abbiano a ripetersi. l'accertamento della verita' storico e' importante e dovrebbe essere il presupposto imprescindibile di qualsiasi misura, sia sanzionatoria, che preventiva, riformatrice che dovesse essere intrapresa. mi rendo altrettanto conto che l'aspirazione all'accertamento della verita' puo' essere velleitario, affacciandosi alla ribalta piu' verita', ciascuna agganciata a una differente visione politica e ideologica. cio' non toglie che si potrebbe mandare un segnale nella direzione che certi soprusi non saranno piu' tollerati e che simili barbarie non si potranno piu' verificare, perche' le ffoo sono quelle che tutelano il cittadino dalle violenze arbitrarie ed illecite e non paradossalmente quelle che perpetrano ai suoi danni aggressioni violente. io penso che basterebbe poco a dare un segnale di cambiamento per dare fiducia ai cittadini non solo nei confronti delle forze dell'ordine ma anche a una classe politica che tenga a democrazia e civilita'. penso a una misura molto semplice, quella che disponga che da ora in poi ogni esponente delle ffoo porti stampigliata sull'uniforme e sul casco una sigla alfanumerica leggibile che ne consenta l'identificazione. questa misura costituirebbe da solo un buon deterrente perche' un farabutto prenda la divisa come un lasicapassare per la violenza e disonori la sua divisa e la democrazia. [...]
In questa sede pubblico posso solo esprimere un auspicio perche' questa disposizione che puo' essere anche solo amministrativa venga raccolta e fatta propria nelle sedi competenti.
Detto questo voglio dire che concordo in ordine alla inconferenza nei confronti di questo procedimento della questione della gestione dell'OP in quei giorni a genova. non rileva in questo processo se la gestione della piazza sia stata buona o meno, se andasse o meno fatta una carica, se dovessero o meno essere coorindate le forze, se i manifestanti violenti andassero o meno fermati prima. e' opinione diffusa che la gestione dell'op non sia stata all'altezza, ma e' anche vero che una cosa e' programmare a tavolino le misure piu' idonne a contenere e neutralizzare le possibili componenti violente, mentre altra cosa e' contrastare sul campo una violenza cosi' repentina che puo' fare saltare tutte le strategie previste. ma qui non siamo alla scuola di polizia, ma in un tribunale che deve decidere delle responsabilita' penali degli imputati. [...] allora non rileva accertare la gestione dell'op. [...]
Il collegio difensivo certametne sosterra' la tesi della necessita' di difendersi da un'ingiusta aggressoine delle ffoo, tesi in astratta condivisibile, ma che risulta non corrispondente ai fatti emersi dal processo. [...]
Cionondimeno sono disposto a convenire che in quella specifica circostanza quando i cc hanno caricato il corteo e sfondato la testuggine provocando l'arretramento del corteo stesso si sia verificata una situazione per la causa dell'esimente stessa. un manifestante che si trovasse nella testa del corteo, privo di armi e oggetti contundenti, in una via che e' un budello, [...] al cospetto di un plotone in assetto da combattimento, ben puo' tale manifestante pensare di difendere la propria incolumita' personale con atti di aggressione. se il collegio difensivo potesse dimostrare che alcuni imputati fossero in questa situazione farebbe bene il tribunale ad assolversi. ma le cose non sono andate cosi'. abbiamo visto le foto e i video di guastatori o demolitori che del tutto indifferenti alle attivita' delle forze dell'ordine hanno distrutto vetrine di banche e assicurazioni, e' un'attivita' coordinata sistematica.
quello che per il momento preme sottolineare e' che tutto cio' attiene solo alla sussistenza o meno di una causa di giustificazione, ma non riguarda la decisione circa l'efficacia o la legittimita' delle azioni della polizia. la legittimita' di una carica non rende inefficace dell'esimente, cosi come l'illegittimita' di una causa, non giustifica una inutile e gratuitamente violenta reazione da parte dei manifestanti contro le ffoo. quello che rileva non e' la valutazione delle azioni delle ffoo, ma solo se sono stati commessi i fatti relative alle norme incriminatrici, e gli estremi per possibili cause di giustificazione. [...]
[ menata ripetuta sull'atto arbitrario e l'esimente dell'art. 4, ndr ]
[...]
[ ripete le tesi della deliberata guerriglia per tutti quelli che sono rimasti coinvolti dagli scontri e per tutti gli imputati ]
[...]
Passiamo all'articolo 419 del c.p., il punto dolente del processo.
Devo confessare che quando ho sentito leggere le pene richieste ho avuto un leggero turbamento, sono pene severe, forse troppo severe, ma sono quelle relative alla fattispecie scelta. sono sicuro che nella coscienza di ciascuno di noi che siamo contribuiti a trovare una soluzione a questo processo si agitano un turbinio di pensieri: la necessita' di punire le violenze commesse, gli ideali nobili che muovevano il movimento nel quale questi violenti hanno comunque radice anche se ne costitusicono una escrudescenza da estirpare, la necessita' di evitare il ripetersi di quanto avvvenuto, la consapevolezza che una lunga permanenza nei carceri rovina i giovani piu' che educarli, e cosi' via. sono questioni di difficile componimento che in questa sede possono trovare soluzione solo nella questione giuridicamente piu' corretta.
il pm ha descritto in maniera completa e precisa del paradigma legale del 419. ha ricordato come la norma si limiti a punire chi commette devastazione e saccheggio, rinviando al senso nella lingua italiana di questi termini. ha ricordato che e' sufficiente il dolo generico e che l'oggetto di tutela e' il bene dell'ordine pubblico. quindi e' sufficiente che l'agente abbia voluto la commissione di un fatto di devastazione e saccheggio, andando a costituire una messa in pericolo dell'op. qui l'espressione OP assume un significato diverso dall'espressione stessa quando si parla del responsabile di piazza: li' si riferiva a reprimere e prevenire abusi da parte di violenti, l'op del titolo v va inteso come civile e corretta convivenza. [...]
il pm ci ha ricordato come questo reato abbia subito un'evoluzione che lo ha visto trasformarsi da reato di pubblica calamita' o da tempi di guerra a reato da stadio o da violenti disordini di piazza. ed allora secondo la configurazione originaria che fortunatamente non si verifica da tempo potrebbe anche verificarsi il fatto che piu' saccheggiatori pur nello stesso contesto pongano in essere distinte attivita' di furto, per cui ognuno risponde della propria azione. [...] I fatti emersi in questo processo dimostrano che il grave pericolo per l'op e' stato recato da diffusi e ripetuti attacchi portati a termine da un numero imprecisato di facinorosi nei confronti sia delle cose che delle forze dell'ordine. la minaccia all'op e' venuta dall'azione simultanea e coordinata di una pluralita' di agenti che rafforzavano i reciproci intenti delittuosi. e' evidente che siamo in presenza di un reato concorsuale. [...] E se il reato e' stato commesso in corcorso, ciascuna di esse soggiace alla pena per essa stabilita. [...]
Gli odierni imputati hanno sempre agito con la consapevolezza del contributo altrui. le singole azioni messe in essere hanno perse la loro individualita' e sono diventate parti di una unica operazione fino a comporre un solo reato. le varie azioni dei compartecipi appartengono a tutti i partecipanti che nell'intento comune. e quindi ognuno e' tenuto in solido a risarcire tutti i danni. [...]
A questo punto si impone un approfondimento. Da un punto di vista naturalistico e' chiaro per tutti che si e' verificato un unico fenomeno di devastazione. dal punto di vista giuridico occorre confrontarsi con le regole del concorso. e' pacifico che non e' necessario il previo concerto per il concorso, che sussiste anche in caso di accordo improvviso [...]
Cio' comporta che se io posso chiedere qui il risarcimento per l'assalto al carcere, la stessa pretesa io non posso avanzare per chi si trovava in altra parte della citta' e non aveva rappresentazione di cosa stava avvenendo. per ogni reato in concorso e per ogni danno recato dal danno medesimo rispondono ciascuno dei compartecipi. tutto questo impone se e quanti reati di devastazione siano stati commessi in quei giorni, ovvero i vari specifici episodi isolati in termini di tempo e luogo e che possono essere ritenuti omogenei a sufficienza per definire un unico reato concorsuale. [...]
Mi rendo conto della difficolta' del compito a cui e' chiamato questo tribunale, ma ritengo che non ci si possa sottrarre a questo percorso. [...]
Nella fattispecie i fatti di devastazione hanno interessato due giorni e luoghi estremamente diversi, hanno riguardato gruppi estremamente differenziati di autonomi... [...]
L'episodio della caserma di via saluzzo da solo potrebbe non rientrare nel reato del 419 c.p. e cio' non tanto sotto il profilo della lesione all'ordine pubblico per l'allarme che un attacco alla caserma produce nelle persone, si pensi solo al fatto che gli occupanti della caserma si sono trovati assediati dagli aggressori, ma se l'episodio fosse valutato autonomamente ci sarebbe qualche difficolta' a ricondurre la rottura di un certo numero di vetri al 419.
Allora sono due le ipotesi in questo caso, come in altri casi: o questi fatti rientrano in una fattispecie piu' ampia di devastazione di cui devono rispondere tutti, oppure il singolo episodio va considerato isolatamente non essendo collocabile in un contesto piu' ampio. in quest'ultimo caso gli autori sono responsabili del reato di devastazione e ognuno di loro e' tenuto a risarcire.
per cui in relazione alle amministrazioni statali l'opzione circa l'inquadramento di un determinato episodio in una reato di devastazione o come reato individuale, non esimerebbe la condanna al risarcimento del danno. unica differenza e' l'estensione dei soggetti contro cui l'amministrazione potra' far valere il suo diritto al risarcimento.
detto questo resta da evidenziare come sarebbe assai arduo configurare l'assalto al defender o al blindato come un semplice danneggiamento di mezzi pubblici vista l'entita' dei danni e la lesione dell'ordine pubblico. e' pur vero peraltro che ad attribuire maggiore gravita' ci sono reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. lo stesso a dirsi per l'assalto al carcere di marassi [...]
Riassumendo, ritengo che nei giorni del 20 e 21 luglio si siano verificati fatti che da soli potrebbero configurare la fattispecie del delitto 419 c.p.: piazza da novi, assalto del defender in alimonda, assalto al blindato, assalto al carcere, saccheggio del di per di, e via dicendo. in taluno di tali episodi la lesione dell'op e' verificato e certo. resta da discutere e verificare se l'entita' dei danni in tali occasioni se separatamente qualificati equivalga a quel vuoto che e' insito nel termine devastazione. [...]
Tali fatti piu' gravi sono costellati da una miriade di danneggiamenti minori che se vengono riferiti alla fattispecie complessiva resteranno assorbiti, mentre nei casi in cui alcuni danneggiamenti non siano riconducibili a tale fattispecie in quanto episodi isolati non riconducibili a queste persone allora in quei casi il piu' grave reato dovra' essere derubricato a danneggiamento aggravato. [...]
Detto questo passerei a dire qualche parola sul danno patrimoniale. [...]
Per questo motivo si e' ritenuto di non appesantire questo processo con le singole richieste. Per tale ragione si chiede che la liquidazione del danno patrimoniale avvenga in via equitativa data l'estrema difficolta' se non la vera e propria impossibilita' di dimostrare la misura del danno. [...]
Nella fattispecie che il danno patrimoniale sussista e sia ingente, non mi pare ci siano dubbi. solo il carcere di marassi ha subito danni di mura, portone, vetri, e altro. Per rimediare sono stati spesi 82.728,81, in particolare i costi per l'intervento di riparazioe, sistemazione dei portoncini, posa in opera di infissi e vetri antiproiettili, pitturazione del muro di cinta, riparazione termosifoni. Sono stati poi danneggiate diverse caserma, interamente distrutti numerosi mezzi delle ffoo, e altri seriamente danneggiati. [...]
Nella richiesta di rinvio a giudizio di questo processo pur facendosi riferimento e innumerevoli episodi di danneggiamento dei mezzi delle ffoo, sono menzionati solo due veicoli dei cc, il blindato e il defender. e' evidente che i ministeri della difesa e dell'interno non possono chiedere i danni solo di questi due veicoli essendo pacifico che anche soltanto limitatamente agli episodi delittuosi in cui sono rimasti coinvolti gli attuali imputati, gli automezzi seriamente danneggiati dagli imputati e da altri ignoti concorrenti sono stati piu' di due. il problema sta nel fatto che sia i cc che la ps quando sono stati richiesti di dettagliare per ogni mezzo ora e luogo del danneggiamento hanno risposto che cio' non era possibile per l'uso che si e' fatto di tali mezzi e nessuno ha annotato quando e come veniva colpito il mezzo. [...] il ricorso al criterio equitativo e' consentito dal giudice in presenza di una impossibilita' o di una oggettiva difficolta' di dettagliare il danno subito. il giudice di merito non e' tenuto a fornire una descrizione minuta e dettagliata, ma solo perche' considerata ragionata una certa richiesta di risarcimento. [...]
Peraltro nella formulazione delle richieste risarcitorie questa difesa ha voluto tenere conto delle ridotte disponibilita' economiche degli imputati e ha tenute contenute le richieste di risarcimento, molto al di sotto dei danni subiti dalle proprieta' statali. solo per celebrare questo procedimento sono passati 6 anni. se si dovesse attendere l'esito di ulteriori gradi penali e poi fare il procedimento civile sarebbero necessari incredibili anni se non decenni e oneri per le casse statali. per questo le richieste sono risibili per incentivare il tribunale a disporre il danno in maniera equitativa ed evitare opposizioni.
Per questo motivo si e' ritenuto di contenere al minimo anche le istanze risarcitorie e si e' ritenuto di riferirle solo a quei cinque militari menzionati nel rinviio a giudizio. [...]
Detto questo sul danno patrimoniale, spenderei qualche parola sul danno non patrimoniale che la PA intende chiedere agli imputati. [...]
Nei tempi passati il danno non patrimoniale e' stato identificano con il danno morale e soggettivo. [...] Poi la giurisprudenza si e' evoluta e la cassazione ritiene che la tradizionale restrittiva lettura degli articoli del c.c. e c.p. non puo' piu' essere condivisa. [...] Nel vigente assetto dell'ordinamento, il danno non patrimoniale deve essere inteso come categoria ampia [...] Il danno non patrimoniale puo' dipendere dalla compromissione di quei diritti immateriali dell'ente compatibili con l'assenza di fisicita'. [...] Questo e' invece e' un danno arrecato alla persona giuridica, l'ente che trascende le persone fisiche, e alla quale i diritti si possono applicare se compatibili con la sua natura. depurata di ogni aspetto umano l'immagine dello stato assume connotati particolari come la reputazione, la promozione di se, alla capacita' evocativa di una situazione di benessere, alla capacita' di attrazione di investitori, turisti, agenti finanziari. e' un bene strano ma esiste, il danno che ne deriva e' di natura non patrimoniale e al suo risarcimento va provveduto.
e' da molto tempo che si e' affermata in dottrina questa necessita' di risarcimento. [...]
[ fa l'esempio in cui le condanne contro due persone per azioni scorrette in banca intesa ha visto anche una condanna per risarcimento non patrimoniale alla consob. pieta'!, ndr ]
Nella fattispecie la condotta degli imputati e' stata idonea a generare nell'opinione pubblica la percezione di una autorita' inefficiente nel disimpegno delle proprie funzioni di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. il danno subito dallo stato risarcito in favore della presidenza del consiglio dei ministri, e' suscettibile di una duplice valutazione: come danno all'organizzazione amministrativa alterata nelle sue funzioni dal compimento di tutti quegli atti violenti che hanno messo in pericolo l'op, alla cui tutela lo stato e' preposto; dall'altro lato come danno di immagine. [...]
Cosi' la cassazione ha stabilito l'ammissibilita' del comune nei confronti dei processi contro i danneggiamenti ai beni pubblici, oppure la costituzione dello stato nei processi per riorganizzazione del disciolto partito fascista.[...]
Il danno sofferto dallo stato per i fatti di genova e' consistito nella frustrazione dei suoi fini istituzionali e va disgiunto dalla slesione della tutela dell'op. [...]
Il secondo profilo autonomamente valutabile e risarcibile e' il danno di immagine. ho rilevato come qualcuno ha pensato che i disordini fossero funzionali per avere visibilita'. questa visibilita' e' andata oltre ogni previsione. le immagini della citta' di genova sconvolta dagli scontri hanno avuto una diffusione planetaria, ovunque, su tutti i mezzi di comunicazione di massa, dove sono state dato ampio risalto alle gesta sconsiderate dei violenti. [...] i fatti successi per la gravita' e la risonanza mondiale che hanno avuto hanno assunto una dimensione storica. tutti ricorderanno per sempre questi fatti e assoceranno i nomi di genova e italia a questi fatti. si pensi solo che i fatti di genova del 1960 sono ricordati ancora oggi e non furono cosi' estesi come quelli del 2001 ne' ebbero la stessa risonanza. [...] questi fatti sono gia' entrati a fare parte delle enciclopedie, come wikipedia. tutto cio' e' ben noto. di fronte al mondo intero il nostro paese, la sua autorita' politica e le ffoo hanno presentato una immagine di grave inefficienza.
verra' certamente detto che le ffoo hanno commesso molti e gravi errori, che gli incidenti sono direttamente conseguenti a tali errori, e che il danno di immagine e' interamente riconducibile alla incauta gestione della piazza delle autorita' preposte. tale tesi e' priva di fondamento giuridico e non puo' essere discussa.
ho gia' detto che le decisioni fatte non sono state all'altezza e che si potra' discutere a lungo della cosa. ma cio' non toglie che eventuali errori commessi non potrannonfirmare le responsabilita' di chi tali disordini ha generato prendendovi parte attiva. [...] non si potra' dire: “non sei stato bravo a limitarmi e per questo hai rimediato una figuraccia e non puoi chiedermi di essere responsabile della figuraccia”. [...] l'abilita' del criminale nel portare a termine l'atto delittuoso se determina una lesione al prestigio della polizia stessa indubbiamnete costituisce anche una causa della lesione stessa che senza reato non si sarebbe verificata. e' evidente che se i violenti manifestanti si fossero astenuti dal commettere i reati non si sarebbe verificata la lesione di immagine. tali reati costituiscono quindi l'antecedente causale del danno stesso.
il danno all'immagine dellos tato italiano c'e' stato. del suo risarcimento devono rispondere gli autori dei reati in questo processo.
la liquidazione del danno non patrimoniale non puo' che essere liquidato in forma equitativa e rapportata all'entita' e la natura del danno e del reato. [...]
Non abbiamo chiesto i 6 milioni di euro del processo consob, ma abbiamo ritenuto di indicare un ammontare anche se sottostimato sembra appropriato alle fattispecie. chiediamo 100.000 euro da porre a carico di ciascuno degli imputati riconosciuti colpevoli, in forma di risarcimento del danno non patrimoniale non in via solidale. [...] il danno andra' liquidato alla presidenza del consiglio dei ministri. [...]
Nell'eventualita' che il tribunale decidesse di mandare assolti alcuni imputati per il 419 e li ritenesse colpevoli di altri reati, pensiamo che andrebbe disposto il risarcimento per 30.000 euro per ogni posizione sempre per il danno non patrimoniale. [...]
Io ho finito e passo alla lettura delle conclusioni formali. [...]
CM, VV, Afu per il carcere di marassi: 82.728,81 euro
BD,CS,CD,DRF,DAF,DAFa,DP,MM,PP,AF,FH,SN,TF,CC,DMI,LF,PF in solido: 20.000 euro
CC,CS in solido: 1000 euro per aggressione ten. saccardi
LF,MM in solido: 6000 euro per aggressione a defender in alimonda e lesioni per Cavataio, Placanica, Raffone.
VA: 1000 per lesioni inferte a sancineto
AC,VA: 4000 per assalto a un mezzo blindato della ps in piazza tommaseo e caserma di via saluzzo
tutti imputati colpevoli di 419 cp: 100.000 euro per danno non patrimoniale ciascuno
tutti imputati colpevoli di altri reati (resistenza e violenza): 30.000 euro per danno non patrimoniale ciascuno. [...]
tutti gli imputati condannati alle spese.

C: (Pruzzo per la posizione Cavataio) [...]
condannare al risarcimento patrimoniali e non da liquidarsi in separato giudizio e un pagamento di una provisionale costitutiva di 10.000 euro.

C: (avvocato della CARIGE per la devastazione dell'agenzia 84 di piazza tommaseo) in realta' banca CARIGE e' stata vittima di pesantissime devastazioni in oltre venti agenzie, riportando una serie di gravissimi danni nell'ordine di 200.000 euro. in questo processo CARIGE e' costituita solo per l'agenzia 84 e in particolare l'istituto che rappresento e' costituito nei confronti di MC, CC, PD, VV. Devo dire subito che si tratta di quattro imputati di spicco che si sono particolarmente distinti nelle vicende che hanno colpito genova nei giorni del 20 e del 21 luglio. [...] Direi che sulla prova dei danni c'e' proprio poco da dire, perche' abbiamo visto tutto il materiale anche dei dvd dei singoli imputati. [...] Sulla quantificazione e sul tipo di danno [...] abbiamo sentiti testimoni. [...] Abbiamo prodotto le fatture dei danni patrimoniali di oltre 26.000 euro. C'e' stato anche un danno di immagine perche' la banca per piu' di venti giorni e' stato sprovvisto di bancomat. Il danno e' apprezzabile in termini di lucro cessante, perche' la banca non ha riscosso le commissioni del bancomat per quei 22 giorni. Banca CARIGE e' stata anche fortunata tutto sommato, perche' e' stata oggetto delle attenzioni di un gruppo di manifestanti che e' il gruppo MC che ha posto in essere azioni di inaudita e ineffabile violenza. i pm nella loro dettagliata ricostruzione della giornata del 20 hanno dimostrato ampiamente che questo gruppo era particolarmente coeso e si muoveva con grande omogeinita', unita' e omogeneinta' di intenti. [...]
[ “si sono procurati i mezzi devastando i luoghi loro dati e che in ultima analisi sono spazi dedicati normalmente a bambini ed handicappati a cui hanno sottratto in ultima analisi i materiali”, pieta', ndr .... [...]]
Devo dire che questo gruppo ha delle responsabilita' particolarmente gravi. Sono parte civile e non devo parlare di pene. [...] L'unica pena che io ho in mente per queste persone confligge con il principio di legalita', ma sarebbe quella di inviare queste persone nelle zone del sud del mondo, nei campi profughi del mondo, nelle favelas, per sostenere le persone per le quali hanno manifestato apparentemente [...] In realta' queste persone con metodi terrorizzanti e terroristici e profondamente antidemocratici hanno, e lo diceva bene prima l'avvocatura dello stato, hanno squalificato l'immagine di questa manifestazione e impedito a molti cittadini pacifisti e pacifici che volevamo manifestare democraticamente di manifestare. non dimentichiamo che sia il giorno 20 che il giorno 21 molte persone si sono astenute dal scendere in piazza per paura. io non voglio parlare di pene, di severita' perche' non mi compete, ma voglio solo ricordare al tribunale che la ricostruzione che e' stata fatta dall'ispettore zampese e' stata puntuale. [...] Mi limito a queste considerazioni, la prova e' stata acquisita, rassegno le mie conclusioni scritte. [...]

P: le parti civili hanno chiuso. a questo punto comincia la fase delle difese che hanno preannunciato di aver fatto un programma di interventi.

D: (Taddei) cominciamo dal 6 novembre fino al 30 novembre con 2-3 interventi a udienza. posso consegnare una bozza al tribunale.

[Milano 11 marzo] Seconda udienza di appello

Trascrizione sommaria seconda udienza di appello processo 11 marzo Milano

Steccanella: La sentenza mi pare non sia piaciuta neanche al Pg. [...] La sentenza ci aiuta poco, alle difese e alla corte e anche il pg che non ha speso particolari parole di difesa, anzi ha anche aperto delle brecce interpretative assai diversa, ovvero quando ci sarebbe stata l'insorgenza di quel dolo. In piu' era anche una sentenza apparentemente sobria che rende ancora più difficile la critica alla stessa, ma dobbiamo farlo, perché forse credo sia necessario fare finalmente un processo dopo le valutazioni immediate. Siamo in grado dopo il tempo passato a riportare la vicenda ad una corretta lettura giuridica. Su due aspetti fondamentali questa difesa è in totale disaccordo: la valutazione giuridica della devastazione e l'applicazione concreta della persona nel reato.
Difetti non da poco perché la sentenza si regge su questi due principi. Cerchiamo di recuperare i prinicipi giuridici che ci insegna il codice. Il fatto nella sua ricostruzione storica è pacifico e non contestabile. Tranchant è la sentenza di primo grado su questo, Partiamo da lì. Il pg muove alcune osservazioni che rivelano il difetto: si sono citati due esempi concreti, su questo delitto un po' particolare, un uso scarso, poche le sentenze di merito che hanno applicato il reato gravissimo di devastazione e non sono certo poche le vicende analoghe a quelle di cui ci occupiamo. Se per anni non si è applicato, dice il pg, per questi eventi invece è corretto. Il termine devastazione non è molto semplice inserirlo con certezza in una valutazione giuridica. Quando sento il pg citare qualcuno che dice è stata una guerra, non ci aiuta a interpretare il 419 in senso giuridico. Se dico a casa di un amico, gli hanno devastato la casa, non sto certo a indicare il reato 419. Un delitto con pene così alto impone un'attenzione generale. Vediamo gli esempi: gli stadi, ripresi dal trib. Del riesame e finiti paro paro nella sentenza di primo grado. Ricorderanno che nei motivi di appello si è sostenuta la differenza sostanziale, collegata al dolo rilevata nella norma. Il 419 è il figlio del 285 che indica un delitto originariamente prevista la pena di morte. Qual è il dolo allora. I casi dello stadio ci insegnano un principio: in entrambi i casi era evidente la volontà degli agenti di devastare il luogo dove ritenevano si fosse creata una forma di antagonismo in capo agli stessi. [...] Si decise di rendere inutilizzabili quei luoghi. E quindi dicevano le difese: è difficile sostenere che la volontà l'11.03 fosse quella di devastare corso buenos aires. Al di là di una lettura degli atti condivisa dal pg che si è recuperato le mail dove era evidente quale fosse l'obiettivo. Si dice nel capo di imputazione, del resto, che le condotte di dev. Sarebbero state poste in essere in quanto prodromiche alla resistenza nei confronti delle ffoo. E quindi era pacifico che non era il tessuto urbano di corso buenos aires, a differenza degli stadi, l'obiettivo degli agenti quel giorno. Il pg esorcizza questa obiezione in modo acuto, ma non convincente. Sposta il piano di valutazione rispetto alla sentenza e circoscrive l'ambito in 20 metri, per creare una soglia individuabile dell'obiettivo. Non è pi' Buenos Aires, ma venti metri. Porta un altro esempio pratico, delle case al mare che a seconda della stagione che assumono rilevanza per la prevedibile presenza di persone e non. Una cosa sono i delitti contro l'ordine pubblico altro contro la pubblica incolumità. [...]
Il 419 si riferisce all'ordine pubblico! Quando diventa il luogo danneggiato l'obiettivo primario della gente, allora applichiamo il 419, altrimenti ci sono delle norme nel nostro codice scritte apposta. Perché poi si fanno valutazioni un po' troppo discrezionali. Non può essere applicato in modo quantitative: non è vero che più fatti di danneggiamento diventano devastazione.
E allora torniamo a vedere se il 419 è stato giustamente applicato. Il pg riduce un po' tutto, credo che questo sia emerso bene. Il tutto si sarebbe, giustamente, perché sulla base dei filmati, si riduce tutto a 20 minuti in 20 metri. Questo è un po' difficile che diventi un 419. Lo si capisce dalla stessa norma, che non è una serie di danneggiamenti. Non si limita solo a 8-15 anni, figlio del 285! Figli di delitti di inaudita gravità. Pena giusta ma quando c'è il 419. Non si può creare un sorta di mini 419. E allora la presenza del delitto di danneggiamento non esclude la pluralità dei fatti. Danneggiamento e più atti di danneggiamento non diventano devastazione, così come tante rapine non diventano un saccheggio. Non si può fare valere un criterio quantitativo!
E il pg non ci ha aiutato.
Evidentemente l'elenco dei beni lesionati non è sufficiente per le ragioni scritte nel codice. Si noti che lo stesso pg incorre in un lapsus che converge con le ns valutazioni. Quando parlava di un appellante, ha detto “mentre stava danneggiando il negozio x”, cogliendo l'aspetto. Danneggiare è una cosa e non è il 419. Neanche danneggiare più vetrine rientra nel 419.
Credo che il processo deve comunque fare uno sforzo in più che limitarsi a raccogliere le annotazione della pg. Non ripercorriamo la vicenda processuale nella sua totalità: tutto fu fagocitato da una situazione particolare. Trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato indica bene quanto voglio dire, ma arriva un momento in cui lo sforzo vada fatto. E si chiede anche che le valutazione dei singoli devono trovare una loro valutazione personalizzata. Non si può risolvere dicendo: t c'eri e quindi devi rispondere di tutto. Non è un principio giuridico corretto né applicabile. Il principio del concorso morale esige una cura ancora maggiore nella sua applicazione. L'unico sforzo del gup, unico punto in cui c'è stato un processo, ha adottato un criterio che mi lascia perplesse: tolgo dal concorso i soggetti che non appaiono nel fotogramma. Un po' singolare: dipende da cosa si vede in quel fotogramma. Non si può sfuggire. Gli appellanti sono ritratti con una, coe dire, una sorta di preparazione alla presenza, ma non c'è una scena che ritrae la condotta contestata. Se i fotogrammi ci sono il giudice non può che prendere atto che gli elementi di prova acquisiti escludono questo.
In mezzo a queste persone, quali sono che hanno posto in essere gli atti? E allora poi eventualmente ci s pone il problema di chi ha eventualmente concorso, ma in un secondo tempo! Valutazioni di carattere generale non possono entrare in un processo senza elemento giuridico.
Stiamo parlando di risonanze sulle persone che hanno una qualificazione giuridica del tutto inficiante il futuro di queste persone. Attenzione a bollare un ragazzo di 20 anni del delitto di dev. Che è gravissimo tanto quanto le pene inflitte ai mafiosi. Cosa dice la sentenza sull'aspetto del concorso. Il pg ci dà una chiave di lettura diversa dalla sentenza del primo grado. Ha riconosciuto l'assenza di preordinazione. Non c'è stata. Tutte quelle parti della sentenza che hanno tentato di ricostruire il dolo eventuale di partenza, cadono!
Cadono perché il pg di fronte alla lettura degli atti non ha trovato quegli elementi che la sentenza infatti non ci dà. La preparazione alla vicenda è stata seguita, perché monitorata dalla ffoo passo passo. Si sapeva che era stata autorizzata una manif. Sulla quale è inutile spendere aggettive, si sa della contro manif. Dei centri sociali, che saranno seguiti passo passo dalle forze dell'ordine.
Quindi si deve sapere che non c'era la volontà di devastazione a meno che le ffoo non lo sapessero. Se le ffoo non hanno avvertito il rischio della devastazione come si può imputare questo a un manifestante! Chi di dovere è deputato a reputare preventivamente l'azione non lo ha fatto! Come poteva farlo un imputato! E' un discorso che non sta né in cielo né in terra.
Il pg dice infatti, non ci fu preordinazione. Scatta lì, in quei 20 minuti, in quei 20 metri. Chi era presente in quel momento ecco che scatta il dolo morale nell'azione. Non mi pare un criterio corretto di applicazione: se fosse valsa la prima ricostruzione, che la scelta di partecipare e l'eventualità del delitto, avrei contrastato ma aveva una sua logica giuridica.
Ma nel marasma che si crea secondo il pg proprio nell'insorgenza di quei 20 minuti, ha un significato ben diverso!
Basta guardare il filmato: è una situazione marasmatica e disorganizzata! Invece si è usato terminologia militare che francamente...Si vedono soggetti che osservano che filmano, il concetto di guerra mi lascia molto perplesso! [...]
Cioè il delitto di dev è un delitto in cui qualcuno decide di influenzare il corretto funzionamento dell'ordine pubblico devastando luoghi, anche da solo. Il fatto che si sottolinei il danneggiamento di An e McDonald va proprio in contrasto al 419. Se ci sono obiettivi ben precisi evidentemente non è 419! Sarà un danneggiamento aggravato, il devastatore non sceglie un obiettivo preciso. La difesa ha fatto lo sforzo non fatto in sede di indagine. Visto che ci sono i filmati, ricostruiamo i fatti. Abbiamo quindi depositato un video. Partiamo da lì e anche dalla ricostruzione del pg, concentriamoci lì: cosa è successo lì. Rimanendo nello spazio di 20 metri, per 20 minuti. 12.35 inizia la barricata, è il punto di partenza. Da lì è partito tutto. 13.05 vengono arrestati nel civico 13 le persone. Parliamo di una ventina di minuti. La ricostruzione filmati e foto ci dice che alle 12.42 (ricavato dagli orologi che appaiono nel video, prima attività di indagine che andava fatta). Alle 12.42 inizia il lancio dei sassi, iniziano le azioni danneggianti alla zona. Alle 13.05 arresti. Ovviamente per pervenire all'interno del civico un po' di tempo. Lo spazio per consumare tutto è brevissimo!! [...]
A.P. Alle 12.47 è da tutt'altra parte e sta facendo passare tipo vigile le macchine rimuovendo gli ostacoli. E questo sgombra da ogni equivoco.[...] Nel suo caso i 20 minuti si riducono a meno di 6 minuti complessivi dove non abbiamo la certezza né alcuna prova di attivazione. Nel suo caso inoltre ci mancano solo sei minuti di prova contraria che non. Allora noi dovremmo prendere quei residui sei minuti e stabilire che in quei sei minuti è avvenuta la decisione di procedere ad atti di danneggiamento aggravato e che in quei sei minuti oltre alla determinazione ci sarebbe stato il concorso morale nel non andarsene o non tentare di fermare. Se uno spacca la vetrina o rimane inerme, o cerca di fermarli o se ne va. Quindi andando nello specifico [...] è molto semplice: non si peò però semplificare in maniera sommaria una vicenda che poi in termini di condanna e di pena e nella qualificazione delle condotte con una fattispecie di tale gravità superiore per la pena prevista ad es. per il reato di incendio qualora si crei rischio per le persone. Signor Pg non è vero quanto dice! Il 419 è di tale gravità non è stato applicato perché non viviamo a Beirut! Il legislatore lo prevede solo per casi di straordinaria gravità! Una cosa sono i danneggiamenti, altro è il delitto insurrezionale quale il 419. Il criterio: c'eri, quindi paghi non è una risposta. L'ordinamento non può essere superficiale, le norme non devono sfuggire. IN questo caso non si comprende la norma applicata per questo episodio. Quando una sentenza non è compresa ha qualche difetto ed è dovere della corte d'appello verificare questo. Quando lamento l'assenza di processo lo faccio per una questione non solo sostanziale. Leggo la pagina 12 la originaria ordinanza [...] Poi prendo la sentenza di primo grado. I testi in questo frangente sono uguali. Nel mio caso la motivazione della sua partecipazione dal giudice che doveva valutare la responsabilità è stata presa paro paro da valutazioni fatte il 29 marzo dal tribunale del riesame! Il processo di primo grado non è stato fatto e lo sostengo con elementi di supporto. E' stato fatto per eliminare soggetti contro i quali era arduo sostenere una posizione processuale. Non andrebbe bene, ma fortunatamente il ns ordinamento ci consente un secondo giudizio e allora oggi la corte d'appello faccia davvero il processo. Fatelo oggi, perché in primo grado non è stato fatto.
Ci sono altri aspetti di questa sentenza che lasciano perplessi che il pg ha affrontato. [...]non si deve parlare di concorso morale ma di concorso anomalo, non certo nel 110 ma nel 116 ... si chiede che la corte d'appello giudichi quello che la corte della sentenza di primo grado non ha giudicato...non si spiega la mancata applicazione delle attenuanti generiche... è l'ultima occasione che abbiamo per fare chiarezza sulla vicenda, in primo grado non è stato possibile abbiamo il processo di appello, io chiedo che a loro venga garantito un processo.

Mazzali: è difficile dire che l'avvocato non ha ragione, provate a fare una specie di test, perchè la sentenza deve essere comprensibile anche a chi non è del nostro ambiente, a spiegare come si fa a condannare qualcuno di un reato simile senza avere nemmeno una foto che lo ritrae mentre compie un atto...non è che li hanno condannati solo perché erano lì?.... Perché questo è quello che è avvenuto, li hanno condannati perché erano in quel luogo, non è consentito accomunare in un processo così complicato la condotta di un soggetto...riprendendo le motivazioni del riesame il giudica cerca di individuare gli elementi a supporto. [...]
In realtà se io mi trovo in un altro luogo che so in un centro commerciale dove non c'è nessuno e distruggo tutto e porto via tutto non è devastazione e saccheggio? Il pg ha cercato di porre delle pezze alla sentenza. Ha detto vabbè, l'hanno fatta, allora vediamo se riusciamo di risolvere più di un problema che cera. Il criterio geografico lui lo trasforma nel criterio geografico limitativo. Il tutto è avvenuto in quei 20 metri quindi c'è la dev, senza appoggiare però nessuna parte della sentenza.
Ha cercato come dire, non ha richiamato niente di quello che aveva detto al sentenza, ma ha spostato l'attenzione. Poi io sono come Tommaso ci metto il naso: c'è il video di avellino napoli e confrontatelo con quello che è avvenuto: è palese che siamo di fronte a due episodi totalmente diversi. La volontà dei tifosi era quello di devastare lo stadio e lo hanno fatto: hanno buttato giù le porte, le panchine, l'op in quel momento era si messo in pericolo, non c'era più neanche l'op. Prendevano gli agenti di polizia e li gettavano negli spogliatoi: hanno soverchiato le ffoo. Vi siete visti i filmati di corso buenos aires? Lo avete visto il numero delle ffoo. Mancavano forse solo elicotteri e bazooka poi c'era tutto. C'era ps, cc e finanza e vi sembra che sia stato messo in pericolo l'ordine pubblico? Ma se alle 15 continuava lo shopping. Dopo un'ora andavano a fare gli acquisti. Li avete visti i filmati? C'è una smart gialla, che passa attraversa Buenos aires e se ne va. I passanti che fanno le foto e i filmati? Vi pare che vi fosse un pericolo all'op?
Ma secondo voi in quel contesto è stato mai messo in pericolo l'op? Come si è risolta la faccenda?
Io ho detto che chiamano barricata quella aggrovigliamento di mezzi. Era talmente barricata che quando le ffoo quando decidono che era finito il tempo di scherzare le ffoo le demoliscono in un attimo. Hanno avuto il controllo della situazione sempre. Non era successo praticamente niente.
L'aggancio a situazione diverse è inutile. Dal 2001 è considerato di moda il reato di dev e saccheggio, come la minigonna, che un tempo andava di moda.
Qui ci sono sentenze, pericolo dell'op deve essere concreto non ipotetico. Io dico ma scusate se voi condannerete e io mi auguro di no, come farete a spiegare che a Milano è avvenuta una devastazione? Non lo capisce nessuno! Una pena minima di 8 anni io non credo che si applichi solo se arrivano gli Unni e devastano la città. Se non è così, poco meno.
Perla devastazione e sacch. Devono intervenire gli eserciti! Tutt'altro rispetto a quanto avvenuto qui.
Conosco le ffoo: è impensabile che avessero pensato a quello che è l'elemento forte della sentenza, che fosse tutto preordinato.
Se ci fosse la prova che fossero andati a devastare...ma perché mai? Cosa gliene fregava agli imputati di devastare corso buenos aires. Lo scopo della manif era chiaro, ovvero contrastare la manif fascista. Parte la prima carica, arriva qualche sasso e tornano indietro, non capisco perché non hanno proseguito. Fanno una specie di carica e tornano indietro, mai visto in vita mia.
Parte la seconda carica e sbanca.
Non è un autogol da poco il problema dell'aggravante ideologica. [...]
Che senso ha devastare un luogo per resistere alle ffoo. Che sia stato un lapsus della pubblica accusa...come se il dolo fosse quello di resistere alle ffoo. Mi chiedo se il dolo era come ci dice la stessa accusa quello di resistere alle ffoo, se sono in piazza e qualcuno compie atto di danneggiamento, ed è questo che dovete spiegare, posto che non avete la prova che io li abbia visti, perché non ci sono le prove, perché non ne avete. Dice il pg: dovevano scappare, ma nn lo hanno fatto. No ha detto: potevano scappare o fermarsi e aspettare lì fermi.
E attenzione. Coloro malaugurati soggetti che uscivano sia da scuola e altri che scelsero il momento sbagliato di comprare i fumetti. Non è che uno potesse scegliere con freddezza la soluzione. Siccome si sono rifugiati nel portone c'è concorsualità giuridica. Non è possibile e non è consentito non dirci in maniera chiara di che tipo di concorso stiamo parlando, perché all'inizio il pm ha dato concorso materiale. Sono andato a rivedere le carte e ho pensato avrà la prova.
Qulcuno ha danneggiato una vetrina. Invece si condanna per dev e sacch senza neanche una prova di danneggiamento. Si sono stati fatti, ma non è questo il criterio di responsabilità. Nel momento in cui il gup non si è sentito di prendere questa tesi un po' ardita.
Ha sposato un'altra tesi, il concorso morale. Il ragionamento è preoccupante: non interesa che tu abbia danneggiato, basta che tu fossi lì. Però siccome l'art 27 della costituzione...il ragionamento sul concorso andava affrontato meno superficialmente. E allora anche qui perché la sentenza è contraddittoria? Perché parla di dati oggettivi e non li spiega, di morale e non li illustra, perché non ci sono prove!
Qui non hanno neanche la prova che io fossi presente mentre si danneggiava. Se non mi porti la prova che io sono presente mentre tu danneggi...come posso spiegare il concorso morale!?
Se io mentre quello danneggia stavo dicendo di smettere? Non c'è la prova della mia condotta rispetto all'evento, siamo al di là, per tutti gli imputati. Poi ci torneremo, ma non c'è prova collegata ai danneggiamenti. Se io ho lanciato un sasso ho fatto resistenza, ma cosa c'entra rispetto al danneggiamento?
Perché poi in realtà, prima il concorso materiale, poi il gup ha tirato fuori concorso oggettivo e poi morale. Quando non ci sono le prove alla fine...questo non c'è, questo neanche allora deve esserci questo. Ma il passaggio è ordito: la preordinazione di devastazione c'era. E dove la trova? Nel comunicato su indy dove c'era scritto “andate preparati”. Ma era un comunicato intanto anonimo.
Chiunque può mette n comunicato su un sito. La frase andate preparati, per chi ha buon sensosi intuisce riferita alla resistenza alle ffoo. Se io non internet e vado alla manif non è per quel comunicato! La preordinazione la deduce solo da questo. In realtà...siccome tutto è stato monitorato abbiamo la prova che i ns imputati non hanno commesso niente. E tutto documentato.
Li hanno seguiti da dove partivano, prepararsi nei centri sociali. Se chi fa questo di mestiere, se le ffoo hanno monitorato e sapevano cosa era in preparazione, se li vedono partire, li seguono, c'è una pattuglia della digos che li vede organizzarsi. Se avessero saputo che stava per avvenire una devastazione dovevano intervenire. Se il capo della digos e il questore ha deciso di non intervenire prima. Se loro non sono stati attenti a questo, io invece devo immaginare che sarebbe successo. Su che elementi?
La preparazione era per la resistenza a pubblico ufficiale. L'aggrovigliamento di materiale, che il giudice chiama barricata. Io oggi ancora non ho capito a che titolo devono rispondere i miei assistiti. Dolo, concorso materiale, morale. Perché senza una foto che dimostri danneggiamento o al fianco di altri che danneggiano, devo rispondere di questo reato?
Ultimo tentativo disperato come quando perdi uno a zero e va avanti il portiere: ok se non è materiale, morale, hanno contribuito alla creazione della zona franca. Così franca che il bilndato è passato e fine. Quando si dice questo, tu eri lì e hai contribuito alla zona franca mentre altri danneggiavano. Non c'è neanche la prova che ero lì a presidiare mentre altri danneggiavano.
Non c'è neanche questo!
Molte volte e lo dimostreremo la presenza del soggetto in un luogo è avvenuto dove non era avvenuto niente. In 20 metri non implica che in quel contesto mi accorgo di cosa accade dietro. Come adesso, se dal pubblico succedesse qualcosa, io non posso accorgermene.
Singole posizioni. Vorrei partire dalla posizione di V.B. “trattasi di soggetto arrestato del numero 15 di buenos aires”. Sette o otto persone arrestate lì sono state assolte. Portare a supporto dell'accusa un fatto dal quale alcuni sono stati assolti...qual è allora l'elemento differenziale? Se c'era o no una fotografia: chi l'aveva condannato, chi no, niente. Chi non aveva filmati e fotografie era difficile scrivere una sentenza, ma chi aveva filmati e foto, per paradosso, che guarda con aria assonnata, sposta i termini della situazione. Questo avviene per la B. “E' irrilevante che non compia nessun atto di danneggiamento, perché accudisce la barricata ecc.”. La B. è l'imputata è un raro esempio di capacità mimetica: va alla manif. Con un casco a scacchi...che dà le spalle al luogo dove ci sarebbero stati questo aggroviglio di materiale. Dà le spalle, con un atteggiamento disinteressato perché se ne sta andando. Che da queste foto si possa dire, come ha detto il giudice, che stesse presidiando le barricate è una cosa non vera. Uno non è dove ci sarebbe state le barricate, due che ha un atteggiamento completamente passivo, di disinteresse. Se non ci sono le foto è assolto, se ci sono le foto che dimostrano un comportamento passivo perché deve essere condannato?
Questo è il nocciolo. Non ha un atteggiamento aggressivo. C'è la prova di non partecipazione, c'è la prova della condotta passiva, si stava allontanando, ma questo invece vine considerata una prova a suo discarico. Mi dovete spiegare perché una ragazza di 20 anni si deve prendere 4 anni per una manif. Dalla quale se ne sta andando.
Non si possono fare le sentenze con le fotografie così. Mi dovete spiegare questo. Mi dovete dire qual è l'elemento che testimonia che la B. ha partecipato ai danneggiamenti di corso buenos aires. E vale per tutti gli imputati. Il problema è anche quello della M.C. Ritratta davanti alla barricata ecc.Ho ingrandito le foto che sono agli atti, è indicata con la freccia gialla, dietro ci sono le barricate. C'è un problema che non è da poco. Nella stessa fotografia [...]. L'imputata che esce dal contesto prima che inizi non conta? C'è il travisamento...mah un travisamento così efficace che...ma qual è il collegamento tra il travisamento, un fazzoletto, qual è l'elemento rafforzante? Perché ho il fazzoletto rosso mi becco quattro anni?
La localizzazione non è influente le diamo 4 anni perché ha il fazzoletto rosso? Perché questo dovete scrivere, perché non sapete se ha contribuito, se ha fatto qualcosa. Se questa è la sentenza che possa essere compresa, io ho dei dubbi. Altra posizione.
Mi dovete dire se il cappuccio in testa di R.S. È un rafforzamento? Ma poi ci sono dei problemi nei riconoscimenti...[...]. Non ci sono prove, non ci sono immagini che testimonino quello che viene imputato. Si parla di un tram che viene bloccato: non c'è questo nei filmati. Il tram prosegue il tragitto, questi episodi vanno a suffragare la tesi precedente, i tram giravano tranquilli.UNo quando scrive la sentenza dovrebbe ricordarsi quanto scritto precedentemente. Come si fa a usare il verbale di arresto che è lo stesso verbale, identico, fatto nei confronti anche di altri. E' lo stesso verbale per molti. Lo stesso gup archivia la posizione della M. anche riguardo la presunta resistenza dicendo che non si può fare lo stesso verbale per più imputati, neanche per andare al processo! E come è possibile che a maggio quel verbale era suff per l'archiviazione e a luglio diventa un elemento accusatorio! Non ci sta né nel mondo, ma tanto più nel nostro ordinamento. Si usano verbali validi per l'archiviazione come motivazione di sentenza. Verbali uguali! Anche negli errori.
Anche in questo caso la condotta del P. non c'entra nulla né con il danneggiamento né con la devastazione. Basta guardare le foto, il lancio del sasso non colpisce neanche le ffoo così distanti e in generale il suo operato è completamente staccato da ogni ipotesi di danneggiamento.
Le posizione di A.: non ci sono fotografie. La relazione di servizio è di nuovo fantasiosa a dire poco. L'imputata viene condannata perché avrebbe aiutato il D. nel possesso del bastone. Come sia possibile che uno aiuti l'altro nel possesso del bastone. Non ho capito se lo nascondeva o faceva una capriola per distrarre....non è comprensibile cosa significhi. Qui ha giocato il jolly: “questa è venuta da Como”. Si ma la M. giunta da Bergmao è stata archiviata. E allora?
Non è che se uno viene fuori da Milano...cioè una è archiviata l'altra condannata.
Se si fosse stata una situazione tranquilla non ci sarebbe stato il processo! Nessun giiudice, cioè o vai in manifestazione e porti i ceri e va bene, se invece succede qualcosa...quindi come dire la sentenza non motiva sul punto. Non vi devo venire a dire che c'è la ns costituzione che vieta la ricostituzione del partito fascista. Quelli che hanno manifestato l'11 marzo, i fascisti, infatti hanno comesso reato e hanno patteggiato. Allora se io scendo in piazza a difesa della cost e quel reato non doveva essere autorizzato. Non si può dire sarebbe un attenuante se non si fosse fatto casino.
Sono sceso in piazza a fare qualcosa che dovevano fare altri. Poi è successo altro. Sono sceso in piazza a difesa della costituzione.
Uno dei volantini degli imputati c'era una cosa che mi ha colpito: devastano le nostre vite saccheggiano il nostro futuro. Una sentenza di condanna che ha un'ipoteca sul futuro di questi ragazzi. Voi dovete sciogliere il nodo di questo processo. Voi darete qualsiasi sia una sentenza un valore etico per gli imputati e i famigliari che ancora non capiscono perché hanno condannato i figli. Si può condannare per un fatto così grave solo perché si è partecipato alla manifestazione.
Ho concluso
[Pausa]
Pelazza: Posizioni individuale W.F.. Riconoscendosi in quelle foto senza negare la sua presenza in ba tuttavia ha ribadito la validità di una manif che si poneva come protesta e come difesa della milano medaglia d'oro. Erroneamente il giudice del primo grado sostiene poi che vi sarebbe stata in realtà nella relazione di servizio della digos una affermazione di conoscenza diretta del F.cosa che non risulta affatto. Ancora oggi nn si sa quale tipo di comparazione abbia potuto portare all'affermazione che nelle foto ci sia davvero l'appellante, né si può trarre fondamento all'accusa da un primo verbale di identificazione fotografica svolto dai cc il 16 marzo, giacché proprio in questo verbale giova precisare che il riconoscimento darebbe arrivato da fisionomia e abbigliamento utilizzato in occasione degli scontri. Cioè confronto tra i vestiti dei fermati e quelli dei manifestanti. Questo ragionamento per W. F. non può valere poiché arrestato a più di un mese dai fatti. Né d'altra parte il sig.F. È stato sottoposto all'analisi da parte della scientifica e dai cc (ris) che hanno svolto le comparazioni somatiche. Nel senso che la qualità della registrazione osserva il ris di parma, tra le quali telecamere che sgranano, basso contrasto, non corretta messa a fuoco. Dopodiché sottolinea aspetti importante delle caratteristiche fisiognomiche. [...] Tutto questo a mio giudizio non può che suffragare il giudizio del riesame che sottolineava la mancanza addirittura degli indizi. Consideriamo che ci sia invece la prova che il soggetto raffigurato nelle foto sia effettivamente il signor F. si pone la problematica del concorso. Sarebbe infatti fotografato al fianco di un orologio che sengna le 12.39 quindi prima dell'innescarsi degli scontri. Come termine di riferimento possiamo avere l'orario con cui il capitano dei cc colloca la rottura dello scudo, 12.50, dopo i quali ci sono atti più vistosi di danneggiamenti. Le foto dimostrano inoltre che la cd barricata era ancora in corso di effettuazione. C'è ancora questa rilevanza nella mancanza d i elemento di prove sulla permanenza del F. sul luogo. Le foto lo ritraggono eventualmente prima degli avvenimenti.
La tematica generale del concorso, mi consente di svolgere solo alcune rapide considerazioni che cerco di supportare, cercando di dare peso all'opinione di un difensore che solitamente trova un minor credito, con un autorevole precedente, nel luglio 2005, ricorrente Calogero Mannino.
Io già citavo Andreotti: in questo caso come applicazione rigorosa del principio della prova ci sia un ricorrente di prestigio. Come per Mannino ex ministro, ritengo che tutto questo non ci debba convincere dell'esistenza di un doppio binario nell'applicazione della legge, ma che quella rigorosa applicazione dei principi del nostro ordinamento non può trovare riscontro solo nei processi dei personaggi potenti, ma i processi che riguardano soggetti che anzi si pongono su posizioni di conflitto con l'assetto sociale attuale ravvisandone tutti i momenti di critica, ponendosi in un'ottica di trasformazione. Queste sezioni unite ribadiscono sul tema d concorrente esterno di associazione mafiosa, il contributo atipico di natura materiale e morale è necessario che abbia una reale sussistenza causale secondo un modello unitario, ispirato alla conditio sine qua non, per la concreta realizzazione del fatto criminale. (condotta sinergica con condotte altrui per la prosecuzione del reato: tale valutazione non può essere fatta ex ante (prognosi di pericolosità) ma deve essere considerato sulla base del giudizio ex post, laddove è possibile che l'atteggiamento del preteso concorrente si riveli ininfluente).
Fosse configurabile il tentativo di concorso ci vorrebbe un meccanismo probatorio ben più incisivo.
[...] E' evidente che il nesso di casualità non può esistere. A Milano in occasione di una manifest. Del 10 settembre 1994, manifestazione relativa all'allora centro sociale Leoncavallo sgomberato e trasferito. Ci furono scontri tra cavour turati, con parecchie decine di autovetture danneggiate, beni mobili e immobili. Bene a parte la considerazione che in quel caso si procedete per adunata sediziosa e danneggiamento, per il pretore. Il pretore svolge una serrata dissertazione proprio sul nesso di causa. E' imprescindibile la partecipazione ad eventi di cui conosca i tratti essenziali. Il concorrente morale deve conoscere e vuole proprio a partecipare a quel preciso evento delittuoso, non uno a caso o molti a caso. E' una sentenza di organi giudicante che non c'è più, ma confermata in appello. Fu un fatto che destò allarme all'epoca, ma adunata sediziosa e danneggiamento e assoluzione nel processo non portò certo i giovani del tempo a rinsaldare un atteggiamento ribellistico basato su condotte pericolose sotto l'aspetto dell'ordine pubblico. Troviamo oggi soggetti – che per questo possono anche essere criticati - di quell'area politica inseriti in parlamento e governo e la difesa di quello spazio da parte di Sgarbi non certo un sovversivo. La storia è in progress. [...]
Il riferimento substrato del 419 si rifà proprio alla guerra per bande che caratterizzò con il brigantaggio di fine secolo. A parte l'aspetto linguistico c'è l'aspetto insormontabile sul piano della sistematica del nostro cp: il 419 punisce con 8 ai 15 anni. Ora, è logica che ci sia una proporzione tra la pena prevista e gravità della fattispecie, non ci può essere un fatto realizzabile (due vetrine e macchine con lo shopping che riprende da lì a poco in buenos aires). Questa proporzione deve sussitere. Sarebbe incongrua la devastazione quando il 420 (attentati di impianti) la pena è da 3 a 8 anni, proseguendo nei delitti contro l'incolumità pubblica, nel caso di danneggiamento seguito da naufragio, da uno a 5 anni. Lo stesso per pericolo disastro ferroviario da due a 6. Da 8 a 15: deve essere qualcosa di incommensurabilmente diverso e ne è prova che il 285 non fa altro che prevedere una sorta di tentativo di devastazione contro la sicurezza dello stato, diretto a portare, però, era originariamente punito con la pena di morte. Si parla di qualcosa di completamente diverso quanto successo a Milano l'11 marzo. C'è infine il 284, delitto di insurrezione armata: da 3 ai 15 anni. Non è possibile che 20 metri di manifestazione, come ha sottolineato il pg, sia possibile incardinarla in una fattispecie da 8 ai 15 quando l'insurrezione armata è è dai 3 ai 15, quando l'insurrezione è distinta da sommossa, rivoluzione, ecc. Si parla di pienezza di poteri su un certo territorio e la sollevazione di massa in armi deve possedere dimensioni considerate pericolose per lo stato. La dev e sacc non possono essere sussistenti su un fatto indegnamente enfatizzato dai mezzi di comunicazione, con una sorta di giudizio mediato pre giudizio giuridico, tanto più perché il processo non c'è stato.
Se si volesse infine sostenere che tutto ciò sia sussumibile nel 419 significa che il 419 è norma incostituzionale, sulla base del principio di adeguatezza. La pena deve proporzionata al disvalore commesso. Sull'aspetto relativo al divieto di ricostituzione del partito fascista. Bianchi d'Espinosa, magistrato genovese, arrivò a incriminare Almirante, l'insegnamento del presidente della corte cost. Bonifacio che dice cose ovvie, ma che tendono a essere dimenticate. La costituzione ha un nucleo antifascista, laddove sviluppa una disparità tra fascisti e non. In questo caso è pacifico e sicuro che c'è un illecito a monte ed è quello di avere consentito la manifestazione della Fiamma. L'illecito è a monte, l'illecito che ha portato a scendere in piazza una esigua minoranza di soggetti e un'assenza totale di quelle forze antifasciste che avrebbero dovuto farsi carico di questo. Non possiamo dimenticarlo. Le modalità non sono condivisibili ma l'origini è in questa motivazione. Nel 78 la corte d'assise di Torino, in epoca rapimento Moro, stabilisce come canone di condotta dell'attenuante concede nobiltà a chi si oppone all'arbitrio di potere e abusi di regime. Per contro nell'ottica anche il movente politico diretto al sovvertimento dell'ordine può trovare spazio. Sullo specifico di questa archeologia giuridica: contestazione del 70 a Pavia contro Almirante, il tribunale stabilisce il valore morale e sociale di ripudiare la riformazione del partito fascista. Non solo alla base della dimostrazione di protesta ma possono estendersi ai successivi atti di ostilità verso le ffoo se gli atti mantengono lo stesso movente. Questi principi hanno oggi lo stesso valore, meno sentiti, ma hanno lo stesso radicalmente in quella che è ancora la nostra costituzione.
Anche il processo è inserito in un contesto che si muove e che non mi piace. Io vedo che l'art. 11 non esiste più, abbiamo risposte differenziate. Abbiamo assenza di risposte, parliamo dell'incendio del campo rom a Opera. Intreccio di cose che porta disorientamento. In questo contesto richiamo la necessità in questo contesto, soprattutto, in questo contesto, di quei principi fondamentali richiamati, cercando di adempiere il mio dovere, lasciando il resto alla sensibilità di questa corte.

[processo bolzaneto] trascrizione CL - l'esame dell'imputata Mancini

TRASCRIZIONE SOMMARIA – UDIENZA CL PROCESSO BOLZANETO

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[ si formalizza la rinuncia all'esame dell'imputato Talu e l'acquisizione delle precedenti dichiarazioni ]

[ si formalizza la rinuncia all'esame dell'imputato Recco e l'acquisizione delle precedenti dichiarazioni ]

[processo ai 25] trascrizione settima udienza requisitoria PM - il pm chiede 225 anni di carcere

TRASCRIZIONE SOMMARIA – PROCESSO AI 25 – VII UDIENZA ARRINGA PM

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

( posizione DAF )

[processo bolzaneto] trascrizione CXLIX - l'esame di Cerasuolo

TRASCRIZIONE SOMMARIA – UDIENZA CXLIX PROCESSO BOLZANETO

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[ entra Cerasuolo Daniela, assistente di Pol Pen ]

P: [avvisi di rito]
R: [giuramento e generalita']

A: (Ranieri Minati) adesso e' assistente della Pol Pen. All'epoca?
R: agente
A: dove prestava servizio?

[processo ai 25] trascrizione sesta udienza requisitoria PM

TRASCRIZIONE SOMMARIA – PROCESSO AI 25 – VI UDIENZA ARRINGA PM

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

( posizione FP )

[processo ai 25] trascrizione quinta udienza requisitoria PM

TRASCRIZIONE SOMMARIA – PROCESSO AI 25 – V UDIENZA ARRINGA PM

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[ posizione MC e VV ]

[processo bolzaneto] trascrizione CXLVIII - seconda parte dell'esame di Toccafondi

TRASCRIZIONE SOMMARIA – UDIENZA CXLVIII PROCESSO BOLZANETO

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[ entra Toccafondi ]

[ domande di Bigliazzi ]

C: (Passeggi) ci puo' dettagliare meglio questo episodio dello spintone?
R: io avevo disposto il triage nel punto iniziale della struttura ...
D: opposizione, ha gia' detto.

[processo bolzaneto] trascrizione CXLVII - prima parte dell'esame di Toccafondi

TRASCRIZIONE SOMMARIA - UDIENZA CXLVII PROCESSO BOLZANETO

P: [Fa l'appello]
[entra Toccafondi]
P: ha facolta' di rispondere o meno
R: rispondo.
P: all'epoca del g8 che qualifica aveva?
R: coordinatore medico di amministrazione penitenziaria
A: ancora attualmente ha questo incarico?
R: attualmente al carcere di Pontedecimo
A: all'epoca del g8 che incarico aveva ricevuto?

[processo ai 25] trascrizione quarta udienza requisitoria PM

TRASCRIZIONE SOMMARIA – PROCESSO AI 25 – IV UDIENZA ARRINGA PM

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[processo diaz] trascrizione CX udienza - agnoletto e la dismissione del mandato dell'avvocato mascia

TRASCRIZIONE SOMMARIA – CX UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

P: [l'avvocato Mascia ha dismesso il mandato, che viene preso da Iunca, per le posizioni di Mortola, e temporaneamente da Corini per quella di Dominici. Corini e' assente pero']

P: i testi indicati stamattina?

[processo ai 25] trascrizione terza udienza requisitoria PM

TRASCRIZIONE SOMMARIA – PROCESSO AI 25 – III UDIENZA ARRING PM

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

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